NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 15 Luglio, la Chiesa celebra la memoria di San Bonventura, vescovo e dottore PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 15 Luglio 2024 07:20

Giovanni Fidanza nacque a Bagnoregio (Viterbo) nel 1218. Bambino fu guarito da san Francesco, che avrebbe esclamato: « Oh bona ventura ». Gli rimase per nome ed egli fu davvero una «buona ventura» per la Chiesa. Studiò a Parigi e durante il suo soggiorno in Francia, entrò nell'Ordine dei Frati Minori. Insegnò teologia all'università di Parigi e formò intorno a sé una reputatissima scuola. Nel 1257 venne eletto generale dell'Ordine francescano, carica che mantenne per diciassette anni con impegno al punto da essere definito secondo fondatore dell'Ordine. Scrisse numerose opere di carattere teologico e mistico ed importante fu la «Legenda maior», biografia ufficiale di San Francesco, a cui si ispirò Giotto per il ciclo delle Storie di San Francesco. Fu nominato vescovo di Albano e cardinale. Partecipò al II Concilio di Lione che, grazie anche al suo contributo, segnò un riavvicinamento fra Chiesa latina e Chiesa greca. Proprio durante il Concilio, morì a Lione, il 15 luglio 1274. Il futuro papa Innocenzo V celebrò le esequie del Cardinale Bonaventura, e venne inumato nella chiesa francescana di Lione. Nel 1434 la salma venne traslata in una nuova chiesa, dedicata a San Francesco d’Assisi; la tomba venne aperta e la sua testa venne trovata in perfetto stato di conservazione: questo fatto ne facilitò la canonizzazione, che avvenne ad opera del papa francescano Sisto IV, il 14 aprile 1482; mentre il 14 maggio 1588 venne insignito del titolo di dottore della Chiesa, da papa Sisto V. Il 14 marzo 1490, a seguito della ricognizione del corpo del santo a Lione, venne estratto il braccio destro, per donarlo alla sua città d’origine Bagnoregio, e nel 1491, fu collocata nella concattedrale di San Nicola. Oggi, pertanto, il santo braccio di san Bonaventura è l’unica reliquia al mondo, dopo la profanazione del suo sepolcro e la dispersione dei suoi resti eseguita dagli Ugonotti nel 1562.  

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         1, 10-17

Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.

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Salmo responsoriale

Rit. A chi cammina per la retta via, mostrerò la salvezza di Dio.            dal salmo 49 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           10, 34 - 11, 1


Sono venuto a portare non pace, ma spada.
 

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Meditiamo insieme


Gesù conclude il lungo discorso di invio dei discepoli richiamando l'essenziale. E, quando Gesù richiama l'essenziale, bisogna tenersi ai braccioli. La famosa (e male interpretata!) affermazione al cuore del vangelo di oggi dice l'essenziale del messaggio cristiano: Gesù è più grande della più grande gioia che possiamo sperimentare. Più dell'amore di una donna/di un uomo, più della gioia di diventare padre/madre, più di ogni bene o avventura, o emozione, Gesù pretende di colmare il cuore di ogni discepolo. Per fare quest'esperienza Gesù ci chiede di metterci interamente in gioco, di essere disposti a perderci in lui. La tristemente famosa croce da portare, non consiste in qualche sofferenza terribile che ci può capitare, ma in uno stile di vita di chi, come Gesù, è disposto a donare la propria vita. È come se Gesù dicesse: solo donando la tua vita come me puoi fare esperienza di quanto io ti possa amare! Sfida impegnativa, la sua, ma ricca di conseguenze. Se proprio non riusciamo a donare tutta la nostra vita, a portare la croce dell'abbandono al Padre, cerchiamo almeno, in questa giornata, di vivere la provocazione di Gesù che ci dice di poter diventare più grande della più grande gioia che possiamo vivere...

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Preghiamo insieme

 

La parola di Dio ci invita ad una scena radicale di Gesù e dell'amore verso tutti gli uomini. Per avere la forza di seguirlo, preghiamo insieme:
Accogli, Signore, la nostra preghiera.

Signore, Dio geloso, ti preghiamo per la tua Chiesa: sappia testimoniare, con la parola e le scelte di vita, l'amore e la fedeltà al suo sposo Gesù.

