NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 21 Luglio, la Chiesa celebra la XVI Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 21 Luglio 2024 07:17

Celebriamo oggi la XVI domenica del tempo ordinario e il vangelo di oggi ci presenta Cristo che invita gli apostoli a riposarsi un po', dopo l'intenso impegno missionario su cui relazionano dettagliatamente a Gesù stesso. Nel tempo delle vacanze e delle ferie estive questo invito Gesù lo rivolge a tutti e chi può riposarsi lo faccia davvero, perché il riposo è necessario per ritemprarsi nel corpo e nello spirito. È molto interessante leggere questo testo del Vangelo del Vangelo di Marco nel contesto della cultura del turismo di massa e della vacanza a tutti i costi. Troviamo qui dei riferimenti puntuali a come effettivamente impostare una vacanza, un riposo dal lavoro in termini produttivi per il nostro spirito. Il Signore ci invita a riposarci, ad andarcene in disparte certo, ma con lui, per ritrovare l'armonia tra il corpo e lo spirito che la frenesia del lavoro spesso interrompe.
Una seconda, consolante parola, per tutti gli altri.
Per quelli, la maggioranza, che non hanno, né avranno la possibilità di fare vacanza, specialmente per quelli che d'estate vivono ancora più soli: gli anziani, gli ammalati, le persone separate, chi è in difficoltà economica. Il Signore non si dimentica di noi, non ci lascia soli, diventa nostro pastore. A questo Dio di tenerezza e di compassione sappiamo rivolgere il nostro sguardo e la nostra preghiera.
 

 

>

Prima lettura

Dal libro del profeta Geremia        23, 1-6

Radunerò il resto delle mie pecore, costituirò sopra di esse pastori.

>

Salmo responsoriale

Rit. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.           dal salmo 22 

>

Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini        2, 13-18

Egli è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola. 

>

Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco             6, 30-34

Erano come pecore che non hanno pastore.
 

>

Meditiamo insieme

 

La vita ci riempie di stress, ci obbliga a correre come degli ossessi. Ma, se non arriviamo a capire la ragione per cui siamo nati, per cui corriamo, per cui fatichiamo da mattina a sera, corriamo il serio rischio di scoppiare? Se non troviamo il bandolo della matassa, scoppiamo scappando o tacendo o stordendoci o illudendoci che alla nostra felicità manca qualche decina di cavalli nel motore della nostra auto o qualche ruga in meno. E Gesù vede, se ne accorge, ne prova compassione, tenerezza. La sua non è una tenerezza sdrucciolevole e finta. Il suo è un accorgersi pieno di autentica compassione, di condivisione adulta del sogno e del dolore degli uomini. Gesù conosce il dolore perché è uomo fino in fondo, perché ama davvero questo Dio timido e pieno di esperienza. Gesù vede che i suoi stanno scoppiando, come tanti preti che incontro e che mi fanno segno con la mano di quante parrocchie gli hanno aggiunto come se dovessimo serrare le fila e tappare i buchi invece di costruire comunità, Gesù vede i suoi pieni delle preoccupazioni dei malati che chiedono una guarigione e penso alla mamma stanca di non dormire - tre figli in tre anni - mia vicina di casa; Gesù sa che abbiamo bisogno di dentro, di pace, di luce, di vacanza. Vacanza bella non piena e stupida, non stordente e chiassosa. E ci invita a stare con lui, a prenderci un po' di vacanza stando insieme a lui, l'unico che ci dona senso e pienezza? 

>

Preghiamo insieme


Il desiderio di incontro con il Signore ci ha spinti nella sua casa. A lui affidiamo tutte le nostre necessità, fiduciosi che l'amore di Dio si muove sempre a compassione dei suoi figli.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

Per il Papa Francesco, il Vescovo Guglielmo e tutti i Pastori della Chiesa: sappiano radunare intorno a Gesù e alla sua Parola quanti sono dispersi e lontani, perché si sentano accolti e compresi nella ferialità della loro vita quotidiana, preghiamo.

Per i giovani, che sentono maggiormente la dispersione del cuore e il disordine degli impegni: siano mossi dal desiderio di cercare Gesù e mettersi in ascolto della sua parola, preghiamo.

