NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 30 Giugno, la Chiesa celebra la XIII Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 30 Giugno 2024 07:45

Celebriamo oggi la XIII Domenica del Tempo Ordinario.  La Liturgia esprime oggi un inno alla vita e un forte richiamo alla fede nell’immortalità. Dio stesso si presenta come il Dio dei vivi: è il Signore della vita e vuole donarla in abbondanza a tutti. La morte, per chi crede, non è la fine di tutto, bensì il “passaggio” alla vita che non ha fine. Gesù ci esorta ad avere fede in lui, che è passato nel mondo facendo del bene e donando guarigione e vita a tutti coloro che lo hanno riconosciuto come Dio e, in nome suo, hanno sperato contro ogni speranza. Anche a noi egli dice: “Alzati!”, invitandoci a lasciare tutto alle nostre spalle per seguirlo sulla strada dell’amore verso i fratelli, a contemplarlo nella vita eterna. Accogliamo il dono della vita che ci viene dall'Eucaristia.

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Prima lettura

Dal libro della Sapienza        1,13-15; 2,23-24

Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo.

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Salmo responsoriale

Rit. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.           dal salmo 29   

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Seconda lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        8,7.9.13-15

La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei fratelli poveri. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco             5, 21-43

Fanciulla, io ti dico: Àlzati!
 

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Meditiamo insieme

La figlia di Giairo ha dodici anni. Da dodici anni l'emorroissa soffre di perdite di sangue. Dodici è il numero della totalità in Israele, Marco oggi ci parla di due situazioni nelle quali descrive il massimo del dolore, la totalità della disperazione.
La donna emorroissa non solo è ammalata ma ha fatto il giro, e senza risultato, di tutti i più famosi medici del paese. La sua condizione la rende impura, non può toccare nessuno senza renderlo impuro. Non ha vita affettiva, né rapporti sessuali, forse non ha famiglia né amicizie: la sua condizione la rende sola. La donna si avvicina timidamente, non vuol farsi notare. Non osa chiedere nulla al Maestro, come potrebbe? Tanti anni di solitudine l'hanno infine davvero convinta di essere sbagliata, di essere peccatrice, impura. Le è proibito di toccare: trasmetterebbe la sua impurità. Decide di osare, di trasgredire la legge: e tocca Gesù. Se ne accorge, il Maestro: in mille gli si sono fatti vicini, ma una sola lo ha toccato. Ha toccato il cuore di questo Cristo di Dio, gli ha rubato la forza ed è guarita. La malattia non è forse lo squilibrio della nostra armonia interiore? Il Signore si lascia derubare, la sua forza dona guarigione e salvezza a questa donna che si ritiene inadatta, incapace, condannata. Gesù ci guarisce nel profondo, ci salva da ogni disarmonia. Continua il suo cammino Gesù, gli apostoli lo guardano straniti. Gesù guarda la donna con un lungo sguardo. Gli altri, la folla, gli apostoli stessi non hanno capito, non sanno. Lui, il Rabbì, e la donna sì, loro sanno bene cosa è successo.
 

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Preghiamo insieme


Con l'atteggiamento fiducioso dell'uomo che si rivolge a Gesù per guarire la propria figlia, affidiamo al Signore le nostre suppliche, sapendo che lui non resterà sordo al nostro grido. Preghiamo insieme e diciamo: Illuminaci con la tua parola, Signore.

Per la Chiesa di Dio: là dove domina la cultura di morte, essa diffonda nel mondo la parola di Gesù, che dona la vita ed offre la speranza, preghiamo.

Per tutti i cristiani: in tutti i luoghi dove le tragedie affliggono l'umanità, possano essere segno della presenza del Signore, che allevia le sofferenze degli ultimi e protegge la vita di tutti gli essere viventi, preghiamo.

Per tutti i giovani che per imprudenza o inconsapevolezza rischiano la vita e hanno smarrito il rispetto di se stessi: sappiano ritrovare la strada della vita e la gioia delle piccole cose che rendono preziosa anche la noia della quotidianità, preghiamo.