Signore, Dio di giustizia, ti preghiamo per le nazioni: umilmente riconoscano che i contrasti si risolvono soltanto con la ricerca della giustizia.

Signore, Dio d'amore, ti preghiamo per il nostro cuore di uomini: ogni nostro affetto di sposi, di figli, di amici, sia segno e rivelazione del tuo amore.

Signore, Dio di pace, ti preghiamo per noi cristiani: insegnaci che la vera pace non è disimpegno e desiderio di tranquillità, ma è passione per la libertà e la verità.

Dio onnipotente, guarda a noi tuoi fedeli riuniti nel ricordo della nascita al cielo del vescovo san Bonaventura, e fa’ che siamo illuminati dalla sua sapienza e stimolati dal suo serafico ardore.  

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

 Dal primo libro dei Re      (18, 16b-39)

Elia vince la sfida contro i sacerdoti di Baal

Seconda Lettura

Dall'opuscolo «Itinerario della mente a Dio» di san Bonaventura, vescovo   (Cap. 7,1.2.4.6; Opera omnia, 5,312-313)

La mistica sapienza rivelata mediante lo Spirito Santo

 


Lunedì della III settimana, ufficio della memoria dal Comune dei dottori della Chiesa.


Impegno di vita


Oggi sarò discepolo di Gesù anche quando questo significa essere respinto dagli altri.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Perchè tutti i battezzati abbiano il coraggio di testimoniare il Vangelo, senza temere la morte che precede la risurrezione.


 

MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Seguire il Nazareno significa scardinare le proprie certezze, creare dei conflitti e delle antipatie, confrontarsi col mondo. Paolo Curtaz
 

 

 

  

 

Lunedì 15 Luglio 2024
 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (21 e 28 Luglio).


 

 

Lunedì 15 Luglio 2024



Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita pastorale a Castel di Lucio con il seguente programma:

Ore  9.00: Visita alle aziende presenti nel territorio; Ditta Mammana;

Ore  9.45: Visita Forgia Regina;

Ore 10.15: Visita falegnameria Tita;

Ore 10.40: Visita alla Stazione dei Carabinieri;

Ore 11.00: Visita alla casa Comunale;

Ore 16.00: Laboratorio San Lorenzo;

Ore 16.45: Incontro con l'Ordine Francescano Secolare, Apostolato della Preghiera, Milizia dell'Immacolata, Madonna dello Scoglio;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica conclusiva e conferimento dell'Unzione degli Infermi;

Ore 19.00: Incontro con il Catechismo e Azione Cattolica Ragazzi. 

Oggi, 15 Luglio, la Chiesa celebra la memoria di San Bonventura, vescovo e dottore PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 15 Luglio 2024 07:03

Giovanni Fidanza nacque a Bagnoregio (Viterbo) nel 1218. Bambino fu guarito da san Francesco, che avrebbe esclamato: « Oh bona ventura ». Gli rimase per nome ed egli fu davvero una «buona ventura» per la Chiesa. Studiò a Parigi e durante il suo soggiorno in Francia, entrò nell'Ordine dei Frati Minori. Insegnò teologia all'università di Parigi e formò intorno a sé una reputatissima scuola. Nel 1257 venne eletto generale dell'Ordine francescano, carica che mantenne per diciassette anni con impegno al punto da essere definito secondo fondatore dell'Ordine. Scrisse numerose opere di carattere teologico e mistico ed importante fu la «Legenda maior», biografia ufficiale di San Francesco, a cui si ispirò Giotto per il ciclo delle Storie di San Francesco. Fu nominato vescovo di Albano e cardinale. Partecipò al II Concilio di Lione che, grazie anche al suo contributo, segnò un riavvicinamento fra Chiesa latina e Chiesa greca. Proprio durante il Concilio, morì a Lione, il 15 luglio 1274. Il futuro papa Innocenzo V celebrò le esequie del Cardinale Bonaventura, e venne inumato nella chiesa francescana di Lione. Nel 1434 la salma venne traslata in una nuova chiesa, dedicata a San Francesco d’Assisi; la tomba venne aperta e la sua testa venne trovata in perfetto stato di conservazione: questo fatto ne facilitò la canonizzazione, che avvenne ad opera del papa francescano Sisto IV, il 14 aprile 1482; mentre il 14 maggio 1588 venne insignito del titolo di dottore della Chiesa, da papa Sisto V. Il 14 marzo 1490, a seguito della ricognizione del corpo del santo a Lione, venne estratto il braccio destro, per donarlo alla sua città d’origine Bagnoregio, e nel 1491, fu collocata nella concattedrale di San Nicola. Oggi, pertanto, il santo braccio di san Bonaventura è l’unica reliquia al mondo, dopo la profanazione del suo sepolcro e la dispersione dei suoi resti eseguita dagli Ugonotti nel 1562.  

