NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 25 Luglio, la Chiesa celebra la festa di San Giacomo, Apostolo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 25 Luglio 2024 07:20

 

È detto “Maggiore” per distinguerlo dall’apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo. Lui e suo fratello Giovanni sono figli di Zebedeo, pescatore in Betsaida, sul lago di Tiberiade. Chiamati da Gesù (che ha già con sé i fratelli Simone e Andrea) anch’essi lo seguono (Matteo cap. 4). Nasce poi il collegio apostolico: "(Gesù) ne costituì Dodici che stessero con lui: (...) Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanerghes, cioè figli del tuono" (Marco cap. 3). Con Pietro saranno testimoni della Trasfigurazione, della risurrezione della figlia di Giairo e della notte al Getsemani. Conosciamo anche la loro madre Salome, tra le cui virtù non sovrabbonda il tatto. Chiede infatti a Gesù posti speciali nel suo regno per i figli, che si dicono pronti a bere il calice che egli berrà. Così, ecco l’incidente: "Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono". E Gesù spiega che il Figlio dell’uomo "è venuto non per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti" (Matteo cap. 20). E Giacomo berrà quel calice: è il primo apostolo martire, nella primavera dell’anno 42.  

 

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Prima lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi         4, 7-15

Hai domandato per te la sapienza.

 

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Salmo responsoriale

Rit. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia.           dal salmo 1258

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           20, 20-28

Il mio calice, lo berrete. 

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Meditiamo insieme

Giacomo, fratello di Giovanni, figlio di Zebedeo, strappato alla pesca insieme al fratello Giovanni, già discepolo del Battista. Gesù vuole lui, Simon Pietro e Andrea insieme con sé, nei momenti più significativi della sua missione: dalla trasfigurazione al Tabor, alla resurrezione della figlia di Giairo, nella dolorosa veglia al Getsemani. Giacomo fu il primo tra i dodici ad essere ucciso, sotto Erode Antipa, ed una antica leggenda vuole che riuscì a convertire un soldato, che venne decapitato insieme con lui. Un gigante della fede, uno dei discepoli che ha vissuto un rapporto intimissimo col Signore Gesù. Eppure, rileggendo la pagina che oggi la liturgia sfacciatamente ci propone, restiamo perplessi. No, Giacomo non ha fatto una gran figura chiedendo al Signore una "spintarella" nel futuro governo del Regno di Dio? Grandezza e miseria convivono nel cuore degli uomini, anche in quello degli uomini più grandi. È una splendida lezione, quella di oggi: noi che vorremmo una santità asettica, che desideriamo una Chiesa fatta solo di santità, che ci scandalizziamo per i limiti dei credenti (sempre e solo quelli degli altri), impariamo che Dio non ha paura di avere accanto a sé dei peccatori, fragili arrivisti, infantili discepoli che, pur avendo visto la gloria e il dolore di Dio, restano ciò che egli vuole. Strumenti che egli usa per manifestare la sua gloria e la sua misericordia.

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Preghiamo insieme

 

Non c'è amore più grande di chi dona la sua vita, come fece l'apostolo Giacomo, sulle orme di Gesù. Rinnoviamo la nostra fede pregando insieme e dicendo: Donaci, Padre, di servire con amore.

Signore, tu vuoi che la terra sia una casa fraterna: aiuta gli uomini a vivere come amici gli uni degli altri, a preferire l'uguaglianza al dominio, l'umiltà all'apparente potenza.
Preghiamo:

Signore, hai scelto i nostri vescovi come successori degli apostoli; sull'esempio di san Giacomo rendili pronti a seguirti, testimoni della luce del Cristo, disponibili a bere il calice della sofferenza e della morte. Preghiamo:

Signore, lo Spirito ci abilita ad essere veri discepoli di Cristo: donaci la pazienza di saper attendere con fede la piena realizzazione del tuo regno. Preghiamo:

Signore, hai mandato il tuo Figlio non a essere servito ma a servire: conforta quanti si dedicano gratuitamente, per tuo amore, all'assistenza dei malati e dei poveri. Preghiamo:

Signore, vuoi che la Chiesa sia una, santa, cattolica e apostolica: santifica questa nostra comunità, perchè in comunione con tutte le altre comunità, sia un segno di salvezza per la nostra città. Preghiamo:


