Nobile, divenne eremita e dopo l'esperienza in Spagna, nei pressi di monastero sotto l'influenza di Cluny, iniziò una serie di peregrinazioni lungo l' Appennino con lo scopo di riformare monasteri ed eremi sul modello degli antichi cenobi dell'Oriente. La sua fama e il suo carisma lo misero più volte in contatto con i potenti, principi e prelati. Convertì Ottone III che lo nominò abate di Sant'Apollinare in Classe, carica che Romualdo rifiutò clamorosamente dopo un anno rifugiandosi a Montecassino dove portò il suo rigore ascetico. Riprese le sue peregrinazioni fondando numerosi eremi, l'ultimo dei quali fu Camaldoli. Questo nome deriva dal campo che un tale Maldolo aveva donato a Romualdo, in cerca di solitudine.
Dal secondo libro dei Re 2, 1.6-14
Apparve un carro di fuoco ed Elìa salì verso il cielo.
Rit. Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore. dal salmo 30
Dal Vangelo secondo Matteo 6,1-6.16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quante volte i nostri comportamenti derivano dal giudizio altrui! Quante volte nella giornata facciamo o diciamo delle cose ben attenti a come saremo giudicati da chi amiamo! È normale che sia così ma Gesù ci chiede, nella fede, nel rapporto con Dio, di assumere un atteggiamento completamente diverso, di praticare la giustizia, l'elemosina, la preghiera e il digiuno lontano dagli sguardi altrui, avendo in mente solo la presenza del Signore. Il nostro mondo non considera la discrezione e la sobrietà come valori: il Maestro ci ricorda che l'umiltà è essenziale per poter accedere al mondo di Dio, un'umiltà autentica, non depressa, la consapevolezza del proprio valore e dei propri limiti con asciuttezza e disincanto, senso dell'ironia e bonomia. Davanti a Dio non abbiamo bisogno di essere di maniera, diversi da quello che siamo. Possiamo essere noi stessi con tutti i nostri limiti, senza paura di apparire sgraditi ai suoi occhi. Lasciamo che questa Parola ci interroghi sul serio, facciamo il punto della situazione sulla nostra generosità, sulla preghiera personale, sul digiuno che è la rinuncia al superfluo e cambiamo dove c'è da cambiare...
Il Signore predilige chi si rivolge a lui con umiltà e retta intenzione. Con questo spirito innalziamo al Padre la nostra supplica, dicendo: Soccorri il tuo popolo, Signore.
Per la Chiesa, perché sia sempre più comunità di preghiera e di fede limpida, maestra di umiltà e di carità fraterna. Preghiamo:
Per i religiosi che hanno abbracciato la vita contemplativa, perché vivano sempre con gioia e gratuità la loro vocazione. Preghiamo:
Per gli uomini in ricerca, perché il desiderio di autenticità e di verità li porti a scoprire Cristo Signore, uomo vero e perfetto. Preghiamo:
Per le persone anziane, perché trovino conforto e consolazione nella fede, che assicura la ricompensa di Dio al servo fedele. Preghiamo:
Per noi qui riuniti in assemblea, perché non cerchiamo la lode degli uomini, ma impariamo a vivere la carità e la penitenza come risposta all'amore di Dio. Preghiamo:
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