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         1, 10-17

Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.

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Salmo responsoriale

Rit. A chi cammina per la retta via, mostrerò la salvezza di Dio.            dal salmo 49 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           10, 34 - 11, 1


Sono venuto a portare non pace, ma spada.
 

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Meditiamo insieme


Gesù conclude il lungo discorso di invio dei discepoli richiamando l'essenziale. E, quando Gesù richiama l'essenziale, bisogna tenersi ai braccioli. La famosa (e male interpretata!) affermazione al cuore del vangelo di oggi dice l'essenziale del messaggio cristiano: Gesù è più grande della più grande gioia che possiamo sperimentare. Più dell'amore di una donna/di un uomo, più della gioia di diventare padre/madre, più di ogni bene o avventura, o emozione, Gesù pretende di colmare il cuore di ogni discepolo. Per fare quest'esperienza Gesù ci chiede di metterci interamente in gioco, di essere disposti a perderci in lui. La tristemente famosa croce da portare, non consiste in qualche sofferenza terribile che ci può capitare, ma in uno stile di vita di chi, come Gesù, è disposto a donare la propria vita. È come se Gesù dicesse: solo donando la tua vita come me puoi fare esperienza di quanto io ti possa amare! Sfida impegnativa, la sua, ma ricca di conseguenze. Se proprio non riusciamo a donare tutta la nostra vita, a portare la croce dell'abbandono al Padre, cerchiamo almeno, in questa giornata, di vivere la provocazione di Gesù che ci dice di poter diventare più grande della più grande gioia che possiamo vivere...

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Preghiamo insieme

 

La parola di Dio ci invita ad una scena radicale di Gesù e dell'amore verso tutti gli uomini. Per avere la forza di seguirlo, preghiamo insieme:
Accogli, Signore, la nostra preghiera.

Signore, Dio geloso, ti preghiamo per la tua Chiesa: sappia testimoniare, con la parola e le scelte di vita, l'amore e la fedeltà al suo sposo Gesù.

Signore, Dio di giustizia, ti preghiamo per le nazioni: umilmente riconoscano che i contrasti si risolvono soltanto con la ricerca della giustizia.

Signore, Dio d'amore, ti preghiamo per il nostro cuore di uomini: ogni nostro affetto di sposi, di figli, di amici, sia segno e rivelazione del tuo amore.

Signore, Dio di pace, ti preghiamo per noi cristiani: insegnaci che la vera pace non è disimpegno e desiderio di tranquillità, ma è passione per la libertà e la verità.

Dio onnipotente, guarda a noi tuoi fedeli riuniti nel ricordo della nascita al cielo del vescovo san Bonaventura, e fa’ che siamo illuminati dalla sua sapienza e stimolati dal suo serafico ardore.  

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

 Dal primo libro dei Re      (18, 16b-39)

Elia vince la sfida contro i sacerdoti di Baal

Seconda Lettura

Dall'opuscolo «Itinerario della mente a Dio» di san Bonaventura, vescovo   (Cap. 7,1.2.4.6; Opera omnia, 5,312-313)

La mistica sapienza rivelata mediante lo Spirito Santo

 


Lunedì della III settimana, ufficio della memoria dal Comune dei dottori della Chiesa.


Impegno di vita


Oggi sarò discepolo di Gesù anche quando questo significa essere respinto dagli altri.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Perchè tutti i battezzati abbiano il coraggio di testimoniare il Vangelo, senza temere la morte che precede la risurrezione.


 

MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Seguire il Nazareno significa scardinare le proprie certezze, creare dei conflitti e delle antipatie, confrontarsi col mondo. Paolo Curtaz
 

 

 

  

 

Lunedì 15 Luglio 2024
 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (21 e 28 Luglio).


