NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 20 Aprile, la Chiesa ricorda Sant'Agnese di Montepulciano PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 20 Aprile 2024 07:30

 

Agnese Segni, nata in anno incerto da famiglia nobile di Montepulciano, a nove anni è – diremmo oggi – in collegio dalle monache, dette “Saccate” dal loro particolare abito. E lì poi rimane. Cinque anni dopo accompagna la maestra delle novizie suor Margherita a Proceno (Viterbo) per fondarvi un nuovo monastero. Passa un altro anno e incredibilmente ne diventa superiora: lei, Agnese, a quindici anni, con approvazione pontificia; e "per la visibile forza esercitata dalla sua santità", come scriverà più tardi fra Raimondo da Capua nella sua entusiastica biografia di Agnese. Una santità di cui parlano tutti, e che poi i cittadini di Montepulciano “sequestrano” per sé: insistono, premono, e infine riescono a farla tornare tra loro da Proceno, per fondare nel borgo di Gracciano un monastero, nel 1306. È dedicato a Santa Maria Novella, si alimenterà della spiritualità domenicana e Agnese ne sarà la badessa fino alla morte.  

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        9, 31-42


La Chiesa si consolidava, e con il conforto dello Spirito Santo cresceva di numero. 

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Salmo responsoriale

Rit. Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto?           dal salmo 116  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              6, 60-69

Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. 

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Meditiamo insieme

Molti dei suoi discepoli, da allora, se ne vanno. Quando Gesù diventa esigente, quando la fede costa, quando credere diventa difficile e richiede conversione, molti se ne vanno, abbandonano la fede. Sì, Signore, è difficile credere, i tuoi discorsi sono sempre esigenti, duri, a volte troppo. E Gesù, vedendo allontanarsi i discepoli si volta verso i suoi dodici, attoniti e storditi, e chiede, senza paura: «Volete andarvene anche voi?». Non si rimangia nulla, non cede, non vacilla, non attenua la provocazione. Gesù è libero, totalmente votato al Padre, servo del Regno che anticipa e vive sulla propria pelle. Gesù è libero anche dal successo, anche dal suo essere Maestro. Preferisce perderli che cambiare un solo iota della Parola che gli è stata affidata. Libero come non mai, proprio nel momento del fallimento clamoroso della sua missione. Che brividi, amici, che stupore! Noi, così sempre preoccupati del risultato, anche nella Chiesa, anche tra credenti! Pietro, l'immenso e fragile Pietro, diventa ora un gigante: «Dove vuoi che andiamo, Signore?». E le sue parole diventano le parole di ogni discepolo: anche se le tue parole sono esigenti, a volte incomprensibili, dove vuoi che andiamo, Signore?

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Preghiamo insieme


Gesù è il Santo di Dio, che ci invita ad un banchetto dove si manifesta la veracità della nostra fede in lui. Rivolgiamoci a Dio, dicendo:

Donaci la fede, o Padre.

Perchè i ministri della Chiesa siano apostoli della consolazione dello Spirito, per la crescita nella fede e nel timore del Signore. Preghiamo:

Perchè i vescovi nelle loro visite pastorali trovino accoglienza aperta e generosa e possano animare le chiese locali alla comunione, al servizio e all’impegno di evangelizzazione. Preghiamo:

Perchè i credenti sappiano riconoscere nei segni sacramentali di oggi i gesti prodigiosi degli apostoli, che risanano e risuscitano i malati e i caduti nel male. Preghiamo:

Perchè coloro che si scandalizzano del duro linguaggio della fede e del vangelo della croce, comprendano che le parole di Cristo sono sorgenti di vita eterna. Preghiamo:

Perchè noi qui presenti facciamo l’esperienza di Pietro nell’appellarci alle parole di vita eterna del Cristo, ogniqualvolta siamo tentati di incredulità o di fuga. Preghiamo:

Padre santo, che ci doni di poter venire al tuo Figlio nell’esperienza di una fede che non è frutto della logica della carne ma della potenza dello Spirito, rendici degni del mistero di vita che tanto spesso celebriamo e viviamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
  

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (11, 1-19)

I due Testimoni e il giudizio di Dio

Seconda Lettura

Dal «Commento sul vangelo di san Giovanni» di san Cirillo d'Alessandria, vescovo    (Lib. 4, 2; PG 73, 563-566)

Cristo ha dato il suo corpo per la vita di tutti


Sabato della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della IV Domenica Domenica di Pasqua.

