NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 8 Luglio, la Chiesa ricorda Sant'Adriano III, papa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 08 Luglio 2024 07:31

 

Molto poco conosciamo invece della vita di S. Adriano III. Il Liber Pontificalis ci dice soltanto che era romano, figlio di Benedetto, e che governò la Chiesa per un anno soltanto, dall'884 all'885. I pochi dati biografici riguardano il racconto della sua morte, della sepoltura e dei miracoli compiuti. Gli Annales Fuldenses all'anno 885 riferiscono della partenza di Adriano III da Roma, della sua morte e sepoltura nel monastero di Nonantola.
Il viaggio del pontefice era la risposta all'invito del successore di Carlo Magno, Carlo il Grosso, che aveva invitato Adriano III alla dieta di Worms, poichè la presenza del papa avrebbe sanzionato l'autorità imperiale dell'erede del Sacro Romano Impero. Un interessante particolare della personalità di questo santo è il suo atteggiamento conciliante col patriarca di Costantinopoli Fozio, al quale comunicò la propria elezione.


 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Osea        2,16-18.21-22

Ti farò mia sposa per sempre.

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Salmo responsoriale

Rit. Misericordioso e pietoso è il Signore.           dal salmo 144

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             9, 18-26

Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà.
 

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Meditiamo insieme

Da dodici anni l'emorroissa soffre di perdite di sangue. Dodici, come il numero dei mesi dell'anno, come le tribù d'Israele; dodici: il numero della totalità, della perfezione. Il suo è un dolore assoluto, perfetto. Una donna mestruata, in Israele, era considerata impura, e impuro diventava chi la toccava, l'emorroissa vive da dodici anni nella solitudine più assoluta, senza parenti, senza un carezza, senza un amore. Un dolore assoluto, totale, perfetto. E trasgredisce alla Legge, e tocca il Nazareno. E avviene. Gesù non contrae l'impurità, è la donna che contrae la guarigione, che viene purificata, sanata, rinasce. Da lui esce una potenza, annota nel brano parallelo di Luca, e gli apostoli fanno notare a Gesù che tutti lo toccano, come può pretendere di sapere chi lo ha toccato? Gesù sorride: sa di essere stato toccato in maniera diversa, piena di amore, piena di speranza e di fiducia. Molti lo toccano, una sola gli sfiora il cuore, a questo Cristo di Dio. Anche noi, oggi, sfioriamo almeno il mantello di Gesù, per essere sanati nel profondo, per essere guariti da tutto ciò che ci svuota, ci rende impuri, ci sfianca. Avviciamoci a Lui con quanta più fede possibile, per essere sanati nel profondo?

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Preghiamo insieme


Il Padre che è nei cieli ha gli occhi rivolti verso il mondo. Egli, infatti, è unito a noi con vincoli di tenerezza e amore. Con fiducia, quindi, preghiamo:
Signore, ascoltaci.

Tu che metti la tua onnipotenza a disposizione della nostra debolezza, dirigi le scelte pastorali della Chiesa alla condivisione delle sofferenze e delle speranze di tutti gli uomini. Preghiamo:

Tu che con l'opera del Cristo hai instaurato il tuo regno sulla terra, aiutaci a scoprire i numerosi segni della tua presenza fra di noi. Preghiamo:

Tu che ascolti sempre chi ti invoca con fede, consola gli afflitti e i sofferenti che ricorrono a te per avere sollievo. Preghiamo:

Tu che sei medico delle anime e dei corpi, aiuta chi sta accanto ai malati a vivere con amore e donazione totale. Preghiamo:

Tu che sei vita e risurrezione, dona ai nostri fratelli defunti la pace del tuo regno. Preghiamo:


Padre onnipotente, che per la fede di uno solo hai salvato l'umanità dal peccato e dalla morte, concedi a questa comunità, che celebra l'Eucaristia, di godere fin d'ora la comunione con il tuo Figlio Gesù Cristo che è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal secondo libro di Samuele     (15, 7-14. 24-30; 16, 5-13)

Ribellione di Assalonne e fuga di Davide

Seconda Lettura


Da un «Discorso» attribuito a san Pietro Crisologo, vescovo (Disc. 53 sulla pace; PL 52, 347-348)

Beati gli operatori di pace

Lunedì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Oggi cercherò di offrire piccoli atti di fede e allo stesso tempo collaborare, nelle piccole, cose, al bene dei miei fratelli.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Per coloro che combattono le malattie e la sofferenza, perchè lo facciano con l'amore che testimonia la crescita del Regno di Dio. 