Dio onnipotente ed eterno, tu hai voluto che san Giacomo, primo fra gli Apostoli, sacrificasse la vita per il Vangelo; per la sua gloriosa testimonianza conferma nella fede la tua Chiesa e sostienila sempre con la tua protezione.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo     (4, 1-16)

Facciamoci imitatori dell'Apostolo come egli lo è di Cristo

Seconda Lettura

Dalle «Omelie sul vangelo di Matteo» di san Giovanni Crisostomo, vescovo   (Om. 65, 2-4; PG 58, 619-622)

Partecipi alla passione di Cristo 

Ufficio della festa con parti proprie; Te Deum.


 Impegno di vita


Farò un gesto concreto di servizio, prendendomi cura con generosità di qualche esigenza dei miei familiari.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

 

Per tutti coloro che soffrono persecuzione a causa del nome di Gesù, perchè il loro sacrificio, sull'esempio di san Giacomo, sia germe di una nuova primavera di vita cristiana.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

L'Apostolo Giacomo che ha avuto la fortuna di vivere una parte della sua vita nella profonda intimità con Cristo e che ha pagato con la vita la sua fedeltà, ci aiuti nel pellegrinaggio terreno che ci porta verso il Maestro.  Paolo Curtaz

 

  

Giovedì 25 Luglio 2024
 


Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto nell’Aula Paolo VI.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (28 Luglio, 4, 11, 15, 18 e 25 Agosto).

 

 
 

 

Giovedì 25 Luglio 2024


- Alle ore 11, a Capizzi, il Vescovo Guglielmo concelebra al Pontificale presieduto da Sua Eminenza il Cardinale Enrico Feroci, Titolare del Santuario del Divino Amore in Roma, in occasione della solennità di San Giacomo Apostolo il Maggiore, "Protettore dell'Aurea e Fedelissima Città di Capizzi".


Oggi, 24 Luglio, la Chiesa ricorda Santa Cristina, vergine e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 24 Luglio 2024 07:32

Cristina era una fanciulla di famiglia nobile e ricca. Viveva a "Tiro", in Italia, identificabile nell'odierna Bolsena. Molti la chiesero in sposa, ma i suoi genitori desideravano che essa restasse vergine e si dedicasse al culto degli dei. Per questo la rinchiusero in una torre servita da cameriere e con diversi idoli in oro ed in argento. La ragazza, che aveva conosciuto la fede cristiana, desiderava però alleviare le sofferenze dei poveri, perciò fece a pezzi gli idoli preziosi e li donò ad essi. Per il suo comportamento di rifiuto degli dei pagani, subì molti tormenti, a cui sopravvisse, fra cui quello di essere gettata nel lago di Bolsena legata ad una macina da mulino. La pietra, per intervento divino, resto a galla e la fanciulla vi salì sopra. Fu quindi uccisa, come una cerbiatta, trafitta da una freccia del prefetto Giuliano.


 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Geremia        1, 1.4-10

Ti ho stabilito profeta delle nazioni.

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Salmo responsoriale

Rit. La mia bocca, Signore, racconterà la tua giustizia.  dal salmo 70  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             13, 1-9

Una parte del seme cadde sul terreno buono e diede frutto.

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Meditiamo insieme

Siede Gesù, come fanno i rabbini. Siede perché sa insegnare, perché vuole condurre, perché sa dove portare. Siede perché vuole restare, non fugge come fanno i tanti opinionisti che ci illudono per poi rintanarsi nelle loro luccicanti vite private. Resta, sta, spiega, condivide. Senza paroloni, senza alzare la voce, senza usare argomenti raffinati, senza sottolineare le distanze, senza sbattere in faccia la sua conoscenza. Usa esempi che tutti possono cogliere, usa le parabole. Davanti ad una parabola si resta liberi, possiamo coglierne il significato profondo, lasciarci scuotere oppure tenerla come un simpatico aneddoto. La parabola è uno strumento efficace: usa immagini concrete, non concetti astratti ma nasconde un mistero, una morale, un insegnamento che può toccare nel profondo chi ascolta. E, nello stesso tempo, non aggredisce. Se Gesù avesse detto: state ascoltando male la Parola di Dio, non siete capaci! Avrebbe mortificato e offeso chi gli stava di fronte. Ma la parabola del seminatore è efficace: chi ascolta si interroga sul suo modo di accogliere e di ascoltare il seme della parola che Dio semina con generosità nei nostri cuori.

