NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 30 Luglio, si celebra la memoria di San Pietro Crisologo, vescovo e dottore della Chiesa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 30 Luglio 2024 08:29

 

Nel 433 venne consacrato vescovo di Ravenna, dal Papa in persona, Sisto III. Il soprannome di Pietro è «Crisologo», che significa «dalle parole d'oro». La sua identità di uomo e di vescovo viene fuori chiaramente dai documenti che possediamo, circa 180 sermoni. E' lì che troviamo veramente lui, con una cultura apprezzabile in quei tempi e tra quelle vicende, e soprattutto col suo calore umano e con lo schietto vigore della sua fede. Ravenna ai tempi di Pietro è una città crocevia di problemi e di incontri. Dall'Oriente lo consulta l' archimandrita Eutiche, in conflitto dottrinale col patriarca di Costantinopoli e con gran parte del clero circa le due nature in Gesù Cristo. Il vescovo di Ravenna gli risponde rimandandolo alla decisione del Papa (che ora è Leone I) «per mezzo del quale il beato Pietro continua a insegnare, a coloro che la cercano, la verità della fede». Una rigorosa indicazione, espressa sempre con linguaggio amico, con voce cordiale.

 

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Prima lettura

Dal libro dell'Esodo         32,15-24.30-34


Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia.

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Salmo responsoriale

Rit. Misericordioso e pietoso è il Signore.           dal salmo 102

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              13, 36-43

Come si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.

 

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Meditiamo insieme

 

 

Esiste il male, e agisce, funziona, opera. Spesso si parla del maligno, nella Bibbia, a lui si attribuivano gli aspetti negativi della realtà ma anche le cose che non si riuscivano a spiegare come ad esempio alcune manifestazioni di malattie neurologiche o psichiatriche. L'approccio biblico è semplice: esiste una parte oscura della realtà, anch'essa creata, non contrapposta a Dio, che è luce e bontà, come principio autonomo. Questa realtà opera per intorbidire le acque, per allontanarci dal bene, dalla luce: semina zizzania nella nostra vita a piene mani. Ma, e questo è stupendo, nei vangeli il maligno è chiamato "avversario", cioè colui che si riesce a vincere. Nulla a che vedere con l'eroe decadente che la nostra modernità ha creato, facendolo diventare quasi un modello drammatico che suscita simpatia. Quando parliamo di maligno, allora, lasciate perdere i film di horror e i libri che raccontano di esorcismi: se viviamo una vita affidata al Signore, con semplicità e fede, abbiamo in casa chi ci difende e protegge e nessuno può penetrare nella nostra serenità. Esiste il maligno e agisce ma noi confidiamo in colui che ha sconfitto l'avversario.
 

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Preghiamo insieme

 

Il Signore conosce i desideri del nostro cuore e le cose di cui abbiamo bisogno. Per questo eleviamo a lui le nostre suppliche, dicendo insieme: Signore, ascolta la nostra preghiera.

Per la Chiesa, perché nel mondo sia presenza viva e visibile del regno di amore e di giustizia che Gesù ha inaugurato con la parola e l'esempio. Preghiamo:

Per i pastori della Chiesa, perché sull'esempio di San Pietro Crisologo credano alla potenza della parola di Dio che, come granello di senapa, cresce e matura nonostante le difficoltà. Preghiamo:

Per la società civile, perché il progresso economico e scientifico non trascuri la ricerca e la promozione dei valori morali e spirituali. Preghiamo:

Per i nostri fratelli che soffrono la solitudine, l'incomprensione e l'abbandono, perché non dimentichino mai di essere amati e protetti dal Signore, padre di tutti i viventi. Preghiamo:

Per noi e la nostra comunità, perché crediamo nella forza dello Spirito che anima e sostiene le nostre attività e i nostri progetti. Preghiamo:


O Dio, che in san Pietro Crisologo vescovo hai dato alla Chiesa un teologo insigne dell'incarnazione del Verbo, concedi a noi, che lo veneriamo protettore e maestro, di contemplare con le opere il tuo mistero di salvezza. Amen. 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 

 Prima Lettura

Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo apostolo       (9, 1-15)

I frutti spirituali della «colletta»

 

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Pietro Crisologo, vescovo   (Disc. 148; PL 52, 596-598)
 
Il mistero dell'incarnazione

 
Martedì della I settimana, ufficio della memoria dal comune dei dottori della Chiesa.