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

La divina clemenza mirabilmente stabilì che quel discepolo incredulo, mentre toccava le ferite nella carne del suo Maestro, sanasse a noi le ferite dell'infedeltà. A noi infatti giova piú l'incredulità di Tommaso che non la fede dei discepoli credenti perché mentre egli, toccando con mano, ritorna alla fede, l'anima nostra, lasciando da parte ogni dubbio si consolida nella fede. San Gregorio Magno

  

 

Lunedì 8 Luglio 2024
 

 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto nell’Aula Paolo VI.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (14, 21 e 28 Luglio).  


 

 

Lunedì 8 Luglio 2024


- Il Vescovo Guglielmo, presso il Centro Pastorale «Maria SS. del Tindari» del Seminario estivo di Castell'Umberto, incontra i 26 Sacerdoti della diocesi con oltre 75 anni di età; l'incontro inizia alle ore 9,30 e si conclude alle ore 17,30.
 

Oggi, 7 Luglio, la Chiesa celebra la XIV Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 07 Luglio 2024 07:24

Celebriamo la XIV Domenica del tempo ordinario e la prima lettura di oggi ci dà l'impulso per riflettere su cosa il Signore vuole da noi nell'accoglienza della sua parola. Egli, Gesù, conosce bene, come ci rammenta il Vangelo di oggi, che è difficile farsi capire dai parenti e concittadini, affermando senza mezze misure che un «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». Quello che faceva Gesù e diceva era per loro motivo di scandalo, in quanto erano abituati a sentire altre prediche dagli addetti alla sinagoga, ai vari rabbini che si alternavano ad illustrare alla gente, senza preparazione, la parola di Dio, facendo dire ad essa ciò che loro volevano far dire e non esattamente ciò che diceva. Gesù constata la loro pochezza interiore e la poca disponibilità ad accogliere la parola vera che usciva dalla sua bocca, andò altrove ad insegnare, vista la poca predisposizione all'ascolto e al cambiamento dei suoi compaesani. La loro incredulità non permise a Gesù di fare alcun prodigio, in quanto era ed è necessaria la fede per ottenere i miracoli di Dio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Ezechiele        2, 2-5

Sono una genìa di ribelli, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro.

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Salmo responsoriale

Rit. I nostri occhi sono rivolti al Signore.           dal salmo 122   

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Seconda lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        12, 7-10

Mi vanterò delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco             6, 1-6

Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

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Meditiamo insieme

Il brano del Vangelo di questa domenica è un testo da cui è tratto il celebre detto «Nemo propheta in patria», cioè nessun profeta è bene accetto tra la sua gente, che lo ha visto crescere (cfr Mc 6,4). In effetti, dopo che Gesù, a circa trent’anni, aveva lasciato Nazareth e già da un po’ di tempo era andato predicando e operando guarigioni altrove, ritornò una volta al suo paese e si mise ad insegnare nella sinagoga. I suoi concittadini «rimanevano stupiti» per la sua sapienza e, conoscendolo come il «figlio di Maria», il «falegname» vissuto in mezzo a loro, invece di accoglierlo con fede si scandalizzavano di Lui (cfr Mc 6,2-3). Questo fatto è comprensibile, perché la familiarità sul piano umano rende difficile andare al di là e aprirsi alla dimensione divina. Che questo Figlio di un falegname sia Figlio di Dio è difficile crederlo per loro. Gesù stesso porta come esempio l’esperienza dei profeti d’Israele, che proprio nella loro patria erano stati oggetto di disprezzo, e si identifica con essi. A causa di questa chiusura spirituale, Gesù non poté compiere a Nazareth «nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì» (Mc 6,5). Infatti, i miracoli di Cristo non sono una esibizione di potenza, ma segni dell’amore di Dio, che si attua là dove incontra la fede dell’uomo nella reciprocità. Dunque, sembra che Gesù si faccia – come si dice – una ragione della cattiva accoglienza che incontra a Nazareth. Invece, alla fine del racconto, troviamo un’osservazione che dice proprio il contrario. Scrive l’Evangelista che Gesù «si meravigliava della loro incredulità» (Mc 6,6). Allo stupore dei concittadini, che si scandalizzano, corrisponde la meraviglia di Gesù. Anche Lui, in un certo senso, si scandalizza! Malgrado sappia che nessun profeta è bene accetto in patria, tuttavia la chiusura del cuore della sua gente rimane per Lui oscura, impenetrabile: come è possibile che non riconoscano la luce della Verità? Perché non si aprono alla bontà di Dio, che ha voluto condividere la nostra umanità? In effetti, l’uomo Gesù di Nazareth è la trasparenza di Dio, in Lui Dio abita pienamente. E mentre noi cerchiamo sempre altri segni, altri prodigi, non ci accorgiamo che il vero Segno è Lui, Dio fatto carne, è Lui il più grande miracolo dell’universo: tutto l’amore di Dio racchiuso in un cuore umano, in un volto d’uomo. 

