NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 13 Giugno, si celebra la memoria di Sant'Antonio di Padova, sacerdote e dottore della Chiesa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 13 Giugno 2024 07:25

Fernando di Buglione nasce a Lisbona. A 15 anni è novizio nel monastero di San Vincenzo, tra i Canonici Regolari di Sant'Agostino. Nel 1219, a 24 anni, viene ordinato prete. Nel 1220 giungono a Coimbra i corpi di cinque frati francescani decapitati in Marocco, dove si erano recati a predicare per ordine di Francesco d'Assisi. Ottenuto il permesso dal provinciale francescano di Spagna e dal priore agostiniano, Fernando entra nel romitorio dei Minori mutando il nome in Antonio. Invitato al Capitolo generale di Assisi, arriva con altri francescani a Santa Maria degli Angeli dove ha modo di ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo personalmente. Per circa un anno e mezzo vive nell'eremo di Montepaolo. Su mandato dello stesso Francesco, inizierà poi a predicare in Romagna e poi nell'Italia settentrionale e in Francia. Nel 1227 diventa provinciale dell'Italia settentrionale proseguendo nell'opera di predicazione. Il 13 giugno 1231 si trova a Camposampiero e, sentendosi male, chiede di rientrare a Padova, dove vuole morire: spirerà nel convento dell'Arcella. Sant’Antonio da Padova è tra i santi il più noto e amato nel mondo. Milioni di pellegrini e devoti, provenienti da ogni parte della terra, visitano ogni anno la sua Basilica a Padova. Al termine dei festosi e solenni funerali del 17 giugno 1231, il corpo del Santo venne sepolto nella chiesetta Santa Maria Mater Domini del conventino francescano della città. Nel 1946 il Papa Pio XII lo ha proclamato Dottore della Chiesa.  

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Prima lettura

Dal primo libro dei Re        18, 41-46

Elìa pregò e il cielo diede la pioggia.

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Salmo responsoriale

Rit.  A te la lode, o Dio, in Sion.           dal salmo 64

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             5, 20-26

Chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.

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Meditiamo insieme

Quanto è esigente il Signore, quanto è duro da ascoltare! Nel discorso della montagna Gesù dona al suo popolo Israele e a noi la nuova legge, come fece Mosè sul Sinai. Ma questa volta la legge è scolpita nel cuore, non sulle pietre: Gesù non è venuto a cambiare un iota della legge, eppure la stravolge, riportandola alla sua origine, semplificandola e togliendola dagli angusti spazi della morale. È immenso, ciò che chiede Gesù: non giudicare con malevolenza, non sparlare degli altri, non insultarli, riconciliarsi anche quando sono loro ad avere iniziato. Parole come staffilate, irrealizzabili, se applicate con i nostri miseri mezzi umani. La nuova morale proposta da Gesù, senza Gesù diventa immorale e irrealizzabile: chi di noi può vivere con tanta intensità? Eppure Gesù osa: seguire lui significa imitare ciò che egli ha fatto. Gesù si comporta proprio come chiede, offrirà perdono (rifiutato) ai suoi oppressori, soccomberà pur di non usare violenza. Discepoli del Nazareno, osate sognare, stringetevi al Maestro per essere capaci di qualche piccolo gesto di riconciliazione e di perdono, di vita nuova, perché chi ci vede, oggi, possa pensare che è possibile osare un mondo nuovo, vivere in un modo nuovo, non perché migliori, ma perché redenti.

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Preghiamo insieme


Dio ha suscitato nella Chiesa sant'Antonio di Padova, difensore dei poveri e aiuto dei peccatori. Fiduciosi, invochiamo l'Altissimo, che lo ha colmato del suo Spirito, dicendo insieme: Signore, salvaci, speriamo in te.

