NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 28 Giugno, si celebra la memoria di Sant'Ireneo, vescovo, martire e dottore della Chiesa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 28 Giugno 2024 07:49

Ireneo, discepolo di san Policarpo e, attraverso di lui, dell'apostolo san Giovanni, è una figura di primaria importanza nella storia della Chiesa. Originario dell'Asia, nato con molta probabilità a Smirne, approdò in Gallia e nel 177 succedette nella sede episcopale di Lione al novantenne vescovo san Potino, morto in seguito alle percosse ricevute durante la persecuzione contro i cristiani. Pochi giorni prima delle sommosse anticristiane, Ireneo era stato inviato a Roma dal suo vescovo per chiarire alcune questioni dottrinali. Tornato a Lione, appena sedata la bufera, fu chiamato a succedere al vescovo martire, in una Chiesa decimata dei suoi preti e di gran parte dei suoi fedeli. Si trovò a governare come unico vescovo la Chiesa dell'intera Gallia. Lui, greco, imparò le lingue dei barbari per evangelizzare le popolazioni celtiche e germaniche. E dove non arrivò la sua voce giunse la parola scritta. Nei suoi cinque libri Contro le eresie traspare non solo il grande apologista, ma anche il buon pastore preoccupato di qualche pecorella allo sbando che cerca di condurre all'ovile. Il 21 gennaio 2022 Papa Francesco lo ha proclamato dottore della Chiesa con il titolo di "doctor unitatis".

 MESSA DEL MATTINO

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re        25, 1-12

Giuda fu deportato dalla sua terra. 

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Salmo responsoriale

Rit. Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo.           dal salmo 136  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              8, 1-4

Se vuoi, puoi purificarmi
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 MESSA VESPERTINA DELLA VIGILIA DEI SANTI APOSTOLI  PIETRO e PAOLO

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        3, 1-10

Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!

 

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Salmo responsoriale

Rit. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.           dal salmo 18  

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati        1, 11-20

Era uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e di fede. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              21, 15-19

Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore. 

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Meditiamo insieme

Stupisce, e non poco, l'ammonimento di Gesù, fatto qui e altrove, a non divulgare la notizia delle guarigioni, in questo caso strabiliante, dalle malattie. Gli studiosi lo chiamano "segreto messianico", ed è un po' il leit motiv del vangelo di Marco, presente anche qui in Matteo. Gesù non ama i protagonismi, non vuole essere scambiato per un guru o un guaritore, non ama la pubblicità, diffida dall'idolatria delle folle, dai deliri religiosi di tutti i tempi,. Anzi: Gesù, a dirla tutta, non ama neppure i miracoli, perché sa che sono manipolabili, male interpretabili. Ma la sua volontà di salvezza è totale, egli vuole guarire il lebbroso, ma, una volta guarito, gli chiede di seguire il consueto iter di riammissione nella comunità attraverso il potere religioso che Gesù, nelle parole e nei fatti, mette in radicale discussione. Gesù non è un anarchico, egli ama l'uomo, ne prova compassione, brama la salvezza per ogni persona ferita e piagata, va all'essenziale. Gesù cambia le regole dal di dentro, riportandole alla propria origine, alla verità di ciò che sono in origine. La guarigione è segno del Regno che avanza, della luce che prevale sulle tenebre, della fine di ogni ombra.

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Preghiamo insieme

 

Il Signore è venuto particolarmente per soccorrere i peccatori. coscienti della nostra debolezza, presentiamogli le necessità del nostro tempo e della nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo: Guida, Padre, il nostro cammino.Risana, o Padre, le nostre ferite.
 
 
La Chiesa ha ricevuto dal Signore il compito di essere madre e maestra: preghiamo affinché sia sempre pronta a medicare le ferite dell'uomo, per guarirlo dal peccato e guidarlo al bene.
 
I popoli del terzomondo sono ancora afflitti dalla piaga della lebbra: preghiamo affinché la giustizia e la carità costruiscano l'uguaglianza effettiva tra gli uomini.
 
