Oggi, 25 agosto, la Chiesa celebra la XXI Domenica del tempo ordinario |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Domenica 25 Agosto 2024 07:15 |
Terminiamo con questa XXI domenica del tempo ordinario la lettura del capitolo sesto del Vangelo secondo Giovanni.
Nel testo, emerge un profondo contrasto tra Gesù e i giudei sul tema del pane di vita che è Cristo stesso. Gesù ha invitato le persone che lo ascoltano a mangiare di questo pane per la vita eterna ed essere disposte a dare la vita per gli altri. Tale linguaggio appare duro, perché l'idea del Messia che i giudei avevano era esattamente all'opposto di tale agire.
Gesù preferisce perdere delle persone, piuttosto che ammorbidire il suo messaggio. Parecchia gente si tira indietro, rimane scandalizzata, non accoglie questa figura di Messia, non accetta il suo messaggio. Gesù conosce le persone che non credono in Lui, così come conosce colui che lo avrebbe tradito. Potremmo anche noi essere tentati dall'andarcene dai gruppi ecclesiali, dalla stessa Messa della domenica come già tanti hanno fatto. La tentazione è forte, ma viene superata dalla professione di fede di Pietro.
Siamo invitati non tanto ad andarcene, ma a camminare ancora di più nel nostro cammino di crescita cristiano. Gesù ci indica che solo Lui è in grado di donarci la vita eterna e quindi di sfamare il senso della vita presente in noi. Non siamo chiamati a lasciare, ma a vivere con maggiore coerenza la nostra vita cristiana, operando scelte precise, concrete, cristiane fine in fondo. Non per essere solo spettatori passivi della fede, bensì annunciatori di una Parola che salva.
Questa è la vera e grande conversione: diventare tutti evangelizzatori. Decidersi, scegliere per Cristo è operare perché nel paese si attui una giustizia vera, si celebri un'Eucarestia quale gioiosa offerta a Gesù della nostra vita settimanale. E' attivarsi nel volontariato e nella carità, quali anime ed espressione visibili della Chiesa.
Signore da chi andremo?
Tu solo hai parole che donano la vita piena, che danno senso alla monotonia delle nostre giornate.
Tu, Gesù, ci doni il coraggio di vivere anche dove il male o la logica del potere sembrano all'apparenza prevalere.
Perché Tu sei veramente il Santo di Dio!
Dal libro di Giosuè 24,1-2.15-17.18
Serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio
Rit. Gustate e vedete com’è buono il Signore. dal salmo 33
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 5, 21-32
Questo mistero è grande: lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa.
Dal Vangelo secondo Giovanni 6, 60-69
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.
La tragedia è ormai consumata. Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, il più eclatante, il più straordinario, segna paradossalmente l'inizio della fine di Gesù. Gli apostoli stessi, sgomenti, non sanno più che pensare del loro imprevedibile Rabbì.
Il discorso è troppo duro, anche molti fra i discepoli se ne vanno. Gesù non si spaventa, non blandisce gli apostoli sgomenti, non recede dalle sue parole, non chiede appoggio o carezza o consolazione. A Gesù sta più a cuore il Regno della compagnia, la verità dell'applauso. "Volete andarvene anche voi?". È libero il Rabbì, non ha elemosinato un uditorio, né desiderato dei discepoli. Sa, Gesù, quanto possa diventare ambiguo un rapporto spirituale, sa quanto possa tarpare le ali il discepolato, invece di far crescere il discepolo. Gesù non è un guru, è un vero Maestro. Libero. Sa che l'obiettivo di ogni discepolo è di crescere, non di appassire ai piedi del suo Maestro. Sa che ogni Maestro ha un solo desiderio: che il discepolo diventi autonomo. "Volete andarvene?". È solo il Rabbì, mai così solo. Pietro, il grande Pietro, risponde a nome di tutti. Lui, che ha lasciato che la Parola lo scavasse e lo cambiasse, Pietro così simile a noi, Pietro di reti e di odore di pesce, di duri calli sulle mani, di rughe taglienti che solcano il suo viso di pescatore. La risposta, la sua, è come un vulcano che sfoga la sua forza, come un vento che abbatte i boschi, un pilastro che sostiene la nostra fragilità: "Da chi andremo, Signore?". Dove vuoi che andiamo, ormai, Signore?