 

Impegno di vita

Oggi, pensando alle parole di Pietro rinnoverò spesso la mia adesione fedele al Signore.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 Dona, o Padre, al tuo servo Guglielmo Giombanco, che nella successione apostolica hai posto a guidare la Chiesa di Patti, Spirito di consiglio e di fortezza, Spirito di scienza e di pietà, perchè fedele alla sua missione edifichi la tua Chiesa, sacramento universale di salvezza.



MESSAGGIO DEL GIORNO

Se mi si dimostrasse che Cristo è fuori dalla verità ed effettivamente risultasse che la verità è fuori di Cristo, io preferirei restare con Cristo che con la verità. F. Dostoevskij

 

  

 

Sabato 20 Aprile 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:


- Em.mo Card. Luis Antonio G. Tagle, Pro Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione;

- S.E. Mons. Janusz Urbańczyk, Arcivescovo tit. di Voli, Nunzio Apostolico in Zimbabwe, con i Familiari;

- Il Reverendo Raphael Warnock, Senatore della Georgia (Stati Uniti d’America), e Seguito;

- S.E. il Signor John Briceño, Primo Ministro del Belize, con la Consorte, e Seguito;

- Membri del Pontificio Comitato di Scienze Storiche;

- Comunità del Seminario di Sevilla (Spagna);

- Pellegrini delle Diocesi di Cesena-Sarsina, Tivoli, Savona-Noli e Imola, in occasione del bicentenario della morte del Papa Pio VII

 


 

 

Sabato 20 Aprile 2024


Ricorre oggi il settimo anniversario dell'Ordinazione Episcopale del Vescovo mons. Guglielmo Giombanco.

Oggi, 19 Aprile, la Chiesa ricorda Sant'Espedito, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 19 Aprile 2024 07:28

  Tra tutti i componenti del gruppo dei martiri di Melitene del III secolo celebrati il 19 aprile insieme con Ermogene, Espedito solo ha goduto di un culto popolare assai diffuso, anche se soltanto a partire da un'epoca abbastanza recente. Siccome il Martirologio Geronimiano, dal quale dipendono tutti i martirologi che fino al Romano hanno trasmesso il nome di Espedito, indica solo il nome del martire, è assolutamente impossibile avere notizie precise sull'epoca della sua vita e sul suo martirio. Del culto di Espedito si trova traccia in Sicilia dalla metà del XVIII secolo, specialmente a Messina e Acireale, dove nel 1781 il santo fu proclamato patrono secondario della città e veniva venerato come protettore dei mercanti e dei navigatori. L'iconografia tradizionale lo rappresenta vestito da soldato romano mentre tenta di scacciare un corvo, che grida, mentre il santo mostra un orologio che indica hodie. In raffigurazioni più tarde l'orologio viene sostituito dalla croce, che il santo tiene in mano.


  

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        9, 1-20


Egli è lo strumento che ho scelto per me, affinchè porti il mio nome dinanzi alle nazioni. 