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Preghiamo insieme


Ogni giorno il Signore ci chiama, e rinnova la storia di ognuno di noi. Per questo ci affidiamo alla sua fedeltà e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

Perché la Chiesa sia sempre fedele nel comunicare la parola che le è stata affidata. Preghiamo:

Perché ogni cristiano accolga il seme della parola di Dio, e lo semini, a sua volta, con la testimonianza. Preghiamo:

Perché i popoli che soffrono la fame trovino la solidarietà e la giustizia di cui hanno bisogno. Preghiamo:

Perché non ci affanniamo per le nostre necessità, fiduciosi della essenzialità del vangelo. Preghiamo:

Perché le donne incinte gioiscano della chiamata a dare un figlio all'amore di Dio. Preghiamo:

Per gli abitanti del quartiere che non credono in Gesù Cristo.

Per i catechisti della parrocchia.

Ti offriamo, o Signore, la nostra giornata: rendila terreno accogliente della tua presenza, perché il regno instaurato da Gesù si diffonda in tutta la terra. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi                 (3, 7 - 4, 4)

Il ministero del Nuovo Testamento è un ministero di gloria

Seconda Lettura


Dal libro della «Imitazione di Cristo»   (Lib. 2, 1-6)
 

Il regno di Dio è pace e gioia nello Spirito Santo


Mercoledì della IV settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Farò attenzione a ciò che lo Spirito Santo vorra suggerirmi oggi, per vivere con più fedeltà la mia condizione di cristiano nel mondo.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Per chi si trova alla ricerca della volontà di Dio e perché i genitori non soffochino l'ispirazione divina nei figli. 

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

La stessa parola di Dio non è accolta da tutti allo stesso modo, ma chi ha conosciuto il Signore, chi ha ricevuto certi valori, anche se nella vita li ha rifiutati o travisati, un giorno ne scoprirà la bellezza e sarà lui, per amore o per necessità, a cercare Gesù.  Riccardo Ripoli

  

 

Mercoledì 24 Luglio 2024
 


Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto nell’Aula Paolo VI.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (28 Luglio, 4, 11, 15, 18 e 25 Agosto).


 

 

Mercoledì 24 Luglio 2024

 

NESSUN EVENTO DA SEGNALARE
 

Oggi, 23 Luglio, la Chiesa celebra la festa di Santa Brigida, Patrona d'Europa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 23 Luglio 2024 07:29

Compatrona d'Europa, venerata dai fedeli per le sue «Rivelazioni», nacque nel 1303 nel castello di Finsta, nell'Upplandi (Svezia), dove visse con i genitori fino all'età di 12 anni. Sposò Ulf Gudmarson, governatore dell'Östergötland, dal quale ebbe otto figli. Secondo la tradizione devozionale, nel corso delle prime rivelazioni, Cristo le avrebbe affidato il compito di fondare un nuovo ordine monastico. Nel 1349 Brigida lasciò la Svezia per recarsi a Roma, per ottenere un anno giubilare e l'approvazione per il suo ordine, che avrebbe avuto come prima sede il castello reale di Vastena, donatole dal re Magnus Erikson. Salvo alcuni pellegrinaggi, rimase a Roma fino alla sua morte avvenuta il 23 luglio 1373. La sua canonizzazione avvenne nel 1391 ad opera di Papa Bonifacio IX. Papa Giovanni Paolo II la proclamò compatrona d’Europa il 1° ottobre 1999; santa Brigida è inoltre patrona della Svezia dal 1° ottobre 1891.

 

 

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Prima lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati      2, 19-20

Non vivo più io, ma Cristo vive in me.

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Salmo responsoriale

Rit. Benedirò il Signore in ogni tempo.      dal salmo 33
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              15, 1-8

Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto. 