Celebrare l'Eucaristia significa dire come Pietro: “Tu, Signore, hai parole di vita eterna”. Nella fede riconosciamo il dono della salvezza offerto sull'altare, in attesa della sua venuta. Preghiamo il Padre perché renda forte la nostra fede, preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
Per il Papa, i vescovi e i ministri della Chiesa: aiutino i cristiani a conoscere sempre meglio la Parola di Gesù, a interiorizzarla, perché si traduca in gesti concreti nella vita di ogni giorno, preghiamo.
Per i non credenti, per quanti fanno propria una religione vuota e superficiale: siano guidati nella scoperta della bellezza della fede cristiana, preghiamo.
Per gli sposi: vivano nell'unità e nell'amore e siano segno dell'amore di Cristo per la sua Chiesa, preghiamo.
Per la nostra comunità cristiana: viva nella piena fiducia in Gesù che ci parla, ci interpella, ci nutre e ci ama, preghiamo.
O Padre, salva il tuo popolo che pone in te la sua fiducia, e abbi pietà di noi, quando la nostra debolezza esita di fronte ai tuoi inviti e ai tuoi comandi. Per Cristo nostro Signore.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Sofonia (1, 1-7. 14 - 2, 3)
Il giudizio di Dio
Seconda Lettura
Dalla Costituzione pastorale «Gaudium et spes» del Concilio ecumenico Vaticano II sulla Chiesa e il mondo contemporaneo (N. 39)
Speranza in un mondo migliore
Domenica della I settimana, ufficio della XXI Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.
Impegno di vita
Porterò nella vita di tutti i giorni la grazia di Cristo facendo in modo che nulla mi allontani da Lui.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per coloro che faticano a credere, perché possano scorgere un segno dell'Amore di Dio e assaporare la gioia della sua presenza.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Oggi giunge a conclusione la meditazione sull'insegnamento di Gesù relativamente al Pane di vita. Anche noi talvolta abbiamo il cuore duro, incapace di aprirsi all'amore di Dio. Preghiamo perchè, come Pietro, sappiamo rimanere fedeli al Signore, anche quando non capiamo la Sua Parola e la Sua volontà su di noi. Giuseppe Sacino
Domenica 25 agosto 2024
Ore 12 Angelus in Piazza San Pietro.
Domenica 25 Agosto 2024
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Oggi, 24 agosto, si celebra la solennità di San Bartolomeo Apostolo, patrono della diocesi di Patti |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Sabato 24 Agosto 2024 07:20 |
Apostolo martire nato nel I secolo a Cana, Galilea; morì verso la metà del I secolo probabilmente in Siria. La passione dell'apostolo Bartolomeo contiene molte incertezze: la storia della vita, delle opere e del martirio del santo è inframmezzata da numerosi eventi leggendari. Il vero nome dell'apostolo è Natanaele. Il nome Bartolomeo deriva probabilmente dall'aramaico «bar», figlio e «talmai», agricoltore. Bartolomeo giunse a Cristo tramite l'apostolo Filippo. Dopo la resurrezione di Cristo, Bartolomeo fu predicatore itinerante (in Armenia, India e Mesopotamia). Divenne famoso per la sua facoltà di guarire i malati e gli ossessi. Bartolomeo fu condannato alla morte Persiana: fu scorticato vivo e poi crocefisso dai pagani.
Forse non tutti sanno che il patrono della Diocesi di Patti è San Bartolomeo apostolo. Ciò "unisce" la nostra città di Patti e diocesi all'Arcipelago delle Eolie. Infatti, la Chiesa che è in Lipari festeggia con grande sfarzo l'Apostolo San Bartolomeo, Patrono e Protettore delle Isole Eolie. Al tempo della conquista normanna della Sicilia arrivano a Lipari dei monaci benedettini, ai quali si deve lo sviluppo dell'agricoltura locale. Nel 1084, infatti il Conte Ruggero manda nell'Isola i Benedettini e Ambrogio è il primo Abate del Monastero "S. Bartolomeo", che nel 1095 viene dotato col "Constitutum" di tutte le terre delle Isole Eolie. In quell'epoca viene costruito, annesso alla Cattedrale, il magnifico chiostro benedettino. Nel 1094 lo stesso Conte Ruggero edificò il Monastero del Santissimo Salvatore a Patti e, alla morte di Ambrogio, venne eletto Giovanni, prima Abate e poi Vescovo di Lipari e Patti.