 

 

Lunedì 15 Luglio 2024



Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita pastorale a Castel di Lucio con il seguente programma:

Ore  9.00: Visita alle aziende presenti nel territorio; Ditta Mammana;

Ore  9.45: Visita Forgia Regina;

Ore 10.15: Visita falegnameria Tita;

Ore 10.40: Visita alla Stazione dei Carabinieri;

Ore 11.00: Visita alla casa Comunale;

Ore 16.00: Laboratorio San Lorenzo;

Ore 16.45: Incontro con l'Ordine Francescano Secolare, Apostolato della Preghiera, Milizia dell'Immacolata, Madonna dello Scoglio;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica conclusiva e conferimento dell'Unzione degli Infermi;

Ore 19.00: Incontro con il Catechismo e Azione Cattolica Ragazzi. 

Oggi, 14 Luglio, la Chiesa celebra la XV Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 14 Luglio 2024 07:10

La liturgia  di questa XV Domenica del tempo ordinario ci invita a riflettere in modo esplicito sul concetto di evangelizzazione e missionarietà, soprattutto nel contesto del mondo contemporaneo e avendo come riferimenti essenziali ciò che viene espressamente ricordato dalla Sacra Scrittura.
Gesù, che ha scelto e chiamato i suoi apostoli, ora affida loro la missione. Li manda a due a due. Così vuole mettere la Chiesa al riparo da ogni tentazione di protagonismo. Chiede solo la disponibilità alla missione e la povertà nel compierla. Sia la prima lettura che in Vangelo di oggi ci danno i parametri essenziali di come farsi portavoce di Dio in un mondo che cambia e quali strumenti adottare perché il Vangelo giunga, nella sua autenticità e verità, a tutte le creature. Gli operatori del vangelo non siano solo maestri di fede, ma soprattutto testimoni incrollabili della fede, anche quando c'è un rifiuto pregiudiziale verso Cristo e la Chiesa. Chiediamo al Signore proprio di essere missionari credibili a partire dal nostro ambiente di vita.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Amos        7, 12-15

Va’, profetizza al mio popolo.

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Salmo responsoriale

Rit. Mostraci, Signore, la tua misericordia.           dal salmo 84 

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Seconda lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo agli Efesini        1, 3-14

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco             6, 7-13

Prese a mandarli.

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Meditiamo insieme

Marco pone delle condizioni all'annuncio, una sintesi per ricordare ai discepoli con quale stile sono chiamati ad annunciare il Regno. I discepoli vengono mandati ad annunciare il Regno a due a due. Non esistono navigatori solitari tra i credenti, tutta la credibilità dell'annuncio si gioca nella sfida del poter costruire comunità. Parlare della comunità in termini astratti è bello e poetico. Vivere nella mia comunità, con quel membro del gruppo, con quel viceparroco, con quel cantore, è un altro affare. Non ci sentiremmo forse più a nostro agio da soli o, al limite, in compagnia di qualcuno a noi affine? Gesù ci tiene alla scommessa della convivenza fatta per amore al Vangelo. Al di sopra delle simpatie e dei caratteri, Gesù ci invita ad andare all'essenziale, a non fermarci alle sensazioni di pelle, a credere che la testimonianza della comunione, nonostante noi, può davvero spalancare i cuori. La Chiesa non è il club dei bravi ragazzi, non ci siamo scelti, Gesù ci ha scelto per avere potere sugli spiriti immondi. La Parola che professiamo e viviamo caccia la mondezza dai cuori, la parte tenebrosa che ci abita. Ecco, ancora una volta, una pagina che stimola e confronta le nostre Chiese particolari. 

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Preghiamo insieme


Dio ci ha scelti per annunciare il suo Regno, donandoci tutto ciò che è necessario per continuare la sua missione. Preghiamo perché vinca le nostre resistenze e la nostra lentezza nel rispondere al suo invito. Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, Signore, il tuo Spirito.

Per la Chiesa, nata dall'acqua del Battesimo e guidata dallo Spirito, e per i pastori della Chiesa, perché sentano la responsabilità e l'urgenza di portare la parola di Gesù a tutti gli uomini, preghiamo.

Per tutti coloro che hanno responsabilità nella società civile, perché esercitino il loro compito in spirito di servizio e non per la ricerca di prestigio, accogliendo e favorendo soprattutto i più poveri e disagiati, preghiamo.