Impegno di vita

Oggi offrirò l'impegno nel compimento dei miei doveri realizzato con responsabilità, con diligenza e soprattutto con amore.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   



Perchè lo Spirito del Signore moltiplichi nella Chiesa maestri e dottori che, sull'esempio di san Pietro Crisologo, sappiano interpretare rettamente gli insegnamenti del Vangelo, lasciandosi umilmente guidare dal magistero ordinario della Chiesa.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

 

La parte oscura delle nostre vite, seminata nel cuore dall'avversario, cresce accanto al buon grano: ciò che a noi è chiesto è di evitare che soffochi in noi la parte luminosa... Paolo Curtaz

 

 

Martedì 30 Luglio 2024

 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto nell’Aula Paolo VI.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica.

 

 

 

Martedì 30 Luglio 2024


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Oggi, 29 Luglio, la Chiesa celebra la memoria dei Santi Marta, Maria e Lazzaro di Betania PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 29 Luglio 2024 07:20

Nella casa di Betania il Signore Gesù ha sperimentato lo spirito di famiglia e l'amicizia di Marta, Maria e Lazzaro, e per questo il Vangelo di Giovanni afferma che egli li amava. Marta gli offrì generosamente ospitalità, Maria ascoltò docilmente le sue parole e Lazzaro uscì prontamente dal sepolcro per comando di Colui che ha umiliato la morte. La tradizionale incertezza della Chiesa latina circa l’identità di Maria – la Maddalena a cui Cristo apparve dopo la sua resurrezione, la sorella di Marta, la peccatrice a cui il Signore ha rimesso i peccati – che decise l’iscrizione della sola Marta il 29 luglio nel Calendario Romano, ha trovato soluzione in studi e tempi recenti, come attestato dall’odierno Martirologio Romano che commemora in quello stesso giorno anche Maria e Lazzaro. Inoltre, in alcuni Calendari particolari i tre fratelli sono celebrati insieme in tale giorno. Pertanto, considerando l’importante testimonianza evangelica da essi offerta nell’ospitare in casa il Signore Gesù, nel prestargli ascolto cordiale, nel credere che egli è la risurrezione e la vita, il Sommo Pontefice Francesco ha disposto che il 29 luglio figuri nel Calendario Romano Generale la memoria dei santi Marta, Maria e Lazzaro.

 

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Prima lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo         4, 7-16


Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi.

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Salmo responsoriale

Rit. Gustate e vedete com’è buono il Signore.           dal salmo 33
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              11, 19-27

Io credo che sei il Cristo, il Figlio di Dio.

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Meditiamo insieme


Oggi abbiamo la possibilità di rivalutare santa Marta (che da qualche anno si celebra insieme alla sorella Maria e al fratello Lazzaro) e di riconoscere in lei il modello del discepolo chiamato a credere in Cristo, anche nel momento della prova. La sua professione di fede, infatti, anticipa il credo della Chiesa nel Signore risorto. La morte dell’amico Lazzaro che Gesù – come gli rimprovera amichevolmente Marta – avrebbe potuto impedire, diventa l’evento dal quale partire per “glorificare Dio e suo Figlio”, Gesù Cristo, ed ottenere che “i discepoli credano in lui”. Anche in questo viene anticipata la fede fondante della Chiesa nel Signore crocifisso e risorto. Marta ha già un inizio di fede: crede che Gesù, in quanto uomo di Dio avrebbe potuto allontanare la morte dal fratello Lazzaro, come avevano fatto Elia ed Eliseo nell’Antico Testamento. E credeva, come insegnavano i farisei del tempo, che Lazzaro sarebbe risorto «nell’ultimo giorno». Gesù s’inserisce in questo nucleo di fede e chiede all’amica e discepola di credere prima ancora che il fratello esca dalla tomba, che Lui è già, “al presente”, «la risurrezione e la vita». Di crederlo anche di fronte all’evidenza della morte, in modo da «vedere [in tutto ciò] la gloria di Dio». È quanto chiede anche a noi la Chiesa, quando perdiamo una persona cara. Non dobbiamo trattenere le lacrime, dato che Gesù ha pianto davanti alla tomba dell’amico; abbiamo anche il diritto, come hanno fatto Marta e Maria, di chiedere conto al Signore di quello che ci è accaduto, ma poi dobbiamo credere in Lui e affidargli i nostri cari defunti perché con Lui abbiano «la risurrezione e la vita».