Per tutti i credenti: perché nel rispetto delle fedi e dei culti sia sempre presente la preghiera degli uni per gli altri che spinge al dialogo, al confronto e alla condivisione, preghiamo.

Per la nostra comunità cristiana, perché si adoperi maggiormente nello sforzo di tradurre in lingue e culture diverse il messaggio custodito nella parola di Dio, preghiamo.

Signore, che hai avuto pietà dei tanti uomini senza pastore e li hai istruiti a lungo, donaci pastori che sappiano imitare la tua carità, e rendici docili agli insegnamenti che essi ci trasmettono in tuo nome. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo   
 
(1, 1-14)

Elia è rapito in cielo

 Seconda Lettura

Dalla  «Lettera ai cristiani di Magnesia» di sant'Ignazione di Antiochia, vescovo e martire
  (Sermo 128, 1-3; CCL 24A, 789-791)

Non basta essere chiamati cristiani, ma bisogna esserlo davvero

Domenica della IV settimana, ufficio della XVI Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Oggi chiederò allo Spirito Santo di fare strada, in questo tempo di vacanza, insieme a Gesù. Invocherò di avere lo sguardo del cuore fisso su di Lui e di non stancarmi di imparare da Lui come tessere le mie relazioni.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   


Perchè aumenti il numero di coloro che partecipano a giornate di ritiro e agli esercizi spirituali, al fine di ritemprare lo spirito per una vita cristiana più intensa.

 

   MESSAGGIO DEL GIORNO

 

È importante che il riposo sia riempito con l'incontro. Penso - sì, certamente ? all'incontro con la natura, con le montagne, con il mare, con le foreste. Ma ciò non è ancora tutto quanto si può dire del riposo. Bisogna che esso sia riempito con un contenuto nuovo: l'incontro con Cristo, l'incontro con Dio. Significa aprire la vista interiore dell'anima alla sua presenza nel mondo, aprire l'udito interiore alla Parola della sua Verità. Auguro a tutti un simile riposo. San Giovanni Paolo II

  

 

Domenica 21 Luglio 2024

 

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 


 

 

Domenica 21 Luglio 2024


- Alle ore 11 il Vescovo Guglielmo celebra l'Eucaristia nella Chiesa Madre di Acquedolci a conclusione del Campo Scuola dell'Azione Cattolica Ragazzi.

Oggi, 20 Luglio, la Chiesa celebra la memoria di Sant'Apollinare, vescovo e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 20 Luglio 2024 07:14

Sant'Apollinare, originario di Antiochia, per primo rivestì la carica episcopale nella città imperiale di Ravenna, forse incaricato dallo stesso apostolo San Pietro, di cui si dice fosse stato discepolo. Si dedicò all'opera di evangelizzazione dell'Emilia-Romagna, per morire infine martire, come vuole la tradizione. Le basiliche di Sant'Apollinare in Classe e Sant'Apollinare Nuovo sono luoghi privilegiati nel tramandarne la memoria. Il suo culto tuttavia si diffuse rapidamente anche oltre i confini cittadini. I pontefici Simmaco (498-514) ed Onorio I (625-638) ne favorirono la diffusione anche a Roma, mentre il re franco Clodoveo gli dedicò una chiesa presso Digione. In Germania probabilmente si diffuse ad opera dei monasteri benedettini, camaldolesi e avellani. Una chiesa era a lui dedicata anche a Bologna nell'area del Palazzo del Podestà, ma siccome fu demolita nel 1250 il cardinale Lambertini gli dedicò un altare nell'attuale Cattedrale cittadina. Sant'Apollinare è considerato patrono della città di cui per primo fu pastore, nonché dell'intera regione Emilia-Romagna.


 

>

Prima lettura

Dal libro del profeta Michea        2, 1-5

Sono avidi di campi e li usurpano, di case e se le prendono.

>

Salmo responsoriale

Rit. Non dimenticare i poveri, Signore!        dal salmo 9

>

Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             12, 14-21
 

Impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto.  