Per coloro che sono divenuti tempio dello Spirito con il dono del Battesimo e della Confermazione, perché il dono di Dio li faccia crescere nella vita della Chiesa, preghiamo.

Per noi che oggi abbiamo accolto la tua Parola, perché ci rendiamo disponibili all'annuncio del Vangelo, testimoniando con la vita la fede che abbiamo ricevuto, preghiamo.
 
O Padre, tu doni sempre all'umanità profeti e testimoni del tuo amore. Rendici sempre coscienti del tuo dono e responsabili del compito che ci hai affidato dal giorno del nostro Battesimo. Per Cristo nostro Signore.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro dei Re    
(
16, 29 17, 16)

Il profeta Elia al tempo di Acab, re d'Israele

Seconda Lettura

Inizio del trattato «Sui misteri» di sant'Ambrogio, vescovo
   (Nn. 1-7; SC 25 bis, 156-158)

Catechesi dei riti pre-battesimali


Domenica della III settimana, ufficio della XV Domenica del tempo ordinario. Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, più dilungata perché è giorno del Signore, chiedo di scoprire una relazionalità nuova con le cose, per instaurare nella mia esistenza e nell'ambiente che mi circonda uno stile di vita sobrio e perciò libero e sereno.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   


Per i missionari e le persone che lavorano per i popoli più poveri, perché abbiano il coraggio della denuncia delle ingiustizie e la tenerezza dell'amore nell'incontro con tutti.

 

   MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Siate uniti tra voi e al tempo stesso aperti, missionari. Rimanete saldi nella fede, radicati in Cristo mediante la Parola e l’Eucaristia; siate gente che prega, per rimanere sempre legati a Cristo, come tralci alla vite, e al tempo stesso andate, portate il suo messaggio a tutti, specialmente ai piccoli, ai poveri, ai sofferenti. In ogni comunità vogliatevi bene tra voi, non siate divisi ma vivete da fratelli, perché il mondo creda che Gesù è vivo nella sua Chiesa e il Regno di Dio è vicino. Benedetto XVI

  

 

Domenica 14 Luglio 2024

 

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 


 

 

Domenica 14 Luglio 2024



Il Vescovo Guglielmo continua la Visita Pastorale a Castel di Lucio con il seguente programma:

Ore  8.00: Celebrazione Eucaristica;

Ore 11.00: Celebrazione Eucaristica e conferimento della Cresima;

Ore 16.00: Incontri personali;

Ore 17.00: Incontro con il Volontariato laico Croce Rossa, Avis, Nois, Volotariato Cattolico Unitalsi;

Ore 17.45: Incontro con i Patronati, Sindacati, Studi professionali;

Ore 18.30: Incontro con le Catechiste e i Ministri Straordinari della Comunione;

Ore 19.15: Incontro con i settori Giovani e Adulti dell'Azione Cattolica. 

Oggi, 13 Luglio, la Chiesa celebra la memoria di Sant'Enrico, imperatore PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 13 Luglio 2024 07:15

Enrico II è un esempio di rettitudine nell'arte del governare: per questo oltre che santo è patrono delle teste coronate. Nato nel 973 vicino a Bamberga, in Baviera, crebbe in un ambiente cristiano. Il fratello Bruno divenne vescovo di Augsburg (Augusta), una sorelle si fece monaca e l'altra sposò un futuro santo, il re d'Ungheria Stefano. Enrico venne educato prima dai canonici di Hildesheim e, in seguito, dal vescovo di Regensburg (Ratisbona), san Wolfgang. Si preparò così all'esercizio del potere, cosa che avvenne dapprima quando divenne Duca di Baviera, e poi nel 1014 quando " già re di Germania e d'Italia " Papa Benedetto VIII, lo incoronò a guida del Sacro Romano Impero. Tra i consiglieri ebbe Odilone, abate di Cluny, centro di riforma della Chiesa. Enrico morì nel 1024. Fu lui a sollecitare l'introduzione del Credo nella Messa domenicale.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia         6, 1-8

Uomo dalle labbra impure io sono eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti.

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Salmo responsoriale

Rit.   Il Signore regna, si riveste di maestà.           dal salmo 92

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo           10, 24-33

Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo. 