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Preghiamo insieme

  

Accogliere, ascoltare, servire Gesù che viene è il senso della vita cristiana. Vivendo insieme l'atteggiamento di Marta, di Maria e di Lazzaro chiediamo:
Signore, donaci un cuore attento.

Perchè la Chiesa diventi la tenda in cui tutti gli uomini si sentano accolti e amati. Preghiamo:

Perchè ogni battezzato viva le opere di misericordia come un dovere amoroso. Preghiamo:

Perchè il nostro atteggiamento umile e servizievole cementi l'unione in famiglia, fra amici, e in ogni occasione d'incontro. Preghiamo:

Perchè i cristiani imparino a dosare i tempi della loro giornata, riservandone la primizia alla lode del Signore. Preghiamo:

Perchè l'accoglienza di Gesù nell'Eucaristia e nella sua parola ci insegni a prediligere l'essenziale della vita. Preghiamo:

Dio onnipotente ed eterno, il cui Figlio a Betania fu ospite amato nella casa dei santi Marta, Maria e Lazzaro, dona anche a noi di essere pronti a servire Gesù nei fratelli perché al termine della vita veniamo da te accolti nella tua casa.  

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo apostolo   (8, 1-24)

Paolo chiede una «colletta» per la chiesa di Gerusalemme

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo   (Disc. 103, 1-2. 6; PL 38, 613-615)
 

Felici coloro che hanno meritato di ricevere il Signore nella propria casa  

Lunedì della I settimana, ufficio della memoria dal Comune dei santi. Antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.


Impegno di vita


Oggi, ricordando i santi Marta, Maria e Lazzaro di Betania, amici del Signore, vivrò il giusto equilibrio tra la preghiera e l'azione, riservando del tempo all'ascolto del Signore.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO


Perchè le donne diano un notevole contributo alla santità ed operosità della Chiesa con la parola e con l'esempio.

 

MESSAGGIO DEL GIORNO

Lazzaro è morto ed è stato sepolto, ma Marta, crede fermamente che Gesù potrà qualunque cosa. “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno”: le dice Gesù. E “la grande luce di queste parole prevale sul buio del grave lutto causato dalla morte” del fratello. “Marta le accoglie e con una salda professione di fede dichiara: ‘Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo’. Le parole di Gesù fanno passare la speranza di Marta dal lontano futuro al presente: la risurrezione è già vicina a lei, presente nella persona di Cristo”.   Papa Francesco

 

 

Lunedì 29 Luglio 2024
 


Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (4, 11, 15, 18 e 25 Agosto).

 

 

Lunedì 29 Luglio 2024


 

Oggi, 28 Luglio, la Chiesa celebra la XVII Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 28 Luglio 2024 07:35

 

Celebriamo oggi la XVII domenica del tempo ordinario e il vangelo di oggi ci presenta il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. È questa un'ulteriore manifestazione della divinità di Cristo e soprattutto della vicinanza del Signore alle sofferenze ed ai bisogni dell'umanità. Egli è venuto a sanare le ferite del cuore e dello spirito, ma non ha trascurato anche le esigenze ed i bisogni fondamentali della persona umana. Il preoccuparsi da parte di Gesù di quanti lo seguivano e che erano in necessità fisiche ci attesta che il Vangelo è anche promozione umana, rispetto dei diritti fondamentali della persona, tra cui quelli del cibo, del vestito, della casa, del lavoro. Sono qui indirettamente accennati i tempi della teologia morale sociale, che ha a cuore anche il benessere della persona. Il miracolo dell'amore e della solidarietà, quello della carità vissuta ci indica nella moltiplicazione dei pani come e dove è possibile reperire le piccole e grandi risorse per sfamare milioni di persone nel mondo: solo da un cuore generoso di pochi e molti, solo con la disponibilità soggettiva e collettiva possiamo affrontare le sfide della miseria e della fame dell'uomo e del mondo d'oggi. Gesù ci dice che basta poco per fare il miracolo della moltiplicazione, basta il cuore.