O Dio, anche oggi dona alla tua Chiesa profeti, teologi e uomini santi che, come sant'Antonio, sappiano irradiare il tuo vangelo per le strade del mondo. Ti preghiamo:

O Dio, suscita giovani che si consacrino generosamente al tuo servizio e affianca ai tuoi ministri un popolo di laici che siano vangelo vivo, come lo fu sant'Antonio. Ti preghiamo:

O Dio, donaci un cuore sensibile e mani operose nel soccorrere i poveri, i sofferenti, gli abbandonati e coloro per cui nessuno ha rispetto. Ti preghiamo:

O Dio, vieni incontro a noi peccatori con il dono di confessori illuminati e misericordiosi, che sappiano ridestare nel nostro cuore la nostalgia di te. Ti preghiamo: 

O Dio, fà brillare sempre dinanzi a noi lo specchio della tua parola e donaci uno sguardo puro per scorgere in essa il nostro vero volto. Ti preghiamo:

O Dio, che per mezzo del tuo servo
sant'Antonio di Padova hai fasciato tanti cuori spezzati e hai liberato tanti prigionieri nell'anima e nel corpo, continua a mostrarci il tuo volto di misericordia. Te lo chiediamo per la sua intercessione e nel nome di Cristo benedetto, che con te vive e regna nei secoli dei secoli.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giosuè        (5, 13 - 6, 21)

La conquista di Gerico, città fortificata

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Antonio di Padova, sacerdote    (I, 226)

La predica è efficace quando parlano le opere

Giovedì della II settimana, ufficio della memoria dal Comune dei Dottori della Chiesa.

 

Impegno di vita

Se sono in lite con qualcuno, devo sapere che Gesù mi chiede di fare il primo passo: faccio una telefonata, mando un messaggio o una mail e cerco di riconciliarmi con lui.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

 Perchè ciascuno di noi, sull'esempio di sant'Antonio di Padova, si faccia carico di annunciare il vangelo ai fratelli affinchè tutti trovino in esso luce e grazia.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Se vuoi preservare l'amore come Dio lo ha chiesto, non lasciare che tuo fratello vada a dormire con un sentimento di amarezza verso di te, e tu, da parte tua, non ritirarti con un senso di amarezza verso di lui, ma va' a riconciliarti col tuo fratello e verrai a offrire a Cristo, con una coscienza pura e una preghiera fervente, il dono dell'amore. San Massimo il Confessore

  

 

Giovedì 13 Giugno 2024

 

 Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- S.E. Mons. Giordano Piccinotti, S.D.B., Arcivescovo tit. di Gradisca, Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica;

- Em.mo Card. Mauro Piacenza;

- Il Dottor Axel Kicillof, Governatore della Provincia di Buenos Aires, e Seguito;

- Partecipanti all’Incontro con i Moderatori delle Associazioni di fedeli, dei Movimenti Ecclesiali e delle nuove Comunità.

 

 

Giovedì 13 Giugno 2024


- Alle ore 18, nella Chiesa Maria SS. Assunta di San Fratello, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa e amministra il sacramento della Cresima ad un gruppo di giovani.  

Oggi, 12 Giugno, la Chiesa ricorda Sant'Onofrio, anacoreta PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 12 Giugno 2024 07:30

Onofrio secondo la leggenda era figlio di un re, a lungo desiderato, ma che, appena nato, fu indicato da un demonio come figlio di una relazione adulterina della regina: sottoposto alla "prova del fuoco", ne sarebbe uscito indenne. Si isolò dedicandosi alla vita eremitica ancor molto giovane. Il monaco egiziano Pafnuzio, desideroso di conoscere la vita degli anacoreti del deserto, lo incontrò e trascorse con lui gli ultimi giorni di vita di Onofrio a cui dette sepoltura in una grotta.
Pafnuzio riportò la sua esperienza nel libro La Vita che ebbe larga diffusione in Oriente dando l'avvio al culto di sant'Onofrio che si estese per tutta l'Asia minore.

