NOTIZIE DI CRONACA
Patti: oggi in Giappone è stato ordinato Vescovo padre Andrea Lembo, con origini anche pattesi PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 16 Dicembre 2023 19:03

Oggi a Tokyo è stato consacrato Vescovo Ausiliare monsignor Andrea Lembo, 49 anni e di origine trevigliese ma anche pattese, essendo il papà Ciccio originario di Patti. Già missionario del Pime dal 2009 in Giappone, affiancherà nel suo ministero l’arcivescovo Tarcisio Isao Kikuchi, che guida la comunità cattolica della capitale nipponica dal 2017. La sua nomina era stata decisa da papa Francesco lo scorso 16 settembre.

Monsignor Andrea Lembo era stato ordinato sacerdote del Pime nel 2004. Dopo alcuni anni come animatore missionario in Italia, nel 2009 è stato destinato a svolgere il suo ministero in Giappone. La sua attività è sempre stata legata alle esperienze con i più giovani, con un occhio di riguardo soprattutto per chi ha vissuto il dramma della solitudine nelle grande metropoli. Già superiore regionale del Pime per il Giappone, oggi è responsabile di tutta la regione Pime dell’Asia Orientale.

Dallo scorso anno l’arcivescovo Kikuchi gli aveva già chiesto di raccogliere l’eredità di monsignor Kazuhiro Mori, il vescoovo ausiliare emerito scomparso a settembre a 84 anni, come direttore del centro culturale cattolico di Tokyo Shinsei-Kaikan. Nell’arcidiocesi della capitale giapponese è stato coadiutore nelle parrocchie di Itabashi e Narashino e successivamente parroco di Fuchū.

Alla consacrazione, presieduta dall’arcivescovo Kikuchi nella cattedrale di Santa Maria, erano presenti i familiari, giunti direttamente da Treviglio, e il prevosto della Comunità Pastorale monsignor Norberto Donghi.

Il nostro giornale qualche settimana fa ha intervistato Mons. Andrea Lembo; l'intervista è pubblicata nel giornale «In Cammino» in edicola da sabato 16 dicembre. 

Patti: da oggi in edicola il giornale «In Cammino» di Dicembre, insieme al «Calendario Pattese 2024» PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Sabato 16 Dicembre 2023 17:28

Da oggi, come ogni terzo sabato del mese, è in edicola il giornale «In Cammino» dell'ultimo mese dell'anno 2023; tanti interessanti articoli...

Da sabato 16 Dicembre in edicola il «Calendario Pattese 2024», tutto a colori PDF Stampa
Scritto da Redazione   
Giovedì 14 Dicembre 2023 19:56

 Il «Calendario Pattese 2024», da tavolo, giunto all’undicesima edizione, viene pubblicato dal periodico «In Cammino» ed è stato realizzato con gli scatti fotografici del giovane Tommaso Galante; la foto di copertina è di Domenico Pantaleo. Ringraziamo le ditte commerciali e diverse persone generose che, con il loro contributo, hanno permesso, anche quest’anno, la realizzazione del Calendario.

Il «Calendario Pattese 2024» è in abbinamento con il numero di Dicembre del nostro giornale

«In Cammino» (a solo € 2,10 + il prezzo del giornale), in edicola da sabato 16 Dicembre.

Gli abbonati lo riceveranno in omaggio.

 

Patti: la Novena di Natale, gli orari nelle Chiese della città e frazioni PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 14 Dicembre 2023 12:10
Inizia sabato 16 Dicembre il conto alla rovescia: nove giorni al Natale. E in questi giorni ascolteremo i Vangeli che ci parlano del grande evento della Nascita del Messia, e che ci prepareranno ad accogliere questo Dio che, delicatamente, chiede ospitalità. Auguriamo a tutti i visitatori di poter vivere questi ultimi giorni del tempo di Avvento come un tempo di attesa vigilante e gioiosa, come un tempo di conversione (sia per noi maestro in questo Giovanni Battista), come un tempo di speranza. Ecco: la speranza. Di figure che sperando non rimasero deluse l’Avvento ne presenta molte: la beata Vergine è la prima fra queste poi il Battista, san Giuseppe, Elisabetta, Zaccaria, Simeone.  

