Oggi, 18 Luglio, la Chiesa ricorda San Federico, vescovo |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Giovedì 18 Luglio 2024 07:54 |
La Vita di Federico, scritta da Otberto nel sec. XI, circa due secoli, cioè, dopo la sua morte, è priva di valore: "Fide minime digna", la giudicano i Bollandisti nel Commento al Martirologio Romano. Di certo si sa che intervenne al concilio di Magonza dell'829. Fu ricordato poi in una carta del 26 dicembre 833, e nella Vita di s. Odulfo, da lui mandato ad evangelizzare i Frisoni. Rabano Mauro gli dedicò, nell'834, il suo commento al libro di Giosuè e scrisse un carme in suo onore. Stando alla Vita, sarebbe nato verso il 781 da famiglia probabilmente di origine inglese, non è chiaro se in Inghilterra o in Frisia. Eletto vescovo di Utrecht dopo la morte di Ricfredo, tra 1'825 e 1'828, grazie anche all'appoggio dell'imperatore Lotario, lottò contro il paganesimo, risorto in Frisia dopo l'invasione Normanna, e contro l'uso dei matrimoni incestuosi. Avendo rimproverato l'imperatore Ludovico il Pio per aver sposato, vivente ancora la prima moglie Irmingarda, Giuditta, sarebbe stato da questa fatto assassinare il 18 luglio 838. Altri però attribuiscono l'assassinio del santo ad un nobile dell'isola di Walcheren da lui rimproverato.
Dal libro del profeta Isaia 26,7-9.12.16-19
Svegliatevi ed esultate voi che giacete nella polvere.
Rit. Il Signore dal cielo ha guardato la terra. dal salmo 101
Dal Vangelo secondo Matteo 11, 28-30
Io sono mite e umile di cuore.
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Andiamo a lui, noi tutti che siamo affaticati e oppressi, ed egli ci ristorerà. In questa estate 2018, il Signore ci invita a passare le vacanze da lui, a prenderci qualche giorno di ferie per ritemprarci, per andare all'essenziale. Ma non abbiate paura: Gesù non propone nessun luogo esclusivo, o club vacanze. Se passerete luglio rinchiusi in casa perché ammalati, o soli, o anziani, o se la crisi ha fatto decidere alla vostra famiglia di tagliare i costi per pagare il mutuo e vagare per la grande città in cerca di un negozio, va bene lo stesso. Le vacanze che il Signore propone sono vacanze dell'anima, che si possono fare benissimo anche in camera propria. Il Signore ci ama, gli stiamo a cuore, è preoccupato per gli apostoli, stanchi, e per noi. Andiamo a lui, affidiamogli ogni peso, facciamo cambio. Diamogli le nostre ansie, le nostre delusioni, i nostri dolori, ed egli ci darà il suo giogo, che è la costante preoccupazione per ogni pecora smarrita, il desiderio intimo e profondo di salvezza per ogni uomo. Noi, poveri, che sperimentiamo la tenerezza del Padre, che abbiamo assaporato la compassione di Dio, siamo invitati a dimorare con il Signore, l'unico che può colmare il nostro cuore.
Accettare il giogo di Cristo significa scoprire la libertà, la gioia e la pace. Per questo, preghiamo insieme e diciamo: Liberaci, o Signore.
Dio, fonte dell'unità, fà maturare i gemiti dello Spirito presenti nel mondo verso Cristo, principio e fine di ogni cosa. Preghiamo:
Dio giusto, rendi la tua Chiesa ovunque lievito di liberazione, capace di vedere le ingiustizie e di svegliare i rassegnati. Preghiamo:
Dio dei nostri padri, aiuta il tuo popolo a testimoniare al mondo che tu sei vicino ad ogni uomo con amore fedele. Preghiamo:
Dio Salvatore, dà ad ogni uomo che lavora la certezza di costruire un mondo nuovo con te. Preghiamo:
Dio consolatore, aiuta i poveri, i malati, gli ultimi, con il dono della fiducia in te. Preghiamo:
Dio dei nostri padri, ogni giorno della nostra vita ci fai fare l'esperienza della tua fedeltà. Apri i nostri cuori all'azione dello Spirito, perché diventiamo tuoi veri figli, per l'amore, la misericordia e la salvezza del tuo Figlio Gesù che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLE ORE - Volume III
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Prima Lettura
Dal primo libro dei Re (22, 1-9. 15-23. 29. 34-38)
Il disegno di Dio si manifesta su Acab, l'empio re
Seconda Lettura
Dal trattato «Sui misteri» di sant'Ambrogio, vescovo (Nn, 29-30. 34-35. 37. 42; SC 25 bis, 172-178)
Catechesi sui riti postbattesimali
Giovedì della III settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.