 

 

 

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Prima lettura

Dal primo libro dei Re        18, 20-39
 

Questo popolo sappia che tu, o Signore, sei Dio e che converti il loro cuore!

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Salmo responsoriale

Rit. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.           dal salmo 15

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 17-19


Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. 

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Meditiamo insieme


Gesù si presenta come un anarchico, come un iconoclasta, come un bestemmiatore, come un disfattista, come un trasgressivo. I suoi devoti contemporanei sono spiazzati dalla libertà che usa nel correggere le norme attribuite a Mosè, dell'uso libero che fa del nome impronunciabile di Dio, della sua fantasiosa interpretazione della Torah. E invece. Gesù non abolisce la Legge, né la supera, ma la riporta alla sua origine. Svela la manipolazione che ne è stata fatta dai suoi contemporanei, svela la mistificazione che gli uomini, lungo i secoli, hanno fatto della Parola che Dio ha loro donato. Tutto il discorso della montagna è una restituzione della verità della Legge al popolo, Legge che Dio ha donato per vivere, non per governare, né per opprimere, Legge che Dio ha dato all'uomo per crescere, non per diventare un suddito. Quante volte le parole degli uomini religiosi e di chiesa sono state attribuite a Dio per essere osservate! Gesù precisa: lui non è venuto per cambiare nulla, neppure una virgola, neppure un segno minimo, ma per portare a pienezza. La pienezza non consiste nell'osservare pedissequamente la norma, ma nel riportarla alla sua piena origine, come fa Gesù, Figlio di Dio.

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Preghiamo insieme

 

Rivolgiamoci con fiducia a Dio, fonte della rivelazione, perché ci aiuti ad osservare sempre i suoi comandamenti e a vivere nel suo amore. Preghiamo insieme dicendo:
Insegnaci i tuoi sentieri, Signore.

Per il Papa Francesco, i vescovi e i sacerdoti, perché siano fedeli alla parola di Dio e la annuncino sempre con verità. Preghiamo:

Per il popolo ebreo, perché veda nel Cristo il compimento pieno alla sua attesa di salvezza. Preghiamo:

Per i responsabili della vita pubblica, perché nella loro azione legislativa rispettino sempre i diritti e la coscienza degli uomini. Preghiamo:

Per i sofferenti, perché docili all'azione dello Spirito Santo collaborino alla salvezza del mondo. Preghiamo:

Per le nostre comunità, perché non si esauriscano nell'osservanza sterile dei precetti, ma viva costantemente la legge dell'amore. Preghiamo:

O Signore Dio, che ci hai affidato la tua legge per la nostra vita, aiutaci a non disprezzare nessuno dei tuoi comandi, e a migliorare sempre più il nostro amore al prossimo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giosuè     (3, 1-17; 4, 14-19; 5, 10-12)

Il popolo attraversa il Giordano e celebra la Pasqua


Seconda Lettura

Dalle «Omelie sul libro di Giosuè» di Origène, sacerdote
   (Om. 4, 1; PG 12, 842-843)

Il passaggio del Giordano
 


Mercoledì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Oggi sono chiamato a fare come Gesù, esercitandomi a orientare in modo naturale ogni realtà che mi passa dentro o davanti nella mia storia, rammentando che niente va abolito, ma tutto va considerato come significativo, in bene o in male.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè i cristiani sappiano dare al nostro mondo un volto nuovo, costruito secondo i dettami della legge di Dio che deve essere portata a perfetto compimento e realizzata nella sua interezza.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Chi dice: " E' cosa da poco" parlando della sofferenza che provoca o della gioia che distrugge, non ha mai saputo come si ama, e ignora la carità. San Charles de Foucauld

 

 

 

Mercoledì 12 Giugno 2024

 

- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.


 

 

Mercoledì 12 Giugno 2024

Ricorre il 36° anniversario della Visita del Papa San Giovanni Paolo II al Santuario di Tindari.