>

Meditiamo insieme

La disputa sul sabato, a sentire Matteo, è la goccia che fa traboccare il vaso: i farisei, i devoti del tempo, i pretoriani della fede, i pii di Israele, i migliori, decidono di far uccidere Gesù. Non è possibile convincere il Nazareno dell'enormità delle proprie affermazioni: tanto vale ucciderlo. E Gesù che fa? Fugge preoccupato di tanto astio? Organizza una qualche protesta e difesa? No, macché. Si lascia commuovere dalla sofferenza delle persone e guarisce tutti, come precisa il pubblicano divenuto discepolo. Raccomanda solo di tacere le guarigioni per non gettare benzina sul fuoco... Che tenerezza, che compassione! Gesù non vede il pericolo, non pensa a difendersi, vuole più bene alle persone che alle proprie ragioni. La folla, stupita da tanto altruismo, commossa da tanta generosità, pensa subito alle profezie che si realizzano, ai tempi messianici che si manifestano. Che stupore! Che compassione! Anche noi restiamo stupiti dal suo amore costruttivo e concreto! Diventiamo discepoli di questo Signore che si mette in gioco, che non bada ai pericoli che corre e alle critiche che lo sovrastano ma che mette la tenerezza di Dio al di sopra di tutto.
 

>

Preghiamo insieme

Dio ci ha dato la grazia di essere tra quelli che seguono Gesù. Egli ci guarisce e ci dona la speranza. Per questo lo preghiamo per noi e per tutto il mondo, dicendo: Ascoltaci, o Signore.

Perché lo Spirito Santo operi fortemente nella sua Chiesa, rendendola annuncio di giustizia e di salvezza. Preghiamo:

Perché chi chiede e chi amministra la giustizia, sia capace di farlo con amore e comprensione verso tutti. Preghiamo:

Perché i sacerdoti che confessano sappiano far sentire ai peccatori la pazienza, la misericordia e l'amore del Padre. Preghiamo:

Perché i malati, mentre sperano dal Signore la guarigione, sappiano soffrire in unione con Gesù. Preghiamo:

Perché tutti noi, sacerdoti, religiosi e laici di questa comunità, non desideriamo mai il successo di essere tanti o bravi, ma di essere piccolo gruppo che spera tutto dal Signore. Preghiamo:
 
Guida i tuoi fedeli, Signore, sulla via dell'eterna salvezza, che il vescovo sant'Apollinare ha indicato con l'insegnamento e il martirio e, per sua intercessione, fa' che restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti, per ricevere con lui la corona della gloria. Amen.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal secondo libro di Re     (2, 1-15)

Elia è rapito in cielo

Seconda Lettura


Dai  «Discorsi» di san Pietro Crisologo, vescovo   (Sermo 128, 1-3; CCL 24A, 789-791)

Il martire regna e vive 


Sabato della III settimana,  ufficio della memoria dal comune di un martire (vedi Supplemento alla Liturgia delle Ore, p. 49), fino all'Ora Nona. Primi Vespri della XVI Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Oggi sarò umile davanti alle cose della vita e attento a mettere in pratica la legge dell'amore.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Perchè nella Chiesa, sull'esempio di sant'Apollinare, non manchino mai profeti dalla parola schietta e forte, come Cristo, annunciatori instancabili e coraggiosi della verità.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

La verità di Gesù e del suo messaggio passa attraverso la pazienza. La pazienza della verità rispetta le realtà umane, invadendole non con forza e prepotenza, ma con umiltà e nascondimento. Luciano Sanvito

  

 

Sabato 20 Luglio 2024
 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (21 e 28 Luglio).



 

 

Sabato 20 Luglio 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 19 Luglio, la Chiesa ricorda San Simmaco, papa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 19 Luglio 2024 07:04

La prima redazione del ‘Liber Pontificalis’ riporta al 19 luglio, la data di celebrazione di s. Simmaco papa, che governò la Chiesa dal 498 al 514. Non risulta che prima del secolo XV godesse del culto di santo, finché non fu inserito prima nel Martirologio di Usuardo e poi nel ‘Martirologio Romano’. Nativo della Sardegna, venne eletto il 22 novembre 498; consolidò i beni ecclesiastici e li chiamò benefici stabili ad usufrutto dei chierici. Riscattò tutti gli schiavi donando loro la libertà; gli venne attribuita la prima costruzione del palazzo del Vaticano. I primi anni del pontificato furono scossi dallo scisma dell’antipapa Lorenzo (498-505), aggravato dal prepotente intervento del re ostrogoto Teodorico (454-526), che aveva in poca simpatia Simmaco e poi dai gravi disordini provocati da Festo e Probino, senatori romani, che portarono a saccheggi e delitti. Conclusasi le controversie con l’antipapa e ormai riconosciuto come unico papa di tutti, Simmaco negli ultimi anni di vita, si poté dedicare all’opera di restaurazione morale e materiale della Chiesa Cattolica da lui guidata. Dopo tante tribolazioni e controversie, morì il 19 luglio 514, trovando nella pace del sepolcro, il rispetto finale per la sua persona e per la sua opera.