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Preghiamo insieme


Gesù ha conosciuto l'incomprensione e l'ostilità degli uomini. Ora ci chiede di riconoscerlo come nostro Salvatore. Esprimiamo questa fede abbandonandoci in fiduciosa preghiera, nella disponibilità a portare nel mondo la sua Parola. Preghiamo insieme e diciamo: Noi ci affidiamo a te, o Signore.

Guarda, Signore, la tua Chiesa sparsa in tutto il mondo, che continua ad annunciare il Vangelo. Nella difficoltà e nelle debolezze, sappia trovare in te la sua forza, preghiamo.

Guarda, Signore, i tuoi ministri e missionari, che hanno il compito di guidare le comunità cristiane. Siano modelli per il loro gregge e trovino in te gioia e fiducia, preghiamo.

Guarda, Signore, l'umanità incerta e smarrita, a volte in cammino senza una meta. Donale sempre profeti di speranza, capaci di una parola incisiva e dotati di un'autentica umanità, preghiamo.

Guarda, Signore, tutti gli uomini di buona volontà, che si affannano nelle incertezze della vita. Non lasciarli mai soli e rafforzali nei loro intenti, preghiamo.

Guarda, Signore, la nostra comunità in preghiera, che rischia di abituarsi al Signore Gesù al punto di non riconoscerlo più nella vita quotidiana. Donaci il coraggio di una sana autocritica e un cuore coraggioso e generoso, preghiamo.

Padre Santo, che hai donato al mondo il tuo Figlio Gesù, che ha subito il rifiuto e l'umiliazione, aiutaci a camminare come suoi discepoli, anche nel momento dell'incomprensione e della fatica della testimonianza. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal secondo libro di Samuele      (12, 1-25)

Penitenza di Davide

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo
     (
Disc. 19, 2-3; CCL 41, 252-254)

Uno spirito contrito è sacrificio a Dio


Domenica della II settimana, ufficio della XIV Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.
 

 

Impegno di vita

Vivere da cristiano mi fa essere anche profeta, testimone "scomodo" della Parola di Dio; consapevole che, come Gesù, posso incontrare il rifiuto e il disprezzo, riprendo il cammino della mia vita con l'impegno ad essere segno della presenza di Cristo nel mondo.

 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   


Per la nostra Comunità diocesana, perchè non soffochi mai con il pretesto della tradizione o del conformismo ogni germe che in lei si manifesta come esigenza di profonda conversione e di autenticità di vita evangelica.