Oggi, 11 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Barnaba, apostolo PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 11 Giugno 2024 07:45

L’undici giugno la Chiesa festeggia la figura di San Barnaba, chiamato apostolo anche se non appartiene al gruppo dei Dodici, è considerato inoltre come il primo vescovo della città di Milano.
Al riguardo delle sue origini, la sua era una famiglia giudaica che si era trasferita sull’isola di Cipro dove con ogni probabilità San Barnaba è nato nei primi anni del primo secolo dopo Cristo. Il nome che gli fu dato dalla propria famiglia era quello di Giuseppe. Della sua infanzia e adolescenza non si conosce praticamente nulla mentre è stato raccontato negli Atti degli Apostoli, come Giuseppe si sia convertito al cristianesimo lasciando ogni attività terrena di commercio per seguire questa vocazione e portare la parola di Cristo e del Signore in ogni luogo della Terra. Per la precisione la sua conversione avvenne poco dopo l’episodio della Pentecoste e lo portò a sposare in pieno la fede cristiana, tant’è che decise di vendere tutti gli averi che si era faticosamente guadagnato nel corso della propria vita per donarli alla nascente Chiesa affinché potesse operare, venne battezzato prendendo il nome di Barnaba e diventando in pochissimo tempo uno dei personaggi più autorevoli della Chiesa Cattolica che era ancora in una fase di nascita.
 

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Prima lettura

Dalgli Atti degli Apostoli        11,21-26;13,1-3

Era uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e di fede. 

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Salmo responsoriale

Rit. Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore.           dal salmo 97  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              10, 7-13

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 

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Meditiamo insieme

 

Barnaba, cioè "figlio della consolazione", pur non essendo nel gruppo dei Dodici si è meritato in battaglia il titolo di "apostolo", uomo discreto e generoso, riusciamo a cogliere la sua personalità attraverso la splendida descrizione che ne fa san Luca negli Atti. Barnaba è tra i primi della primitiva comunità di Gerusalemme. Vende un suo campo e ne dona il ricavato agli apostoli e - soprattutto - gode la stima di tutti i discepoli. Sarà lui a far entrare nella comunità il neo-convertito Paolo, superando le tante resistenze nei confronti dell'ex-persecutore e sarà lui, probabilmente, ad intuire che i confini di Israele stavano stretti al progetto del Signore Gesù. Così Barnaba ci è presentato come un modello di vita cristiana soprattutto con quello straordinario nome che significa "figlio dell'esortazione, figlio della consolazione". Barnaba ha sempre guardato il positivo nelle situazioni, ha sempre guardato l'aspetto evangelico, non ha indugiato sui limiti e sui difetti e - così facendo - ha dato fiducia a Paolo che diventerà il grande evangelizzatore. Che nelle nostre comunità molti si ispirino a Barnaba, che molti accettino di diventare figli della consolazione, che abbiano a cuore di sottolineare il positivo delle situazioni e diventino capaci di valorizzare le qualità dei fratelli presenti nelle comunità.

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Preghiamo insieme

 

Coloro che, come l'apostolo Barnaba, spendono la vita in nome del vangelo, diffondendo gioia, pace e speranza, sono testimoni eloquenti della provvidenza divina. Liberiamo la voce dello Spirito, che è in noi, e diciamo:
Padre, venga il tuo regno.

Perché noi cristiani, irradiando la pace del vangelo e operando per il bene dell'uomo, siamo segno sensibile dei tempi nuovi inaugurati da Cristo. Preghiamo: 

Perché i laici riscoprano la forza vivificante del loro battesimo e rinnovino nella Chiesa lo spirito missionario delle origini. Preghiamo: 

Perché fra i popoli di varia cultura, nelle diverse Chiese, nelle città e nelle famiglie, sempre più numerosi sorgano mediatori di pace, che offrano la vita per la causa del bene comune. Preghiamo: 

Perché la comunione al corpo di Cristo ci renda buoni uditori della parola e pellegrini del vangelo nei nostri ambienti di vita e di lavoro. Preghiamo:

