Sappiamo che s. Ettore fu un martire al tempo di Diocleziano, probabilmente in Grecia, del resto non si trovano notizie nei testi più autorevoli, la sua festa è al 20 giugno, riportata in molti calendari, in alcune località è festeggiato il 23 dicembre.
La fortuna del nome, ancora oggi molto usato nel Nord Italia, specie in Lombardia e Trentino, più che al santo poco conosciuto, la si deve all’eroe omerico dell’Iliade, ucciso in una sfida a Troia da Achille, determinato a vendicare la morte dell’amico Patroclo, ucciso appunto da Ettore figlio di Priamo e strenuo difensore della città.
A diffondere ulteriormente il nome, contribuì l’ottocentesco popolare romanzo storico di Massimo d’Azeglio “Ettore Fieramosca”, condottiero di ventura, che guidò vittoriosamente la ‘Disfida di Barletta’ nel 1503 contro i cavalieri francesi.
Il nome deriva dal greco ‘Héktor’ latinizzato in Hèctor e significa ‘sostenitore’, ‘che trattiene fortemente’, ‘reggitore’ (del popolo). E’ in uso anche il femminile Ettorina.
Dal libro del Siracide 48, 1-14
Elìa fu assunto in un turbine di fuoco ed Elisèo fu ripieno del suo spirito.
Rit. Gioite, giusti, nel Signore. dal salmo 96
Dal Vangelo secondo Matteo 6, 7-15
Voi dunque pregate così.
Ecco, allora, la preghiera autentica, l'unica, la vera. La preghiera che riassume tutta la predicazione di Gesù, tutto lo svelamento dell'autentico volto di Dio, tutta la verità nascosta nei secoli e ora consegnata a noi discepoli! Dio che non è il giudice inquisitore, ma il Padre di tutti, che resta celato, per rispettare la nostra libertà, che rende santo il suo nome nelle nostre buone opere, che realizza il suo Regno nelle nostre comunità, che opera una continua volontà di bene e di salvezza. Dio è il Padre di tutti che provvede a ciò che ci è necessario, il pane e l'amore, che ci invita ad essere uomini e donne di perdono perché perdonati, che ci sostiene nel momento della prova, che non ci lascia soccombere al male. Cosa chiedere di più? Come chiederlo meglio? Non sprechiamo parole, ma facciamo nostra, intensamente, la preghiera, l'unica, che il Maestro Gesù ci ha consegnato in eredità, in Gesù riscopriamo il vero volto del Padre, esultiamo anche noi nello Spirito vedendo quante cose egli compie nelle nostre povere vite! E affidiamogli ancora e a ancora la nostra vita? Preghiera da meditare e da accogliere, il Padre Nostro resta il cuore della nostra invocazione: così san Francesco proponeva ai suoi fratelli "poverelli" di recitare spesso, durante il giorno questa preghiera; anche noi, oggi, lasciamo che il nome del Padre, il nome del nostro Dio, salga spesso alle nostre labbra, com'era abituato a fare il Maestro Gesù. Sia la preghiera dei figli la più amata, la più recitata, il cuore della nostra giornata, il faro delle nostre scelte, così che la nostra giornata sia piena della consapevolezza di essere figli prediletti del Padre.
Il Padre che sta nei cieli conosce in profondità i nostri cuori e sa di quali cose abbiamo bisogno. Rivolgiamogli con fiducia la nostra preghiera, dicendo:
Si compia, Signore, la tua volontà.
Per la Chiesa, perché fedele al messaggio evangelico, si mantenga sempre pura e semplice, per celebrare la perenne liturgia di lode al Padre. Preghiamo:
Per i nostri pastori, perché siano uniti nell'ascolto della parola, concordi nella celebrazione dei sacramenti e zelanti nell'accrescere la comunione tra i fratelli. Preghiamo:
Per quanti hanno responsabilità educative e civili, perché con la loro opera promuovono la crescita integrale della persona, aperta a Dio e al prossimo. Preghiamo:
Per quanti nella vita hanno commesso gravi errori, perché ritrovino le vie della verità e della giustizia e incontrino accoglienza e misericordia nella comunità cristiana. Preghiamo:
Per noi qui riuniti, perché la preghiera semplice e gioiosa trovi spazio adeguato nelle nostre famiglie e accompagni l'impegno e il lavoro quotidiani. Preghiamo:
O Padre, che in ogni istante ci rinnovi il dono della vita, mantienici nella tua grazia, affinché sappiamo trasmettere al mondo intero la grandezza della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume II
|
|
Prima Lettura
Dal libro dei Giudici (8, 22-23. 32; 9, 1-15. 19-20)
Il popolo di Dio cerca di eleggersi un re
Seconda Lettura
Dal trattato sul «Padre nostro» di san Cipriano, vescovo e martire (Nn. 18. 22; CSEL 3, 280-281, 283-284)
Dopo il cibo, si chiede il perdono del peccato
Giovedì della III settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.
Impegno di vita
Oggi, nella mia pausa di meditazione, chiedo di uscire dalla ripetizione vuota di consapevolezza del Padre nostro. Capisco che se mi converto a una preghiera più consapevole, più viva d'amore, la preghiera converte la mia vita.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè Dio sia davvero il primo e l'assoluto nella nostra vita, oggetto della nostra lode e del nostro amore, principio ispiratore della nostra condotta.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Quando Cristo pronuncia le parole della sua preghiera, insegna non soltanto le parole, ma insegna che nel nostro colloquio col Padre deve esserci una totale sincerità e una piena apertura. La preghiera deve abbracciare tutto ciò che fa parte della nostra vita? Tutto deve trovare in essa la propria voce: tutto ciò che aggrava, ciò di cui ci vergogniamo; ciò che per sua natura ci separa da Dio. San Giovanni Paolo II
Giovedì 20 Giugno 2024
Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:
- Em.mo Card. Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi;
- S.E. Mons. Jean-Marc Micas, P.S.S., Vescovo di Tarbes et Lourdes;
- S.E. Mons. Peter Liu Cheng-chung, Arcivescovo-Vescovo di Kaohsiung (Taiwan);
- Delegazione della Federazione Luterana Mondiale;
- Em.mo Card. Kevin Joseph Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita;
- Em.mo Card. Marc Ouellet, P.S.S.;
- Partecipanti all’Incontro promosso dalla Specola Vaticana.
Giovedì 20 Giugno 2024
NESSUN EVENTO DA SEGNALARE
|