LEZIONARIO REGIONALE
Dal libro del profeta Ezechiele 6, 11-24
Nutrisci il ventre con il rotolo.
Rit. Benedetto il Signore, gloria del suo popolo. dal salmo 144
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo 21, 9-14
Sopra i basamenti sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
Dal Vangelo secondo Giovanni 1, 45-51
Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità.
Sul finire dell'estate la Chiesa ci invita a celebrare la splendida festa di un apostolo, san Bartolomeo (che nelle diocesi di Patti, Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela si celebra come solennità in quanto patrono) da sempre identificato con il Natanaele di cui parla l'evangelista Giovanni. Un'occasione, per noi, per tornare alle radici della nostra fede.! Natanaele conosce la Scrittura, sa bene che Nazareth è un piccolo villaggio che gode di un poco lusinghiero primato: non compare mai nella Bibbia. Israele è un territorio poco più grande della nostra Calabria ed è infarcito di toponimi: villaggi, sorgenti, montagne e valli... Non c'è incrocio che non sia citato. Tutto, eccetto Nazareth. Come può il Messia venire da un posto abitato da duecento persone che vivono nelle grotte? Natanaele conosce la Scrittura: Gesù lo trova sotto un albero di fico, l'albero della meditazione della Torah, i cui frutti sono dolci come quelli del fico. E ha un altro pregio: è amico di Filippo, il cui nome denuncia un'origine pagana. Ma ha un difetto enorme: è una linguaccia. Il suo giudizio è tagliente e, certo gli avrà creato più di un problema. Gesù, però, valorizza il suo difetto: almeno si sa cosa Natanaele pensa degli altri! In effetti la reazione di Natanaele è entusiasta: si scioglie come neve al sole! La sua durezza nasconde una sua insicurezza. E così facendo, Gesù guadagna un apostolo. Che bello! Il Signore valorizza sempre ciò che siamo e, meraviglia delle meraviglie, possiamo diventare santi anche se abbiamo un pessimo carattere!
Rivolgiamo la nostra preghiera unanime e fiduciosa al Dio di ogni consolazione, a colui che rende eterna la vita donata per amore. Preghiamo insieme e diciamo:
Dio degli apostoli e dei martiri, ascoltaci.
Per il Papa Francesco, il nostro vescovo Guglielmo, i sacerdoti e collaboratori della nostra Chiesa di Patti, perchè dal loro insegnamento traspaia l'autenticità della fede. Preghiamo:
Per tutti coloro che cercano Dio con cuore sincero, perchè il loro cammino sia guidato e sostenuto da cristiani adulti nella fede, capaci di indicare il Cristo redentore. Preghiamo:
Per i popoli in via di sviluppo, perchè nella rivendicazione dei propri diritti evitino la violenza, seguendo la parola e l'esempio di Cristo e dei martiri. Preghiamo:
Per i cristiani perseguitati, perchè sostenuti dal ricordo dei martiri, abbiano la certezza che la loro sofferenza e il loro sangue saranno seme di nuovi cristiani e sorgente di salvezza. Preghiamo:
Per la nostra comunità diocesana, perchè superata la tentazione di un cristianesimo troppo comodo, riprenda il cammino della conversione che la rende discepola del Cristo. Preghiamo:
Ti benediciamo, o Signore, forza dei martiri. Fà che con san Bartolomeo, possiamo sempre proclamare la nostra fede in Gesù tuo Figlio nel cui nome siamo incamminati verso la santa Gerusalemme. Egli è Dio e vive e regna con te per i secoli eterni. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo (4, 1-16)
Facciamoci imitatori dell'Apostolo come egli lo è di Cristo
Seconda Lettura
Dalle «Omelie sulla prima lettera ai Corinzi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo (Om. 4, 3. 4; PG 61, 34-36)
La debolezza di Dio è più forte della fortezza degli uomini
Ufficio della solennità dal Comune degli Apostoli; Te Deum. All'Ora media antifona dal Comune e salmodia complementare. Secondi Vespri dal Comune degli Apostoli. Compieta II della domenica con l'orazione Visita.