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Meditiamo insieme

 

Brigida di Svezia, madre di otto figli, dopo un pellegrinaggio a Compostela e divenuta vedova, cominciò a ricevere una serie di rivelazioni da Cristo che la invitava a fondare un monastero misto retto da una badessa che sarebbe stata la rappresentante di Maria. Una visione che fu accolta con sconcerto dalla Chiesa maschilista del medioevo, e che non riuscì mai a decollare veramente e ad essere concretizzata. Le sue rivelazioni furono più volte analizzate e sottoposte a giudizio ed ebbero fra i sostenitori il non certo tenero inquisitore Torquemada. Brigida rimane un mistero, nella storia della Chiesa, con la sua esperienza mistica fortissima e destabilizzante. La Chiesa, oggi, la ricorda e la invoca valorizzando il ruolo femminile e della profezia femminile all'interno del popolo di Dio. In un mondo ancora fortemente diviso, in cui la diversità tra l'universo maschile e quello femminile non è sempre vista come una opportunità e un reciproco arricchimento, la figura di Brigida ci richiama al forte e sconcertante ruolo delle donne all'interno della logica del Regno sin dal tempo di Gesù. Agli occhi di Dio non ci sono più né uomo né donna, né giudeo né greco, ma tutti siamo uno in Cristo. Le nostre comunità si interroghino seriamente sul ruolo del femminile all'interno della Chiesa e sull'apporto specifico all'annuncio del carisma delle figlie di Eva.
 

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Preghiamo insieme


Chiamati da Cristo ad essere luce del mondo e sale della terra, rivolgiamo al Padre la nostra preghiera, perché tutti gli uomini possano camminare nella via della giustizia e della pace. Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, o Padre, il tuo Spirito di santità.

Per l’amore che santa Brigida, tua serva fedele, ebbe verso la Chiesa e verso il papa, proteggi il santo Padre Francesco e conferma il tuo popolo nella fede e nella carità, preghiamo.   

Perché l’Europa, evangelizzata dalla testimonianza degli Apostoli e dei martiri e da una innumerevole schiera di uomini e donne di fede, recuperi pienamente la propria identità umana e cristiana. preghiamo.

Perché la donna, sull’esempio di santa Brigida, manifesti la ricchezza dei carismi che il Signore le ha dato nei vari campi della corresponsabilità umana ed ecclesiale. preghiamo. 

 

Perché il sangue versato da Cristo nella passione per fare di noi una cosa sola, estingua gli odi, le guerre e le lacerazioni dell’umanità. preghiamo.

Perché gli inabili, i malati e tutti i sofferenti vivano l’esperienza del dolore in unione con Cristo, morto e risorto per noi. preghiamo.

Signore, nostro Dio, che hai rivelato a santa Brigida la sapienza della croce nella contemplazione amorosa della passione del tuo Figlio, concedi a noi tuoi fedeli di esultare di gioia nella manifestazione gloriosa del Signore risorto. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro dei Proverbi        (31, 10-31)

Elogio della donna forte  

Seconda Lettura

Dalle «Orazioni» attribuite a santa Brigida   (Oraz. 2; Revelationum S. Birgittae libri 2; Roma 1628, pp. 408-410)
 

Elevazione della mente a Cristo Salvatore 
 

Ufficio della festa; Te Deum. All'Ora media antifone e salmi del martedì della IV settimana.


Impegno di vita

Oggi, sull'esempio di santa Brigida, eleverò una preghiera per la conversione di coloro che sistematicamente perseguitano la Chiesa Cattolica.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   



Perchè le donne diano un notevole contributo alla santità ed operosità della Chiesa con la parola e con l'esempio.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

 

La santità di Brigida, caratterizzata dalla molteplicità dei doni e delle esperienze che ho voluto ricordare in questo breve profilo biografico-spirituale, la rende una figura eminente nella storia dell’Europa. Benedetto XVI

 

  

 

Martedì 23 Luglio 2024

 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (28 Luglio, 4, 11, 15, 18 e 25 Agosto).