Il mondo della medicina è in continuo progresso. preghiamo affinché la crescita della preparazione tecnica sia accompagnata dal rispetto e dall'amore verso gli ammalati.
 
Molti nostri fratelli soffrono di malattie incurabili: preghiamo affinché la benevolenza di Dio e le carità degli uomini ricolmi i loro cuori e li ripaghi di ogni sofferenza.
 
Spesso il peccato ci toglie pace e serenità: preghiamo affinché impariamo ad avvicinarci con più fiducia al Signore, fonte di perdono e di vita nuova.

O Dio, che al vescovo sant’Ireneo hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa nella verità e nella pace, fa’ che per sua intercessione ci rinnoviamo nella fede e nell’amore, e cerchiamo sempre ciò che promuove l’unità e la concordia.  

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro di Samuele     (25, 14-24a. 28-39)

Davide e Abigail

Seconda Lettura

Dal «Trattato contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo       (Lib. IV, 20, 5-7; SC 100, 640-642. 644-648)

L'uomo vivente è gloria di Dio; vita dell'uomo è la visione di Dio

Venerdì della IV settimana, ufficio della memoria dal comune di un martire (fino all'Ora Nona); antifona propria al Benedictus. Primi Vespri della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Compieta I della domenica con l'orazione Visita.

 


 Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, prenderò coscienza che il mio modo d'essere freddo, distaccato, risentito, pretenzioso, esigente con chi mi vive accanto è lebbra spirituale perché è mancanza di amore. E poi, con tanta lieta fiducia, mi appoggerò a Gesù che abita in me.  

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Per quanti nella vita hanno commesso gravi errori, perché ritrovino le vie della verità e della giustizia e incontrino accoglienza e misericordia nella comunità cristiana.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero. Santa Teresa di Calcutta

 

  

 

Venerdì 28 Giugno 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione;

- Delegazione Ecumenica del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli;

- Partecipanti al Capitolo Generale della Società del Verbo Divino (Verbiti);

- Vescovi dell’Etiopia, in Visita “ad Limina Apostolorum”.

 


 

 

Venerdì 28 Giugno 2024


- Alle ore 18.30, nella Chiesa Madre di Gioiosa Marea, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa della vigilia dei Santi Pietro e Paolo e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 27 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Cirillo d'Alessandria PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 27 Giugno 2024 07:02

Cirillo (370-444), che succedette allo zio Teofilo, vescovo di Alessandria d’Egitto tra il 385 e il 412, fu protagonista assoluto nella Chiesa della prima metà del V secolo. Fronteggiò gli avversari della Cristianesimo con la stessa determinazione con cui combatté le derive teologiche dentro la Chiesa stessa. Scrittore prolifico e polemico, non si sottrasse nelle dispute contro i pagani e contro i giudei e divenne punto di riferimento nelle dispute teologiche che precedettero e seguirono il III Concilio Ecumenico, celebrato ad Efeso nel 431. In quegli anni particolarmente difficili per la Chiesa, Cirillo, nonostante alcune situazioni ancora oscure sotto un profilo storico, governò la Chiesa di Alessandria d’Egitto difendendo strenuamente l’ortodossia. In fermezza al servizio della santità del battagliero vescovo di Alessandria, anche se tardivamente riconosciuta, almeno in Occidente. Infatti, soltanto sotto il pontificato di Leone XIII il suo culto venne esteso a tutta la Chiesa latina, ed egli ebbe il titolo di "dottore". Titolo di gloria per il vescovo di Alessandria fu di avere elaborato in questa occasione una autentica e limpida teologia dell'incarnazione. "L'Emmanuele consta con certezza di due nature: di quella divina e di quella umana.

 

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re        24, 8-17

Il re di Babilonia deportò Ioiachìn e tutti gli uomini di valore a Babilonia. 

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Salmo responsoriale

Rit. Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.           dal salmo 78  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              7, 21-29

La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.  