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Salmo responsoriale

Rit. Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.           dal salmo 116  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              6, 52-59

La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 

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Meditiamo insieme

Gesù parte dal pane distribuito, per parlare di un altro pane che lui darà e che è la sua carne da mangiare per dimorare in lui. Come non pensare all'ultima cena? Gesù dice che cibarsi del pane che darà ci rende simili a lui, opera in noi una "cristificazione", un cambiamento. Oggi Gesù parla di ciò che ogni domenica, stancamente il più delle volte, facciamo nelle nostre assopite comunità. Ci credete che grazie alla preghiera della comunità, al dono dello Spirito e all'imposizione delle mani di un prete (il più delle volte inconsapevole) Gesù si rende cibo? Gesù parla di questo dono semplice e tremendo, gioioso e durissimo, che ci obbliga alla fede, che ci scardina dalle abitudini. Ogni domenica ci raduniamo per ripetere la cena, un gesto di caldo affetto e di obbedienza al Maestro, ogni domenica ci nutriamo del pane della Parola e del pane Eucaristico, custodiamo questo pane nelle nostre Chiese per i nostri malati, per segnalare una Presenza. Siamo qui per questo, per questo ci raduniamo, perché affamati, perché abbiamo urgente bisogno di saziare il cuore, di illuminare il cammino, di credere, finalmente, senza ambiguità, senza ritrosia. Credere, fratelli, credere con tutto il cuore e con tutta l'anima. Gesù svela un mistero: non solo cibarsi di lui ci nutre il cuore, non solo ci dona la vita vera, la vita eterna, ma cibarsene con consapevolezza ci porta a vivere per lui.

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Preghiamo insieme


Gesù si è manifestato a Paolo come il Signore perseguitato nei fratelli credenti, per inculcarci il senso del corpo mistico. La nostra preghiera diventa universale, dicendo:

Signore della gloria, salva tutti gli uomini.

Per la Chiesa, perchè rimanga sempre in stato di conversione vera, e lo manifesti in tutte le sue strutture e le sue opere. Preghiamo:

Per tutti coloro che continuano a perseguitare i credenti, perchè la luce del Signore risorto li folgori anche attraverso la testimonianza eroica dei martiri. Preghiamo:

Per le istituzioni e le iniziative catecumenali delle nostre comunità, create per l’evangelizzazione dei credenti, perchè siano veramente ispirate al modello biblico della Chiesa delle origini. Preghiamo:

Per i giovani dei nostri gruppi ecclesiali, perchè si accostino con frequenza all’eucaristia, e da essa siano stimolati a una più profonda comunione tra di loro e a una disponibilità maggiore verso tutti. Preghiamo:

Per noi che partecipiamo all’Eucaristia, perchè facciamo di essa una rinnovata esperienza di comunione trinitaria ed ecclesiale. Preghiamo:


O Padre, che continui ad attrarre al tuo Figlio coloro che si lascino ammaestrare direttamente da te e dalla tua Parola, fa' che nessun ostacolo c’impedisca di partecipare pienamente al dono di comunione eucaristica offerto per la vita del mondo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
  

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (9, 13-21)

«Devi profetizzare ancora su molti popoli…»

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Efrem, diacono
  
(Disc. sul Signore, 3-4. 9; Opera, ed. Lamy, 1, 152-158. 166-168)


La croce di Cristo, salvezza del mondo

Venerdì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

Impegno di vita

Sia che io possa o no accostarmi all'Eucarestia, l'esercizio spirituale di oggi è il rinnovarmi nella fede in questo enorme dono, con l'entrare nei sentimenti di Gesù. E' con la tenerezza, la misericordia, la pazienza di Gesù che mi rapporterò oggi a chi dovrò avvicinare.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per tutti gli uomini e le donne nei quali Cristo continua ad essere umiliato e oppresso, perchè partecipando alle sue sofferenze sperimentino la forza della sua presenza viva nella loro storia di dolore.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Tu vuoi onorare il corpo del Salvatore? Non onorarlo con paludamenti di seta in chiesa, mentre fuori lo lasci intirizzito dal freddo e nudo. Colui che ha detto: «Questo è il mio corpo» e che con la sua parola ha operato la cosa, quegli ha detto: «Mi avete visto affamato e non mi avete dato da mangiare. Ciò che non avete fatto a uno dei più umili, lo avete rifiutato a me!». Onoralo dunque dividendo il tuo patrimonio con i poveri: perché a Dio non occorrono calici d'oro, ma anime d'oro. San Giovanni Crisostomo