Perché con saggezza e pazienza, nell'amore di Cristo, ci adoperiamo a guarire le ferite materiali e morali della famiglia umana. Preghiamo:

O Padre, che hai scelto san Barnaba, pieno di fede e di Spirito Santo, per convertire i popoli pagani, fa’ che sia sempre annunziato fedelmente, con la parola e con le opere, il Vangelo di Cristo, che egli testimoniò con coraggio apostolico. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giosuè    (2, 1-24)

Per fede Raab ospita gli israeliti e li salvaa

Seconda Lettura

Dai «Trattati sul vangelo di Matteo» di san Cromazio, vescovo    (Tratt. 5, 1. 3-4; CCL 9, 405-407)

Voi siete la luce del mondo


Martedì della II settimana, ufficio della memoria, dal Comune degli apostoli, con parti proprie.

 


 Impegno di vita

Oggi, se ne avrò l'occasione, sull'esempio di san Barnaba, sarò apostolo di consolazione e di esortazione per chi incontrerò nel mio cammino.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

 

Per coloro che annunciano la parola di Gesù, perchè lo Spirito Santo dia loro forza e coraggio e faccia entrare gli ascoltatori nel piano di grazia.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

La povertà e il distacco dalle preoccupazioni materiali sottolineano l'urgenza dell'evangelizzazione. Chi è totalmente assorbito dall'annuncio del messaggio cristiano non può trascinarsi dietro bagagli né preoccuparsi di faccende materiali e pecuniarie. Il missionario evangelico deve presentarsi agli uomini spoglio, umile e penitente come è richiesto dal discorso della montagna. Lino Pedron

  

 

Martedì 11 Giugno 2024

 

Alle ore 15.30 Papa Francesco si reca presso l’Università Pontificia Salesiana e, nell’Aula Magna Paolo VI (piazza dell’Ateneo Salesiano 1), incontra i sacerdoti dall’undicesimo al trentanovesimo anno di ordinazione. In tutto parteciperanno circa cinquecento presbiteri e saranno presenti anche il vescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma, e il vescovo Michele Di Tolve, delegato dell’Ambito per la cura del diaconato, del clero e della vita religiosa.  


 

 

Martedì 11 Giugno 2024


- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo celebra l'Eucaristia nella Chiesa Maria SS. Annunziata di Capri Leone e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 10 Giugno, la Chiesa ricorda San Massimo, patrono de L'Aquila PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 10 Giugno 2024 07:41

San Massimo, patrono principale della città e arcidiocesi metropolitana di L'Aquila, nacque nell'antica città di Aveia (dintorni dell'Aquila) nella prima metà del secolo III (228?). Pare che sia nato in una famiglia cristiana come dimostra il suo stato di aspirante al sacerdozio, le reliquie di suo padre, anch'egli Massimo, e la sua stessa deposizione davati al Prefetto di Aveia.
Durante la persecuzione di Decio che durò dall'ottobre deel 249 al novembre del 251 fu martirizzato. Da una "Passio" si sa che dopo varie interrogazioni del Preside della città e le risposte di fedeltà a Gesù Cristo venne disteso sull'eculeo e per lungo tempo torturato. La lunga tortura non servì a nulla. Il preside per dissuaderlo addirittura arrivò a promettergli sua figlia Cesaria come sposa. Il preside esasperato ordinò che fosse gettato dal picco più alto che si chiamava Circolo e Torre del Tempio.
Forse fu a causa di questo martirio la città di Aveia (oggi Fossa) divenne sede vescovile. Alla distruzione di Aveia le reliquie vennero portate in una città vicina "Civitas Sancti Maximi" e fu qui che il 10 giugno del 956 l'imperatore Ottone I il Grande e il papa Giovanni XII vennero per venerare le reliquie del nostro Santo. Nel 1256 la sede vescovile e le reliquie vennero spostate nella città dell'Aquila appena sorta e vennero messe nella nuova Cattedrale sempre a lui dedicata. La festa si celebra il 10 giugno di ogni anno. 