 

>

Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia        38,1-6.21-22.7-8

Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime.

>

Salmo responsoriale

Rit. Tu, Signore, hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione.        dal salmo Is 38, 10- 12.16  

>

Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             12, 1-8

 

Il Figlio dell’uomo è signore del sabato.
 

>

Meditiamo insieme


Accade, lo sappiamo. La fede è affare del cuore, coinvolgimento totale, sorriso dell'anima, evento più simile all'innamoramento che alla dimostrazione scientifica. Eppure, è normale che accada, anche la più totale spontaneità diventa, col tempo, codifica, norma, regola. Anzi: è bene che sia così, è bene che non sia solo il sentimento a regolare la vita. Così l'amore della mamma verso il bambino diventa attenzione verso di lui, preoccupazione per la sua salute, fatica nel nutrirlo, nell'alzarsi con regolarità nel cuore della notte per sfamarlo. Eppure la tensione fra legge, regola e amore deve restare costante, deve essere una corda ben tesa, non scordando mai che la norma codifica un valore e non viceversa: nessuna norma suscita un valore. Gesù è sconcertato nel vedere una delle più belle norme dell'Alleanza, il rispetto del riposo del sabato, ridotto a rigida prassi che perde di vista il significato profondo del suggerimento, per diventare una fredda regola da rispettare. Ecco, amici, recuperiamo il valore profondo della regola di vita che ci diamo: la preghiera, la disciplina dell'onestà, il pensiero puro, siano un modo concreto e profondo di manifestare l'amore che portiamo nel cuore. La fede non è una morale, sviluppa una morale, propone una morale che scaturisce dall'incontro. Perché senza concretezza, l'amore diventa fragile e senza amore, la legge diventa insostenibile. 

>

Preghiamo insieme

Gesù Cristo è la buona notizia, l'agnello che ci salva, il tempio del nostro incontro con Dio, la voce di ogni preghiera. Per lui e con lui ci rivolgiamo al Padre, dicendo: Donaci la tua vita, Signore.

Per la Chiesa tutta, perché irradi nel mondo la notizia e la gioia della pasqua, Cristo salvatore e liberatore. Preghiamo:

Per tutti i popoli che soffrono la fame e le migrazioni, perché il Signore ascolti il loro grido e aiuti noi a praticare la giustizia e la fratellanza. Preghiamo:

Per chi si sente oppresso da leggi ingiuste e miopi, perché trovi la forza e la dignità della coscienza illuminata dalla tua parola. Preghiamo:

Per chi soffre per la morte, la lontananza, il distacco dalle persone care, perché trovi conforto nella speranza cristiana e nell'amicizia delle nostre comunità. Preghiamo: 

Per la nostra comunità, perché celebri la domenica nella gratuità della lode al Signore e nella generosità verso i fratelli. Preghiamo:

Dio dei nostri padri, ogni giorno della nostra vita ci fai fare l'esperienza della tua fedeltà. Apri i nostri cuori all'azione dello Spirito, perché diventiamo tuoi veri figli, per l'amore, la misericordia e la salvezza del tuo Figlio Gesù che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal secondo libro delle Cronache     (20, 1-9. 13-24)

Il grande aiuto offerto da Dio a Giosafat, il re fedele

Seconda Lettura

Dal trattato «Sui misteri» di sant'Ambrogio, vescovo
   (Nn. 43, 47. 49; SC 25 bis, 178-180. 182)