 

  

 

Venerdì 19 Aprile 2024

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Studenti della Rete nazionale delle Scuole di pace;

- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;

- S.E. Mons. Giordano Piccinotti, S.D.B., Arcivescovo tit. eletto di Gradisca, Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica;

- S.E. Mons. Giuseppe Laterza, Arcivescovo tit. di Vartana, Nunzio Apostolico nella Repubblica Centrafricana e Ciad;

- S.E. Mons. Gianfranco Gallone, Arcivescovo tit. di Mottola, Nunzio Apostolico in Uruguay.

 

 
 

 

Venerdì 19 Aprile 2024


- Alle ore 19, nella Chiesa Madre di Santo Stefano di Camastra, in preparazione al Giubileo 2025, si terrà la seconda catechesi su: «La preghiera di Gesù»; terrà la riflessione Suor Agnese Diletta, delle Sorelle Minori di San Francesco d'Assisi.
 

Oggi, 18 Aprile, la Chiesa ricorda San Galdino, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 18 Aprile 2024 07:44

Figlio di piccoli nobili, Galdino è nato a Milano, avviandosi poi alla vita ecclesiastica. Nel 1160 è arcidiacono della cattedrale, e lo troviamo con l'arcivescovo Oberto al campo dei milanesi. Nel 1162 assiste alla distruzione della città ordinata dall'imperatore, Federico I Barbarossa. Lui e l'arcivescovo sono schierati con Alessandro III, eletto papa nel 1159 da una parte dei cardinali, mentre altri eleggevano il filo-tedesco, antipapa, Ottaviano de' Monticelli col nome di Vittore VI. Scisma nella Chiesa, dunque. Nel 1165 Galdino viene nominato cardinale e succede a Oberto sulla cattedra di Ambrogio. La città però è in rovina. Nel 1167 incomincia la ricostruzione, e uno dei protagonisti è lui. Riorganizza la Chiesa in Lombardia e pianifica il soccorso ai molti poveri. Rimesse in piedi le strutture fondamentali per miserie vecchie e nuove, dice agli amministratori e fa incidere sulla pietra: «Voi siete qui solo per servire i poveri». Restaura la cattedrale, aiutato da donne milanesi che donano i pochi gioielli salvati dai saccheggi del Barbarossa. Morirà il 18 aprile 1176 sul pulpito della chiesa di Santa Tecla, dopo un sermone.

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        8, 26-40


Il Signore apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 

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Salmo responsoriale

Rit. Acclamate Dio, voi tutti della terra.           dal salmo 65  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              6, 44-51

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. 

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Meditiamo insieme

Gesù afferma che nessuno può raggiungerlo se non è attirato dal Padre. Non possiamo avvicinarci al mondo della fede senza esserne attirati dal Padre. È sua l'iniziativa, è Dio che ha piantato nel nostro cuore la nostalgia della sua presenza, l'ansia della pienezza. Rischiamo di vedere la fede come il risultato di uno sforzo: è nostra iniziativa, nostra conquista, nostro merito. Ascolto la Parola, mi metto a pregare, frequento la Messa, ma sono io a condurre il gioco. Chi fa l'esperienza di Dio, invece, ha chiarissima l'impressione che più ci si avvicina alla verità e più i giochi si ribaltono: è Dio a condurre la mia vita e la stessa fede che ho nel cuore e che cresce non è il risultato di uno sforzo ma di un abbandono, di una fiducia che si allarga. La fede, che è anzitutto adesione, coinvolgimento, non è un sottile ragionamento che conduco fino a convincermi, ma un allentare le resistenze finché mi fidi. La fede non è cognizione ma incontro. Agostino, parla dell'essere attirati da Dio con parole dense di poesia: "Ci hai fatto per te, Signore, e il nostro cuore è senza risposo finché non dimora in Te". Gesù mette le carte in tavola: questa conoscenza questo incontro è per sempre, è eterno, là dove l'eternità non è una noiosa giornata senza fine, ma uno stato di vita finalmente vissuto in pienezza. Eternità iniziata il giorno del nostro concepimento e che cresce (ma cresce?) fino alla nuova dimensione dopo la morte.

