Oggi, 3 Luglio, la Chiesa celebra la festa di San Tommaso, Apostolo
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Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 03 Luglio 2024 07:16
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Tommaso lo incontriamo tra gli Apostoli, senza nulla sapere della sua storia precedente. Il suo nome, in aramaico, significa “gemello”. Ci sono ignoti luogo di nascita e mestiere. Il Vangelo di Giovanni, al capitolo 11, ci fa sentire subito la sua voce, non proprio entusiasta. Gesù ha lasciato la Giudea, diventata pericolosa: ma all’improvviso decide di ritornarci, andando a Betania, dove è morto il suo amico Lazzaro. I discepoli trovano che è rischioso, ma Gesù ha deciso: si va. E qui si fa sentire la voce di Tommaso, obbediente e pessimistica: "Andiamo anche noi a morire con lui". E’ sicuro che la cosa finirà male; tuttavia non abbandona Gesù: preferisce condividere la sua disgrazia, anche brontolando.
Facciamo torto a Tommaso ricordando solo il suo momento famoso di incredulità dopo la risurrezione. Lui è ben altro che un seguace tiepido. Ma credere non gli è facile, e non vuol fingere che lo sia. Dice le sue difficoltà, si mostra com’è, ci somiglia, ci aiuta. Eccolo all’ultima Cena (Giovanni 14), stavolta come interrogante un po’ disorientato. Gesù sta per andare al Getsemani e dice che va a preparare per tutti un posto nella casa del Padre, soggiungendo: "E del luogo dove io vado voi conoscete la via". Obietta subito Tommaso, candido e confuso: "Signore, non sappiamo dove vai, e come possiamo conoscere la via?". Scolaro un po’ duro di testa, ma sempre schietto, quando non capisce una cosa lo dice. E Gesù riassume per lui tutto l’insegnamento: "Io sono la via, la verità e la vita". Ora arriviamo alla sua uscita più clamorosa, che gli resterà appiccicata per sempre, e troppo severamente. Giovanni, capitolo 20: Gesù è risorto; è apparso ai discepoli, tra i quali non c’era Tommaso. E lui, sentendo parlare di risurrezione “solo da loro”, esige di toccare con mano. E’ a loro che parla, non a Gesù. E Gesù viene, otto giorni dopo, lo invita a “controllare”... Ed ecco che Tommaso, il pignolo, vola fulmineo ed entusiasta alla conclusione, chiamando Gesù: “Mio Signore e mio Dio!”, come nessuno finora aveva mai fatto. E quasi gli suggerisce quella promessa per tutti, in tutti i tempi: "Beati quelli che, pur non avendo visto, crederanno".
 

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Prima lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini        2, 19-22

  Edificati sopra il fondamento degli apostoli.
 

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Salmo responsoriale

Rit. Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.           dal salmo 117  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni           20, 24-29

Mio Signore e mio Dio. 

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Meditiamo insieme

San Tommaso, patrono di tutti gli entusiasti che buttano il cuore oltre l'ostacolo, che ci credono a questo Cristo, aiuta quelli che hanno sperimentato sulla propria pelle il fallimento della vita. Dona loro di non lasciarsi travolgere dalla rabbia e dal dolore, ma di sapere che il Maestro ama la loro generosità, come ha amato la tua. San Tommaso, patrono di tutti gli scandalizzati dall'incoerenza della Chiesa, aiuta chi è stato ferito dalla spada del giudizio clericale a non fermarsi alla fragilità dei credenti ma di fissare lo sguardo sullo splendore del risorto che essi indegnamente professano. San Tommaso, patrono dei tenaci, aiuta a non sentirci migliori quando, come te, vediamo che i nostri fratelli nella fede sono piccini, ma a restare fedeli al grande sogno del Maestro che è la Chiesa e a convertire la Chiesa a partire da noi stessi. San Tommaso, patrono dei crocefissi senza chiodi, che hai visto nel segno delle palme del Signore riflesso lo squarcio che la sua morte aveva provocato nel tuo cuore, aiuta a vedere che il dolore, ogni dolore, il nostro dolore è conosciuto da Dio. San Tommaso, patrono dei discepoli, primo, tra i Dodici, ad avere professato la divinità di Cristo, aiutaci a professare con franchezza la nostra fede nel volto di Dio che è Gesù.