Per tutti i poveri, per i senza tetto: perché, guardando a Cristo, che si è fatto povero perché noi diventassimo ricchi, tutti sappiamo riscoprire il valore delle cose, e viviamo la solidarietà evitando gli sprechi e accogliendo i bisogni dei più disagiati, preghiamo.

Per la nostra comunità: sappia promuovere sempre il valore e il rispetto della vita e la cura per ogni essere vivente, preghiamo.
 
O Padre, che nel mistero del tuo Figlio povero e crocifisso hai voluto arricchirci di ogni bene, fa’ che non temiamo la povertà e la croce, per portare ai nostri fratelli il lieto annunzio della vita nuova.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro di Samuele      (28, 3-25)

Saul va dalla negromante a Endor

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Paolo VI, papa
     (
Manila, 29 novembre 1970)

Noi predichiamo Cristo a tutta la terra


Domenica della I settimana, ufficio della XIII Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.
 

 

Impegno di vita

Cercherò di non accontentarmi più del mimino, sbarazzandomi delle mediocrità che ingrigiscono la lucentezza del Vangelo. Anche a me il Signore Gesù dirà: la tua fede ti ha salvato.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   


Per coloro che sono segnati dal dolore per la morte di un loro caro, perché la fede in Cristo risorto li aiuti e li consoli e la comunità cristiana li sostenga.


   MESSAGGIO DEL GIORNO

 

La Parola di Gesù - se la accogliamo per davvero - ha la forza di smascherare le rigidità della nostra fede, schiodare i nostri piedi dal letargo dell'immobilità e svestire le nostre tiepidezze travestite da buon senso e da falsa prudenza. Roberto Seregni

  

 

Domenica 30 Giugno 2024

 

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 


 

 

Domenica 30 Giugno 2024



Il Vescovo Guglielmo inizia la Visita Pastorale a Motta d'Affermo secondo il seguente programma:

Ore 10.30: accoglienza presso il sagrato della Chiesa Madre con la presenza delle autorità civili, militari e religiose;

Ore 11.00: Celebrazione Eucaristica; al termine incontro con i bambini nella Casa del Vangelo "Tabor";

Ore 16.30: Visita agli ammalati;

Ore 18.30: Celebrazione Eucaristica e conferimento della Cresima.

Oggi, 29 Giugno, la Chiesa celebra la solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 29 Giugno 2024 07:42

Due apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa del primo secolo così come nella costruzione di quelle radici dalle quali si alimenta continuamente la fede cristiana. Pietro, nato a Betsaida in Galilea, era un pescatore a Cafarnao. Fratello di Andrea, divenne apostolo di Gesù dopo che questi lo chiamò presso il lago di Galilea e dopo aver assistito alla pesca miracolosa. Da sempre tra i discepoli più vicini a Gesù fu l'unico, insieme al cosiddetto «discepolo prediletto», a seguire Gesù presso la casa del sommo sacerdote Caifa, fu costretto anch'egli alla fuga dopo aver rinnegato tre volte il maestro, come questi aveva già predetto. Ma Pietro ricevette dallo stesso Risorto il mandato a fare da guida alla comunità dei discepoli. Morì tra il 64 e il 67 durante la persecuzione anticristiana di Nerone. San Paolo, invece, era originario di Tarso: prima persecutore dei cristiani, incontrò il Risorto sulla via tra Gerusalemme e Damasco. Baluardo dell'evangelizzazione dei popoli pagani nel Mediterraneo morì anch'egli a Roma tra il 64 e il 67.

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        12, 1-11
 

Ora so veramente che il Signore mi ha strappato dalla mano di Erode.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore mi ha liberato da ogni paura.           dal salmo 33 

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Seconda lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo        4, 6-8. 17-18
 

Ora mi resta soltano la corona di giustizia. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             16, 13-19


Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.