 

 

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Prima lettura

Dal primo libro dei Re       17, 1-6
 

Elia stava alla presenza del Signore, Dio d'Israele.

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Salmo responsoriale

Rit. Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.           dal salmo 120

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 1-12


Beati i poveri in spirito. 

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Meditiamo insieme


Beati" dice Gesù. Che sappia il segreto della felicità? Che finalmente Dio si sbottoni e spieghi l'essenziale agli uomini, evitandoci la fatica di cercare il senso della vita? E, subito, giunge la delusione: "beati voi poveri... voi che piangete...". Ma come? Cosa significa? Forse, come affermano anche alcuni cristiani, Dio esalta la sofferenza e il tormento? Sei beato se va tutto storto? No, certo: la beatitudine, la felicità non consiste nella povertà, nella sofferenza (non facciamo dire stupidaggini a Gesù: Dio non ama la sofferenza!) ma in Dio, perché chi soffre, chi ha fame, chi misura sulla propria pelle il limite si rivolge a lui. È come se Gesù dicesse: "Se, malgrado la povertà, la sofferenza, la persecuzione, sei felice, allora la tua felicità è posta altrove: beato". Sì, amici, Gesù svela che l'origine della felicità consiste nel sentirsi amati da Dio, nel leggere la propria storia nella grande storia d'amore di Dio. La beatitudine è altrove, è dentro, è in Dio. Di più: Gesù ci svela che Dio stesso è mite, si fa povero, soffre con i suoi figli, è perseguitato, per amore. Beato se capisci questo: allora neppure la sofferenza, la povertà, la fame possono distaccarti da questo grande oceano di felicità che è il cuore di Dio.

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Preghiamo insieme

 

Nel nome di coloro che sono chiamati beati da Cristo, domandiamo al Padre che il suo nome venga glorificato da ogni uomo. Diciamo insieme:
Venga il tuo regno, Signore.

Per chi offre con semplicità la propria vita e attende tutto da te:
Per i semplici e i puri di cuore, ai quali tu riveli il tuo mistero:
Per chi ama e perdona come tu ami e perdoni:
Per chi soffre per la verità e la giustizia e confida nell'adempimento delle tue promesse:
Per chi instancabilmente fa opera di pace preannunciando i tempi futuri:
Per chi spende la vita per te e per i fratelli:
Per la tua Chiesa che santifichi con la tua presenza:
Per la vergine Maria, figlia di Sion e serva della Parola:
Per i santi che già contemplano la gloria del tuo volto:
Per Cristo povero e obbediente, icona del tuo amore:


Padre di infinita bontà, che per tutti gli uomini prepari un posto nel tuo regno, apri il nostro cuore alla nuova legge di Cristo e aiutaci a viverla con semplicità e letizia. Così ti loderemo nei secoli dei secoli. Amen. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giosuè     (1, 1-18

Giosuè, chiamato da Dio, esorta il popolo all'unità

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai Romani» di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire  (Capp. 3, 1 - 5, 3; Funk 1, 215-219)

Non voglio solo chiamarmi cristiano, ma esserlo realmente

Lunedì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Oggi, nel mio spazio di silenzio, rileggo le Beatitudini e mi domando se sono veramente cosciente della mia dignità di figlio/figlia di Dio e discepolo/a di Gesù.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perché il pensiero del premio eterno verso il quale siamo incamminati ci sproni ad essere perseveranti nelle prove e generosi nel compimento del bene.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Compito peculiare della vita consacrata è di tener viva nei battezzati la consapevolezza dei valori fondamentali del Vangelo, testimoniando in modo splendido e singolare che il mondo non può essere trasfigurato e offerto a Dio senza lo spirito delle BeatitudiniSan Giovanni Paolo II

 

 

 

 