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Meditiamo insieme

 

Anche noi siamo stupiti e anche un po' scossi. Gesù parla con autorevolezza, è evidente a tutti che sa bene di cosa parla. Leggendo ci accorgiamo che le sue parole, in questo caso, sono rivolte a noi. A noi discepoli che cerchiamo con semplicità e autenticità di vivere il vangelo, che cerchiamo di lasciare che esso porti frutto alle nostre piccole vite. E l'ammonimento del Signore ci riguarda: corriamo il rischio di parlare tanto di lui, di pregarlo, di impegnarci senza che davvero la sua presenza abiti le nostre quotidianità. Ci accorgiamo se siamo davvero credenti, se il vangelo ha scavato la nostra vita quando questa ci mette davanti a delle tempeste inattese e devastanti. Quando la malattia o il fallimento bussano alla nostra porta, allora ci rendiamo conto se la fede ha inciso o meno nella nostra speranza, se ha nutrito la nostra consapevolezza, se ha cambiato le nostre scelte. Meditiamo la Parola, ancora e ancora, perché affondi nel terreno delle nostre convinzioni e ponga fondamenta ben salde per la nostra vita, per le tante cose che costruiamo e che restano in piedi solo se poggiano su Dio...

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Preghiamo insieme

 

Preghiamo il Padre, perché ci doni la fedeltà e la coerenza necessarie per costruire la nostra casa sulla roccia, dicendo: Guida, Padre, il nostro cammino.

Per il popolo di Dio, perché la frequenza ai sacramenti e l'obbedienza al vangelo siano stabile fondamento della sua missione nel mondo. Preghiamo.

Per i giovani, perché lo Spirito susciti in molti di loro la forza di corrispondere alla chiamata al sacerdozio e alla vita religiosa. Preghiamo.

Per i giovani sposi, perché fondino la loro unione sulla grazia del sacramento ricevuto e sulla ricerca di una comunione perfetta nello spirito e nel corpo. Preghiamo.

Per quanti sono in ricerca della verità, perché la lealtà verso se stessi e il desiderio di realizzarsi li spinga ad avvicinarsi al Cristo redentore. Preghiamo.

Per noi qui riuniti in assemblea, perché non basiamo la costruzione del futuro sulle nostre buone intenzioni, ma sull'adesione a Cristo presente nell'Eucaristia e nella Chiesa. Preghiamo.


O Dio, che hai fatto del santo vescovo Cirillo di Alessandria uno strenuo assertore della divina maternità della beata Vergine Maria, concedi al tuo popolo, che la riconosce vera Madre di Dio, il dono della salvezza nel Cristo tuo Figlio, fatto uomo per noi.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro di Samuele    (21, 1-10; 22, 1-5)

Fuga di Davide

Seconda Lettura

Dalle «Lettere» di san Cirillo d'Alessandria, vescovo       (Lett. 1; PG 77, 14-18. 27-30)

La divina maternità della vergine Maria


Giovedì della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune dei dottori della Chiesa.

 


 Impegno di vita

Se credo in Cristo devo mettermi alla sua sequela e vivere con coerenza i suoi insegnamenti: solo così la mia vita sarà simile alla casa costruita sulla roccia. Di fronte alle avversità, ai cattivi esempi, agli egoismi, continuerò ad essere saldo nella fede e nelle opere di carità.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

 

Per  la Chiesa, perchè san Cirillo con la sua protezione, la guidi nel percorrere le vie della fedeltà profetica al Vangelo e all'attenzione profonda alle necessità dell'uomo, nel dialogo autentico e nell'aiuto gratuito e disinteressato.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

La grazia a buon prezzo è il nemico mortale della nostra Chiesa. Noi oggi lottiamo per la grazia a caro prezzo. Grazia a buon prezzo è grazia senza che si segua Cristo, grazia senza croce, grazia senza il Cristo vivente e incarnato. Grazia a caro prezzo è l'Evangelo che si deve sempre di nuovo cercare, il dono che si deve di nuovo chiedere, la porta alla quale si deve sempre di nuovo picchiare. È a caro prezzo perché chiama a seguire Gesù Cristo; è a caro prezzo perché l'uomo l'acquista al prezzo della propria vita. Dietrich Bonhoeffer