 

  

 

Martedì 23 Luglio 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

 

Oggi, 22 Luglio, la Chiesa celebra la festa di Santa Maria Maddalena, apostola degli apostoli PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 22 Luglio 2024 07:15

 

Per espresso desiderio del Santo Padre la celebrazione di Santa Maria Maddalena dal 2016 si celebra non più come memoria ma con il grado di festa; Maria di Magdala, definita da san Tommaso d'Aquino "apostolorum apostola", annuncia agli apostoli quello che, a loro volta, essi annunceranno a tutto il mondo. Perciò è giusto che la celebrazione liturgica di questa donna abbia lo stesso grado di festa dato alla celebrazione degli apostoli e che risalti la speciale missione di questa donna, esempio è modello per ogni donna nella Chiesa.
La Chiesa latina era solita accomunare nella liturgia le tre distinte donne di cui parla il Vangelo e che la liturgia greca commemora separatamente: Maria di Betania, sorella di Lazzaro e di Marta, la peccatrice «cui molto è stato perdonato perché molto ha amato», e Maria Maddalena o di Magdala, l'ossessa miracolata da Gesù, che ella seguì e assistette con le altre donne fino alla crocifissione ed ebbe il privilegio di vedere risorto. L'identificazione delle tre donne è stata facilitata dal nome Maria comune almeno a due e dalla sentenza di San Gregorio Magno che vide indicata in tutti i passi evangelici una sola e medesima donna. I redattori del nuovo calendario, riconfermando la memoria di una sola Maria Maddalena senz'altra indicazione, come l'aggettivo "penitente", hanno inteso celebrare la santa donna cui Gesù apparve dopo la Risurrezione. È questa la Maddalena che la Chiesa oggi festeggia e che, secondo un'antica tradizione greca, sarebbe andata a vivere a Efeso, dove sarebbe morta.
  

 

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Prima lettura

Dal Cantico dei Cantici         3, 1-4


Trovai l’amore dell’anima mia.

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Salmo responsoriale

Rit. Ha sete di te, Signore, l’anima mia.           dal salmo 62 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni           20, 1-2.11-18


Ho visto il Signore e mi ha detto queste cose.

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Meditiamo insieme


Maria di Magdala è la donna che, da sola, si era intrattenuta accanto al sepolcro cercando l'Amato della sua vita. Agli angeli Maria risponde piangendo: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto". E allo stesso Gesù che lei ancora non sa riconoscere, dà la stessa motivazione del suo dolore.
È dunque una donna per la quale Gesù è importantissimo. Maria lo ama. Eppure avviene una purificazione del suo modo di amare. Il Signore stesso glielo chiede: "Non mi trattenere perché non sono salito al Padre, ma va' dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro".
Gesù è risorto da morte. Ed è proprio Lui: il Rabbi di Galilea. Eppure qualcosa è cambiato.
"Perché piangi?" Quale è la ragione vera e propria della tua sofferenza?
"Chi cerchi?" Dove si orienta il tuo cuore? Quale persona, se la trovi, ti darà pace?
Sono davvero due domande di una portata esistenziale fortissima. La Maddalena piangeva perché gli era stata sottratta la persona centro vitale del suo cuore, il suo esistere. Lui solo cercava. Come chi muore di sete solo all'acqua anela. Come è importante che queste due domande provochino anche noi! Si soffre per chi o per ciò che si ama. Non per altro! Nelle nostre lacrime c'è l'evidenza. A seconda che il cuore cerca l'Amore che è Dio e ogni verità di dono nel Suo nome, occupare è accecato dalla cupidigia di un falso amore.

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Preghiamo insieme

 

Il Signore Gesù si rivela a Maria Maddalena piangente mentre lo cerca appassionatamente. Lasciamoci anche noi chiamare per nome da lui, invocandolo col titolo familiare di rabbuni, dicendogli: Signore Gesù, «mio maestro», ascolta la nostra preghiera.

Per la Chiesa, perchè la sua predicazione sia sempre fedele al messaggio apostolico incentrato nella fede nel Signore crocifisso e risorto. Preghiamo:

Per tutti gli uomini, perchè l'annuncio del vangelo risuoni come potenza di conversione per trafiggerli nel cuore, ponendo così in questione tutta la vita. Preghiamo:

Per ogni donna cristiana, perchè sull'esempio di Maria Maddalena riscopra la sua missione nella Chiesa, di annuncio e di testimonianza personale della fede ai fratelli. Preghiamo:

Per quanti sono provati nella loro fede, perchè non cedano al dubbio e allo smarrimento, ma ricerchino con insistenza la luce in Gesù salvatore. Preghiamo:

Per noi qui presenti, perchè accogliamo la parola annunciata e viviamo la nostra fede in comunione con coloro che sono stati già chiamati dalla grazia. Preghiamo:

Per i genitori i cui figli hanno ricevuto in questi giorni il battesimo.
Per coloro che non sono amati né cercati da nessuno.