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Meditiamo insieme

 

Gridatelo sui tetti! L'invito, pieno di drammatica passione, ci viene dalla voce stessa di Gesù, dalla sua ansia di inondare il mondo con la sua Parola, con la sua esperienza. Gridarlo sui tetti: che Dio è grande, che Dio ci ama, che Dio è presente, come il cuore dell'innamorato che, gonfio, vuole comunicare a tutti la propria esperienza. All'uomo indifferente oppure travolto dal caos della vita, Gesù annuncia il tenero volto di un Dio che cammina con noi. Gridatelo sui tetti! E mi vengono in mente tutte le situazioni in cui ci vergogniamo di essere cristiani, in cui precisiamo di credere, sì, ma con molte parentesi, con molte obiezioni, per non sfigurare davanti alla "modernità". In fondo abbiamo paura della nostra fede, crediamo di dovere quasi scusarci, pensiamo che le nostre ragioni vacillino davanti al pensiero contemporaneo. Ma è così? Forse sì, per molti. L'idea che la fede sia una concessione archeologica a soggetti particolarmente fragili ed emotivi, in fondo contagia anche noi. Ma è così? Abbiamo bisogno di approfondire la nostra fede, di scrollarle di dosso la polvere dell'abitudine e del tradizionalismo, per riscoprire il volto straordinariamente umano e compassionevole, credibile e ragionevole del Dio di Gesù Cristo. Gridatelo sui tetti! Non nelle Chiese, non nelle sacrestie, non al piccolo gregge, ma nella piazza, al bar, in ufficio. Gridiamo il Vangelo con la nostra vita!

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Preghiamo insieme


Dio assiste il suo popolo con amore di padre e nulla lascia mancare perché viva felice nell'attesa della salvezza. Con fiducia, quindi, rivolgiamoci a lui, dicendo:
Assisti il tuo popolo, Signore.

Perché la Chiesa, nelle difficoltà e nelle persecuzioni, sappia scorgere il disegno amoroso di Dio che la rende conforme al suo Maestro. Preghiamo:

Perché i cristiani, in qualunque luogo e situazione della vita, non si lascino vincere dal timore nel proclamare con le parole e con gli atti, la loro adesione a Cristo. Preghiamo:

Perché chi è nello sconforto e nella sofferenza viva la certezza che niente agli occhi di Dio andrà perduto. Preghiamo:

Perché in ogni difficoltà non ci lamentiamo con Dio che non ci ascolta, ma la confrontiamo con le sofferenze patire dai testimoni della fede. Preghiamo:

Perché l'Eucaristia ci dia la forza di uniformarci in tutto, anche nella passione e nella morte, al Cristo Signore. Preghiamo:

O Dio, che hai colmato dei tuoi doni sant'Enrico e dalla regalità terrena lo hai innalzato alla corona eterna, assisti e proteggi i tuoi fedeli, perchè tra le vicende del mondo corrano incontro a te nella giustizia e nella santità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del Siracide     (47, 12-25)

Storia dei Padri da Salomone a Geroboamo

Seconda Lettura

Da una «Vita antica» di sant'Enrico   (MGH, Scriptores 4, 792-799)

Era sollecito della pace e della tranquillità della Chiesa


Sabato della II settimana, ufficio della memoria dal Comune dei santi (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della XV Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Oggi sarò discepolo di Gesù anche quando questo significa essere respinto dagli altri.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   


Perchè tutti i battezzati abbiano il coraggio di testimoniare il Vangelo, senza temere la morte che precede la risurrezione.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

La Provvidenza guida la storia del discepolo e la illumina di senso. Dio si prende presente in ogni situazione, si rende vicino, la osserva e la considera ai suoi occchi, e la rende così parte di sè: vittoriosa nello Spirito. Ecco perché il discepolo deve accrescere il senso e la coscienza della Provvidenza del suo Signore: perché Egli è sempre accanto a lui nel cammino. Luciano Sanvito

 

 

  

 

Sabato 13 Luglio 2024

 

- Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (14, 21 e 28 Luglio).

