Celebriamo oggi la XVI domenica del tempo ordinario e il vangelo di oggi ci presenta Cristo che invita gli apostoli a riposarsi un po', dopo l'intenso impegno missionario su cui relazionano dettagliatamente a Gesù stesso. Nel tempo delle vacanze e delle ferie estive questo invito Gesù lo rivolge a tutti e chi può riposarsi lo faccia davvero, perché il riposo è necessario per ritemprarsi nel corpo e nello spirito. È molto interessante leggere questo testo del Vangelo del Vangelo di Marco nel contesto della cultura del turismo di massa e della vacanza a tutti i costi. Troviamo qui dei riferimenti puntuali a come effettivamente impostare una vacanza, un riposo dal lavoro in termini produttivi per il nostro spirito. Il Signore ci invita a riposarci, ad andarcene in disparte certo, ma con lui, per ritrovare l'armonia tra il corpo e lo spirito che la frenesia del lavoro spesso interrompe.
Una seconda, consolante parola, per tutti gli altri.
Per quelli, la maggioranza, che non hanno, né avranno la possibilità di fare vacanza, specialmente per quelli che d'estate vivono ancora più soli: gli anziani, gli ammalati, le persone separate, chi è in difficoltà economica. Il Signore non si dimentica di noi, non ci lascia soli, diventa nostro pastore. A questo Dio di tenerezza e di compassione sappiamo rivolgere il nostro sguardo e la nostra preghiera.
Dal libro del profeta Geremia 23, 1-6
Radunerò il resto delle mie pecore, costituirò sopra di esse pastori.
Rit. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. dal salmo 22
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 2, 13-18
Egli è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola.
Dal Vangelo secondo Marco 6, 30-34
Erano come pecore che non hanno pastore.
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La vita ci riempie di stress, ci obbliga a correre come degli ossessi. Ma, se non arriviamo a capire la ragione per cui siamo nati, per cui corriamo, per cui fatichiamo da mattina a sera, corriamo il serio rischio di scoppiare? Se non troviamo il bandolo della matassa, scoppiamo scappando o tacendo o stordendoci o illudendoci che alla nostra felicità manca qualche decina di cavalli nel motore della nostra auto o qualche ruga in meno. E Gesù vede, se ne accorge, ne prova compassione, tenerezza. La sua non è una tenerezza sdrucciolevole e finta. Il suo è un accorgersi pieno di autentica compassione, di condivisione adulta del sogno e del dolore degli uomini. Gesù conosce il dolore perché è uomo fino in fondo, perché ama davvero questo Dio timido e pieno di esperienza. Gesù vede che i suoi stanno scoppiando, come tanti preti che incontro e che mi fanno segno con la mano di quante parrocchie gli hanno aggiunto come se dovessimo serrare le fila e tappare i buchi invece di costruire comunità, Gesù vede i suoi pieni delle preoccupazioni dei malati che chiedono una guarigione e penso alla mamma stanca di non dormire - tre figli in tre anni - mia vicina di casa; Gesù sa che abbiamo bisogno di dentro, di pace, di luce, di vacanza. Vacanza bella non piena e stupida, non stordente e chiassosa. E ci invita a stare con lui, a prenderci un po' di vacanza stando insieme a lui, l'unico che ci dona senso e pienezza?
Il desiderio di incontro con il Signore ci ha spinti nella sua casa. A lui affidiamo tutte le nostre necessità, fiduciosi che l'amore di Dio si muove sempre a compassione dei suoi figli.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.
Per il Papa Francesco, il Vescovo Guglielmo e tutti i Pastori della Chiesa: sappiano radunare intorno a Gesù e alla sua Parola quanti sono dispersi e lontani, perché si sentano accolti e compresi nella ferialità della loro vita quotidiana, preghiamo.
Per i giovani, che sentono maggiormente la dispersione del cuore e il disordine degli impegni: siano mossi dal desiderio di cercare Gesù e mettersi in ascolto della sua parola, preghiamo.
Per tutti i credenti: perché nel rispetto delle fedi e dei culti sia sempre presente la preghiera degli uni per gli altri che spinge al dialogo, al confronto e alla condivisione, preghiamo.
Per la nostra comunità cristiana, perché si adoperi maggiormente nello sforzo di tradurre in lingue e culture diverse il messaggio custodito nella parola di Dio, preghiamo.
Signore, che hai avuto pietà dei tanti uomini senza pastore e li hai istruiti a lungo, donaci pastori che sappiano imitare la tua carità, e rendici docili agli insegnamenti che essi ci trasmettono in tuo nome. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
LITURGIA DELLE ORE - Volume III
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Prima Lettura
Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo
(1, 1-14)
Elia è rapito in cielo
Seconda Lettura
Dalla «Lettera ai cristiani di Magnesia» di sant'Ignazione di Antiochia, vescovo e martire (Sermo 128, 1-3; CCL 24A, 789-791)
Non basta essere chiamati cristiani, ma bisogna esserlo davvero
Domenica della IV settimana, ufficio della XVI Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.
Impegno di vita
Oggi chiederò allo Spirito Santo di fare strada, in questo tempo di vacanza, insieme a Gesù. Invocherò di avere lo sguardo del cuore fisso su di Lui e di non stancarmi di imparare da Lui come tessere le mie relazioni.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè aumenti il numero di coloro che partecipano a giornate di ritiro e agli esercizi spirituali, al fine di ritemprare lo spirito per una vita cristiana più intensa.
MESSAGGIO DEL GIORNO
È importante che il riposo sia riempito con l'incontro. Penso - sì, certamente ? all'incontro con la natura, con le montagne, con il mare, con le foreste. Ma ciò non è ancora tutto quanto si può dire del riposo. Bisogna che esso sia riempito con un contenuto nuovo: l'incontro con Cristo, l'incontro con Dio. Significa aprire la vista interiore dell'anima alla sua presenza nel mondo, aprire l'udito interiore alla Parola della sua Verità. Auguro a tutti un simile riposo. San Giovanni Paolo II
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Domenica 21 Luglio 2024
- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.
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Domenica 21 Luglio 2024
- Alle ore 11 il Vescovo Guglielmo celebra l'Eucaristia nella Chiesa Madre di Acquedolci a conclusione del Campo Scuola dell'Azione Cattolica Ragazzi.
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