Impegno di vita
Vincerò un pregiudizio o una difficoltà che mi impedisce di fare un passo nella fede, o che mi trattiene da una decisione positiva.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Gesù ci ha presentato Bartolomeo come esempio di autentica religiosità; perchè sappiamo seguire il Salvatore con la sua prontezza, la sua generosità e la sua perseveranza.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Gesù è la rivelazione del Padre, è il punto di unione tra cielo e terra, è il mediatore tra Dio e gli uomini, è la nuova scala di Giacobbe di cui Dio si serve per dialogare con l'uomo. In Gesù l'uomo trova il luogo ideale per fare esperienza di Dio che salva. La piena e definitiva rivelazione di Dio si avrà solo in Gesù risorto e seduto alla destra del Padre nei cieli, dove salgono e scendono gli angeli di Dio.
Bartolomeo è stato trasformato dall'incontro con Gesù perché in lui non c'è falsità; si è accostato a Gesù con cuore sincero e semplice. Lino Pedron
Sabato 24 Agosto 2024
Il Santo Padre riceve questa mattina in Udienza:
-S.E. Mons. Dario Gervasi, Vescovo titolare di Subaugusta, Ausiliare di Roma;
- S.E. la Signora Anita Annet Among, Presidente del Parlamento di Uganda, e Seguito;
- Il Signor Jaume Collboni Cuadrado, Sindaco di Barcelona (Spagna);
- Partecipanti all’incontro promosso dall’“International Catholic Legislators Network”.
Sabato 24 Agosto 2024
- In tutte le Chiese della Diocesi si celebra la solennità di San Bartolomeo Apostolo, compresa la Messa Vespertina.
Alle ore 19, nella Basilica Cattedrale di San Bartolomeo, Santa Messa solenne in onore dell'Apostolo e Martire San Bartolomeo presieduta da don Basilio Pappalardo, già Vicario parrocchiale, che saluta la comunità; sarà affidato all'intercessione del glorioso Apostolo il cammino della comunità diocesana.
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Oggi, 23 agosto, la Chiesa celebra la memoria di Santa Rosa da Lima, vergine |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Venerdì 23 Agosto 2024 07:24 |
Nacque a Lima il 20 aprile 1586, decima di tredici figli. Il suo nome di battesimo era Isabella. Era figlia di una nobile famiglia, di origine spagnola. Quando la sua famiglia subì un tracollo finanziario. Rosa si rimboccò le maniche e aiutò in casa anche nei lavori materiali. Sin da piccola aspirò a consacrarsi a Dio nella vita claustrale, ma rimase «vergine nel mondo». Il suo modello di vita fu santa Caterina da Siena. Come lei, vestì l'abito del Terz'ordine domenicano, a vent'anni. Allestì nella casa materna una sorta di ricovero per i bisognosi, dove prestava assistenza ai bambini ed agli anziani abbandonati, soprattutto a quelli di origine india. Dal 1609 si richiuse in una cella di appena due metri quadrati, costruita nel giardino della casa materna, dalla quale usciva solo per la funzione religiosa, dove trascorreva gran parte delle sue giornate a pregare ed in stretta unione con il Signore. Ebbe visioni mistiche. Nel 1614 fu obbligata a trasferirsi nell'abitazione della nobile Maria de Ezategui, dove morì, straziata dalle privazioni, tre anni dopo. Era il 24 agosto 1617, festa di San Bartolomeo.
Dal libro del profeta Ezechiele 37, 1-14
Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio.
Rit. Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre. dal salmo 106
Dal Vangelo secondo Matteo 22, 34-40
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.