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Meditiamo insieme

Oggi la Chiesa celebra in un'unica festa Pietro e Paolo, le due colonne che hanno reso grande la comunità di Roma. Due discepoli che, ognuno nella sua sensibilità, hanno reso un grande servizio al Signore.
Che fantasia ha lo Spirito Santo! E che senso dell'umorismo e coraggio ha la Chiesa nel mettere insieme due santi così diversi che, in vita, hanno avuto più di un'accesa discussione e più di uno scambio di vedute... Pietro è stato chiamato da Cristo a diventare custode della fede, garante della integrità dell'annuncio che il Signore aveva fatto agli apostoli e al mondo. Ruolo non proprio adatto ad un umile ed illetterato pescatore di Galilea! Ma il Signore non guarda all'apparenza o alle capacità ma alla persona e al suo percorso. E Pietro, con la sua autenticità e la sua capacità di pentirsi per i propri peccati, ammettendo i propri sbagli, diventa capace di accogliere tutti senza giudicare nessuno. Pietro che diventa punto di riferimento per gli altri discepoli, presenza rassicurante e modesta della fedeltà al Signore. Paolo, invece, è il degno rappresentante di un mondo culturalmente aperto e dinamico, capace di riassumere in sé il meglio delle culture da cui proveniva. Il Signore lo ha chiamato per diventare strumento di evangelizzazione presso i pagani e a fondare la Chiesa fuori dai confini di Israele. Che grande dono di Dio sono stati!

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Preghiamo insieme

 

Animati dalla fede dei santi apostoli Pietro e Paolo, presentiamo a Dio Padre le nsotre suppliche. Preghiamo dicendo: Accresci, Signore, la nostra fede.

Perché la Chiesa non mostri al mondo soltanto le rughe di un’organizzazione terrena, ma lasci intravedere una comunità operosa di discepoli fedeli al Signore Gesù. Preghiamo.

Per il Papa Francesco, perché sappia aprirsi all’azione dello Spirito al fine di essere pastore e guida della Chiesa che Gesù gli ha affidato. Preghiamo.

Perché i cristiani sappiano incarnare la logica del vangelo, vivendo con sobrietà e aderendo ai valori della carità, dell’unità, della responsabilità. Preghiamo.

Per i battezzati che oggi sono privi del sostegno della fede, perché incontrino cristiani veri e credibili, innamorati di Gesù Cristo, che li richiamino alla possibilità di una autentica conversione. Preghiamo. 

Per la nostra comunità, perché rimanga unita anche quando la croce ferisce e prova la fede, testimoniando l’amore per il Signore anche nelle difficoltà. Preghiamo.

Ricordati, o Padre, della testimonianza degli apostoli Pietro e Paolo, che mediante l'annunzio del Vangelo ci hanno generato alla vita nuova nel tuo Spirito; confermaci nella fede e guidaci ai pascoli eterni.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla lettera ai Galati di san Paolo, apostolo     (1, 15 - 2, 10)

Incontro di Pietro e Paolo a Gerusalemme 

Seconda Lettura


Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo       (Disc. 295, 1-2. 4. 7-8; PL 38, 1348-1352)

Questi martiri hanno visto ciò che hanno predicato


Ufficio della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Te Deum. All'Ora media antifona propria e salmodia complementare. Secondi Vespri della solennità. Compieta II della domenica con l'orazione Visita.
 


 Impegno di vita

Oggi mi soffermo accanto ai santi Pietro e Paolo chiedendo di essere da loro aiutato a penetrare il «mistero» della Chiesa come spazio aperto in cui i tesori di Dio vengono elargiti alla mia debolezza e come Corpo mistico di cui anch'io sono membro e Gesù è il capo che santifica anche me se mi consegno a Lui e mi lascio guidare dal suo Spirito.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

 

Per il Santo Padre Francesco, sia confermato dalla forza dello Spirito Santo, illuminato dalla Parola di Dio, sostenuto dalla comunione della Chiesa e dalla preghiera di tutto il popolo di Dio.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