 

 

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re        4, 42-44

Ne mangeranno e ne faranno avanzare.

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Salmo responsoriale

Rit. Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.           dal salmo 144 

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini        4, 1-6

Un solo corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni             6, 1-15

Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano.
 

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Meditiamo insieme

Per cinque domeniche consecutive (dalla diciassettesima alla ventunesima), la liturgia domenicale interrompe la lettura continuata del Vangelo di Marco per far luogo all'intero capitolo sesto di san Giovanni. La ragione di tale inserzione risiede nella volontà di approfondire il tema del "pane" a cui è giunta la narrazione di Marco. Il capitolo sesto di Giovanni che si apre appunto con la narrazione della moltiplicazione dei pani. Giovanni introduce nella narrazione accennando alla consueta scena delle folle che si accalcano attorno a Gesù. Egli sale sul monte, circondato dai discepoli, e si mette a sedere, com'è di ogni maestro. E guarda tutta quella folla: "Alzati quindi gli occhi, vide una grande folla che veniva da lui". Nell'Eucaristia di oggi chiediamo al Signore due cose importanti: l'unità tra tutti i cristiani e il superamento delle ingiustizie che esistono oggi nel mondo soprattutto nei confronti dei più poveri, di chi non ha niente e muore per fame, inedia, malattie di ogni genere perché un'altra parte dell'umanità, quella del benessere, si dimentica di tale emergenza distratta come è da altre insignificanti cose. La nostra Eucaristia diventi moltiplicazione di gesti di amore e di solidarietà.

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Preghiamo insieme


 

Gesù ha moltiplicato il cibo per compassione verso le persone che lo seguivano e che erano affamate. Preghiamo il Padre perché la nostra vita sia coerente con ciò che Gesù ci ha insegnato a vivere.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

Per la Chiesa e i suoi testimoni: sappiano denunciare l'ingiustizia di un sistema economico che rende i ricchi sempre più ricchi e porta all'indigenza coloro che non hanno risorse, preghiamo.

Per quanti hanno l'incarico di governare: si distinguano per il disinteresse e per la dedizione al loro compito di servizio alla società civile, proponendosi anche come esempio di vita, preghiamo.

Per i popoli tormentati dalla guerra e dalla fame: gli organismi internazionali e la sensibilità dell'opinione pubblica impediscano il proliferare della violenza e delle ingiustizie, preghiamo.

Per gli insegnanti e per gli educatori: perché i giovani crescano nell'apprezzare il valore della solidarietà e sappiano farsi capaci di gesti solidali verso i più poveri, preghiamo.

Per la nostra comunità, perché la condivisione dello stesso pane e la celebrazione dell'Eucaristia unisca tutti noi, nella condivisione dei nostri doni e carismi, preghiamo.

Signore, aiutaci a continuare con la nostra vita cristiana il miracolo che tu hai operato in favore di tutti gli uomini, affamati della tua Parola. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

 

 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo apostolo   (7, 2-16)

Gioia dell'apostolo per il pentimento dei cristiani di Corinto

Seconda Lettura


Dalle «Omelie sulla seconda lettera ai Corinzi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo   (Om. 14, 1-2; PG 61, 497-499)
 

Sovrabbondo di gioia in ogni tribolazione

 

Domenica della I settimana, ufficio della XVII Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Come il ragazzo del vangelo, oggi, cercherò di mettere gratuitamente nelle mani del Signore e in quelle dei fratelli un mio dono, un mio bene, i miei pani e i miei pesci. 

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   


Perchè i popoli che a tutt'oggi soffrono e muoiono di fame abbiano l'aiuto e la condivisione di quanti sono nell'abbondanza in modo che a nessuno manchi il necessario.

