NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 2 Luglio, la Chiesa ricorda la Madonna delle Grazie PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 02 Luglio 2024 07:31

 La Chiesa cattolica non ha nel proprio anno liturgico una festa specifica per la Madonna delle Grazie: questo titolo è associato a diverse feste mariane in base alle consuetudini locali e alla storia dei singoli santuari. Molti luoghi associano questo titolo alla festa della Visitazione di Maria ad Elisabetta, il 31 maggio. Anticamente la festa si svolgeva il lunedì in Albis, poi fu spostata al 2 luglio, e ancora oggi in quest'ultima data la si continua a festeggiare nella maggior parte delle località nelle quali è venerata la Madonna delle Grazie. Il titolo "Madonna delle Grazie" va inteso sotto due aspetti: Maria Santissima è Colei che porta la Grazia per eccellenza, cioè suo figlio Gesù, quindi Lei è la "Madre della Divina Grazia"; Maria è la Regina di tutte le Grazie, è Colei che, intercedendo per noi presso Dio ("Avvocata nostra"), fa sì che Egli ci conceda qualsiasi grazia: nella teologia cattolica si ritiene che nulla Dio neghi alla Santissima Vergine. Specialmente il secondo aspetto è quello che ha fatto breccia nella devozione popolare: Maria appare come una madre amorosa che ottiene tutto ciò che gli uomini necessitano per l'eterna salvezza. Tale titolo nasce dall'episodio biblico noto come "Nozze di Cana": è Maria che spinge Gesù a compiere il miracolo, e sprona i servi dicendo loro: "fate quello che Lui vi dirà".

 

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Prima lettura

Dal libro del profeta Amos        3, 1-8; 4, 11-12

Il Signore Dio ha parlato: chi non profeterà?

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Salmo responsoriale

Rit. Guidami, Signore, nella tua giustizia.         dal salmo 5

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             8, 23-27


Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

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Meditiamo insieme

 

Siamo chiamati a passare all'altra riva ma può succedere, una volta iniziata la traversata, di essere travolti dalla tempesta. Gesù non ha un nido, una tana dove riposare: la fede non è un comodo rifugio che ci protegge dalle disgrazie della vita, al discepolo la sofferenza non è evitata. Allora può succedere, e ci succede, di trovarci in mezzo ad una bufera, di esserne travolti, di avere l'impressione che tutto ci crolli intorno. E che Dio, nel frattempo, dorma beato. Abbiamo creduto alla Parola, ci siamo convertiti, abbiamo accolto nella nostra vita il volto luminoso del Dio di Gesù, siamo diventati discepoli sull'onda dell'entusiasmo. Poi, alla prima difficoltà, sembra che tutto crolli. Un problema di salute, o sul lavoro, o in famiglia... ed ecco che tutto sembra precipitare in un baratro: ci assalgono dubbi di fede. E se ci fossimo sbagliati? Se Gesù non fosse così come abbiamo immaginato che sia? È normale che ciò avvenga, è normale che durante la traversata più e più volte la nostra fede venga messa alla prova dalle turbolenze della vita. Rassicuriamoci allora: il Signore è sempre con noi, anche se sembra dormire, è sulla nostra barca, non abbiamo paura!

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Preghiamo insieme

 


Solo Dio è fonte di pace e conduce la storia degli uomini alla salvezza eterna. Preghiamolo quindi con fede, dicendo: Dio della pace, ascoltaci.

Perché la Chiesa, sempre rinnovata dalla potenza creatrice di Dio, veda nelle prove e nelle difficoltà l'occasione per rafforzare la propria fede nel Cristo risorto. Preghiamo:

Perché il Signore converta il cuore degli uomini e fermi il braccio dei violenti che sconvolgono la convivenza delle nostre città. Preghiamo:

Perché colui che domina la furia del vento e del mare, porti tranquillità e pace nel cuore di chi vive incapace di amore e di perdono. Preghiamo:

Perché la nostra pigrizia nel seguire fedelmente il Signore, ottenga ogni giorno la sua misericordia che ci invita a conoscerlo e ad amarlo sempre di più. Preghiamo:

Perché l'Eucaristia, presenza reale del Cristo tra i suoi, divenga il grido della nostra povertà e del nostro bisogno di salvezza. Preghiamo:

Dio della nostra vita, accogli la preghiera della Chiesa che professa fiducia solo in te che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

 Dai libri di Samuele     ( 2, 1-11; 3, 1-5)

Davide viene consacrato re di Giuda e di Ebron

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo       (Disc. 47, 12-14; CCL 41, 582-584)

Se io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo


Martedì della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.