  

 

Giovedì 27 Giugno 2024

 


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza

- S.E. Mons. Rogelio Cabrera López, Arcivescovo Metropolita di Monterrey (Messico);

- Membri dell’Assemblea Plenaria della Pontificia Commissione per l’America Latina;

- Sua Altezza Eminentissima Fra’ John T. Dunlap, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, e Seguito;

- Partecipanti all’Assemblea della Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali (R.O.A.C.O.);

- Partecipanti al Capitolo Generale della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù (Dehoniani). 

 


 

 

Giovedì 27 Giugno 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 26 Giugno, la Chiesa ricorda San Josemaria Escrivá, sacerdote e fondatore dell'Opus Dei PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 26 Giugno 2024 07:20

 

Josemaría Escrivá nacque a Barbastro (Spagna) il 9 gennaio 1902. Fu ordinato sacerdote nel 1925. Nel 1927 iniziò a Madrid un instancabile lavoro sacerdotale dedicato in particolare ai poveri e ai malati nelle borgate e negli ospedali. Il 2 ottobre del 1928 ricevette una speciale illuminazione divina e fondò l'Opus Dei, un'istituzione della Chiesa che promuove fra cristiani di tutte le condizioni sociali una vita coerente con la fede in mezzo al mondo attraverso la santificazione delle opere quotidiane: il lavoro, la cultura, la vita familiare... Alla sua morte, nel 1975, la sua fama di santità si è diffusa in tutto il mondo, come dimostrano le molte testimonianze di favori spirituali e materiali attribuiti all'intercessione del fondatore dell'Opus Dei, fra cui anche guarigioni clinicamente inesplicabili. Il 6 ottobre 2002 è stato canonizzato nel corso di una solenne cerimonia presieduta dal Santo Padre Giovanni Paolo II alla presenza di oltre 300 mila fedeli.

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re       22,8-13;23,1-3

Il re lesse alla presenza del popolo tutte le parole del libro dell’alleanza, trovato nel tempio del Signore e concluse l’alleanza davanti al Signore.

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Salmo responsoriale

Rit.  Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti.           dal salmo 118 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              7, 15-20

Dai loro frutti li riconoscerete. 

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Meditiamo insieme

Dai loro frutti li riconoscerete. Il detto di Gesù, talmente importante da essere ripreso due volte da Matteo in poche righe, diventa uno strumento molto importante per il discernimento delle persone di fede che incontriamo. Oggi, grazie alla capillare diffusione dei media, il mondo (anche cattolico) è davvero diventato piccolo e possiamo conoscere molte proposte interessanti, molti accattivanti progetti, molti predicatori affascinanti. Negli ultimi decenni abbiamo visto crescere nuove forme di aggregazione ecclesiale: movimenti, rivelazioni private, carismi... Come giudicare tutte queste novità? Il criterio è sempre lo stesso: dai frutti. Nessun rovo produce succosa uva da tavola! Così possiamo vedere se la fede proposta porta a frutti di conversione, di pace interiore, di operosa carità, di perdono. Ma se questo è vero possiamo anche dire il contrario!, ci sono persone che producono abbondanti frutti di bene e di luce pur non dichiarandosi apertamente credenti. Il vangelo di oggi, insomma, ci spinge a superare gli stereotipi, a non fermarci alle apparenze, così diffuse fra noi cristiani!, per andare all'essenziale, per restare concreti.

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Preghiamo insieme

 

 
Dio Padre vuole la salvezza di ogni uomo. Affinché si compia questa promessa, diciamo insieme:
Dio, fonte di ogni bene, ascoltaci.