Sull'Eucaristia ai neofiti


Venerdì della III settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Oggi mi chiedo: cerco davvero il Signore e sono responsabile del bene di chi mi sta intorno? Sono mosso dall'amore o da vanagloria, calcolo egoistico insabbiato in formalismi senz'anima? La carità è il distintivo del cristiano: esprimerò questa verità con un gesto visibile.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Perchè nella Chiesa non manchino mai profeti dalla parola schietta e forte, come Cristo, annunciatori instancabili e coraggiosi della verità.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Non è adatto alla vita cristiana chi cerca giustizia contro qualcuno; Cristo non ha insegnato questo. Porta con amore le pene degli infermi; piangi sui peccati dell'uomo; tripudia del pentimento del peccatore. Non accusare nessuno. Stendi il tuo mantello sull'uomo che cade e coprilo perché nessuno lo veda. Isacco di Ninive

  

 

Venerdì 19 Luglio 2024
 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (21 e 28 Luglio).


 

 

Venerdì 19 Luglio 2024


- Alle ore 19 il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia nella Chiesa di San Nicolò di Bari a Tortorici in occasione del 60° anniversario di Sacerdozio di Don Antonino Nuzzo, parroco emerito.

Oggi, 18 Luglio, la Chiesa ricorda San Federico, vescovo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 18 Luglio 2024 07:54

La Vita di Federico, scritta da Otberto nel sec. XI, circa due secoli, cioè, dopo la sua morte, è priva di valore: "Fide minime digna", la giudicano i Bollandisti nel Commento al Martirologio Romano. Di certo si sa che intervenne al concilio di Magonza dell'829. Fu ricordato poi in una carta del 26 dicembre 833, e nella Vita di s. Odulfo, da lui mandato ad evangelizzare i Frisoni. Rabano Mauro gli dedicò, nell'834, il suo commento al libro di Giosuè e scrisse un carme in suo onore. Stando alla Vita, sarebbe nato verso il 781 da famiglia probabilmente di origine inglese, non è chiaro se in Inghilterra o in Frisia. Eletto vescovo di Utrecht dopo la morte di Ricfredo, tra 1'825 e 1'828, grazie anche all'appoggio dell'imperatore Lotario, lottò contro il paganesimo, risorto in Frisia dopo l'invasione Normanna, e contro l'uso dei matrimoni incestuosi. Avendo rimproverato l'imperatore Ludovico il Pio per aver sposato, vivente ancora la prima moglie Irmingarda, Giuditta, sarebbe stato da questa fatto assassinare il 18 luglio 838. Altri però attribuiscono l'assassinio del santo ad un nobile dell'isola di Walcheren da lui rimproverato.

 

>

Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia        26,7-9.12.16-19

Svegliatevi ed esultate voi che giacete nella polvere.

>

Salmo responsoriale

Rit. Il Signore dal cielo ha guardato la terra.           dal salmo 101

 

>

Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             11, 28-30


Io sono mite e umile di cuore.
 

>

Meditiamo insieme

Andiamo a lui, noi tutti che siamo affaticati e oppressi, ed egli ci ristorerà. In questa estate 2018, il Signore ci invita a passare le vacanze da lui, a prenderci qualche giorno di ferie per ritemprarci, per andare all'essenziale. Ma non abbiate paura: Gesù non propone nessun luogo esclusivo, o club vacanze. Se passerete luglio rinchiusi in casa perché ammalati, o soli, o anziani, o se la crisi ha fatto decidere alla vostra famiglia di tagliare i costi per pagare il mutuo e vagare per la grande città in cerca di un negozio, va bene lo stesso. Le vacanze che il Signore propone sono vacanze dell'anima, che si possono fare benissimo anche in camera propria. Il Signore ci ama, gli stiamo a cuore, è preoccupato per gli apostoli, stanchi, e per noi. Andiamo a lui, affidiamogli ogni peso, facciamo cambio. Diamogli le nostre ansie, le nostre delusioni, i nostri dolori, ed egli ci darà il suo giogo, che è la costante preoccupazione per ogni pecora smarrita, il desiderio intimo e profondo di salvezza per ogni uomo. Noi, poveri, che sperimentiamo la tenerezza del Padre, che abbiamo assaporato la compassione di Dio, siamo invitati a dimorare con il Signore, l'unico che può colmare il nostro cuore.

>

Preghiamo insieme


Accettare il giogo di Cristo significa scoprire la libertà, la gioia e la pace. Per questo, preghiamo insieme e diciamo: Liberaci, o Signore.