 

   MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Maria non si è scandalizzata di suo Figlio: la sua meraviglia per Lui è piena di fede, piena d’amore e di gioia, nel vederlo così umano e insieme così divino. Impariamo quindi da lei, nostra Madre nella fede, a riconoscere nell’umanità di Cristo la perfetta rivelazione di Dio. Benedetto XVI

  

 

Domenica 7 Luglio 2024

 


 

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE FRANCESCO
A TRIESTE 
IN OCCASIONE DELLA 50ª SETTIMANA SOCIALE DEI CATTOLICI IN ITALIA 


 

ore 6:30 Decollo dall’eliporto del Vaticano
ore 8:00 Atterraggio al Centro Congressi “Generali Convention Center” di Trieste

Il Santo Padre è accolto da:

- Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
- S.E. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania, Presidente del Comitato Organizzatore delle Settimane Sociali
- S.E. Mons. Enrico Trevisi, Vescovo di Trieste
- L’On. Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia
- S.E. il Signor Pietro Signoriello, Prefetto di Trieste
- Il Signor Roberto Dipiazza, Sindaco di Trieste
- Il Dottor Philippe Donnet, Amministratore Delegato di “Generali”

ore 8:30 Centro Congressi: Incontro con i Congressisti

- Saluto del Card. Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI
- Introduzione di S.E. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania

* Discorso del Santo Padre

ore 9:15 Al termine del discorso, mentre i Congressisti si trasferiscono a Piazza Unità d’Italia, il Santo Padre incontra brevemente alcuni gruppi distinti:

- Rappresentanti Ecumenici 
- Mondo accademico
- Migranti e Disabili 

ore 10:00 Il Santo Padre parte dal Centro Congressi in auto scoperta
ore 10:30 Piazza Unità d'Italia: Concelebrazione eucaristica

* Omelia del Santo Padre

* Angelus

Prima della Benedizione conclusiva:

- Ringraziamento di S.E. Mons. Enrico Trevisi

ore 12:30 Decollo dal Molo Audace di Trieste
ore 14:00 Atterraggio all’eliporto del Vaticano

 

 


 

 

Domenica 7 Luglio 2024



- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo, nella Chiesa di San Michele Arcangelo in Sinagra, presiede la Celebrazione Eucaristica in occasione del XXV anniversario dell'Ordinazione Presbiterale del Parroco Don Pietro Pizzuto.

Oggi, 6 Luglio, la Chiesa celebra la memoria di Santa Maria Goretti, vergine e martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 06 Luglio 2024 07:13

 

Nacque a Corinaldo (Ancona) il 16 ottobre 1890, figlia dei contadini Luigi Goretti e Assunta Carlini, Maria era la seconda di sei figli. I Goretti si trasferirono presto nell'Agro Pontino. Nel 1900 suo padre morì, la madre dovette iniziare a lavorare e lasciò a Maria l'incarico di badare alla casa e ai suoi fratelli. A undici anni Maria fece la Prima Comunione e maturò il proposito di morire prima di commettere dei peccati. Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, s'innamorò di Maria. Sabato 5 luglio 1902 la aggredì e tentò di violentarla. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola. Maria morì dopo un'operazione, il giorno successivo, domenica 6 luglio, e prima di spirare perdonò Serenelli. L'assassino fu condannato a 30 anni di prigione. Si pentì e si convertì solo dopo aver sognato Maria che gli diceva avrebbe raggiunto il Paradiso. Quando fu scarcerato dopo 27 anni chiese perdono alla madre di Maria. Maria Goretti fu proclamata santa nel 1950 da Pio XII; alla cerimonia era presenta la mamma Assunta e l'aggressore Alessandro.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Amos        9, 11-15

Muterò le sorti del mio popolo, li pianterò nella loro terra.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore annuncia la pace per il suo popolo.           dal salmo 84

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             9, 14-17

Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?
 

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Meditiamo insieme

 

 