Tutti costoro hanno sperato nel Signore ed egli non li ha delusi. A lui hanno elevato il loro cuore e lui ha donato a loro e a noi il suo unico Figlio, il Messia, l’atteso dalle genti, colui che ha riempito i nostri cuori di speranza, colui che è la nostra unica speranza (Spes unica). Impariamo perciò in questi giorni della Novena in preparazione al Natale a riporre in Dio le nostre speranze certi che in Cristo, che attendiamo nel mistero dell’Incarnazione, esordio della nostra salvezza, egli rinnoverà ogni cosa sollevandoci al di sopra di ogni miseria.

La Novena di Natale, pur non essendo "preghiera ufficiale" della Chiesa, costituisce un momento molto significativo nella vita delle nostre comunità cristiane.

Proprio perchè non è una preghiera ufficiale essa può essere realizzata secondo diverse usanze, ma un indiscusso "primato" spetta alla novena tradizionale. Il popolo cristiano, che possiede uno spiccato "sensus fidei" è attratto in modo particolare da questa Novena, che è una vera e propria "antologia biblica" ricca di nutrimento per lo spirito. È quindi l'occasione per proporre non una mera spiritualità devozionale, ma una soda spiritualità ispirata profondamente dalla Parola di Dio.

A Patti le Novene si svolgeranno in tutte le comunità con i seguenti orari:

1. Basilica Cattedrale San Bartolomeo: ore 21.30;
2. Chiesa di Sant'Antonio Abate: ore 6.00;
3. Chiesa di Sant'Ippolito: ore 17.30;
4. Chiesa di San Nicolò di Bari: ore 18.00;
5. Chiesa di San Michele Arcangelo:
ore 18.30 (inizia venerdì 15 dicembre);
6. Chiesa del Sacro Cuore: ore 17.30 (inizia venerdì 15 dicembre);
7. Chiesa di Santa Caterina in Marina di Patti: ore 6.00 e 17.30;
8. Chiesa di Santa Febronia in Case Nuove Russo: ore 18.00 (inizia venerdì 15 dicembre);
9. Chiesa di Ognissanti in Mongiove: ore 17.30 (inizia venerdì 15 dicembre);
10. Chiesa Maria SS. del Rosario in Scala: ore 16.30;
11. Chiesa San Nicolò in Sorrentini: ore 19.30;
12. Chiesa del SS. Salvatore in Contrada Gallo: ore 20.00;
13. Santuario Maria SS. del Tindari: ore 16.30.

Patti: il 5 dicembre scorso il consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento in materia cimiteriale e di polizia mortuaria; opposizione all'attacco: "Si vuole fare solo cassa!" PDF Stampa
Scritto da Comunicato Stampa   
Martedì 12 Dicembre 2023 09:52

Per la minoranza consiliare è inopportuno che le nuove disposizioni si applichino alle concessioni rilasciate prima dell'approvazione del nuovo documento; pubblichiamo, di seguito, la nota stampa inviata dall'opposizioni consiliare:

Nella seduta dello scorso 5 Dicembre il Consiglio Comunale ha discusso e approvato il “Nuovo Regolamento in materia cimiteriale e di Polizia Mortuaria”. Posto che il precedente Regolamento risaliva a parecchi decenni addietro, un plauso, come già fatto nella seduta consiliare, va certamente ribadito all’Amministrazione Comunale ed, in particolare, al vicesindaco Raffa, per aver aggiornato uno strumento ormai obsoleto e non più al passo con i tempi.