 

Impegno di vita

Oggi offrirò piccoli atti di fede, in modo da fortificare la mia visione di fede anche dinanzi alle circostanze più trascendenti della mia vita e di coloro che mi stanno vicino.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO

Perchè la poca fede, che ci rende incerti e paurosi, si rinfranchi con il germe della risurrezione posto in noi, poichè il Cristo risorto è la nostra forza.


MESSAGGIO DEL GIORNO

Quando abbiamo paura, quando siamo in crisi e chiediamo al Signore aiuto, state certi che Lui sarà sempre pronto ad accogliere le nostre preghiere, anche se fino a quel giorno non lo abbiamo considerato, anche se abbiamo sempre pensato che stesse dormendo infischiandosene di tutti noi e ci risponde dandoci ciò che chiediamo. Riccardo Ripoli

 

 

 

 

Martedì 2 Luglio 2024

 

 Le Udienze Generali del mercoledì, come di consueto, sono sospese per tutto il mese di luglio. Riprenderanno mercoledì 7 agosto.

 


 

 

Martedì 2 Luglio 2024


Alle ore 18.30 il Vescovo Guglielmo celebra l'Eucaristia nella Chiesa Madre di Naso e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 1 Luglio, la Chiesa ricorda il Beato Antonio Rosmini PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Lunedì 01 Luglio 2024 07:19

 

Antonio Rosmini nacque a Rovereto (Trento) nel 1797, da una nobile famiglia. Abbracciò la vocazione ecclesiastica e studiò diritto e teologia all'Università di Padova. Ordinato sacerdote nel 1831, ritornò a Rovereto dove trascorse alcuni anni dedito agli studi. Nel 1828 fondò a Domodossola l'Istituto della Carità, composto da religiosi sacerdoti e fratelli, e cinque anni dopo avviò il cammino delle Suore della Provvidenza. Nel 1830 pubblicò il suo scritto filosofico più famoso, «Nuovo Saggio sull'origine delle idee», nel quale sosteneva che l'essere è la forma originaria della mente ed è impressa nell'uomo da Dio. Riteneva così di aver trovato un punto fermo sul quale edificò un originale sistema di pensiero che rilanciava la visione cattolica del mondo con un linguaggio e un metodo più consoni ai tempi. Rosmini guardava inoltre con crescente attenzione alle vicende che portarono all'unità d'Italia. Nel 1849 venne incaricato dal governo piemontese di una missione a Roma presso Pio IX. Il Papa lo accolse benevolmente con la promessa di una sua imminente nomina a cardinale, sfumata a causa dell’inizio delle guerre d’indipendenza. In Italia, intanto, si moltiplicavano gli attacchi contro di lui, sia da parte di alcuni cattolici, sia dagli anticlericali. Rosmini si ritirò allora a Stresa dove trascorse gli ultimi suoi anni e dove morì nel 1855. Dopo un lungo periodo in cui i suoi scritti erano stati condannati, si riconobbe la loro ortodossia; in tal modo, fu possibile proseguire la sua causa di beatificazione. Don Antonio Rosmini è stato beatificato a Novara il 18 novembre 2007, sotto il pontificato di papa Benedetto XVI. I suoi resti mortali sono venerati nella cripta del Santuario del SS. Crocifisso a Stresa. La sua memoria liturgica, per l’Istituto della Carità, le Suore della Provvidenza e le diocesi di Novara, Biella e Trento, cade il 1° luglio, il giorno esatto della sua nascita al Cielo.