Dio va messo al primo posto, va amato con la migliore intensità possibile, nulla, assolutamente nulla dobbiamo anteporre a quell'amore. E ciò perché Dio è Amore e vuole inabitare in noi e solo amandoLo gli consentiamo di essere e agire in noi santificandoci con la sua grazia. In virtù di questo amore, che ci rende figli e fratelli in Cristo, diventiamo capaci di amare anche il nostro prossimo come noi stessi. Diventiamo capaci soprattutto di superare la schiavitù della legge e conseguire la vera libertà dei figli di Dio. Così formiamo un solo corpo, "Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati ad un solo Spirito". Non dobbiamo però mai dimenticare che noi amiamo con l'amore che Dio stesso ci dona e di conseguenza non possiamo attingere da noi stessi, è Lui la fonte, da Lui dobbiamo attenderci nell'intensità della preghiera, la capacità e la forza di amarlo e di amare il nostro prossimo e noi stessi nel modo giusto. Sappiamo bene infatti quante deviazioni accadono in nome dell'amore quando questo sgorga soltanto dal cuore inquinato dell'uomo.
Dall'esperienza della nostra insufficiente capacità di amare, innalziamo la nostra preghiera a Dio Padre, fonte di ogni amore, dicendo:
O Signore, donaci un cuore capace di amare.
Per la santa Chiesa, perché presenti a tutti gli uomini l'amore filiale verso Dio, con la carità operosa verso il prossimo. Preghiamo.
Per i responsabili della società, perché non si limitino a garantire la giustizia, ma promuovono anche opere di carità suscitate dall'amore fraterno. Preghiamo:
Per chi si sente solo e non è mai stato amato, perché scopra l'amore del Padre celeste e trovi nei fratelli amicizia e comprensione. Preghiamo:
Per coloro che sono impegnati nel volontariato, perché la fede in Dio li sostenga anche quando manca la riconoscenza umana. Preghiamo:
O Dio, che a santa Rosa da Lima, ardente del tuo amore, hai ispirato il proposito di rinunziare a un ideale terreno per dedicarsi interamente a te nell'austerità e nella preghiera, concedi anche a noi di seguire le vie della vita per dissetarci al torrente delle tue delizie.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia (30, 1-18)
Inutilità delle alleanze fatte con altri popoli
Seconda Lettura
Dagli «Scritti» di santa Rosa da Lima, vergine (Al medico Castillo; ed. L. Getino, La Patrona de América, Madrid 1928, pp. 54-55)
Conosciamo l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza
Venerdì della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune delle Vergini (per la diocesi di Patti l'ufficio termina all'Ora Nona; Primi Vespri della solennità di San Bartolomeo Apostolo, patrono principale della diocesi). Compieta I della domenica con l'orazione Visita.
Impegno di vita
Ogni uomo è un figlio che va volte dice "sì" e altre "no" al proprio Padre. Mi chiederò cosa mi porta a dire "no", quando mi sento invitato alla preghiera o ad un atto di amore che mi può costare.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per gli emarginati e gli oppressi, gli anziani e gli ammalati, perchè trovino in santa Rosa da Lima un sostegno e un esempio, e come lei siano sempre uniti al Signore, sostegno nelle prove e nella solitudine, certi che "al di fuori della croce non vi è altra scala per salire in cielo".
MESSAGGIO DEL GIORNO
Gesù chiede di amare il prossimo come noi stessi. Prima, però, dobbiamo imparare ad amare noi stessi, senza deliri di onnipotenza, senza finzioni, senza eccessi. È difficile amarci come Dio ci ama, ma, per amare gli altri, dobbiamo prima avere fatto un percorso di riconciliazione profonda con noi stessi. Paolo Curtaz
Venerdì 23 Agosto 2024
Il Santo Padre riceve questa mattina in Udienza:
- Em.mo Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo Metropolita di Bologna, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana; con i Membri della Presidenza;
- Monsignor Giancarlo Dellagiovanna;
- S.E. Mons. José Antonio Eguren Anselmi, S.C.V., Arcivescovo Metropolita emerito di Piura (Perù).