 

   MESSAGGIO DEL GIORNO

 

I soldi sono insufficienti per il pane che manca, il pane che c'è basta per una sola persona. Ma sarà proprio il dono di uno solo che sazierà tutti. Ognuno infatti, dando ciò che ha, realizza pienamente l'essere figlio del Padre e fratello degli altri. Questo, e non altro, è il pane che sazia.  Silvano Fausti

 

  

 

Domenica 28 Luglio 2024

 

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 


 

 

Domenica 28 Luglio 2024



- Alle ore 18,30 nella Basilica Cattedrale di Patti il Vescovo Guglielmo presiede il Pontificale in onore della Patrona, Santa Febronia vergine e martire; alle ore 20 solenne processione con il simulacro e le reliquie di Santa Febronia per le vie cittadine.

Oggi, 27 Luglio, la Chiesa ricorda San Pantaleone, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 27 Luglio 2024 07:15

Pantaleone, nativo di Nicomedia in Bitinia, educato cristianamente dalla madre Eubule (ricordata nel Sinassario Costantinopolitano al 30 marzo), ma non ancora battezzato, è affidato dal padre pagano al grande medico Eufrosino e apprende la medicina tanto perfettamente da meritarsi l'ammirazione e l'affetto dell'imperatore Massimiano. Si avvicina alla fede cristiana da esempio e dalla dottrina di Ermolao, presbitero cristiano che vive nascosto per timore della persecuzione, il quale lo convince progressivamente ad abbandonare l'arte di Asclepio, garantendogli la capacità di guarire ogni male nel solo nome di Cristo: di ciò fa esperienza lo stesso Pantaleone, il quale, dopo aver visto risuscitare alla sola invocazione dei Cristo un bambino morto per il morso di una vipera, si fa battezzare. La guarigione di un cieco, che si era rivolto a lui dopo aver consumato tutte le sostanze appresso ad altri medici, provoca la guarigione spirituale e la conversione sia del cieco che del padre del santo. Alla sua morte Pantaleone, distribuito il patrimonio ai servi e ai poveri, diventa il medico di tutti, suscitando per l'esercizio gratuito della professione l'invidia e il risentimento dei colleghi e la conseguente denunzia all'imperatore. Il cieco, chiamato a testimoniare, nell'evidenziare la gratuità e la rapidità della guarigione, nonché l'incapacità e la venalità degli altri medici, fa l'apologia di Cristo contro Asclepio, guadagnandosi perciò il martirio.

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Geremia        7, 1-11

Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome?

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Salmo responsoriale

Rit. Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti.           dal salmo 83  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             13, 24-30


Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.
 

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Meditiamo insieme

La Parola cresce in noi, come il buon grano. Ma non da sola. La zizzania, seminata dal nemico, dall'oppositore, dal menzognero, cresce insieme al buon grano. Lo vediamo attorno a noi, lo vediamo nella Chiesa, lo vediamo in noi stessi. Vediamo luce e tenebre convivere, grazia e peccato, santità e dannazione, bene e male... Presenti in noi stessi quotidianamente, che si affrontano, che si combattono, a volte siamo tutti di Dio, a volte siamo solo del mondo, rassegnati e senza speranza, abituati al male, ingrigiti nelle scelte. Quanto vorremmo non essere fragili! Essere solo buon grano! Essere un campo straordinariamente ricco e fecondo! Quanto vorremmo non fare i conti con la parte oscura! E, in fondo, anche noi pensiamo come i servi della parabola: strappiamo via la zizzania! Ma è saggio, il padrone, non ha l'ansia di perfezione spirituale che noi abbiamo. Vorremmo essere dei santi e dei giusti, Dio ci chiede di essere dei figli pazienti con i nostri limiti e con la nostra tenebra che non va mai assecondata, ma accolta e trasfigurata. Cresciamo nell'umiltà, pensiamo ad irrigare il grano, la zizzania, al tempo opportuno, sarà Dio a strapparla.

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Preghiamo insieme


Eravamo dispersi e ora siamo popolo di Dio, orfani e ora siamo suoi figli, peccatori e ora siamo santi. Ringraziamolo e preghiamolo, dicendo: Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.