Siamo entrati nel mese di luglio 2024, il tempo da vivere dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù. La Santa Chiesa è nata nel Sangue di Cristo e lo custodisce in sacro deposito. I più grandi Santi sono stati tutti devoti, amanti e predicatori appassionati di questo Preziosissimo Sangue che ci ha redento e, attraverso i Sacramenti, ci purifica e santifica. Con la riforma del calendario liturgico, si unì la celebrazione a quella del Corpus Domini, ma nella forma straordinaria del rito romano, oltre che negli istituti dedicati, è sempre possibile festeggiare solennemente il Preziosissimo Sangue di Gesù, che molti devoti onorano con le specifiche litanie e una novena.

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Prima lettura

Dal libro del profeta Amos        2, 6-10. 13-16

Calpestano come la polvere della terra la testa dei poveri.

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Salmo responsoriale

Rit. Perdona, Signore, l’infedeltà del tuo popolo.           dal salmo 49  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              8, 18-22

Seguimi. 

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Meditiamo insieme

 

Perché siamo discepoli? In cosa siamo discepoli? Chi vive in opposizione alla fede o alla Chiesa pensa che i cristiani fuggano la realtà per costruirsi un piccolo e rassicurante mondo fatto di pensieri belli e santi. E che la fede sia una specie di gigantesca anestesia dalla realtà, l'oppio dei popoli, come diceva bene qualcuno. Il vangelo, invece, è molto esigente: chiede al discepolo di fuggire i luoghi comuni, chiede consapevolezza di sé. La fede non è un comodo rifugio, non è un "nido", non è un castello che ci protegge dal mondo malvagio: il figlio dell'uomo non ha dove posare il capo, osa camminare sulle strade del mondo senza protezioni. Così devono essere i suoi discepoli. La fede non difende la tradizione a tutti i costi, non propone un modello sociale basato sulla gerarchia, una sorta di Confucianesimo occidentale: Gesù osa chiedere al discepolo di non partecipare al funerale del padre, non in segno di spregio o per mancanza di rispetto, ma per indicare l'urgenza di una nuova missione e l'esistenza di nuovi e più saldi rapporti di parentela. Non è proprio come lo dipingono gli stereotipi il cristianesimo!

 

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Preghiamo insieme

 

La sequela di Cristo richiede un continuo cambiamento interiore. Consapevoli di questo, preghiamo insieme, dicendo: Signore Gesù, accoglici con te.

Perché la Chiesa, creatura della Parola, non si stanchi mai di annunciare con purezza e libertà il vangelo di Cristo, anche quando la sua missione suscita incomprensione e indifferenza. Preghiamo:

Perché i cristiani ricerchino costantemente la via tracciata da Gesù, senza adagiarsi nel poco che hanno raggiunto. Preghiamo:

Perché gli uomini non abbandonino al Signore la soluzione dei problemi del nostro tempo, ma impieghino con generosità le energie della mente e del cuore. Preghiamo:

Perché il dolore di chi soffre sia consapevole partecipazione alla croce di Gesù che salva continuamente il mondo. Preghiamo:

Perché chi vive nella ricchezza ascolti il gemito dei poveri che non hanno casa, non possono vestirsi con eleganza, non hanno da mangiare a sufficienza. Preghiamo:

O Padre, con il sangue del tuo Figlio Gesù, agnello immolato sulla croce, ci hai redenti, santificati e costituiti tuo popolo sacerdotale: fa’ che tutti gli uomini accolgano questo dono del tuo amore, lo celebrino nell’esultanza dello Spirito, se ne dissetino al calice eucaristico, segno della tua alleanza e benedizione.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dai libri di Samuele     (I, 31, 1-4; II, 1, 1-16)

Morte di Saul

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo       (Disc. 47, 1. 2. 3. 6; CCL 41, 572-573. 575-576)

Egli è il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo


Lunedì della I settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.