La Chiesa non è indebolita dalle persecuzioni, al contrario, ne è rafforzata. E il campo del Signore si riveste di una messe sempre più ricca, poichè i grani, che cadono ad uno ad uno, rinascono moltiplicati. Quanto fecondi siano stati Pietro e Paolo, questi due splendidi germogli del seme divino, lo attesta il numero immenso dei santi martiri, che, emuli del trionfo dei due apostoli, hanno circondato la nostra città  di schiere rivestite di porpora e circonfuse di viva luce. Essi l'hanno come coronata di un unico diadema formato da molte pietre preziose. San Leone Magno

  

 

Sabato 29 Giugno 2024

 

- Alle ore 9.30, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre benedice i sacri Palli, destinati ai 42 nuovi Arcivescovi Metropoliti (di questi, 6 sono italiani: Mons. Ciro Miniero, Arcivescovo di Taranto; Mons. Giorgio Ferretti, Arcivescovo di Foggia-Bovino; Mons. Biagio Colaianni, Arcivescovo di Campobasso-Boiano; Mons. Davide Carbonaro, Arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo; Mons. Riccardo Lamba, Arcivescovo di Udine e Mons. Gherardo Gambelli, Arcivescovo di Firenze), e celebra la Santa Messa della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo; è presente la Delegazione del Patriarcato Ecumenico guidata dal Metropolita di Calcedonia Emmanuel Adamakis. Ieri mattina la Delegazione è stata ricevuta in udienza dal Papa.

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.  


 

 

Sabato 29 Giugno 2024


- A Messina, nella Chiesa di San Camillo, alle ore 18 il Vescovo Guglielmo presiede la Concelebrazione Eucaristica per la Professione Solenne di Fr. Gianluca Spalice.

Oggi, 28 Giugno, si celebra la memoria di Sant'Ireneo, vescovo, martire e dottore della Chiesa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 28 Giugno 2024 07:49

Ireneo, discepolo di san Policarpo e, attraverso di lui, dell'apostolo san Giovanni, è una figura di primaria importanza nella storia della Chiesa. Originario dell'Asia, nato con molta probabilità a Smirne, approdò in Gallia e nel 177 succedette nella sede episcopale di Lione al novantenne vescovo san Potino, morto in seguito alle percosse ricevute durante la persecuzione contro i cristiani. Pochi giorni prima delle sommosse anticristiane, Ireneo era stato inviato a Roma dal suo vescovo per chiarire alcune questioni dottrinali. Tornato a Lione, appena sedata la bufera, fu chiamato a succedere al vescovo martire, in una Chiesa decimata dei suoi preti e di gran parte dei suoi fedeli. Si trovò a governare come unico vescovo la Chiesa dell'intera Gallia. Lui, greco, imparò le lingue dei barbari per evangelizzare le popolazioni celtiche e germaniche. E dove non arrivò la sua voce giunse la parola scritta. Nei suoi cinque libri Contro le eresie traspare non solo il grande apologista, ma anche il buon pastore preoccupato di qualche pecorella allo sbando che cerca di condurre all'ovile. Il 21 gennaio 2022 Papa Francesco lo ha proclamato dottore della Chiesa con il titolo di "doctor unitatis".

 MESSA DEL MATTINO

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re        25, 1-12

Giuda fu deportato dalla sua terra. 

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Salmo responsoriale

Rit. Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo.           dal salmo 136  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              8, 1-4

Se vuoi, puoi purificarmi
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 MESSA VESPERTINA DELLA VIGILIA DEI SANTI APOSTOLI  PIETRO e PAOLO

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        3, 1-10

Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!

 

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Salmo responsoriale

Rit. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.           dal salmo 18  

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati        1, 11-20

Era uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e di fede. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              21, 15-19

Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore. 