Perché la tua Chiesa annunci sempre l'alleanza eterna che hai fatto con noi nel sangue di Cristo. Preghiamo:

Perché tutti gli uomini sentano il bisogno di tempo e di silenzio, per dedicarli solamente a te. Preghiamo:

Perché chi è affaticato dalla difficoltà e dallo scoraggiamento, scopra i segni della tua presenza nella sua vita.
Preghiamo:

Perché coloro che sono tentati dal farsi giustizia da soli, trovino, nella comunità cristiana, la solidarietà e l'aiuto per una soluzione evangelica. Preghiamo:

Perché il male presente nella società non oscuri la certezza della vittoria della vita sul peccato e sulla morte. Preghiamo:

Eterno Padre, ti ringraziamo per i tanti benefici con cui riempi e illumini la nostra povera storia, soprattutto l'amore con cui attendi paziente e fedele. Il tuo Figlio Gesù Cristo, morto e risorto, che ora offriamo a te in questa celebrazione, sia la nostra lode per i secoli eterni. Amen.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo apostolo   (6, 1 - 7, 1)

Le tribolazioni di Paolo. Esortazione alla santità

Seconda Lettura

Dalle «Omelie sulla seconda lettera ai Corinzi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo   (Om 13, 1-2; PG 61, 491-492)
 

Il nostro cuore si è aperto per voi
 

Sabato della IV settimana, ufficio della feria del tempo ordinario (fino all'Ora Nona); Primi Vespri della XVII Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno B.

 

Impegno di vita

Farò attenzione a ciò che lo Spirito Santo vorra suggerirmi oggi, per vivere con più fedeltà la mia condizione di cristiano nel mondo.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO  

 

Per i genitori e gli educatori, perché distinguano, in origine, le molteplici inclinazioni dei ragazzi.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Ascoltare per portare frutto: questa azione da una parte opera dello Spirito, dall'altra necessitata dalla nostra collaborazione, evidenzia nel risultato utile l'ideale del cammino di chi riceve la seminagione della Parola.  Luciano Sanvito

 

  

 

Sabato 27 Luglio 2024
 


Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto nell’Aula Paolo VI.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (28 Luglio, 4, 11, 15, 18 e 25 Agosto).


 

 

Sabato 27 Luglio 2024



- In Cattedrale ultimo giorno del Triduo in preparazione alla festa patronale di Santa Febronia Trofimena. Ore 19 Santa Messa celebrata da mons. Basilio Rinaudo, Vicario Generale. Alle ore 19.30 Primi Vespri solenni.

Oggi, 26 Luglio, la Chiesa celebra la memoria dei Santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 26 Luglio 2024 07:15

Anna e Gioacchino sono i genitori della Vergine Maria. Gioacchino è un pastore e abita a Gerusalemme, anziano sacerdote è sposato con Anna. I due non avevano figli ed erano una coppia avanti con gli anni. Un giorno mentre Gioacchino è al lavoro nei campi, gli appare un angelo, per annunciargli la nascita di un figlio ed anche Anna ha la stessa visione. Chiamano la loro bambina Maria, che vuol dire «amata da Dio». Gioacchino porta di nuovo al tempio i suoi doni: insieme con la bimba dieci agnelli, dodici vitelli e cento capretti senza macchia. Più tardi Maria è condotta al tempio per essere educata secondo la legge di Mosè. Sant'Anna è invocata come protettrice delle donne incinte, che a lei si rivolgono per ottenere da Dio tre grandi favori: un parto felice, un figlio sano e latte sufficiente per poterlo allevare. È patrona di molti mestieri legati alle sue funzioni di madre, tra cui i lavandai e le ricamatrici.

 

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Geremia      3, 4-17

Vi darò pastori secondo il mio cuore; a Gerusalemme tutte le genti si raduneranno.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.      dal salmo Ger 31, 10-13
 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              13, 18-23

Colui che ascolta la Parola e la comprende, questi dà frutto. 