 Impegno di vita

Oggi chiedo al Signore di concedermi la forza di riprendere il cammino incontrando un padre spirituale cjhe mi possa accompagnare.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

 

Per tutte le persone che si impegnano nel servizio dei fratelli: non si scoraggino dinanzi alle difficoltà...

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Seguire una persona che professa un ideale, seguire Gesù per coloro che hanno fede, è comprendere quello che con la sua vita e con le parole ha voluto insegnarci. Riccardo Ripoli

 

  

 

Lunedì 1 Luglio 2024

 

Le Udienze Generali del mercoledì, come di consueto, sono sospese per tutto il mese di luglio. Riprenderanno mercoledì 7 agosto. 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Il Reverendo Padre Carlos Alberto Trovarelli, O.F.M. Conv., Ministro Generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori Conventuali;

- S.E. Mons. Dominique Mathieu, O.F.M. Conv., Arcivescovo di Teheran-Ispahan dei Latini (Iran);

- S.E. il Signor Joseph Simon Donnelly, Ambasciatore degli Stati Uniti d’America, in visita di congedo;

- S.E. la Signora María Leticia Casati Caballero, Ambasciatore del Paraguay, in visita di congedo;

- S.E. la Signora Alexandra Valkenburg-Roelofs, Ambasciatore dell’Unione Europea, in visita di congedo;

- Em.mo Card. José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione;

- Em.mo Card. Antonio María Rouco Varela, Arcivescovo Metropolita emerito di Madrid (Spagna).

 

 

  Alle ore 9, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco presiede la celebrazione dell’Ora Terza e il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati:

- Manuel Ruiz López e sette compagni, dell’Ordine dei Frati Minori, e Francesco, Mooti e Raffaele Massabki, fedeli laici, martiri;

- Giuseppe Allamano, sacerdote, fondatore degli Istituti dei Missionari della Consolata e delle Suore Missionarie della Consolata;

- Marie-Léonie Paradis (al secolo: Virginie Alodie), fondatrice della Congregazione delle Piccole Suore della Santa Famiglia;

- Elena Guerra, fondatrice della Congregazione delle Oblate del Santo Spirito, dette “Suore di Santa Zita”;

- Carlo Acutis, fedele laico.

Aggiornamento delle ore 10.30

Nel corso del Concistoro, il Papa ha decretato che i Beati Manuel Ruiz López e sette compagni e Francesco, Mooti e Raffaele Massabki, Giuseppe Allamano, Marie-Léonie Paradis ed Elena Guerra siano iscritti all’Albo dei Santi domenica 20 ottobre 2024, mentre il Beato Carlo Acutis sarà iscritto nell’Albo dei Santi in data da destinarsi.

È seguita l’Optatio di tre Cardinali dall’Ordine dei Diaconi all’Ordine dei Presbiteri:

- su richiesta del Card. James Michael Harvey, la Diaconia di S. Pio V a Villa Carpegna è stata elevata pro hac vice a Titolo presbiterale;

- su richiesta del Card. Lorenzo Baldisseri, la Diaconia di S. Anselmo all’Aventino è stata elevata pro hac vice a Titolo presbiterale;

- su richiesta del Card. Gerhard Ludwig Müller, la Diaconia di S. Agnese in Agone è stata elevata pro hac vice a Titolo presbiterale.

 


 

 

Lunedì 1 Luglio 2024


Il Vescovo Guglielmo conclude la Visita Pastorale a Motta d'Affermo con il seguente programma:

Ore 10.30: Visita alle Istituzioni civili e militari;

Ore 16.00: Incontro con tutta la comunità nella Chiesa di San Rocco;

Ore 18.30: Celebrazione Eucaristica conclusiva nella Chiesa di San Rocco;

Ore 20.00: Incontro con i giovani e i cresimati presso Palazzo Minneci.  