 

  

 

Sabato 13 Luglio 2024

 

- Il Vescovo Guglielmo, presso il Centro Pastorale «Maria SS. del Tindari» del Seminario estivo di Castell'Umberto, alle ore 10 presiede la riunione del Consiglio Pastorale diocesano. Dopo la preghiera iniziale e la lettura e approvazione del verbale della seduta precedente, si procede alla programmazione e al coordinamento delle attività per l’anno pastorale 2024/25 (è, infatti, desiderio del Vescovo che i vari uffici diocesani abbiano uno stretto rapporto di collaborazione, onde evitare iniziative isolate o sovrapposizion) e si dibatterà sul progetto di catecumenato matrimoniale proposto dall’Ufficio di Pastorale per la Famiglia. 

- Nel pomeriggio il Vescovo Guglielmo inizia la Visita Pastorale nella parrocchia Maria SS. delle Grazie in Castel di Lucio con il seguente programma:

Ore 17.30: Accoglienza;

Ore 18.00: Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre;

Ore 19.00: Incontro con le Confraternite;

Ore 19.30: Incontro con il Consiglio Pastorale e Consiglio per gli Affari Economici.

Oggi, 12 Luglio, la Chiesa ricorda San Giovanni Gualberto, patrono del Corpo Forestale Italiano PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 12 Luglio 2024 07:11

Nei dintorni di Firenze il nobile Giovanni Gualberto rintraccia inerme l’assassino di suo fratello: potrebbe ammazzarlo, e invece lo perdona, riceve segni soprannaturali di approvazione ed entra nel monastero di San Miniato. Questa però è una leggenda, tramandata in versioni discordi: vera è solo l’entrata in monastero. Ma rapida è l’uscita, quando monaci indignati gli dicono che l’abate ha comprato la sua carica dal vescovo. Via da San Miniato, via dal monastero infetto. Sta un po’ di tempo con gli eremiti di san Romualdo a Camaldoli (Arezzo) e poi sale tra gli abeti e i faggi di Vallombrosa (Firenze).
Qui lo raggiungono altri monaci fuggiti dal monastero dell’abate mercenario; e con essi verso il 1038 crea la Congregazione benedettina vallombrosana, approvata da papa Vittore II nel 1055 e fondata su austera vita comune, povertà, rifiuto di doni e protezioni. Cioè di quei favori, di quel “patronato” che sovrani e grandi casate esercitano nella Chiesa, nominando vescovi e abati, designando candidati al sacerdozio e popolando il clero di affaristi e concubini.
"Sono afflitto da immenso dolore e universale tristezza... trovo ben pochi vescovi nominati regolarmente, e che vivano regolarmente". Così dirà papa Gregorio VII (1073-1085), protagonista dei momenti più drammatici della riforma detta poi “gregoriana”. Ma essa comincia già prima di lui: anche in piena crisi, il corpo della Chiesa esprime forze intatte e nuove, che combattono i suoi mali: e tra queste forze c’è la comunità di Giovanni Gualberto, che si diffonde in Toscana e sa uscire arditamente dal monastero, con vivaci campagne di predicazione per liberare la Chiesa dagli indegni. A questi monaci si ispirano e si affiancano gruppi di sacerdoti e di laici, dilatando l’efficacia della loro opera, di cui si servono i papi riformatori.
Nel 1060-61 Milano ha cacciato molti preti simoniaci, e per sostituirli Giovanni Gualberto ne manda altri: uomini nuovi, plasmati dallo spirito di Vallombrosa. Dedica grande attenzione al clero secolare; lo aiuta a riformarsi, lo guida e lo incoraggia alla vita in comune: un senso pieno della Chiesa, tipico sempre in lui e nel suo Ordine, e sempre arricchito dalla forza dell’esempio. "La purezza della sua fede splendette mirabilmente in Toscana", dirà di lui Gregorio VII. E i fiorentini, in momenti difficili, affideranno agli integerrimi suoi monaci perfino le chiavi del tesoro della Repubblica.
Giovanni Gualberto muore nel monastero di Passignano, dopo aver scritto ai suoi monaci una lettera che spiega in chiave biblica il valore del “vincolo di carità” fra tutti. Papa Celestino III lo canonizzerà nel 1193. I suoi monaci torneranno nel 1951 a Vallombrosa, che avevano lasciato in seguito alle leggi soppressive del XIX secolo. Nello stesso anno, papa Pio XII proclamerà san Giovanni Gualberto patrono del Corpo Forestale italiano.
  

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Prima lettura

Dal libro del profeta Osea       14, 2-10

Non chiameremo più dio nostro l’opera delle nostre mani.