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Preghiamo insieme

 

La realtà che ci rende Chiesa, fratelli e sorelle, è la presenza di Gesù risorto in mezzo a noi. Nella gioia che è frutto di questa consapevolezza, eleviamo al Padre le nostre preghiere. Preghiamo dicendo: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Perché le Chiese e le comunità cristiane si incamminino con decisione e passione sulla strada della piena unità. Preghiamo.
 
 
Perché i cristiani, che si riuniscono nell’assemblea domenicale per celebrare la santa Eucaristia, sperimentino il senso della festa e della comunione fraterna intorno a Cristo risorto. Preghiamo.
 
 
Per tutti coloro che sono increduli o dubbiosi, perché il Signore risorto si manifesti nella loro vita e li attragga a sé con il suo amore misericordioso. Preghiamo.
 
 
Per coloro che hanno il compito di annunciare il Vangelo, perché proclamino con la vita ciò che credono con il cuore. Preghiamo.
 
Per la nostra comunità, perché sia animata da una fede autentica, vissuta nell’ascolto assiduo della Parola e nella carità fraterna. Preghiamo.
 
Esulti la tua Chiesa, o Dio, nostro Padre, nella festa dell’apostolo Tommaso; per la sua intercessione si accresca la nostra fede, perché credendo abbiamo vita nel nome del Cristo, che fu da lui riconosciuto suo Signore e suo Dio. 
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo apostolo    (4, 1-16)


Facciamoci imitatori dell'Apostolo come egli lo è di Cristo


Seconda Lettura


Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa
(Om. 26, 7-9; PL 76, 1201-1202)

Signore mio e Dio mio

Ufficio della festa con parti proprie. Te Deum.


 Impegno di vita

Oggi offrirò piccoli atti di fede, in modo da fortificare la mia visione di fede anche dinanzi alle circostanze più trascendenti della mia vita e di coloro che mi stanno vicino. 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

 

Perchè la poca fede, che ci rende incerti e paurosi, si rinfranchi con il germe della risurrezione posto in noi, poichè il Cristo risorto è la nostra forza.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

La divina clemenza mirabilmente stabilì che quel discepolo incredulo, mentre toccava le ferite nella carne del suo Maestro, sanasse a noi le ferite dell'infedeltà. A noi infatti giova piú l'incredulità di Tommaso che non la fede dei discepoli credenti perché mentre egli, toccando con mano, ritorna alla fede, l'anima nostra, lasciando da parte ogni dubbio si consolida nella fede. San Gregorio Magno

  

 

Mercoledì 3 Luglio 2024

 

  Le Udienze Generali del mercoledì, come di consueto, sono sospese per tutto il mese di luglio. Riprenderanno mercoledì 7 agosto. 

 


 

 

Mercoledì 3 Luglio 2024


- Ricorre oggi il 69° anniversario dell'Ordinazione Sacerdotale di Mons. Carmelo Ferraro, Vescovo di Patti dal 1978 al 1988.

- Ricorre oggi il 58° anniversario dell'Ordinazione Sacerdotale di Mons. Ignazio Zambito, Vescovo di Patti dal 1989 al 2017.

- Alle ore 11, nella Cappella del Seminario estivo di Castell'Umberto, il Vescovo Guglielmo presiede la Concelebrazione Eucaristica con i Sacerdoti presenti in occasione del XXV anniversario di sacerdozio dei Rev.mi Don Giuseppe Di Martino, parroco del Sacro Cuore di Patti e Don Pietro Pizzuto, arciprete di Sinagra; segue il pranzo comunitario.





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