Per la santa Chiesa, perché l'azione dello Spirito la aiuti a condividere le esigenze dell'uomo contemporaneo e ne ravvivi l'apertura missionaria al mondo. Preghiamo:

Per i sacerdoti e i religiosi, perché l'ideale dell'imitazione di Cristo li faccia guide sicure e generatori fecondi della comunità cristiana. Preghiamo:

Per la fame nel mondo, perché la solidarietà dei più ricchi sia offerta con gratuità per attuare la giusta perequazione dei beni. Preghiamo:

Per la famiglia, perché crescano in essa la consapevolezza e le ragioni della sua unità voluta da Dio, a vantaggio della persona e per il bene della civiltà. Preghiamo:

Per tutti i cristiani, perché il loro impegno sociale sia testimonianza viva del rinnovamento umano prodotto dall'incontro con Cristo. Preghiamo:
 
O Dio, ricco di sapienza e di misericordia, la tua gloria è l'uomo che vive. Donaci di aderire con tutto il cuore e con tutta l'anima al messaggio evangelico, affinché con sapienza lavoriamo alla costituzione del tuo regno sulla terra. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro di Samuele     (19, 8-10; 20, 1-17)

Amicizia tra Davide e Giònata

Seconda Lettura

Dal trattato «L'amicizia spirituale» del beato Aelredo, abate       (Lib. III; PL 195, 692-693)

La vera, perfetta ed eterna amicizia

Mercoledì della IV settimana, ufficio della feria del tempo ordinario. 

 

Impegno di vita

Oggi prego lo Spirito Santo che mi aiuti a produrre buoni frutti nell'amore e nel servizio al prossimo.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Benedici, o Signore, tutti gli studenti italiani e assistili negli esami di maturità, perché possano svolgere al meglio queste prove e concludere il loro lungo periodo di itinerario formativo con una verifica positiva.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

"La bontà consiste nell'uscire da se stessi orientandosi verso gli altri. Sta nel mettere gli altri al nostro posto e trattarli come vorremmo essere trattati noi". F. Faber

 

  

 

Mercoledì 26 Giugno 2024

 

- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Sua Beatitudine Eminentissima il Signor Cardinale Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., Patriarca di Gerusalemme dei Latini;

- Em.mo Card. Mauro Gambetti, O.F.M. Conv. Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano;

- S.E. il Signor Marek Lisánsky, Ambasciatore di Slovacchia, in visita di congedo;

- Delegazione della Moschea di Bologna.

 

 

  

 

Mercoledì 26 Giugno 2024


- Nel Centro Pastorale «Maria Santissima del Tindari» di Castell’Umberto, il Vescovo Guglielmo partecipa alla conclusione del Corso di Formazione permanente dei presbiteri. Il tema del corso è stato “Questioni emergenti in Bioetica e Morale sessuale. Aspetti pastorali”; ha guidato le riflessioni e il dialogo Padre Maurizio Pietro Faggioni, Frate Minore, professore ordinario di Bioetica presso l’Accademia Alfonsiana di Roma. 

Oggi, 25 Giugno, la Chiesa ricorda San Guglielmo, abate PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 25 Giugno 2024 07:37

Guglielmo di Montevergine era nato a Vercelli nel 1085 da nobile famiglia. Divenuto monaco, decise di recarsi in Palestina. Lungo il cammino si fermò in Irpinia dove fondò la Congregazione Benedettina di Montevergine, con caratteristiche cenobitiche. Sentendo il bisogno di solitudine, nominò il suo successore nella Congregazione, che abbandonò per poi fondare altri monasteri, fra cui quello di San Salvatore, diviso in due parti destinate rispettivamente ai religiosi e alle religiose. La sua opera infaticabile lo portò ancora più lontano verso Rocca San Felice, Foggia e Troia. L'ideale di vita ascetica da lui proposto, sostanzialmente legato alla Regola benedettina, faceva parte del movimento spirituale che cercava una Regola più pura e dava maggior spazio alla preghiera e alla contemplazione. Morì a Goleto, in Irpinia, il 24 giugno 1142.