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Meditiamo insieme

Stupisce, e non poco, l'ammonimento di Gesù, fatto qui e altrove, a non divulgare la notizia delle guarigioni, in questo caso strabiliante, dalle malattie. Gli studiosi lo chiamano "segreto messianico", ed è un po' il leit motiv del vangelo di Marco, presente anche qui in Matteo. Gesù non ama i protagonismi, non vuole essere scambiato per un guru o un guaritore, non ama la pubblicità, diffida dall'idolatria delle folle, dai deliri religiosi di tutti i tempi,. Anzi: Gesù, a dirla tutta, non ama neppure i miracoli, perché sa che sono manipolabili, male interpretabili. Ma la sua volontà di salvezza è totale, egli vuole guarire il lebbroso, ma, una volta guarito, gli chiede di seguire il consueto iter di riammissione nella comunità attraverso il potere religioso che Gesù, nelle parole e nei fatti, mette in radicale discussione. Gesù non è un anarchico, egli ama l'uomo, ne prova compassione, brama la salvezza per ogni persona ferita e piagata, va all'essenziale. Gesù cambia le regole dal di dentro, riportandole alla propria origine, alla verità di ciò che sono in origine. La guarigione è segno del Regno che avanza, della luce che prevale sulle tenebre, della fine di ogni ombra.

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Preghiamo insieme

 

Il Signore è venuto particolarmente per soccorrere i peccatori. coscienti della nostra debolezza, presentiamogli le necessità del nostro tempo e della nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo: Guida, Padre, il nostro cammino.Risana, o Padre, le nostre ferite.
 
 
La Chiesa ha ricevuto dal Signore il compito di essere madre e maestra: preghiamo affinché sia sempre pronta a medicare le ferite dell'uomo, per guarirlo dal peccato e guidarlo al bene.
 
I popoli del terzomondo sono ancora afflitti dalla piaga della lebbra: preghiamo affinché la giustizia e la carità costruiscano l'uguaglianza effettiva tra gli uomini.
 
Il mondo della medicina è in continuo progresso. preghiamo affinché la crescita della preparazione tecnica sia accompagnata dal rispetto e dall'amore verso gli ammalati.
 
Molti nostri fratelli soffrono di malattie incurabili: preghiamo affinché la benevolenza di Dio e le carità degli uomini ricolmi i loro cuori e li ripaghi di ogni sofferenza.
 
Spesso il peccato ci toglie pace e serenità: preghiamo affinché impariamo ad avvicinarci con più fiducia al Signore, fonte di perdono e di vita nuova.

O Dio, che al vescovo sant’Ireneo hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa nella verità e nella pace, fa’ che per sua intercessione ci rinnoviamo nella fede e nell’amore, e cerchiamo sempre ciò che promuove l’unità e la concordia.  

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro di Samuele     (25, 14-24a. 28-39)

Davide e Abigail

Seconda Lettura

Dal «Trattato contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo       (Lib. IV, 20, 5-7; SC 100, 640-642. 644-648)

L'uomo vivente è gloria di Dio; vita dell'uomo è la visione di Dio

Venerdì della IV settimana, ufficio della memoria dal comune di un martire (fino all'Ora Nona); antifona propria al Benedictus. Primi Vespri della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Compieta I della domenica con l'orazione Visita.

 


 Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, prenderò coscienza che il mio modo d'essere freddo, distaccato, risentito, pretenzioso, esigente con chi mi vive accanto è lebbra spirituale perché è mancanza di amore. E poi, con tanta lieta fiducia, mi appoggerò a Gesù che abita in me.  

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Per quanti nella vita hanno commesso gravi errori, perché ritrovino le vie della verità e della giustizia e incontrino accoglienza e misericordia nella comunità cristiana.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero. Santa Teresa di Calcutta

 

  

 

Venerdì 28 Giugno 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione;

- Delegazione Ecumenica del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli;

- Partecipanti al Capitolo Generale della Società del Verbo Divino (Verbiti);

- Vescovi dell’Etiopia, in Visita “ad Limina Apostolorum”.