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Preghiamo insieme


Nell'Eucaristia, Gesù si dona a noi come la carne immolata per la vita del mondo. Con la fede in questo mistero di redenzione, preghiamo dicendo:

Attiraci verso il tuo Figlio, o Padre.

Padre misericordioso, che chiami alla salvezza mediante la partecipazione al mistero di morte e di vita di Cristo, dona ai battezzati di riscoprire il significato e il valore del loro battesimo come sigillo della fede. Preghiamo:

Padre buono, che hai stabilito Gesù come Salvatore di tutti gli uomini, concedi che la sua bontà novella superi le barriere razziali, culturali e religiose. Preghiamo:

Padre santo, che continui a donarci la Parola che illumina, dà alla tua Chiesa di ispirare la catechesi alle pure sorgenti della Scrittura e dell'insegnamento apostolico. Preghiamo:

Padre giusto, che attendi con ansia il ritorno di coloro che si sono allontanati da te, rendici solleciti verso le situazioni di peccato e di ingiustizia del nostro ambiente. Preghiamo:

Padre nostro, che ci raduni attorno alla mensa del tuo Figlio, concedici di fare delle nostre eucarestie, soprattutto festive, una comunione di vita con il Cristo, feconda di sacrificio per il progresso del mondo. Preghiamo:


O Padre, che continui ad attrarre al tuo Figlio coloro che si lasciano ammaestrare direttamente da te e dalla tua Parola, fa' che nessun ostacolo c'impedisca di partecipare pienamente al dono di comunione eucaristica offerto per la vita del mondo. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo      (9, 13-21)

La piaga della guerra

Seconda Lettura 

Dal Trattato «Contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo    (Lib. 5, 2, 2-3; SC 153, 30-38)

L'Eucaristia pegno di risurrezione

Giovedì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

Impegno di vita

Oggi rifletto sull'amore del Padre che ci ha inviato suo Figlio. Gli dico davvero con amore: «Padre nostro!». E con gli altri mi comporto da vero fratello.



INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per il mondo intero, perchè accolga il felice annuncio di Cristo fatto pane per la liberazione e la vita perenne degli uomini.

 


MESSAGGIO DEL GIORNO

Nessuno va al Signore se non è attirato. Non pensare di essere attirato tuo malgrado. La tua anima è attirata anche dall'amore. Dammi un cuore che ama, ed egli capirà ciò che io dico. Dammi un cuore che desidera, un cuore affamato e assetato che si sente in esilio in questa solitudine terrena, un cuore che sospira la fonte della sua eterna dimora ed egli confermerà ciò che dico. Sant'Agostino

  

 

Giovedì 18 Aprile 2024


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

-  Vescovi della Puglia in Visita "ad Limina Apostolorum";

- S.E. Mons. Timothy Broglio, Ordinario Militare per gli Stati Uniti d’America; Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti; con S.E. Mons. William Edward Lori, Arcivescovo di Baltimore, Vice Presidente; Rev. Michael J.K. Fuller, Segretario Generale; Paul B.R. Hartmann, Segretario Generale Aggiunto;

- S.E. Mons. Gonzalo de Villa y Vásquez, S.I., Arcivescovo di Santiago de Guatemala (Guatemala);

- Superiore e Delegate delle Carmelitane Scalze.