Vino nuovo in otri nuovi, non abbiamo altra possibilità. È inutile cercare di infilare il vangelo nelle vecchie botti ammuffite delle nostre tradizioni, delle nostre abitudini, dei nostri "si è sempre fatto così". Guardate alla storia della Chiesa: appena noi cristiani abbiamo cercato di sclerotizzare la Parola, di metterla a regime, di annacquare il vino del vangelo, lo Spirito ha suscitato santi e sante che hanno ribaltato tutto, che hanno conservato la speranza, che hanno sospinto la barca nuovamente al largo, là dove il Signore vuole che stia... Tutto ciò che facciamo, ciò che è buono e giusto: la liturgia, la prassi pastorale, l'organizzazione è e deve restare riflesso della bellezza di Dio, della sua immensa tenerezza, della festa di nozze a cui l'umanità è perennemente invitata! Il digiuno lo facciamo per solidarietà con i fratelli che soffrono la fame, nonostante un terzo del mondo, quello ricco, si dichiari cristiano. Il digiuno lo facciamo per risvegliare le nostre coscienze, non certo per farci vedere pii o devoti. Il digiuno lo facciamo come lo chiede il Signore, nel silenzio e nel nascondimento. Il digiuno, per manifestare la gioia dello sposo, facciamolo oggi, astenendoci dai pensieri scuri e inopportuni...

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Preghiamo insieme


Al Signore della vita e della gloria che ogni giorno ci invita alla mensa del suo Figlio, rivolgiamo le nostre suppliche, dicendo: Ascoltaci, o Signore.

Perché la Chiesa, popolo scelto da Dio, trasmetta con semplicità a tutti gli uomini la gioia donatale dalla salvezza di Cristo. Preghiamo:

Perché il popolo ebreo comprenda la novità e la pienezza portata dal cristo, messia e salvatore di tutti gli uomini. Preghiamo:

Perché chi attende giorni meno tristi e dolorosi, trovi nella fede il sostegno per continuare a sperare. Preghiamo:

Perché sappiamo accogliere con ottimismo e spirito di discernimento le nuove forme di vita e di fede che nascono nella Chiesa e nel mondo. Preghiamo:

Perché l'Eucaristia che celebriamo divenga il segno di vita nuova e totale donato da Cristo alla nostra comunità. Preghiamo:

O Dio, sostegno degli innocenti e gioia dei puri di cuore, che a santa Maria Goretti hai dato nel fiore della giovinezza la grazia e la corona del martirio, fa' che perseveriamo con la stessa fede nella via dei tuoi precetti, per godere la tua visione nel cielo. Amen. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal secondo libro di Samuele     (11, 1-17. 26-27)

Il peccato di Davide

Seconda Lettura

Dal «Discorso per la canonizzazione di santa Maria Goretti» di Pio XII, papa   (AAS 42 [1950] 581-582)

Non temerò alcun male perchè tu sei con me


Sabato della I settimana, ufficio della memoria dal Comune di un martire (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della XIV Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Oggi eleverò con fiducia la mia preghiera per la conversione di coloro che vivono lontani da Dio.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

  

Perchè i giovani possano riconoscere in santa Maria Goretti un esempio di vita, di radicalità, di fedeltà ai valori e agli ideali che il Vangelo ogni giorno ci consegna.


  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Ciascuno di noi può diventare un costruttore del regno di Dio, cercando di vivere come Gesù, mite e umile di cuore, per portare pace, amore e vita ovunque.  Roberto Rossi

  

 

Sabato 6 Luglio 2024
 

 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (7, 14, 21 e 28 Luglio).

 

 


 

 

Sabato 6 Luglio 2024


- Alle ore 19 il Vescovo Guglielmo, nella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Patti, presiede la Celebrazione Eucaristica in occasione del XXV anniversario dell'Ordinazione Presbiterale del Parroco Don Giuseppe Di Martino.

 

Oggi, 5 luglio, si celebra la solennità di Santa Febronia, vergine e martire, Patrona e Concittadina di Patti PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 05 Luglio 2024 07:30

 