 


 

 

Venerdì 28 Giugno 2024


- Alle ore 18.30, nella Chiesa Madre di Gioiosa Marea, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa della vigilia dei Santi Pietro e Paolo e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 27 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Cirillo d'Alessandria PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 27 Giugno 2024 07:02

Cirillo (370-444), che succedette allo zio Teofilo, vescovo di Alessandria d’Egitto tra il 385 e il 412, fu protagonista assoluto nella Chiesa della prima metà del V secolo. Fronteggiò gli avversari della Cristianesimo con la stessa determinazione con cui combatté le derive teologiche dentro la Chiesa stessa. Scrittore prolifico e polemico, non si sottrasse nelle dispute contro i pagani e contro i giudei e divenne punto di riferimento nelle dispute teologiche che precedettero e seguirono il III Concilio Ecumenico, celebrato ad Efeso nel 431. In quegli anni particolarmente difficili per la Chiesa, Cirillo, nonostante alcune situazioni ancora oscure sotto un profilo storico, governò la Chiesa di Alessandria d’Egitto difendendo strenuamente l’ortodossia. In fermezza al servizio della santità del battagliero vescovo di Alessandria, anche se tardivamente riconosciuta, almeno in Occidente. Infatti, soltanto sotto il pontificato di Leone XIII il suo culto venne esteso a tutta la Chiesa latina, ed egli ebbe il titolo di "dottore". Titolo di gloria per il vescovo di Alessandria fu di avere elaborato in questa occasione una autentica e limpida teologia dell'incarnazione. "L'Emmanuele consta con certezza di due nature: di quella divina e di quella umana.

 

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re        24, 8-17

Il re di Babilonia deportò Ioiachìn e tutti gli uomini di valore a Babilonia. 

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Salmo responsoriale

Rit. Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.           dal salmo 78  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              7, 21-29

La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.  

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Meditiamo insieme

 

Anche noi siamo stupiti e anche un po' scossi. Gesù parla con autorevolezza, è evidente a tutti che sa bene di cosa parla. Leggendo ci accorgiamo che le sue parole, in questo caso, sono rivolte a noi. A noi discepoli che cerchiamo con semplicità e autenticità di vivere il vangelo, che cerchiamo di lasciare che esso porti frutto alle nostre piccole vite. E l'ammonimento del Signore ci riguarda: corriamo il rischio di parlare tanto di lui, di pregarlo, di impegnarci senza che davvero la sua presenza abiti le nostre quotidianità. Ci accorgiamo se siamo davvero credenti, se il vangelo ha scavato la nostra vita quando questa ci mette davanti a delle tempeste inattese e devastanti. Quando la malattia o il fallimento bussano alla nostra porta, allora ci rendiamo conto se la fede ha inciso o meno nella nostra speranza, se ha nutrito la nostra consapevolezza, se ha cambiato le nostre scelte. Meditiamo la Parola, ancora e ancora, perché affondi nel terreno delle nostre convinzioni e ponga fondamenta ben salde per la nostra vita, per le tante cose che costruiamo e che restano in piedi solo se poggiano su Dio...

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Preghiamo insieme

 

Preghiamo il Padre, perché ci doni la fedeltà e la coerenza necessarie per costruire la nostra casa sulla roccia, dicendo: Guida, Padre, il nostro cammino.

Per il popolo di Dio, perché la frequenza ai sacramenti e l'obbedienza al vangelo siano stabile fondamento della sua missione nel mondo. Preghiamo.

Per i giovani, perché lo Spirito susciti in molti di loro la forza di corrispondere alla chiamata al sacerdozio e alla vita religiosa. Preghiamo.

Per i giovani sposi, perché fondino la loro unione sulla grazia del sacramento ricevuto e sulla ricerca di una comunione perfetta nello spirito e nel corpo. Preghiamo.

Per quanti sono in ricerca della verità, perché la lealtà verso se stessi e il desiderio di realizzarsi li spinga ad avvicinarsi al Cristo redentore. Preghiamo.

Per noi qui riuniti in assemblea, perché non basiamo la costruzione del futuro sulle nostre buone intenzioni, ma sull'adesione a Cristo presente nell'Eucaristia e nella Chiesa. Preghiamo.


O Dio, che hai fatto del santo vescovo Cirillo di Alessandria uno strenuo assertore della divina maternità della beata Vergine Maria, concedi al tuo popolo, che la riconosce vera Madre di Dio, il dono della salvezza nel Cristo tuo Figlio, fatto uomo per noi.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro di Samuele    (21, 1-10; 22, 1-5)

Fuga di Davide

Seconda Lettura

Dalle «Lettere» di san Cirillo d'Alessandria, vescovo       (Lett. 1; PG 77, 14-18. 27-30)

La divina maternità della vergine Maria


Giovedì della IV settimana, ufficio della memoria dal Comune dei dottori della Chiesa.