Oggi, 30 Giugno, la Chiesa celebra la XIII Domenica del tempo ordinario PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Domenica 30 Giugno 2024 07:45

Celebriamo oggi la XIII Domenica del Tempo Ordinario.  La Liturgia esprime oggi un inno alla vita e un forte richiamo alla fede nell’immortalità. Dio stesso si presenta come il Dio dei vivi: è il Signore della vita e vuole donarla in abbondanza a tutti. La morte, per chi crede, non è la fine di tutto, bensì il “passaggio” alla vita che non ha fine. Gesù ci esorta ad avere fede in lui, che è passato nel mondo facendo del bene e donando guarigione e vita a tutti coloro che lo hanno riconosciuto come Dio e, in nome suo, hanno sperato contro ogni speranza. Anche a noi egli dice: “Alzati!”, invitandoci a lasciare tutto alle nostre spalle per seguirlo sulla strada dell’amore verso i fratelli, a contemplarlo nella vita eterna. Accogliamo il dono della vita che ci viene dall'Eucaristia.

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Prima lettura

Dal libro della Sapienza        1,13-15; 2,23-24

Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo.

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Salmo responsoriale

Rit. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.           dal salmo 29   

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Seconda lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi        8,7.9.13-15

La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei fratelli poveri. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco             5, 21-43

Fanciulla, io ti dico: Àlzati!
 

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Meditiamo insieme

La figlia di Giairo ha dodici anni. Da dodici anni l'emorroissa soffre di perdite di sangue. Dodici è il numero della totalità in Israele, Marco oggi ci parla di due situazioni nelle quali descrive il massimo del dolore, la totalità della disperazione.
La donna emorroissa non solo è ammalata ma ha fatto il giro, e senza risultato, di tutti i più famosi medici del paese. La sua condizione la rende impura, non può toccare nessuno senza renderlo impuro. Non ha vita affettiva, né rapporti sessuali, forse non ha famiglia né amicizie: la sua condizione la rende sola. La donna si avvicina timidamente, non vuol farsi notare. Non osa chiedere nulla al Maestro, come potrebbe? Tanti anni di solitudine l'hanno infine davvero convinta di essere sbagliata, di essere peccatrice, impura. Le è proibito di toccare: trasmetterebbe la sua impurità. Decide di osare, di trasgredire la legge: e tocca Gesù. Se ne accorge, il Maestro: in mille gli si sono fatti vicini, ma una sola lo ha toccato. Ha toccato il cuore di questo Cristo di Dio, gli ha rubato la forza ed è guarita. La malattia non è forse lo squilibrio della nostra armonia interiore? Il Signore si lascia derubare, la sua forza dona guarigione e salvezza a questa donna che si ritiene inadatta, incapace, condannata. Gesù ci guarisce nel profondo, ci salva da ogni disarmonia. Continua il suo cammino Gesù, gli apostoli lo guardano straniti. Gesù guarda la donna con un lungo sguardo. Gli altri, la folla, gli apostoli stessi non hanno capito, non sanno. Lui, il Rabbì, e la donna sì, loro sanno bene cosa è successo.
 

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Preghiamo insieme


Con l'atteggiamento fiducioso dell'uomo che si rivolge a Gesù per guarire la propria figlia, affidiamo al Signore le nostre suppliche, sapendo che lui non resterà sordo al nostro grido. Preghiamo insieme e diciamo: Illuminaci con la tua parola, Signore.

Per la Chiesa di Dio: là dove domina la cultura di morte, essa diffonda nel mondo la parola di Gesù, che dona la vita ed offre la speranza, preghiamo.

Per tutti i cristiani: in tutti i luoghi dove le tragedie affliggono l'umanità, possano essere segno della presenza del Signore, che allevia le sofferenze degli ultimi e protegge la vita di tutti gli essere viventi, preghiamo.

Per tutti i giovani che per imprudenza o inconsapevolezza rischiano la vita e hanno smarrito il rispetto di se stessi: sappiano ritrovare la strada della vita e la gioia delle piccole cose che rendono preziosa anche la noia della quotidianità, preghiamo.

Per tutti i poveri, per i senza tetto: perché, guardando a Cristo, che si è fatto povero perché noi diventassimo ricchi, tutti sappiamo riscoprire il valore delle cose, e viviamo la solidarietà evitando gli sprechi e accogliendo i bisogni dei più disagiati, preghiamo.