 

 

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re        19,9-11.14-21.31-35.36

Proteggerò questa città per salvarla, per amore di me e di Davide mio servo.

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Salmo responsoriale

Rit. Dio ha fondato la sua città per sempre.           dal salmo 47

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             7,6. 12-14

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
 

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Meditiamo insieme

 

Siamo chiamati a giudicare noi stessi e gli altri come Dio fa: con amorevolezza e autenticità. Il discepolo, prima di giudicare gli altri, guarda ai propri limiti, riconosce la trave che gli impedisce di vedere bene... Ma, nel contempo, sa distinguere bene chi gli sta intorno. Siamo chiamati ad essere un libro aperto, autentici e schietti, accoglienti e disponibili, certo, ma anche a riconoscere chi, travestendosi da pecora, è invece un lupo rapace. Anche nelle nostre comunità ci sono persone poco centrate che abusano della nostra disponibilità e pretendono un'amicizia e un'intimità di relazione poco trasparente. Penso che Gesù intenda proprio questo quando chiede ai suoi di non dare le perle ai porci. Ci sono persone con cui è impossibile parlare efficacemente di Dio. Altre che lo fanno solo in spirito polemico e provocatorio. Altre che si nascondono dietro alla fede per non vedere i propri limiti e il percorso di crescita che dovrebbero affrontare. Non è certo facile destreggiarsi fra prudenza e disponibilità, ma è possibile e necessario. Una porta stretta che ci fa crescere nello spirito evangelico, senza diventare insignificanti o inutilmente ingenui.

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Preghiamo insieme

 

Lo Spirito Santo è il principale ispiratore della preghiera della chiesa; affidandoci alla sua intercessione, innalziamo al Padre la nostra supplica. Preghiamo insieme e diciamo: Esaudisci il tuo popolo, Signore.

Per la Chiesa, perché la parola di Cristo la solleciti a continua e profonda conversione per testimoniare la strada della salvezza. Preghiamo:

Per la nostra società, perché non si abbandoni alla ricerca esclusiva del benessere materiale, ma ritrovi l'entusiasmo per gli ideali di verità, di carità e giustizia. Preghiamo:

Per il mondo del lavoro, perché la difesa degli interessi personali contempli il rispetto dei diritti altrui, e la solidarietà prevalga sull'egoismo. Preghiamo:

Per quanti soffrono nel corpo e nello spirito, perché il conforto della fede li aiuti ad offrire a Dio la loro condizione terrena, come pegno per la salvezza eterna. Preghiamo:

Per tutti noi, perché in ogni circostanza riconfermiamo la nostra appartenenza a Cristo per continuare la sua opera dentro il mondo. Preghiamo:


O Signore, che hai condiviso in tutto, eccetto il peccato, la nostra condizione umana, aiutaci a riconoscere la strada che porta ad una pace piena, affinché con la vita rendiamo gloria a te che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro di Samuele     (17, 57 - 18, 9. 20-30)

Invidia di Saul verso Davide

Seconda Lettura

Dal trattato «L'ideale perfetto del cristiano» di san Gregorio di Nissa, vescovo       (PG 46, 283-286)

Manifestiamo Cristo in tutta la nostra vita

Martedì della IV settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.  

Impegno di vita

La maldicenza è come un fiammifero acceso gettato il un pagliaio. Oggi presto attenzione alle mie parole, evitando calunnie e malignità.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè il Signore ci insegni a vedere il bene e a combattere l'egoismo e la cattiveria.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

Non protestare per l'abbandono di Dio nella tua vita! Dio è fedele. Non t'abbandonerà mai, ha posto in-fatti in te la sua dimora. Se i rami di un albero nascondono i raggi del sole non significa che il sole si sia spento. Osserva meglio e vedrai che il sole tornerà a splendere appena scuoti le prime foglie. Sergio Jeremia de Souza

 

  

 

Martedì 25 Giugno 2024

 

 

 

 

 

Martedì 25 Giugno 2024

Onomastico del Vescovo Guglielmo.