 


 Impegno di vita

Se credo in Cristo devo mettermi alla sua sequela e vivere con coerenza i suoi insegnamenti: solo così la mia vita sarà simile alla casa costruita sulla roccia. Di fronte alle avversità, ai cattivi esempi, agli egoismi, continuerò ad essere saldo nella fede e nelle opere di carità.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

 

Per  la Chiesa, perchè san Cirillo con la sua protezione, la guidi nel percorrere le vie della fedeltà profetica al Vangelo e all'attenzione profonda alle necessità dell'uomo, nel dialogo autentico e nell'aiuto gratuito e disinteressato.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

La grazia a buon prezzo è il nemico mortale della nostra Chiesa. Noi oggi lottiamo per la grazia a caro prezzo. Grazia a buon prezzo è grazia senza che si segua Cristo, grazia senza croce, grazia senza il Cristo vivente e incarnato. Grazia a caro prezzo è l'Evangelo che si deve sempre di nuovo cercare, il dono che si deve di nuovo chiedere, la porta alla quale si deve sempre di nuovo picchiare. È a caro prezzo perché chiama a seguire Gesù Cristo; è a caro prezzo perché l'uomo l'acquista al prezzo della propria vita. Dietrich Bonhoeffer

  

 

Giovedì 27 Giugno 2024

 


Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza

- S.E. Mons. Rogelio Cabrera López, Arcivescovo Metropolita di Monterrey (Messico);

- Membri dell’Assemblea Plenaria della Pontificia Commissione per l’America Latina;

- Sua Altezza Eminentissima Fra’ John T. Dunlap, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, e Seguito;

- Partecipanti all’Assemblea della Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali (R.O.A.C.O.);

- Partecipanti al Capitolo Generale della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù (Dehoniani). 

 


 

 

Giovedì 27 Giugno 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 26 Giugno, la Chiesa ricorda San Josemaria Escrivá, sacerdote e fondatore dell'Opus Dei PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 26 Giugno 2024 07:20

 

Josemaría Escrivá nacque a Barbastro (Spagna) il 9 gennaio 1902. Fu ordinato sacerdote nel 1925. Nel 1927 iniziò a Madrid un instancabile lavoro sacerdotale dedicato in particolare ai poveri e ai malati nelle borgate e negli ospedali. Il 2 ottobre del 1928 ricevette una speciale illuminazione divina e fondò l'Opus Dei, un'istituzione della Chiesa che promuove fra cristiani di tutte le condizioni sociali una vita coerente con la fede in mezzo al mondo attraverso la santificazione delle opere quotidiane: il lavoro, la cultura, la vita familiare... Alla sua morte, nel 1975, la sua fama di santità si è diffusa in tutto il mondo, come dimostrano le molte testimonianze di favori spirituali e materiali attribuiti all'intercessione del fondatore dell'Opus Dei, fra cui anche guarigioni clinicamente inesplicabili. Il 6 ottobre 2002 è stato canonizzato nel corso di una solenne cerimonia presieduta dal Santo Padre Giovanni Paolo II alla presenza di oltre 300 mila fedeli.

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re       22,8-13;23,1-3

Il re lesse alla presenza del popolo tutte le parole del libro dell’alleanza, trovato nel tempio del Signore e concluse l’alleanza davanti al Signore.

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Salmo responsoriale

Rit.  Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti.           dal salmo 118 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              7, 15-20

Dai loro frutti li riconoscerete. 