Venerdì 23 Agosto 2024
- In tutte le Chiese della Diocesi Primi Vespri della solennità del Patrono San Bartolomeo Apostolo e relativa Messa vespertina della vigilia.
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Oggi, 22 agosto, la Chiesa celebra la memoria della Beata Vergine Maria Regina |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Giovedì 22 Agosto 2024 07:10 |
La festività odierna, parallela a quella di Cristo Re, venne istituita da Pio XII nel 1955. Si celebrava, fino alla recente riforma del calendario liturgico, il 31 maggio, a coronamento della singolare devozione mariana nel mese a lei dedicato. Il 22 agosto era riservato alla commemorazione del Cuore Immacolato di Maria, al cui posto subentra la memoria di Maria Regina per avvicinare la regalità della Vergine alla sua glorificazione nell'assunzione al cielo. Questo posto di singolarità e di preminenza, accanto a Cristo Re, le deriva dai molteplici titoli, illustrati da Pio XII nella lettera enciclica “Ad Coeli Reginam” (11 ottobre 1954), di Madre del Capo e dei membri del Corpo mistico, di augusta sovrana e regina della Chiesa, che la rende partecipe non solo della dignità regale di Gesù, ma anche del suo influsso vitale e santificante sui membri del Corpo mistico. Maria è stata coronata col duplice diadema della verginità e della maternità divina: "Lo Spirito Santo verrà su di te, e la virtù dell'Altissimo ti adombrerà. Per questo il Santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio".
Dal libro del profeta Isaia 9, 1-6
Ci è stato dato un figlio.
Rit. Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre. dal salmo 112
Dal Vangelo secondo Luca 1, 26-38
Ecco. concepirai un figlio e lo darai alla luce.
La memoria di Maria regina ci fa sorridere per la sua forza popolare che forse si distanzia dalla nostra sensibilità. Di questi tempi i re non vanno di gran moda e non sono dei grandi esempi di virtù! Ma al di là dell'immagine forse poco efficace, è il concetto che rappresenta ad essere interessante; Maria viene riconosciuta dalla Chiesa come modello, come protettrice, come aiuto. Non è una donna dotata di super-poteri ma la prima fra i discepoli che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore. E ora che è nella gloria, continua nell'opera di salvezza attuata dal figlio, come una buona madre, senza farsi troppo notare, collabora alla piena realizzazione dei propri figli. Imitiamo Maria nella sua disponibilità a lasciarsi fare dal Signore, da quell'invito rivoltole molti anni prima nella piccola Nazareth, quando ancora era un'adolescente acerba. E seguiamola mentre aiuta il suo bambino a crescere: Maria insegna a Dio a camminare, a pregare, a parlare... Che mistero! E quante volte con Giuseppe, suo marito, si sarà chiesta cosa era successo alla loro vita? E ancora, è proprio la madre a spingere il Figlio ad iniziare la sua missione, a Cana, per essergli poi vicino sotto la croce e, insieme alla comunità, è nell'attesa dello Spirito...
Preghiamo Dio che ci ha dato come madre e regina la Vergine Maria, perchè ci aiuti a essere sempre suoi figli fedeli. Diciamo insieme: Regina del mondo, Maria sempre vergine, prega per noi.
Perchè nella Chiesa la devozione a Maria sia ispiratrice di sentimenti e di operare secondo il cuore di Cristo. Preghiamo:
Perchè i governanti superino, mediante il dialogo e le trattative, ogni ostacolo alla pace e alla concordia tra i popoli. Preghiamo:
Perchè le divisioni dell'unica Chiesa del Cristo siano lenite e gradualmente superate nell'imitazione dell'umiltà e della piena disponibilità della Vergine Maria. Preghiamo:
Perchè gli emarginati e gli oppressori trovino in Maria la forza per la loro liberazione, ricercata con giustizia e senza rancori. Preghiamo:
Perchè a noi, qui riuniti nel ricordo di Maria, nostra Madre e Regina, sia dato di godere Dio, perchè crediamo nell'adempimento della sua parola. Preghiamo:
O Dio, creatore dei lucenti cieli, che incoronando Maria Regina, ci hai offerto un nuovo motivo di speranza e di conforto nel pellegrinaggio terreno, dirigi i nostri passi sulla retta via, perchè giungiamo a lodarti per sempre in paradiso.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia (11, 1-16)
La radice di Iesse. Il <resto> del popolo di Dio fa ritorno
Seconda Lettura
Dalle «Omelie» di sant'Amedeo di Losanna, vescovo (Om. 7; SC 72, 188. 190. 192. 200)
Regina del mondo e della pace
Giovedì della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune della Beata Vergine Maria; antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.