- Nel Centro Pastorale «Maria Santissima del Tindari» di Castell’Umberto, il Vescovo Guglielmo partecipa al Corso di Formazione permanente dei presbiteri. Ogni giorno l’incontro inizia alle ore 10 e si conclude alle 13 con il pranzo comunitario nel refettorio del Seminario. Il tema del corso sarà “Questioni emergenti in Bioetica e Morale sessuale. Aspetti pastorali”; guiderà le riflessioni e il dialogo Padre Maurizio Pietro Faggioni, Frate Minore, professore ordinario di Bioetica presso l’Accademia Alfonsiana di Roma.

Oggi, 24 Giugno, la Chiesa celebra la Natività di San Giovanni Battista PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 24 Giugno 2024 07:42

Giovanni Battista è l'unico santo, fatta esclusione di Maria, di cui si celebri non solo il giorno del ritorno al Padre (29 agosto), ma anche quello della nascita terrena (oggi, 24 giugno). E a livello di solennità!
Gesù stesso, parlando di lui, lo ha indicato quale profeta, anzi più che profeta, rivelandone l'intima grandezza. Eppure, sulle labbra di quest'uomo non troviamo che il riconoscimento della propria piccolezza.
A chi, conquistato dalla sua non comune statura umana, lo segue entusiasta, fino a dubitare che sia lui il Messia atteso, Giovanni dichiara senza mezzi termini: "Non sono ciò che voi pensate!".
Questa solennità si rivela, allora, una preziosa occasione per conoscere la rotta da percorrere per attingere gioia direttamente alla Sorgente. A San Giovanni Battista affidiamo il cammino personale ed ecclesiale della santità che come egli ci ha insegnato reca in sé le connotazioni della radicalità evangelica, la quale richiede scelte coraggiose in ogni campo e soprattutto in quello più tipicamente giovanneo quale è la penitenza, l'annuncio, la fedeltà ai principi morali ispiratori del nostro agire quotidiano.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Isaia        49, 1-6


  Ti renderò luce delle nazioni.

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Salmo responsoriale

Rit. Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda.           dal salmo 138 

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Seconda lettura

Dagli Atti degli Apostoli        13, 22-26
 

Giovanni aveva preparato la venuta di Cristo.  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca             1, 57 - 66.80

Giovanni è il suo nome.
 

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Meditiamo insieme

Giovanni Battista è una figura di riferimento essenziale nel percorso di fede del discepolo. E la Chiesa ha sempre preso molto sul serio l'invito fatto da Gesù di considerarlo come il più grande uomo mai vissuto sulla terra. Perciò Giovanni è l'unico santo, insieme alla madre di Dio, di cui celebriamo anche la nascita in maniera solenne. Una data, quella di oggi, assolutamente convenzionale (sei mesi prima di Natale) e che è servita al cristianesimo per "battezzare" i riti pagani della mietitura. Per noi, oggi, l'occasione per riscoprire, all'interno della Chiesa, il valore della profezia; la necessità di avere sempre una tensione ideale profonda nel proporre una fede fatta anche di valori assoluti, di deserto, di radicalità, come solo Giovanni ha saputo sommamente rappresentare. Un cristianesimo accomodante, istituzionalizzato, più legato al tempio che al deserto, rischia di allontanarsi dalla tensione ideale che sempre va ricordata a chi si mette sulle tracce del Nazareno. Il Battista ricorda al nostro cristianesimo da poltrona e pantofole che la passione per Dio e per la verità può consumare e portarci al martirio. Meglio farne memoria, d'ogni tanto! Giovanni Battista è sicuramente una grande luce che si è accesa nella storia di questa umanità, spesso richiusa in un deserto spirituale e morale senza vie di uscite. Egli è l'uomo e il santo della speranza e della fiducia in un avvenire migliore, purché questo sia incentrato sul Cristo ed orientato al vero Messia e alla buona novella del Regno

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Preghiamo insieme

 

Oggi festeggiamo la nascita di Giovanni Battista. E un giorno di gioia, nel quale ci è annunciato il Messia. Infatti a suo tempo Giovanni lo indicherà ai suoi discepoli: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo". Il Signore conceda anche noi di metterci con tutte le nostre energie al servizio di Cristo e di preparare la sua venuta nel mondo. Preghiamo insieme e diciamo: Rinnova, Signore, i prodigi del tuo Spirito.