Impegno di vita
Oggi penserò a Dio come a Colui che solo può dare senso al mio essere e vivere e ai suoi comandamenti come a un dono Suo per me suo figlio.
INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO
Perchè nella Chiesa non manchino mai profeti dalla parola schietta e forte, come Cristo, annunciatori instancabili e coraggiosi della verità.
MESSAGGIO DEL GIORNO
Sono troppo piccola per coltivare vanità spirituali, o per tessere delle frasi intorno all'umiltà, facendomi credere umile. Preferisco dire che Dio ha fatto cose grandi nella mia anima, e la più grande è di aver dimostrato la mia piccolezza, in potenza e insieme l'onnipotenza del suo Amore. Santa Teresa di Gesù Bambino
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Giovedì 18 Luglio 2024
Le Udienze Generali del mercoledì sono sospese per tutto il mese di Luglio. Riprenderanno mercoledì 7 Agosto.
L’unico appuntamento pubblico rimane l’Angelus della Domenica (21 e 28 Luglio).
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Giovedì 18 Luglio 2024
NESSUN EVENTO DA SEGNALARE
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Oggi, 17 Luglio, la Chiesa ricorda Sant'Alessio |
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Scritto da Giancarlo D'Amico
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Mercoledì 17 Luglio 2024 07:16 |
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Fattosi povero, da patrizio qual era, Alessio trascorreva le notti sotto una scala sul colle romano dell’Aventino. In quel luogo Papa Onorio III gli dedicò nel 1217 una chiesa, scelta ancora oggi per molti matrimoni che si celebrano nell’Urbe. Ma quella della scala è soltanto una delle due tradizioni esistenti sul santo. Secondo quella siriaca, infatti, il giovane fuggì la sera delle nozze per recarsi a Edessa, dove visse da mendicante e morì. La variante greco-romana introduce il ritorno a Roma (raffigurato nelle pitture della chiesa inferiore della basilica San Clemente). Qui Alessio visse sempre da mendico e non venne riconosciuto dal padre. Fu Papa Innocenzo a scoprirne l’identità e a comunicarla ai genitori, che, straziati, si recarono al capezzale del figlio ormai morente. Una scena spesso raffigurata nell’arte. Della figura di Alessio si è impadronita anche la letteratura.
Dal libro del profeta Isaia 7, 1-9
Può forse vantarsi la scure contro chi se ne serve per tagliare?
Rit. Il Signore non respinge il suo popolo. dal salmo 93
Dal Vangelo secondo Matteo 11, 25-27
Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
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Gesù resta stupito del Padre, della sua logica, ne tesse le lodi, ne è stupito e meravigliato. La sua predicazione, contrariamente ad ogni attesa, viene accolta dai piccoli e dai deboli, dagli ignoranti e dai disprezzati, mentre i sapienti e i dottori della Legge, dall'alto della loro conoscenza, non accolgono la sua parola. Che mistero! Gesù si stupisce, resta spiazzato dal Padre, come se in lui non abitasse pienamente la presenza di Dio! Ma, come due amanti che sanno tutto l'uno dell'altro, che condividono ogni pensiero, ogni sensazione, ogni battito d'ali, eppure sanno stupirsi con un gesto di generosità, con una parola inattesa, con un sorriso, così la Trinità riesce a suscitare stupore, sì che il Padre sorprende il Figlio. Gesù resta stupito dalla logica di Dio: se nel mondo vincono i forti, gli arroganti, i sapienti, se il potere è dato a chi ha i mezzi e la cultura, se chi ha sa, chi osa vince, nel Regno, invece, accade il contrario. Ai poveri è annunciato il Regno, i semplici vedono Dio, coloro che - nudi - si aprono all'accoglienza incontrano il Padre. Che grande, la logica di Dio, allora come oggi! Animo, cercatori di Dio che iniziate la giornata, facciamo anche noi i complimenti al Padre per la sua assoluta e totale anarchia, per la splendida illogica che ha raggiunto anche noi, noi poveri, noi insipienti, noi peccatori, noi fragili, perciò amati.
Gesù è la rivelazione di Dio. Avviciniamoci a lui con cuore di bambini per scoprire l'amore del Padre. Diciamo insieme: Cambia il cuore del tuo popolo, Signore.
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