Impegno di vita
In compagnia di Maria, la testimone dell'impossibile che si compie, faccio quella cosa che rimando da tanto tempo per paura, incertezza, esitazione.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè la Chiesa, riconoscendo alla Beata Vergine Maria il titolo di Regina, affidi a lei ogni iniziativa e come lei ricerchi nell'ascolto della Parola e nella preghiera la volontà del Padre.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Attraverso il servire, ecco che Maria ci aiuta a regnare in mezzo al mondo e alle cose del mondo con il senso della preghiera: lo stile mariano diventa atteggiamento del Regno in atto, in noi e attorno a noi, per non essere posseduti dalle cose, dalle distrazioni e dalle preoccupazioni del mondo, ma per passare sempre attraverso di esse con la libertà di servire, condividendo così con Maria il suo essere Regina. Luciano Sanvito
Giovedì 22 Agosto 2024
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- Em.mo Card. Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede;
- Em.mo Card. Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali;
- Em.mo Card. Jean-Marc Aveline, Arcivescovo Metropolita di Marseille (Francia);
- S.E. il Signor Juraj Priputen, Ambasciatore della Repubblica Slovacca presso la Santa Sede, in occasione della Presentazione delle Lettere Credenziali;
- S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo-Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno;
- S.E. Mons. Arjan Dodaj, Arcivescovo Metropolita di Tiranë-Durrës (Albania).
Giovedì 22 Agosto 2024
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Oggi, 21 Agosto, la Chiesa celebra la memoria di San Pio X, papa |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Mercoledì 21 Agosto 2024 07:46 |
Giuseppe Sarto nacque a Riese, nella diocesi di Treviso, il 2 giugno 1835. Dopo l’ordinazione sacerdotale fu inviato come cappellano nella parrocchia di Tombolo, dove rimase per nove anni; per altri otto svolse il ministero di parroco a Salzano, e successivamente fu nominato canonico e cancelliere della curia vescovile. Nel 1884 venne eletto vescovo della nostra diocesi. Con la sua intensa azione pastorale anticipò, a Mantova, alcune delle linee che avrebbe adottato in seguito come pastore della Chiesa universale: promosse la vita del seminario, la pratica dei sacramenti, il canto liturgico e l’insegnamento del catechismo. Nel 1888 convocò il Sinodo diocesano. Il 5 giugno 1892 fu chiamato alla sede patriarcale di Venezia e il 3 agosto 1903 fu eletto alla cattedra di Pietro, assumendo il nome di Pio X. E’ il pontefice che nel Motu proprio “Tra le sollecitudini” (1903) affermò che la partecipazione ai santi misteri è la fonte prima e indispensabile della vita cristiana. Difese con forza l’integrità della fede cattolica, propose e incoraggiò la comunione eucaristica anche dei fanciulli, avviò la riforma della legislazione ecclesiastica, si occupò positivamente della questione romana e dell’Azione Cattolica, curò la formazione dei sacerdoti, fece elaborare un nuovo catechismo, favorì il movimento biblico, promosse la riforma liturgica e il canto sacro. Morì il 20 agosto 1914. Pio XII lo beatificò nel 1951 e lo canonizzò nel 1954. Il suo corpo è venerato nella basilica Vaticana.
Dal libro del profeta Ezechiele 34, 1-11
Strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto.
Rit. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. dal salmo 22
Dal Vangelo secondo Matteo 20, 1-16
Sei invidioso perché io sono buono?