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Salmo responsoriale

Rit.   La mia bocca, Signore, proclami la tua lode.           dal salmo 50 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              10, 16-23

Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro. 

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Meditiamo insieme

 L'annuncio del Vangelo, purtroppo, non sempre è bene accolto. Lo sa bene Gesù che vede crescere intorno a sé ostilità e rifiuto! Perciò si preoccupa di avvertire i suoi discepoli e noi della difficoltà dell'impresa. Pur annunciando la strada verso la felicità con parole di perdono e di pace, spesso i cristiani incontrano resistenze e persecuzione. Perciò ci è chiesta la prudenza e l'astuzia che ci permettono di saper riconoscere coloro che non hanno nessuna intenzione di accogliere il Vangelo ma che, invece, tendono tranelli. La tragica esperienza della distruzione del Tempio di Gerusalemme farà implodere il mondo giudaico: nel tentativo di salvare il salvabile i rabbini escluderanno dal resto di Israele anche i seguaci del Nazareno. Possiamo solo immaginare la reazione dei discepoli ebrei che, a causa della loro fede in Gesù, si ritrovarono scomunicati... Oggi in molti paesi la persecuzione contro i cristiani è tornata a divampare. Preghiamo per questi nostri fratelli, chiediamo per loro la forza che viene dalla fede e per noi maggiore coerenza...

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Preghiamo insieme


Alla debolezza e alla fragilità della nostra fede, viene in soccorso la potenza di Dio. Per questo ci rivolgiamo a lui dicendo: Sostieni la nostra fede, Signore.

Per la fede perseverante delle Chiese del silenzio, concedi, o Signore, a tutta la Chiesa di confidare nella potenza del nome di Gesù che compie sempre quello che ha promesso. Preghiamo:

Per la fortezza dei martiri, dona, o Signore, a tutti i cristiani il coraggio di portare il tuo nome scritto sulla fronte in ogni circostanza della vita. Preghiamo:

Per la sofferenza silenziosa dei poveri e degli oppressi, disarma, o Signore, il cuore dei violenti e degli oppressori e usa loro misericordia. Preghiamo:

Per la mitezza e l'amore di molti cristiani, rinnova, o Signore, l'efficacia della tua perenne presenza nel mondo. Preghiamo:

Per la preghiera incessante dei contemplativi, conduci, o Signore, la storia dell'umanità verso la pienezza della tua rivelazione. Preghiamo:

Dio onnipotente ed eterno, che hai mandato il tuo Figlio nel mondo ad assumere la debolezza della carne per farla risorgere a vita nuova, ascolta la preghiera del tuo popolo ancora in cammino verso la pace che non ha fine. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro dei Re     (1, 11-35; 2, 10-12)

Davide sceglie Salomone come suo successore

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa   (Capp. 50, 1 51, 3; 55, 1-4; Funk 1, 125-127. 129)

Beati noi se praticheremo i comandamenti del Signore nella concordia della carità


Venerdì della II settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Consapevole del fatto che il Signore traccia vie rette, cerco di capire quale sia il modo giusto di affrontare situazioni difficili o scelte dure.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Per la perseveranza umile e coraggiosa di chi perdona nel tuo nome, donaci, o Signore, di veder rifiorire le nostre vite e le nostre relazioni anche quando si scontrano con la prova dell'infedeltà, dell'ingiustizia e dei tradimenti più dolorosi.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

A noi, per ora, non succede di dover rischiare la vita nel testimoniare il Signore. Gesù, però, l'aveva previsto: il discepolo non è più grande del Maestro e può essere chiamato a dare la vita per il vangelo. Scuotiamoci dal nostro cristianesimo di poltrona e pantofole e sentiamoci in profonda comunione con chi, ancora oggi, si professa cristiano rischiando la pelle!   Paolo Curtaz

 

  

 

Venerdì 12 Luglio 2024

 

- Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

- L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (14, 21 e 28 Luglio).

 

  

 

Venerdì 12 Luglio 2024


- Il Vescovo Guglielmo, presso il Centro Pastorale «Maria SS. del Tindari» del Seminario estivo di Castell'Umberto, incontra i 20 Sacerdoti della diocesi dai 25 ai 44 anni di età; l'incontro inizia alle ore 9,30 e si conclude con il pranzo.

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