Patti è uno dei pochi Comuni della nostra Diocesi che ha l’onore di annoverare tra i propri concittadini una giovane eccelsa per santità, a cui ha dato i natali e che si gloria di avere come Patrona: la Vergine e Martire Santa Febronia.
Secondo un'antichissima tradizione orale Santa Febronia visse agli inizi del quarto secolo dopo Cristo e subì il martirio sotto l’imperatore Diocleziano. Pur appartenendo ad una famiglia agiata di origine pagana, conobbe la fede cristiana e fu battezzata dal vescovo Sant'Agatone ad una fonte, divenuta poi miracolosa, situata in una località detta per questo “Acqua Santa”. La giovane Febronia, abbandonato il paganesimo, si consacrò a Cristo Gesù facendo voto di verginità e, a causa di questa scelta, dovette subire angherie di ogni genere da parte del padre, che già aveva in serbo per lei altri progetti di vita.
Per sfuggire infine alla collera paterna si nascose presso le grotte del Mons Iovis, presso l’attuale località di Mongiove. Ma il padre, scopertone il rifugio, la raggiunse e, accecato dall’odio per la fede cristiana, la uccise gettandone il corpo in balia delle onde. 
Il corpo della giovane martire, trasportato prodigiosamente dal mare, fu rinvenuto da una lavandaia sulla spiaggia di Minori (Salerno), località marinara della costiera Amalfitana. Da qui la devozione verso la nostra Santa si diffuse rapidamente fra gli abitanti della regione che, per quanto l’abbiano chiamata Trofimena a causa di alterne vicende storiche, ne hanno sempre affermato il legame con la nostra città di Patti.
La città di Patti, che custodisce in un’artistica urna argentea, conservata in Cattedrale, alcune reliquie della Santa Concittadina, donate in varie circostanze dai Minoresi, venera come sua celeste Patrona Santa Febronia e ne ha più volte sperimentato la potente intercessione in circostanze drammatiche. Tra queste ricordiamo la liberazione dalla peste (XVI sec.) e dalla tirannia di Ascanio Anzalone (1656) e la protezione della popolazione in occasione dei violenti terremoti del 1693, 1908 e 1978.

LEZIONARIO REGIONALE

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Prima lettura

Dal Cantico dei Cantici        8, 6-7
 

Forte come la morte è l'amore.

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Salmo responsoriale

Rit. In te, Signore, ho posto la mia gioia.           dal salmo 44
 

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Seconda lettura

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo        7, 9-17
 

Vengono dalla grande tribolazione e hanno rese bianche le vesti nel sangue dell'Agnello. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             10, 26-33


Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.
 

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Meditiamo insieme

Dobbiamo essere grati alla folla considerevole di testimoni di ogni lingua, razza, popolo e nazione che hanno versato il sangue per Cristo, facendo di tutta la loro vita una costante «memoria evangelica della Chiesa». Essi hanno affrontato per amore di Cristo le sofferenze, la tortura, la morte violenta negli stessi contesti storici in cui noi siamo tentati di accondiscendere alle lusinghe di chi vorrebbe un cristianesimo più comodo, finendo di anacquare la fede che sola da gusto e sapore alla esistenza vera e piena. Santa Febronia e i martiri tutti di ieri e di oggi ci aiutino a difendere e diffondere con coraggio il dono della nostra adesione a Cristo, perché egli e il suo vangelo siano la ragione prima e ultima di tutto quello che siamo e facciamo. “Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima”. Santa Febronia sia custode vigile della grandezza e della bellezza della nostra città. Vigili con la sua protezione sui nostri bimbi, perché sappiamo preparare loro una città sempre più abitabile. La forza della sua testimonianza ricordi ai nostri giovani la grandezza e le esigenze della vera libertà di spirito. Ella custodisca chi governa la nostra comunità nel vero servizio al bene comune. La sua preghiera ottenga a tutti noi di vivere giorni sereni e tranquilli, in dignità e sicurezza.

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Preghiamo insieme

 

Il Signore che ha dato a santa Febronia la forza di annunciare il vangelo con la testimonianza del martirio, accolga ora le nostre preghiere. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.

Perchè la Chiesa viva sempre in atteggiamento di conversione e sia segno tra gli uomini di un amore fedele e incondizionato a Gesù Cristo, suo Signore. Preghiamo: 

Perchè le religiose, sull'esempio di santa Febronia, annuncino con la loro vita di obbedienza, povertà e castità, la presenza del regno di Dio tra noi. Preghiamo: 

Perchè il rischio della fede vissuto da santa Febronia, in piena libertà e coraggio, ci spinga a delle scelte coerenti che cambino la nostra vita. Preghiamo:

Perchè tutte le persone che nel mondo sono oggetto di sfruttamento e di violenza da parte dell'uomo, trovino nei cristiani solidarietà e carità fraterna. Preghiamo:

O Dio, la nostra vita è nelle tue mani di Padre; concedici a noi di non avere altro Dio all'infuori di te e, sull'esempio di santa Febronia, di riporre in te tutta la nostra speranza. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.  