Il nuovo Regolamento, infatti, disciplina in maniera puntuale e certamente più moderna tutti gli aspetti connessi ai vari servizi - quelli cimiteriali appunto – di cui tutti i cittadini, prima o dopo, finiscono per usufruire.

Tra le molte novità introdotte dal nuovo Regolamento, quella senz’altro più rilevante è la previsione di durate più contenute delle varie concessioni cimiteriali, finora fissate in 99 anni. Opportunamente ed in linea con ciò che accade nella stragrande maggioranza dei Comuni italiani, invece, il Regolamento approvato pochi giorni addietro prevede che la durata delle concessioni sia notevolmente più breve, oscillando dai 30 anni per gli ossari, ai 50 per i loculi, ai 70 per i sepolcreti, le edicole funerarie e le cappelle gentilizie.

Fin qui nulla da dire, anzi, come già detto e ribadito, un plauso all’Amministrazione Comunale!

Ma, secondo Noi in maniera assai inopportuna, il Regolamento prevede che, al netto di un periodo transitorio di 24 mesi, le nuove e più brevi durate si applichino a tutte le concessioni, anche se rilasciate prima dell’entrata in vigore del Regolamento stesso.

Abbiamo a lungo evidenziato l’inopportunità di questa retroattività che, a prescindere da considerazioni di natura squisitamente giuridica in merito alla generale irretroattività delle norme, configura di certo un cambio delle regole del gioco a partita iniziata. Per fare un esempio, concessioni a suo tempo stipulate per 99 anni, si ritrovano adesso ad avere durate decisamente più brevi! In parole povere, la durata delle vecchie concessioni, originariamente fissata in 99 anni, è stata così ridotta a 50 anni in caso di loculi o 70 in caso di sepolcreti, cappelle o edicole, nonostante i concessionari abbiano a suo tempo stipulato un atto concessorio e pagato i relativi oneri per una durata maggiore. In parole ancora più povere, entro i 24 mesi di periodo transitorio, il Comune richiederà ai titolari di concessioni, nel caso si tratti, ad esempio, di un loculo, rilasciate da più di 50 anni ma con durata residua ancora di parecchi anni, di rinnovare la concessione, ovviamente pagando una seconda volta i relativi oneri. In caso di mancato pagamento e, conseguentemente, di mancato rinnovo, la concessione, ormai scaduta, sarà revocata ed il Comune potrà rientrare nella disponibilità del loculo.

Per avere un’idea di quanto questa disposizione inciderà sui cittadini Pattesi, basti pensare che quasi metà delle concessioni cimiteriali sono state rilasciate più di 50 anni fa e, pertanto, la nuova norma avrà effetto, potenzialmente, su un altissimo numero di cittadini.

Abbiamo ripetutamente fatto notare che tale atteggiamento, al di là di ogni considerazione giuridica, appare quantomeno inopportuno e che sarebbe stato senz’altro meglio evitare la retroattività dell’applicazione delle nuove durate delle concessioni, applicandole invece solo per il futuro ma, nonostante la proposizione di un emendamento in tal senso – ovviamente bocciato dalla maggioranza consiliare - la previsione dell’Amministrazione è rimasta immutata. Anzi, dal lungo dibattito consiliare, è chiaramente emersa la vera finalità di tale irrazionale retroattività: quella di fare cassa costringendo i Pattesi a versare nelle casse comunali quanto richiesto per il rinnovo delle concessioni improvvisamente scadute per effetto dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento e, solo in via residuale, quella rientrare nella disponibilità di sepolture non più di interesse degli eredi.

Come Consiglieri Comunali di minoranza, ma più ancora quali cittadini, sentiamo di dover stigmatizzare questo modo di agire, funzionale più a esigenze finanziarie che non a rendere più decorosi e consoni alla sacralità dei luoghi i nostri Cimiteri.

                                      Mauro Aquino, Giorgio Cangemi, Tonina Costanzo, Maria Pollicita.

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