Dio, fonte dell'unità, fà maturare i gemiti dello Spirito presenti nel mondo verso Cristo, principio e fine di ogni cosa. Preghiamo:

Dio giusto, rendi la tua Chiesa ovunque lievito di liberazione, capace di vedere le ingiustizie e di svegliare i rassegnati. Preghiamo:

Dio dei nostri padri, aiuta il tuo popolo a testimoniare al mondo che tu sei vicino ad ogni uomo con amore fedele. Preghiamo:

Dio Salvatore, dà ad ogni uomo che lavora la certezza di costruire un mondo nuovo con te. Preghiamo:

Dio consolatore, aiuta i poveri, i malati, gli ultimi, con il dono della fiducia in te. Preghiamo:

Dio dei nostri padri, ogni giorno della nostra vita ci fai fare l'esperienza della tua fedeltà. Apri i nostri cuori all'azione dello Spirito, perché diventiamo tuoi veri figli, per l'amore, la misericordia e la salvezza del tuo Figlio Gesù che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro dei Re     (22, 1-9. 15-23. 29. 34-38)

Il disegno di Dio si manifesta su Acab, l'empio re

Seconda Lettura

Dal trattato «Sui misteri» di sant'Ambrogio, vescovo
   (Nn, 29-30. 34-35. 37. 42; SC 25 bis, 172-178)

Catechesi sui riti postbattesimali


Giovedì della III settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Oggi penserò a Dio come a Colui che solo può dare senso al mio essere e vivere e ai suoi comandamenti come a un dono Suo per me suo figlio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Perchè nella Chiesa non manchino mai profeti dalla parola schietta e forte, come Cristo, annunciatori instancabili e coraggiosi della verità.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Sono troppo piccola per coltivare vanità spirituali, o per tessere delle frasi intorno all'umiltà, facendomi credere umile. Preferisco dire che Dio ha fatto cose grandi nella mia anima, e la più grande è di aver dimostrato la mia piccolezza, in potenza e insieme l'onnipotenza del suo Amore. Santa Teresa di Gesù Bambino

  

 

Giovedì 18 Luglio 2024
 


Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (21 e 28 Luglio).



 

 

Giovedì 18 Luglio 2024

NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 17 Luglio, la Chiesa ricorda Sant'Alessio PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 17 Luglio 2024 07:16

Fattosi povero, da patrizio qual era, Alessio trascorreva le notti sotto una scala sul colle romano dell’Aventino. In quel luogo Papa Onorio III gli dedicò nel 1217 una chiesa, scelta ancora oggi per molti matrimoni che si celebrano nell’Urbe. Ma quella della scala è soltanto una delle due tradizioni esistenti sul santo. Secondo quella siriaca, infatti, il giovane fuggì la sera delle nozze per recarsi a Edessa, dove visse da mendicante e morì. La variante greco-romana introduce il ritorno a Roma (raffigurato nelle pitture della chiesa inferiore della basilica San Clemente). Qui Alessio visse sempre da mendico e non venne riconosciuto dal padre. Fu Papa Innocenzo a scoprirne l’identità e a comunicarla ai genitori, che, straziati, si recarono al capezzale del figlio ormai morente. Una scena spesso raffigurata nell’arte. Della figura di Alessio si è impadronita anche la letteratura.

>

Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia        7, 1-9

Può forse vantarsi la scure contro chi se ne serve per tagliare?

 

>

Salmo responsoriale

Rit.   Il Signore non respinge il suo popolo.           dal salmo 93   

>

Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           11, 25-27

Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
 

>

Meditiamo insieme

 