 

 


 

 

Giovedì 18 Aprile 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 17 Aprile, la Chiesa ricorda San Roberto, abate PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 17 Aprile 2024 07:25

 

San Roberto di Molesme fu come il chicco di frumento che deve morire per portare frutto e la sua “morte” avvenne per mano dei suoi stessi confratelli. Fondata Molesme infatti, si trovò circondato da numerosi fratelli, i quali non nutrivano più la sua stessa aspirazione alla rinuncia alle ricchezze e al prestigio. Tentò allora di dar vita a una nuova fondazione: lo fece a Citeaux con la collaborazione dell’inglese Santo Stefano Harding, ma i confratelli invidiosi lo fecero ritornare a Molesme, senza tuttavia consentirgli di realizzare le necessarie riforme. Forse fu proprio il suo sacrificio, analogo a quello di Abramo, che permise a Stefano Harding prima e poi soprattutto al grande San Bernardo di avviare e consolidare l’esperienza riformatrice di Citeaux, con la sua vita povera e austera, in una rigorosa fedeltà alla regola benedettina, di cui si riprendeva anche l’invito a mantenersi col lavoro delle proprie mani.

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        8, 1-8


Andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola. 

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Salmo responsoriale

Rit. Acclamate Dio, voi tutti della terra.           dal salmo 65  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              6, 35-40

Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna. 

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Meditiamo insieme

Gesù è esigente, schietto, preciso: nessuno ha visto Dio, solo lui, nessuno sa davvero che cosa vuole Dio, solo lui, perché egli e il Padre sono una cosa sola. E il Dio in cui credo, che Dio è? Il Dio di Gesù o un Dio approssimativo di cui mi hanno parlato e che non ho mai preso la briga di verificare per pigrizia? Sono più le persone che hanno un'idea approssimativa di Dio che quelle che davvero hanno conosciuto il Dio di Gesù. Gesù parla di Dio con verità perché lui è la presenza stessa di Dio; fidiamoci, allora, scrutiamo - finalmente! - il Vangelo per conoscere il Dio del Signore e Maestro Gesù. Egli ci rassicura: Dio ha un solo desiderio, salvarci, toglierci dallo spazio fragile dell'incertezza e della fragilità delle cose per dimorare nella sua pienezza, da subito. Gesù afferma che chi crede ha la vita eterna. Ha la vita eterna, non "avrà". La vita eterna non è una specie di liquidazione che accumulo con i miei meriti e di cui potrò godere alla fine della mia vita. La vita eterna è già cominciata, siamo immortali dal giorno del nostro concepimento, impariamo a diventare ciò che siamo! Il senso profondo della vita di ciascuno consiste proprio nel ritrovare in noi l'eternità di cui Dio ci rende partecipi. Credere nel volto del Dio di Gesù significa acquisire uno sguardo nuovo su me, sulle cose, sugli altri, sulla storia. Anche a noi capita di vedere senza credere, di mangiare senza nutrirci, di prendere ostie consacrate e sentire solo il sapore del pane o bere il suo sangue senza sentire fluire dentro la divinità. Eppure in ogni Eucaristia Cristo ripete senza stancarsi mai che egli, per mandato del Padre, vuole la salvezza di tutti, vuole che tutti risorgano a vita nuova, tutti possano aspirare alla vita eterna nella beatitudine perfetta.

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Preghiamo insieme


Gesù ci invita a fare l'esperienza della fede come visione, cioè come esperienza di vita eterna. Chiediamo di poterlo seguire con gioia, dicendo:

Guidaci alla tua conoscenza, Signore.