Per la nostra comunità: sappia promuovere sempre il valore e il rispetto della vita e la cura per ogni essere vivente, preghiamo.
 
O Padre, che nel mistero del tuo Figlio povero e crocifisso hai voluto arricchirci di ogni bene, fa’ che non temiamo la povertà e la croce, per portare ai nostri fratelli il lieto annunzio della vita nuova.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro di Samuele      (28, 3-25)

Saul va dalla negromante a Endor

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Paolo VI, papa
     (
Manila, 29 novembre 1970)

Noi predichiamo Cristo a tutta la terra


Domenica della I settimana, ufficio della XIII Domenica del tempo ordinario; Te Deum. Antifone al Benedictus e al Magnificat anno B.
 

 

Impegno di vita

Cercherò di non accontentarmi più del mimino, sbarazzandomi delle mediocrità che ingrigiscono la lucentezza del Vangelo. Anche a me il Signore Gesù dirà: la tua fede ti ha salvato.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   


Per coloro che sono segnati dal dolore per la morte di un loro caro, perché la fede in Cristo risorto li aiuti e li consoli e la comunità cristiana li sostenga.


   MESSAGGIO DEL GIORNO

 

La Parola di Gesù - se la accogliamo per davvero - ha la forza di smascherare le rigidità della nostra fede, schiodare i nostri piedi dal letargo dell'immobilità e svestire le nostre tiepidezze travestite da buon senso e da falsa prudenza. Roberto Seregni

  

 

Domenica 30 Giugno 2024

 

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

 


 

 

Domenica 30 Giugno 2024



Il Vescovo Guglielmo inizia la Visita Pastorale a Motta d'Affermo secondo il seguente programma:

Ore 10.30: accoglienza presso il sagrato della Chiesa Madre con la presenza delle autorità civili, militari e religiose;

Ore 11.00: Celebrazione Eucaristica; al termine incontro con i bambini nella Casa del Vangelo "Tabor";

Ore 16.30: Visita agli ammalati;

Ore 18.30: Celebrazione Eucaristica e conferimento della Cresima.

Oggi, 29 Giugno, la Chiesa celebra la solennità dei Santi Pietro e Paolo, Apostoli PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 29 Giugno 2024 07:42

Due apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa del primo secolo così come nella costruzione di quelle radici dalle quali si alimenta continuamente la fede cristiana. Pietro, nato a Betsaida in Galilea, era un pescatore a Cafarnao. Fratello di Andrea, divenne apostolo di Gesù dopo che questi lo chiamò presso il lago di Galilea e dopo aver assistito alla pesca miracolosa. Da sempre tra i discepoli più vicini a Gesù fu l'unico, insieme al cosiddetto «discepolo prediletto», a seguire Gesù presso la casa del sommo sacerdote Caifa, fu costretto anch'egli alla fuga dopo aver rinnegato tre volte il maestro, come questi aveva già predetto. Ma Pietro ricevette dallo stesso Risorto il mandato a fare da guida alla comunità dei discepoli. Morì tra il 64 e il 67 durante la persecuzione anticristiana di Nerone. San Paolo, invece, era originario di Tarso: prima persecutore dei cristiani, incontrò il Risorto sulla via tra Gerusalemme e Damasco. Baluardo dell'evangelizzazione dei popoli pagani nel Mediterraneo morì anch'egli a Roma tra il 64 e il 67.

 

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        12, 1-11
 

Ora so veramente che il Signore mi ha strappato dalla mano di Erode.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore mi ha liberato da ogni paura.           dal salmo 33 

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Seconda lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo        4, 6-8. 17-18
 

Ora mi resta soltano la corona di giustizia. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             16, 13-19


Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.

