Patti: arrestato dai Carabinieri latitante rumeno che si nascondeva in contrada “Madoro”
Importante operazione portata a termine dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile dalla Compagnia di Patti, che hanno tratto in arresto un latitante rumeno ricercato da maggio 2008. IONESCU MARIUS, questo il nome del 33enne arrestato, deve scontare in Romania una condanna a 5 anni di reclusione per Omicidio Preterintenzionale e Furto, commessi il 03 marzo 2005 nel suo paese di origine. E’ stato condannato poiché in quella data, dopo aver rubato materiale metallico in una azienda di MURES (Romania), nel tentativo di scappare e rimanere impunito per il reato appena compiuto, ha ingaggiato una colluttazione violenta con il vigilantes dell’azienda che lo voleva bloccare, provocandone prima il ferimento grave e poi la morte. I Carabinieri già da tempo stavano monitorando i movimenti di una donna rumena, PASCU Maria, nata a Reghin il 30.06.1978, ma residente a Patti, in contrada Madoro, poiché sapevano che la stessa aveva avuto in passato una relazione sentimentale con il ricercato internazionale. Il Tribunale rumeno di Mures che ha condannato IONESCU, infatti, ne aveva ordinato la carcerazione già il 25 maggio 2008 ed aveva esteso le ricerche in ambito internazionale tramite Interpol, poiché lo stesso si era sottratto alla cattura; inoltre il 18 settembre scorso, è stato emesso a suo carico il Mandato di Arresto Europeo. Nella prima mattinata di ieri, è scattato il blitz dei militari dell’Arma che lo hanno catturato, traendo in arresto anche la donna per favoreggiamento personale; è accusata di averlo ha ospitato nella sua abitazione di campagna. L’attività investigativa è stata condotta interamente tramite le tradizionali tecniche di indagine, con pedinamenti, controlli ed osservazioni a distanza. Gli elementi raccolti dai militari dell’Arma fanno ritenere che IONESCU si trovasse a Patti da 2 o 3 giorni al massimo. Ora è stato condotto al carcere di Messina, in attesa che venga estradato per espiare la pena in Romania, mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Patti. |