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Meditiamo insieme

 

È difficile accogliere la Parola, difficile capirne il significato profondo. Difficile farla vibrare nella quotidianità e ispirare le nostre scelte alle indicazioni che da essa ricaviamo. Per molte ragioni: la mancanza di tempo, la mancanza di cultura biblica minima, la fatica a penetrare una Parola spesso complessa e da situare storicamente... Ma anche a causa di una certa nostra pigrizia mentale che ci fa credere di saperne già abbastanza, di non averne bisogno, di essere sufficientemente cristiani, sufficientemente discepoli, che in fondo siamo migliori dei tanti che non vanno in Chiesa e che non credono. Dio continua a seminare la sua Parola a piene mani, esagerando, la troviamo ovunque. Possiamo trovarla stampata, organizzata in sussidi di preghiera (come questo!), scaricarla da internet, farcela arrivare gratuitamente ogni giorno sul nostro cellulare. Ma è il cuore a doversi aprire per poterla accogliere. E la volontà deve crescere per non lasciare che la Parola diventi la moda di un momento, l'entusiasmo di un tempo limitato, per non lasciare che la Parola venga soffocata dall'ansia della vita quotidiana. E se apriamo il cuore, la Parola (non noi!) in noi porterà frutto...

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Preghiamo insieme


Dal Padre celeste discende ogni maternità e paternità, poichè in lui è la sorgente perenne della vita. Con gioia e fiducia, preghiamo: Sostieni la nostra speranza, Signore.

Ci hai dato Maria, madre di Gesù e madre nostra: dona al mondo la certezza che tu rispondi sempre alle attese degli uomini. Preghiamo:

Ci hai dato la Chiesa, grembo fecondo di credenti: sia il segno evidente della tua volontà di salvezza. Preghiamo: 

Ci hai dato una schiera infinita di papà e mamme che hanno popolato la terra: il frutto del loro amore confermi la tua benevolenza per tutto ciò che hai creato. Preghiamo:

Ci hai dato il Cristo, nostro fratello e salvatore: apri il cuore del popolo ebreo perchè veda in lui la realizzazione della promessa fatta ad Abramo. Preghiamo:

Ci hai dato santi e profeti: conserva tutto ciò che è giusto e buono ai tuoi occhi e fà fiorire la nostra città con il dono della tua grazia. Preghiamo:

Dio dei nostri padri, che ai santi Gioacchino e Anna hai dato il privilegio di avere come figlia Maria, madre del Signore, per loro intercessione concedi ai tuoi fedeli di godere i beni della salvezza eterna.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo       (4, 5-18)

Fragilità e fiducia dell'Apostolo

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Giovanni Damasceno, vescovo   (Disc. 6, per la Natività della B. V. Maria 2. 4. 5. 6; PG 96, 663. 667.670)


Li conoscerete dai loro frutti 

Venerdì della IV settimana, ufficio della memoria con parti proprie.


Impegno di vita

Oggi non lascerò che le difficoltà e i fallimenti mi impediscano di annunciare il Vangelo, non solo con la parola, ma, soprattutto, con la vita.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   



Perchè gli anziani non si lascino vincere dallo sconforto, ma per la forza della fede e l'intercessione dei santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù, sentano che il Signore è vicino a ciascuno di loro.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

 

O Gioacchino ed Anna, coppia castissima! Voi, conservando la castità prescritta dalla legge naturale, avete conseguito, per divina virtù, ciò che supera la natura: avete donato al mondo la madre di Dio che non conobbe uomo. Voi, conducendo una vita pia e santa nella condizione umana, avete dato alla luce una figlia più grande degli angeli ed ora regina degli angeli stessi.  San Giovanni Damasceno

 

 

  

 

Venerdì 26 Luglio 2024

 

Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto nell’Aula Paolo VI.

L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (28 Luglio, 4, 11, 15, 18 e 25 Agosto).


 

  

 

Venerdì 26 Luglio 2024


- In Cattedrale secondo giorno del Triduo in preparazione alla festa patronale di Santa Febronia Trofimena. Ore 19 Santa Messa celebrata da don Carmelo Paparone, parroco di Mongiove. Alle ore 21.30 Pellegrinaggio dei portanti delle vare processionali dalla Chiesa di Santa Fibrunedda e celebrazione comunitaria del Sacramento della Riconciliazione.

 

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