LITURGIA DELLE ORE - Volume III - Liturgia delle Ore delle Chiese di Sicilia -

 

 Prima Lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani     (8, 18-39)

Nulla potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù

Seconda Lettura

Dal trattato «Contro Fausto» di sant'Agostino, vescovo   
(lib. 20, 21; CSEL 25, 562-563)

Onoriamo i martiri con un culto d'amore e di comunione


Per la città di Patti: Solennità di Santa Febronia, vergine e martire, patrona principale della città. 
Ufficio della solennità dal Proprio regionale della Liturgia delle Ore (p. 212); Te Deum. All'Ora media antifona dal Comune e salmodia complementare.

 

 Impegno di vita

Oggi offrirò piccoli atti di fede, in modo da fortificare la mia visione di fede anche dinanzi alle circostanze più trascendenti della mia vita e di coloro che mi stanno vicino.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

 

Perchè la poca fede, che ci rende incerti e paurosi, si rinfranchi con il germe della risurrezione posto in noi, poichè il Cristo risorto è la nostra forza.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Quando abbiamo paura, quando siamo in crisi e chiediamo al Signore aiuto, state certi che Lui sarà sempre pronto ad accogliere le nostre preghiere, anche se fino a quel giorno non lo abbiamo considerato, anche se abbiamo sempre pensato che stesse dormendo infischiandosene di tutti noi e ci risponde dandoci ciò che chiediamo. Riccardo Ripoli

 

 

 

Venerdì 5 Luglio 2024

 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (7, 14, 21 e 28 Luglio).

 

 

 

Venerdì 5 Luglio 2024

 

Nella città di Patti si celebra la solennità di Santa Febronia, Vergine e Martire, Patrona e Concittadina. Alle ore 7.30 e 10.30 Sante Messe nella Chiesa che sorge, secondo la tradizione, sulla casa natale della Santa nel quartiere Polline. Alle ore 21 Santa Messa solenne nella Basilica Cattedrale e reposizione delle Sacre Reliquie nell'Altare della Santa Patrona.

- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia nella Chiesa Madre di Cesarò in occasione del 60° anniversario dell'Ordinazione Sacerdotale di don Nunzio Vasta, arciprete emerito. 

Oggi, 4 Luglio, la Chiesa celebra la memoria di Sant'Elisabetta di Portogallo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 04 Luglio 2024 07:45

 

Elisabetta nacque a Saragozza, in Aragona (Spagna), nel 1271. Figlia del re di Spagna Pietro III, quindi pronipote di Federico II, a soli 12 anni venne data in sposa a Dionigi, re del Portogallo, da cui ebbe due figli. Fu un matrimonio travagliato dalle infedeltà del marito ma in esso Elisabetta seppe dare la testimonianza cristiana che la portò alla santità. Svolse opera pacificatrice in famiglia e, come consigliera del marito, riuscì a smorzare le tensioni tra Aragona, Portogallo e Spagna. Alla morte del marito donò i suoi averi ai poveri e ai monasteri, diventando terziaria francescana. Dopo un pellegrinaggio al santuario di Compostela, in cui depose la propria corona, si ritirò nel convento delle clarisse di Coimbra, da lei stessa fondato. Dopo la morte avvenuta nel 1336 ad Estremoz in Portogallo, il suo corpo fu riportato al monastero di Coimbra. Nel 1612 lo si troverà incorrotto, durante un'esumazione, collegata al processo canonico per proclamarla santa. Fu canonizzata a Roma da Urbano VIII nel 1625.  

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Prima lettura

Dal libro del profeta Amos        7, 10-17

Va’, profetizza al mio popolo.