Gesù resta stupito del Padre, della sua logica, ne tesse le lodi, ne è stupito e meravigliato. La sua predicazione, contrariamente ad ogni attesa, viene accolta dai piccoli e dai deboli, dagli ignoranti e dai disprezzati, mentre i sapienti e i dottori della Legge, dall'alto della loro conoscenza, non accolgono la sua parola. Che mistero! Gesù si stupisce, resta spiazzato dal Padre, come se in lui non abitasse pienamente la presenza di Dio! Ma, come due amanti che sanno tutto l'uno dell'altro, che condividono ogni pensiero, ogni sensazione, ogni battito d'ali, eppure sanno stupirsi con un gesto di generosità, con una parola inattesa, con un sorriso, così la Trinità riesce a suscitare stupore, sì che il Padre sorprende il Figlio. Gesù resta stupito dalla logica di Dio: se nel mondo vincono i forti, gli arroganti, i sapienti, se il potere è dato a chi ha i mezzi e la cultura, se chi ha sa, chi osa vince, nel Regno, invece, accade il contrario. Ai poveri è annunciato il Regno, i semplici vedono Dio, coloro che - nudi - si aprono all'accoglienza incontrano il Padre. Che grande, la logica di Dio, allora come oggi! Animo, cercatori di Dio che iniziate la giornata, facciamo anche noi i complimenti al Padre per la sua assoluta e totale anarchia, per la splendida illogica che ha raggiunto anche noi, noi poveri, noi insipienti, noi peccatori, noi fragili, perciò amati.

>

Preghiamo insieme


Gesù è la rivelazione di Dio. Avviciniamoci a lui con cuore di bambini per scoprire l'amore del Padre. Diciamo insieme: Cambia il cuore del tuo popolo, Signore.

Perché il Papa, i vescovi, i sacerdoti siano piccoli, poveri e ultimi, davanti al Signore e davanti al loro popolo, per saper rivelare la salvezza di Dio. Preghiamo:
 
Perché gli uomini della politica si adoperino particolarmente a favore dei poveri e degli emarginati. Preghiamo:
 
Perché i carcerati sentano accanto il Signore che libera ogni uomo, e trovino nella società il rispetto e la solidarietà. Preghiamo:
 
Perché sappiamo pregare e sentire Dio presente nel nostro cuore come il fuoco misterioso che ci dà la vita. Preghiamo:   

Signore, che chiami ogni uomo per solo dono del tuo amore, fa' che ci presentiamo oggi davanti a te come poveri, bisognosi di tutto, e donaci il tuo Spirito che ci fa comprendere ogni parola del tuo Figlio, il quale vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro dei Re     (21, 1-21. 27-29)

Elia, il difensore della giustizia verso i poveri

Seconda Lettura

Dal trattato «Sui misteri» di sant'Ambrogio, vescovo   (Nn. 19-21, 24. 26-38; SC 25 bis, 164-170)

L'acqua non purifica senza lo Spirito Santo



Mercoledì della III settimana, ufficio della della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Durante la giornata cercherò di parlare con qualcuno dell'amore che Dio nutre per ogni creatura.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

 

Perché nelle piccole e grandi cose della nostra giornata siamo attenti alla voce di Dio che chiama, pronti a rispondere "eccomi" con la nostra vita.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

Perché Dio è presente nel mondo nei piccoli e nella piccolezza? Perché questa è la sua identità nella storia. Se cerchi Dio, lo troverai nei piccoli, non nei grandi secondo il mondo. Se cerchi Dio, lo troverai nelle realtà piccole, non nelle grandezze umane e terrene. Luciano Sanvito

 

 

  

 

Mercoledì 17 Luglio 2024

 

- Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto. Sono sospese anche le udienze private.

- L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (21 e 28 Luglio).

 

  

 

Mercoledì 17 Luglio 2024


- Il Vescovo Guglielmo partecipa a Mistretta alla Commissione Regionale della Cultura e Comunicazione della Conferenza Episcopale Siciliana. L’incontro, che coinvolge i direttori degli Uffici Diocesani per la Cultura e le Comunicazioni Sociali delle Chiese di Sicilia, inizia alle ore 10. L’ordine del giorno dei lavori prevede: preghiera iniziale e saluti del Vescovo Guglielmo e di mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa e delegato Cultura e Comunicazioni della Cesi; la relazione di don Davide Imeneo, direttore de “L’Avvenire di Calabria” su “Opportunità e sfide dell’intelligenza artificiale”; comunicazioni di Marilisa Della Monica, delegato Fisc (Federzione Italiana Settimanali Cattolici) Sicilia e di Alessia Caricato dell’associazione “Corallo”; presentazione delle attività di cultura e comunicazione delle diverse diocesi; pianificazione di eventi e iniziative regionali; visita dei locali della redazione di TeleMistretta.

<< Inizio < Prec. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Succ. > Fine >>

Pagina 3 di 771
 527 visitatori online
Articoli più visti