La chiave di lettura della dura parabola di oggi sta tutta in un particolare: nel pensiero degli operai della prima ora che, vedendo il padrone dare comunque un denaro a quanti hanno lavorato per un'ora soltanto prima del tramonto, pensano: "Se a costoro che hanno lavorato meno di noi, - questo è il ragionamento - "il padrone ha dato un denaro... a noi darà molto di più!". E invece no: ricevono anch'essi un denaro e borbottano. Chiamati a spiegare le ragioni del loro malumore mentono: non chiedono di ricevere di più per se stessi, ma chiedono al padrone di dare agli operai dell'ultima ora di meno! Un denaro era la somma minima per far vivere una famiglia: gli operai della prima ora chiedono al padrone di cambiare la sua logica. Ed egli, giustamente, si arrabbia; i soldi sono i suoi, il contratto è rispettato. La loro visione è limitata, piccina, asfittica. Pavidi, si fanno forti con i deboli e sono deboli con il forte. Il padrone ha voluto avere con sé quegli operai alla fine della giornata per dar loro dignità, per aiutarli a portare il pane a casa. E gli operai della prima ora, invece, ne fanno una questione di (falsa) ingiustizia. Noi, operai della prima ora, rallegriamoci e stupiamoci per la straordinaria generosità di Dio.
Rivolgiamoci con riconoscenza a Dio padre che ci chiama a collaborare con lui nella sua vigna, dicendo:
Aiutaci, o Signore, a servirti con gioia.
Per il popolo santo di Dio, perché serva il Signore nell'umiltà, e rispetti tutti coloro che, per vari motivi, non si trovano a lavorare nel campo della Chiesa. Preghiamo:
Per tutti i cristiani, perché sappiano affrontare la fatica con fede e amore, senza lamentarsi come gli operai della prima ora. Preghiamo:
Per gli anziani, perché siano sempre pronti a rispondere alle ispirazioni del Signore che li chiama ogni giorno a rendersi utili, secondo le proprie possibilità. Preghiamo:
Per i disoccupati e cassintegrati, perché la società si senta impegnata a rivedere le attuali regole del lavoro e dell'economia. Preghiamo:
Per tutti noi, perché non ascoltiamo invano il Signore che ci passa accanto, invitandoci all'impegno. Preghiamo:
O Dio, che per difendere la fede cattolica e unificare ogni cosa nel Cristo hai animato del tuo Spirito di sapienza e di fortezza il papa san Pio X, fa’ che, alla luce dei suoi insegnamenti e del suo esempio, giungiamo al premio della vita eterna.
LITURGIA DELLE ORE - Volume IV
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Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia (9, 7 - 10, 4)
L'ira di Dio contro il regno d'Israele
Seconda Lettura
Dalla Costituzione Apostolica «Divino Afflatu» di san Pio X, papa (AAS 3 [1911], 633-635)
La Chiesa che canta le lodi di Dio
Mercoledì della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune dei pastori.
Impegno di vita
Provo a congratularmi con un collega di lavoro, un amico, un familiare, per un aspetto della sua vita, guardandolo con simpatia e ringraziando il Signore per lui.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Per il Papa e per i Vescovi posti alla guida della Chiesa, perchè sull'esempio di san Pio X, siano segni visibili della presenza dell'amore di Cristo e promotori di unità tra i cristiani.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Questa benedetta memoria, che con l'avanzare degli anni si va perdendo quando uno comincia a diventare anziano, non ha affatto scoraggiato quel vecchietto energico e brillante che era Pio X.
E così, si è preparato a formulare il suo Catechismo, sul quale tante generazioni hanno potuto, a memoria, fondare la loro fede, nelle generazioni. La memoria gioca pur sempre un ruolo decisivo, anche nella preghiera, e l'applicare con amore la ripetizione delle formule e delle definizioni nella preghiera, nella liturgia e nel culto pastorale può aiutare non solo il singolo credente, ma la comunità ad essere più partecipativa e capace di tramandare con la parola umana quello che si accompagna in parallelo con la Parola di Dio. Luciano Sanvito
Mercoledì 21 Agosto 2024
- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco nell'Aula Paolo VI.
Mercoledì 21 Agosto 2024
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