Lunedì 10 Giugno 2024

 Il Santo Padre Francesco si reca in visita al Campidoglio

ore 8.40

Partenza in auto da Santa Marta

ore 9.00

Arrivo all'ingresso delle Lance (Via San Pietro in Carcere)

Il Santo Padre è accolto dall’On. Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma

Squilli di tromba dei Fedeli di Vitorchiano salutano il Santo Padre

Ingresso nel Tabularium

Il Santo Padre e il Sindaco sostano al primo arco che si affaccia sul Foro Romano

In ascensore, il Santo Padre e il Sindaco salgono al primo piano del Palazzo Senatorio

ore 9.15

Incontro privato nello Studio del Sindaco

Al termine del colloquio, il Sindaco presenta al Santo Padre i Familiari

Nella Sala dell'Arazzo sono presenti i Membri della Segreteria del Sindaco: il Santo Padre li saluta al passaggio

ore 9.45

Nella Sala delle Bandiere il Santo Padre firma il "Libro d'Oro Capitolino"

ore 9.50

In Aula Giulio Cesare: Incontro con i Consiglieri, gli Assessori e le altre Autorità invitate

- Saluto dell'On. Svetlana Celli, Presidente dell'Assemblea Capitolina

- Saluto dell'On. Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma

* Discorso del Santo Padre

Segue lo scambio dei doni

Il Sindaco dona la medaglia d'argento a ricordo della visita, e un documento di istituzione di alcune iniziative di carattere sociale

Il Santo Padre lascia in dono al Comune un mosaico raffigurante l'Arco di Tito; al Sindaco un trittico di medaglie, e agli Assessori e ai Consiglieri, che saluta singolarmente, medaglie e la Bolla di indizione del Giubileo

Terminato il saluto, il Santo Padre e il Sindaco si affacciano dalla Loggia del Palazzo Senatorio: il Santo Padre saluta i cittadini romani convenuti in Piazza del Campidoglio (non è previsto discorso, ma solo parole di saluto)

Rientrati in Aula Giulio Cesare, il Santo Padre e il Sindaco sostano davanti alla targa commemorativa della visita.

Quindi il Santo Padre e il Sindaco, attraversando la Sala "Laudato si'", raggiungono la Sala della Protomoteca, dove sono presenti Dipendenti Capitolini (non è previsto discorso)

ore 11.00

Al Portico del Vignola il Santo Padre si congeda dal Sindaco, salutato dagli squilli di tromba dei Fedeli di Vitorchiano, e lascia il Campidoglio per fare ritorno in Vaticano

 


 

 

Lunedì 10 Giugno 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE 

Oggi, 9 Giugno, la Chiesa celebra la X Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 09 Giugno 2024 07:35

Nel Vangelo oggi Gesù si esprime “con parabole” di fronte alla calunnia degli scribi, così davanti ai discepoli che lo credono «fuori di sé». Ma sullo Spirito Santo non transige. Gesù sa che gli uomini avranno bisogno di farsi illuminare dal Paraclito se vorranno accogliere la verità e riconoscere lui stesso come Salvatore. Lo Spirito Santo ci offre il dono del discernimento per compiere scelte secondo la volontà di Dio che tutto guida per la nostra salvezza. Lo Spirito di Dio è il buon consigliere quando siamo tentati di continuare il gioco dell’antico avversario che si compiace di mettere l’uno contro l’altro e l’uomo contro Dio. San Paolo ci invita a togliere dal nostro cuore lo scoraggiamento e ad ampliare il nostro orizzonte in vista del bene che ci consegnerà una «quantità smisurata di eterna gloria». Chi ci sostiene? Vano è lo sforzo senza lo Spirito Santo. Egli ci «insegni a rimanere quieti anche in mezzo a queste rocce» e ad attendere l’aurora con la gratitudine nel cuore.  