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Meditiamo insieme

Dai loro frutti li riconoscerete. Il detto di Gesù, talmente importante da essere ripreso due volte da Matteo in poche righe, diventa uno strumento molto importante per il discernimento delle persone di fede che incontriamo. Oggi, grazie alla capillare diffusione dei media, il mondo (anche cattolico) è davvero diventato piccolo e possiamo conoscere molte proposte interessanti, molti accattivanti progetti, molti predicatori affascinanti. Negli ultimi decenni abbiamo visto crescere nuove forme di aggregazione ecclesiale: movimenti, rivelazioni private, carismi... Come giudicare tutte queste novità? Il criterio è sempre lo stesso: dai frutti. Nessun rovo produce succosa uva da tavola! Così possiamo vedere se la fede proposta porta a frutti di conversione, di pace interiore, di operosa carità, di perdono. Ma se questo è vero possiamo anche dire il contrario!, ci sono persone che producono abbondanti frutti di bene e di luce pur non dichiarandosi apertamente credenti. Il vangelo di oggi, insomma, ci spinge a superare gli stereotipi, a non fermarci alle apparenze, così diffuse fra noi cristiani!, per andare all'essenziale, per restare concreti.

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Preghiamo insieme

 

 
Dio Padre vuole la salvezza di ogni uomo. Affinché si compia questa promessa, diciamo insieme:
Dio, fonte di ogni bene, ascoltaci.

Per la santa Chiesa, perché l'azione dello Spirito la aiuti a condividere le esigenze dell'uomo contemporaneo e ne ravvivi l'apertura missionaria al mondo. Preghiamo:

Per i sacerdoti e i religiosi, perché l'ideale dell'imitazione di Cristo li faccia guide sicure e generatori fecondi della comunità cristiana. Preghiamo:

Per la fame nel mondo, perché la solidarietà dei più ricchi sia offerta con gratuità per attuare la giusta perequazione dei beni. Preghiamo:

Per la famiglia, perché crescano in essa la consapevolezza e le ragioni della sua unità voluta da Dio, a vantaggio della persona e per il bene della civiltà. Preghiamo:

Per tutti i cristiani, perché il loro impegno sociale sia testimonianza viva del rinnovamento umano prodotto dall'incontro con Cristo. Preghiamo:
 
O Dio, ricco di sapienza e di misericordia, la tua gloria è l'uomo che vive. Donaci di aderire con tutto il cuore e con tutta l'anima al messaggio evangelico, affinché con sapienza lavoriamo alla costituzione del tuo regno sulla terra. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro di Samuele     (19, 8-10; 20, 1-17)

Amicizia tra Davide e Giònata

Seconda Lettura

Dal trattato «L'amicizia spirituale» del beato Aelredo, abate       (Lib. III; PL 195, 692-693)

La vera, perfetta ed eterna amicizia

Mercoledì della IV settimana, ufficio della feria del tempo ordinario. 

 

Impegno di vita

Oggi prego lo Spirito Santo che mi aiuti a produrre buoni frutti nell'amore e nel servizio al prossimo.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Benedici, o Signore, tutti gli studenti italiani e assistili negli esami di maturità, perché possano svolgere al meglio queste prove e concludere il loro lungo periodo di itinerario formativo con una verifica positiva.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

"La bontà consiste nell'uscire da se stessi orientandosi verso gli altri. Sta nel mettere gli altri al nostro posto e trattarli come vorremmo essere trattati noi". F. Faber

 

  

 

Mercoledì 26 Giugno 2024

 

- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Sua Beatitudine Eminentissima il Signor Cardinale Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., Patriarca di Gerusalemme dei Latini;

- Em.mo Card. Mauro Gambetti, O.F.M. Conv. Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano;

- S.E. il Signor Marek Lisánsky, Ambasciatore di Slovacchia, in visita di congedo;

- Delegazione della Moschea di Bologna.

 

 

  

 

Mercoledì 26 Giugno 2024


- Nel Centro Pastorale «Maria Santissima del Tindari» di Castell’Umberto, il Vescovo Guglielmo partecipa alla conclusione del Corso di Formazione permanente dei presbiteri. Il tema del corso è stato “Questioni emergenti in Bioetica e Morale sessuale. Aspetti pastorali”; ha guidato le riflessioni e il dialogo Padre Maurizio Pietro Faggioni, Frate Minore, professore ordinario di Bioetica presso l’Accademia Alfonsiana di Roma. 

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