Perchè i missionari e gli evangelizzatori siano sostenuti dalla grazia dello Spirito, per superare ogni persecuzione e difficoltà. Preghiamo:

Perchè i persecutori della fede cristiana si ravvedano e scoprano la potenza di speranza e di progresso del messaggio evangelico. Preghiamo:

Perchè i cristiani separati nelle varie chiese o confessioni ritrovino l'unità della fede, attraverso un'esperienza autentica del Cristo del vangelo. Preghiamo:

Perchè la nostra comunità parrocchiale abbia a cuore specialmente gli ultimi e dia visibile testimonianza che Dio ha per tutti progetti di bontà e di salvezza. Preghiamo:

Perchè noi, saziati così spesso dal pane di vita eterna, possiamo sperimentare l'attrazione del Padre che ci ama. Preghiamo:

O Padre misericordioso, che sazi col pane della vita eterna coloro che attrai per affidarli al Cristo; rendici degni di vedere il tuo Figlio perchè, credendo in lui, abbiamo parte alla risurrezione finale. Per Cristo nostro Signore. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (9, 1-12)

La piaga delle cavallette

Seconda Lettura

Dalla «Prima Apologia a favore dei cristiani» di san Giustino, martire
  
(Cap. 61; PG 6, 418-422)

Il lavacro della rigenerazione

Mercoledì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua. 

 

Impegno di vita

Oggi mi eserciterò nel volere, con cosciente determinazione d'amore, ciò che il Signore vorrà per me in questo giorno.



INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Perchè il superamento del nostro egoismo ci permetta di vedere il volto di Gesù in ogni uomo, non cercando ma offrendo amore, non attendendo ma donando.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Non tento, Signore, di penetrare la tua profondità, perché non posso neppure da lontano mettere a confronto con essa il mio intelletto; ma desidero intendere, almeno fino ad un certo punto, la tua verità, che il mio cuore crede e ama. Non cerco infatti di capire per credere, ma credo per capire. Sant'Anselmo d'Aosta

  

 

Mercoledì 17 Aprile 2024


- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

- Si concludono in Vaticano i lavori del Consiglio dei Cardinali.

 


 

 

Mercoledì 17 Aprile 2024


- Il Vescovo Guglielmo, alle ore 18.30, presiede nel Salone del Sacro Cuore a Sant'Agata Militello la riunione della Commissione diocesana per il Cammino Sinodale.

Oggi, 16 Aprile, la Chiesa ricorda Santa Bernadette Soubirous PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 16 Aprile 2024 07:19

  

Quando, l'11 febbraio del 1858, la Vergine apparve per la prima volta a Bernadette presso la rupe di Massabielle, sui Pirenei francesi, questa aveva compiuto 14 anni da poco più di un mese. Era nata, infatti, il 7 gennaio 1844. A lei, povera e analfabeta, ma dedita con il cuore al Rosario, appare più volte la «Signora». Nell'apparizione del 25 marzo 1858, la Signora rivela il suo nome: «Io sono l'Immacolata Concezione». Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l'Immacolata Concezione di Maria un dogma, ma questo Bernadette non poteva saperlo. La lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes, dopo un'accurata inchiesta, consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale. La sera del 7 Luglio 1866, Bernadette Soubirous decide di rifugiarsi dalla fama a Saint-Gildard, casa madre della Congregazione delle Suore della Carità di Nevers. Ci rimarrà 13 anni. Costretta a letto da asma, tubercolosi, tumore osseo al ginocchio, all'età di 35 anni, Bernadette si spegne il 16 aprile 1879, mercoledì di Pasqua. 

 


  

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli         7, 51 - 8, 1a

Signore Gesù, accogli il mio spirito. 

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Salmo responsoriale

Rit. Alle tue mani, Signore, affido la mia vita.           dal salmo 30  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              6, 30-35

Non Mosè, ma il Padre mio vi dà il pane del cielo. 