Per la Chiesa, affinché annunci senza paura il messaggio del Vangelo, e riveli la presenza di Cristo, sempre vivo e presente in lei: preghiamo. 

Per i pastori della Chiesa. Perché predichino coraggiosamente la verità, ma lo facciano con umiltà, pazienza e carità, affinché essa sia da tutti accettata: preghiamo.

Per i cristiani. Perché si sforzino di mettere in pratica per primi gli insegnamenti di Cristo, per insegnarli con maggior efficacia nel loro ambiente di vita: preghiamo.  

"Che sarà mai questo bambino"? - si domandava la gente, parlando di Giovanni Battista. Perché i genitori si preoccupino di preparare l'avvenire dei loro figli, rivelando loro un Cristo vivo, dinamico e pieno di amore: preghiamo.   

Per la nostra comunità. Perché ognuno si impegni a vivere nello spirito di Giovanni Battista, osservando per primo gli insegnamenti di Cristo per poterli insegnare agli altri: preghiamo.

O Padre, che hai mandato san Giovanni Battista a preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto, allieta la tua Chiesa con l’abbondanza dei doni dello Spirito, e guidala sulla via della salvezza e della pace. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro del profeta Geremia     (1, 4-10. 17-19)

Vocazione del profeta

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo
      (Disc. 293, 1-3; PL 38, 1327-1328)

Voce di chi grida nel deserto

Ufficio della solennità della Natività di San Giovanni Battista. Te Deum. All’Ora media antifona propria, salmodia complementare - Secondi Vespri della solennità. Compieta II della domenica con l’orazione Visita.

 

Impegno di vita

Oggi cercherò di imitare Giovanni Battista, indicando Gesù ai fratelli che incontrerò: lui deve crescere, io diminuire!


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè sull'esempio di San Giovanni Battista, rifiutiamo ogni compromesso col male e troviamo il coraggio per realizzare la nostra conversione.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

Giovanni Battista è consacrato al suo Signore come lo sarà il vero discepolo che seguirà il suo Maestro nella fede e nell'amore. Una sequela totale che abbraccia tutto l'arco dell'esistenza dalla nascita alla morte, proprio come il Battista chiamato dal grembo della madre e votato alla giustizia del regno di Dio sino al suo martirio. Card. Gianfranco Ravasi

 

  

 

Lunedì 24 Giugno 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede;

- Em.mo Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo Metropolita di Bologna, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana;

- Membri del Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo;

- Delegazione della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEduF);

- Il Reverendo Monsignore Gilles Wach, Priore Generale dell’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote, e Seguito;

- Il Reverendo Monsignore Fernando Ocáriz Braña, Moderatore Generale della Prelatura dell’Opus Dei; con il Reverendo Monsignore Mariano Fazio;

- Soci del Circolo San Pietro.

 

 

Lunedì 24 Giugno 2024


- Da oggi a mercoledì 26 giugno, nel Centro Pastorale «Maria Santissima del Tindari» di Castell’Umberto, il Vescovo Guglielmo partecipa al Corso di Formazione permanente dei presbiteri. Ogni giorno l’incontro inizierà alle ore 10 e si concluderà alle 13 con il pranzo comunitario nel refettorio del Seminario. Il tema del corso sarà “Questioni emergenti in Bioetica e Morale sessuale. Aspetti pastorali”; guiderà le riflessioni e il dialogo il Prof. d. Maurizio Pietro Faggioni, professore ordinario di Bioetica presso l’Accademia Alfonsiana di Roma.

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