 

 

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Prima lettura

Dal libro della Genesi        3, 9-15

Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore è bontà e misericordia.           dal salmo 129   

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Seconda lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        4, 13- 5, 1

Crediamo, perciò parliamo. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco             3, 20-35

Satana è finito.

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Meditiamo insieme

La follia è uno stato dell'animo e della mente che sconquassa e obbliga a rivedere il significato di cosa sia la normalità. La follia può essere sinonimo di infermità mentale, sragionevolezza, trasgressione ma anche audacia, capacità di rischio. I suoi valutatori la considerano sempre negativa perché oltre la norma, capace di minacciarle e infrangerla. La follia è però anche via al cambiamento, corridoio che permette alla novità di irrorare la normalità e trasformarla, renderla generativa. Ogni atto trasformativo ha in sé un po' di follia, come pure di incoscienza, di passione, di visione. Gesù porta nella storia del suo tempo quel pizzico di follia che permette di fare cose nuove, di ribaltare situazioni incancrenite e rivestite di normalità mortifera. Il racconto della genesi nella prima lettura ci fa far memoria del primo peccato, dell'azione che lasciando dominare l'inganno ha introdotto nel modo la morte ma soprattutto la sofferenza, il dolore. L'inganno vorrebbe ancora determinare la storia, ma Gesù ci testimonia un atteggiamento nuovo di fronte a persone e situazioni. Questo disturba e viene considerato follia. Una follia che non teme di arrivare alla croce per salvare e dire amore all'umanità. 

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Preghiamo insieme


Ogni giorno siamo impegnati nella lotta contro il male. Chiediamo a Dio che ci sia vicino nelle tentazioni, ci difenda dal Maligno e rafforzi la nostra fede.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

Signore Gesù, veniamo da te come familiari e amici. Concedici di formare la tua nuova famiglia, nella quale siamo tutti fratelli e figli di un unico Padre di amore e di misericordia, preghiamo.

Signore Gesù, di fronte alle tentazioni che ci separano da te e dai fratelli, e che creano divisioni e contese, la tua potenza vinca il male nel nostro cuore e nella vita pubblica, preghiamo.

Signore Gesù, sostieni i desideri di bene e le decisioni di pace che nascono nel cuore degli uomini e nei progetti delle nazioni. Le reti sociali favoriscano la solidarietà e il rispetto dell’altro nella sua differenza, preghiamo.

Signore Gesù, guarda la nostra comunità riunita intorno al tuo altare; rinnovaci nell’esperienza della carità e della missione; donaci un cuore di misericordia, preghiamo.

Resta con noi, o Signore, nel cammino della vita. Illumina i nostri pensieri e sostieni le nostre decisioni. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Siracide     (46, 1-10)

Elogio di Giosuè e di Caleb

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai Romani» di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire  
   
(Intr., Capp. 1, 1 - 2, 2; Funk 1, 213-215)

Non voglio piacere agli uomini, ma a Dio

Domenica della II settimana, ufficio della X Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B. 

Impegno di vita

Oggi compirò un gesto di amore gratuito senza esserne richiesto.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   


Perchè Dio sia davvero il primo e l'assoluto nella nostra vita, oggetto della nostra lode e del nostro amore, principio ispiratore della nostra condotta.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Il messaggio di Cristo ci chiama a risvegliarci dal sonno, a trovare il nostro vero sé in quel santuario interiore che è il suo tempio, dove Egli ci ama e ci chiama ad amare. Thomas Merton

  

 

Domenica 9 Giugno 2024

 

- Alle ore 12 Angelus recitato dl Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 


 

 

Domenica 9 Giugno 2024



- Alle ore 9.30 il Vescovo Guglielmo, presso il Seminario estivo di Castell'Umberto, presiede un momento di spiritualità e di formazione per i Candidati ai Ministeri istituiti del Lettore, dell’Accolito e del Catechista, a conclusione del primo anno del percorso formativo; la mattinata si conclude con la Celebrazione Eucaristica nella cappella del Seminario.

 

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