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Meditiamo insieme

Gesù ha appena sfamato cinquemila capi-famiglia in quello che è il peggiore dei suoi miracoli, quello peggio interpretato. È fuggito quando la folla lo voleva fare re; ora, raggiunto dalla gente, inizia una feroce polemica con chi, invece di cercare Dio per Dio, lo cerca per avere la pancia piena. Gesù chiede di credere nelle sue parole, di fidarsi di lui e la gente cosa vuole da lui? Un segno! Un miracolo, l'ennesimo! Come se non fosse bastato sfamare una tale quantità di persone! Abbiamo sempre bisogno di segni della presenza di Dio, chiediamo sempre miracoli e apparizioni. Abbiamo una fede fragile, lunatica, scostante, altalenante. Invece di fidarci delle Parole del Signore, di imparare a leggere i tanti segni della sua presenza (anche oggi la nostra giornata è riempita di piccoli miracoli quotidiani...) corriamo dietro agli eventi straordinari che solleticano l'emozione senza convertire il cuore. Gesù, invece, viene per sfamare il nostro infinito desiderio di bene e di felicità, a nutrire la nostra anima, a colmare i nostri sogni. Gesù risorto si propone come orizzonte dell'intera vita, non come piccolo amuleto da tirare fuori nei giorni di difficoltà o di fame dell'anima!

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Preghiamo insieme


Il Signore Gesù si è proclamato il vero pane di vita. In questa preghiera universale possiamo invocarlo con la stessa supplica degli abitanti di Cafarnao:

Signore, donaci sempre questo pane.

Per tutti i credenti in Cristo, perchè sazino la loro fame e sete con il cibo di vita eterna che egli ha donato. Preghiamo:

Per ogni uomo che cerca di estinguere la fame e la sete nella realtà mondane, perchè senta questo appello a saziarsi del pane del cielo. Preghiamo:

Per i fratelli che sono perseguitati nelle varie parti del mondo a causa della loro fede, perchè la Chiesa tutta li sostenga con la sua preghiera e solidarietà. Preghiamo:

Per coloro che perseguitano i credenti, perchè si ravvedano e si convertano contemplando l’esempio cristiano dei martiri. Preghiamo:

Per noi qui presenti, perchè impariamo, sull’esempio di Stefano, a perdonare a coloro che ci fanno del male. Preghiamo:


O Dio, noi ti rendiamo grazie, perchè con il pane della terra tu nutri il nostro corpo e col pane del cielo doni al mondo la vera vita; dacci sempre, col pane quotidiano, anche il pane che viene dal cielo, Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni, apostolo    (8, 1-13)

I sette angeli che puniscono il mondo

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo    (Disc. 34, 1-3. 5-6; CCL 41, 424-426)

Cantiamo al Signore il canto dell'amore


Martedì della III settimana, ufficio della feria del tempo di Pasqua.

 

Impegno di vita

Oggi verificherò i miei desideri, la mia fame e la mia sete, alla presenza del "pane di Dio".  



INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

Per le autorità civili, perchè non ostacolino l'annuncio del Vangelo e aprano il cuore alla condivisione delle necessità di chi è nell'indigenza e nel dolore.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Chi è Gesù? Che cosa è per noi? La risposta: "Questo è il Pane vivente disceso dal cielo e capace di darci la vita". E' la rivelazione del significato profondo del Cristo (e perciò dell'uomo): una esistenza in dono. E' di questo che abbiamo bisogno, e sotto due aspetti. Noi siamo alla ricerca del dono di Dio per noi, ma siamo anche alla ricerca di qualcuno che ci faccia divenire dono, perché questo è il progetto per cui siamo fatti. Bruno Maggioni

 

 

 

 

Martedì 16 Aprile 2024

 Il Santo Padre Francesco presiede in Vaticano la Riunione del Consiglio dei Cardinali che terminerà mercoledì 17 Aprile.


 

 

Martedì 16 Aprile 2024


Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita Pastorale a Cesarò con il seguente programma:

Ore 10.00: Visita ai Carabinieri della Compagnia di Cesarò e San Teodoro;

Ore 10.30: Visita ad alcuni fratelli infermi e amministrazione del sacramento della Cresima;

Ore 11.30: Visita a Palazzo Zito;

Ore 11.45: Celebrazione Eucaristica al Cimitero nella Cappella del Clero;

Ore 17.00: Visita agli ammalati e amministrazione del sacramento dell'Unzione degli Infermi;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica a conclusione della Visita Pastorale.

 

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