Fà che ogni giorno, Signore, ci lasciamo chiamare per nome da te, come chiamasti santa Maria Maddalena, perchè ti possiamo testimoniare come Dio della vita, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla lettera ai Romani di san Paolo, apostolo     (12, 1-21)

La vita cristiana, culto spirituale a Dio

 Seconda Lettura

Dalle  «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa   (Om 25, 1-2. 4-5; PL 76, 1189-1193)

Ardeva del desiderio di Cristo

Ufficio della festa con parti proprie. Te Deum.


Impegno di vita

Come dimostrazione d'amore per Dio e per il prossimo, oggi cercherò di parlare sempre bene degli altri.


 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

 

Per i discepoli di Cristo, perchè si sentano chiamati per nome da lui, che reca la gioia della Pasqua, e si rivolgano al loro Maestro e Signore con l'affetto e la fede di Maria Maddalena

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Maria Maddalena è segno del credente che brama e che attende, che cerca e che spera, che trovando è invitato a cercare ancora di più, che amando si accorge di essere ancora più amato, che fonda l'esperienza di tutto non sulla presenza - come lo sarebbe nel caso dell'umano - ma sull'assenza non fatta di vuoto, ma di segni, di inviti, di richiami e di revisioni, di desideri inespressi e sublimati dalle croci. Maria Maddalena trasmette l'accensione del desiderio divino per amare come Lui. Luciano Sanvito

 

 

 

 

Lunedì 22 Luglio 2024

 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (28 Luglio).


 

 

Lunedì 22 Luglio 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE
 

Oggi, 21 Luglio, la Chiesa celebra la XVI Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 21 Luglio 2024 07:17

Celebriamo oggi la XVI domenica del tempo ordinario e il vangelo di oggi ci presenta Cristo che invita gli apostoli a riposarsi un po', dopo l'intenso impegno missionario su cui relazionano dettagliatamente a Gesù stesso. Nel tempo delle vacanze e delle ferie estive questo invito Gesù lo rivolge a tutti e chi può riposarsi lo faccia davvero, perché il riposo è necessario per ritemprarsi nel corpo e nello spirito. È molto interessante leggere questo testo del Vangelo del Vangelo di Marco nel contesto della cultura del turismo di massa e della vacanza a tutti i costi. Troviamo qui dei riferimenti puntuali a come effettivamente impostare una vacanza, un riposo dal lavoro in termini produttivi per il nostro spirito. Il Signore ci invita a riposarci, ad andarcene in disparte certo, ma con lui, per ritrovare l'armonia tra il corpo e lo spirito che la frenesia del lavoro spesso interrompe.
Una seconda, consolante parola, per tutti gli altri.
Per quelli, la maggioranza, che non hanno, né avranno la possibilità di fare vacanza, specialmente per quelli che d'estate vivono ancora più soli: gli anziani, gli ammalati, le persone separate, chi è in difficoltà economica. Il Signore non si dimentica di noi, non ci lascia soli, diventa nostro pastore. A questo Dio di tenerezza e di compassione sappiamo rivolgere il nostro sguardo e la nostra preghiera.
 

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Geremia        23, 1-6

Radunerò il resto delle mie pecore, costituirò sopra di esse pastori.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.           dal salmo 22 

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini        2, 13-18

Egli è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco             6, 30-34

Erano come pecore che non hanno pastore.
 