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Salmo responsoriale

Rit.  I giudizi del Signore sono fedeli e giusti.           dal salmo 18

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             9, 1-8

Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

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Meditiamo insieme


Anche noi siamo stupiti e spaventati: Dio dona agli uomini il potere di perdonare i peccati. Ci spaventa questa idea: forse è più rassicurante farci perdonare da Dio che non vediamo e di cui non sentiamo la voce, piuttosto che da un prete peccatore come noi che, se illuminato dallo Spirito, magari qualche indicazione ce la dà, anche se brusca! Spaventa questo dono... Per chi lo deve gestire, perché lo obbliga ad essere servo del perdono e non despota, perché lo spinge ad essere accogliente verso chi desidera il perdono, e non giudice malevolo. E per chi lo vuole ricevere, perché deve accettare la sconcertante logica dell'incarnazione che ci obbliga a credere che un uomo peccatore come noi può ricevere e donare lo straordinario dono del perdono... Grande Gesù che ci mostra come il perdono ci toglie dalla paralisi e dalla paura e ci permette di tornare a camminare e sperare, a correre e a saltare! Non c'è alcun peccato che ci possa allontanare definitivamente da Dio. Non c'è nessuna ombra che ci possa paralizzare al punto da non essere sanati!

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Preghiamo insieme


Il Dio tre volte santo, che sacrifica suo Figlio sulla croce per il perdono dei peccati, accoglie ora le preghiere del suo popolo. Chiediamo insieme: Ascolta, Signore, la nostra preghiera.

Perché la Chiesa, nata dalla croce di Cristo, viva nel mondo annunciando e testimoniando il vangelo della riconciliazione. Preghiamo:

Perché ogni cittadino, illuminato dallo Spirito, divenga profeta in parole e in opere, messaggero di Dio per la salvezza dei fratelli. Preghiamo:

Perché l'umanità non si stanchi mai di guardare al sacrificio di Cristo come unica fonte di salvezza e di perdono. Preghiamo:

Perché le nostre comunità siano il luogo privilegiato del perdono, nel quale tutti sentano la gioia di essere amati e accolti come dono meraviglioso di Dio. Preghiamo:

Perché l'Eucaristia, il segno più alto del perdono, sia la nostra azione di grazie al Padre per la fedeltà del suo amore. Preghiamo:

O Dio di amore e di pace, che hai dato a santa Elisabetta di Portogallo il dono mirabile di riconciliare fra loro i nemici, concedi anche a noi di essere sempre operatori di pace, perchè possiamo chiamarci tuoi figli. Amen.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal secondo libro di Samuele    (6, 1-23)

L'arca dell'alleanza viene trasportata in Gerusalemme

Seconda Lettura

Da un «Discorso» attribuito a san Pietro Crisologo, vescovo (Disc. 53 sulla pace; PL 52, 347-348)


Beati gli operatori di pace

Giovedì della I settimana, ufficio della memoria dal Comune delle sante (fino all'Ora Nona); A Patti città Primi Vespri di Santa Febronia, vergine e martire, patrona principale della città.

 

Impegno di vita

Oggi cerco, con l'aiuto dello Spirito Santo, di approfondire il significato del perdono che ricevo dal Padre. È veramente un dono altissimo che mi riconcilia con lui e con i fratelli. È un dono che mi fa vivere nella libertà della vita nuova.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè, sull'esempio di Gesù a Cafarnao, la nostra carità si faccia carico e si preoccupi di recare sollievo alle necessità fisiche e spirituali del prossimo.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

Il tempo presente è tempo di conversione. Confessa ciò che hai commesso sia con la parola, che con l'azione, sia di notte, che di giorno. Convertiti nel tempo favorevole, e nel giorno della salvezza accogli il tesoro celeste. Se hai qualcosa contro qualcuno, perdona. Se ti accosti per ricevere il perdono dei peccati,è necessario che anche tu perdoni a chi ha peccato. San Cirillo di Gerusalemme

 

  

 

Giovedì 4 Luglio 2024

 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

 

 

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (7, 14, 21 e 28 Luglio).

 

  

 

Giovedì 4 Luglio 2024


- Alle ore 22, nello spiazzale antistante la Chiesetta di Santa Fibbruniedda nel quartiere «Polline» di Patti, il Vescovo Guglielmo presiede la Celebrazione Eucaristica vigiliare nella solennità di Santa Febronia, vergine e martire, Patrona e Concittadina di Patti.

 

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