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Meditiamo insieme

 

La vita ci riempie di stress, ci obbliga a correre come degli ossessi. Ma, se non arriviamo a capire la ragione per cui siamo nati, per cui corriamo, per cui fatichiamo da mattina a sera, corriamo il serio rischio di scoppiare? Se non troviamo il bandolo della matassa, scoppiamo scappando o tacendo o stordendoci o illudendoci che alla nostra felicità manca qualche decina di cavalli nel motore della nostra auto o qualche ruga in meno. E Gesù vede, se ne accorge, ne prova compassione, tenerezza. La sua non è una tenerezza sdrucciolevole e finta. Il suo è un accorgersi pieno di autentica compassione, di condivisione adulta del sogno e del dolore degli uomini. Gesù conosce il dolore perché è uomo fino in fondo, perché ama davvero questo Dio timido e pieno di esperienza. Gesù vede che i suoi stanno scoppiando, come tanti preti che incontro e che mi fanno segno con la mano di quante parrocchie gli hanno aggiunto come se dovessimo serrare le fila e tappare i buchi invece di costruire comunità, Gesù vede i suoi pieni delle preoccupazioni dei malati che chiedono una guarigione e penso alla mamma stanca di non dormire - tre figli in tre anni - mia vicina di casa; Gesù sa che abbiamo bisogno di dentro, di pace, di luce, di vacanza. Vacanza bella non piena e stupida, non stordente e chiassosa. E ci invita a stare con lui, a prenderci un po' di vacanza stando insieme a lui, l'unico che ci dona senso e pienezza? 

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Preghiamo insieme


Il desiderio di incontro con il Signore ci ha spinti nella sua casa. A lui affidiamo tutte le nostre necessità, fiduciosi che l'amore di Dio si muove sempre a compassione dei suoi figli.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

Per il Papa Francesco, il Vescovo Guglielmo e tutti i Pastori della Chiesa: sappiano radunare intorno a Gesù e alla sua Parola quanti sono dispersi e lontani, perché si sentano accolti e compresi nella ferialità della loro vita quotidiana, preghiamo.

Per i giovani, che sentono maggiormente la dispersione del cuore e il disordine degli impegni: siano mossi dal desiderio di cercare Gesù e mettersi in ascolto della sua parola, preghiamo.

Per tutti i credenti: perché nel rispetto delle fedi e dei culti sia sempre presente la preghiera degli uni per gli altri che spinge al dialogo, al confronto e alla condivisione, preghiamo.

Per la nostra comunità cristiana, perché si adoperi maggiormente nello sforzo di tradurre in lingue e culture diverse il messaggio custodito nella parola di Dio, preghiamo.

Signore, che hai avuto pietà dei tanti uomini senza pastore e li hai istruiti a lungo, donaci pastori che sappiano imitare la tua carità, e rendici docili agli insegnamenti che essi ci trasmettono in tuo nome. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo   
 
(1, 1-14)

Elia è rapito in cielo

 Seconda Lettura

Dalla  «Lettera ai cristiani di Magnesia» di sant'Ignazione di Antiochia, vescovo e martire
  (Sermo 128, 1-3; CCL 24A, 789-791)

Non basta essere chiamati cristiani, ma bisogna esserlo davvero

Domenica della IV settimana, ufficio della XVI Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Oggi chiederò allo Spirito Santo di fare strada, in questo tempo di vacanza, insieme a Gesù. Invocherò di avere lo sguardo del cuore fisso su di Lui e di non stancarmi di imparare da Lui come tessere le mie relazioni.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   


Perchè aumenti il numero di coloro che partecipano a giornate di ritiro e agli esercizi spirituali, al fine di ritemprare lo spirito per una vita cristiana più intensa.

 

   MESSAGGIO DEL GIORNO

 

È importante che il riposo sia riempito con l'incontro. Penso - sì, certamente ? all'incontro con la natura, con le montagne, con il mare, con le foreste. Ma ciò non è ancora tutto quanto si può dire del riposo. Bisogna che esso sia riempito con un contenuto nuovo: l'incontro con Cristo, l'incontro con Dio. Significa aprire la vista interiore dell'anima alla sua presenza nel mondo, aprire l'udito interiore alla Parola della sua Verità. Auguro a tutti un simile riposo. San Giovanni Paolo II

  

 

Domenica 21 Luglio 2024

 

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 


 

 

Domenica 21 Luglio 2024


- Alle ore 11 il Vescovo Guglielmo celebra l'Eucaristia nella Chiesa Madre di Acquedolci a conclusione del Campo Scuola dell'Azione Cattolica Ragazzi.

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