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Meditiamo insieme

Oggi la Chiesa celebra in un'unica festa Pietro e Paolo, le due colonne che hanno reso grande la comunità di Roma. Due discepoli che, ognuno nella sua sensibilità, hanno reso un grande servizio al Signore.
Che fantasia ha lo Spirito Santo! E che senso dell'umorismo e coraggio ha la Chiesa nel mettere insieme due santi così diversi che, in vita, hanno avuto più di un'accesa discussione e più di uno scambio di vedute... Pietro è stato chiamato da Cristo a diventare custode della fede, garante della integrità dell'annuncio che il Signore aveva fatto agli apostoli e al mondo. Ruolo non proprio adatto ad un umile ed illetterato pescatore di Galilea! Ma il Signore non guarda all'apparenza o alle capacità ma alla persona e al suo percorso. E Pietro, con la sua autenticità e la sua capacità di pentirsi per i propri peccati, ammettendo i propri sbagli, diventa capace di accogliere tutti senza giudicare nessuno. Pietro che diventa punto di riferimento per gli altri discepoli, presenza rassicurante e modesta della fedeltà al Signore. Paolo, invece, è il degno rappresentante di un mondo culturalmente aperto e dinamico, capace di riassumere in sé il meglio delle culture da cui proveniva. Il Signore lo ha chiamato per diventare strumento di evangelizzazione presso i pagani e a fondare la Chiesa fuori dai confini di Israele. Che grande dono di Dio sono stati!

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Preghiamo insieme

 

Animati dalla fede dei santi apostoli Pietro e Paolo, presentiamo a Dio Padre le nsotre suppliche. Preghiamo dicendo: Accresci, Signore, la nostra fede.

Perché la Chiesa non mostri al mondo soltanto le rughe di un’organizzazione terrena, ma lasci intravedere una comunità operosa di discepoli fedeli al Signore Gesù. Preghiamo.

Per il Papa Francesco, perché sappia aprirsi all’azione dello Spirito al fine di essere pastore e guida della Chiesa che Gesù gli ha affidato. Preghiamo.

Perché i cristiani sappiano incarnare la logica del vangelo, vivendo con sobrietà e aderendo ai valori della carità, dell’unità, della responsabilità. Preghiamo.

Per i battezzati che oggi sono privi del sostegno della fede, perché incontrino cristiani veri e credibili, innamorati di Gesù Cristo, che li richiamino alla possibilità di una autentica conversione. Preghiamo. 

Per la nostra comunità, perché rimanga unita anche quando la croce ferisce e prova la fede, testimoniando l’amore per il Signore anche nelle difficoltà. Preghiamo.

Ricordati, o Padre, della testimonianza degli apostoli Pietro e Paolo, che mediante l'annunzio del Vangelo ci hanno generato alla vita nuova nel tuo Spirito; confermaci nella fede e guidaci ai pascoli eterni.
 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dalla lettera ai Galati di san Paolo, apostolo     (1, 15 - 2, 10)

Incontro di Pietro e Paolo a Gerusalemme 

Seconda Lettura


Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo       (Disc. 295, 1-2. 4. 7-8; PL 38, 1348-1352)

Questi martiri hanno visto ciò che hanno predicato


Ufficio della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Te Deum. All'Ora media antifona propria e salmodia complementare. Secondi Vespri della solennità. Compieta II della domenica con l'orazione Visita.
 


 Impegno di vita

Oggi mi soffermo accanto ai santi Pietro e Paolo chiedendo di essere da loro aiutato a penetrare il «mistero» della Chiesa come spazio aperto in cui i tesori di Dio vengono elargiti alla mia debolezza e come Corpo mistico di cui anch'io sono membro e Gesù è il capo che santifica anche me se mi consegno a Lui e mi lascio guidare dal suo Spirito.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

 

Per il Santo Padre Francesco, sia confermato dalla forza dello Spirito Santo, illuminato dalla Parola di Dio, sostenuto dalla comunione della Chiesa e dalla preghiera di tutto il popolo di Dio.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

La Chiesa non è indebolita dalle persecuzioni, al contrario, ne è rafforzata. E il campo del Signore si riveste di una messe sempre più ricca, poichè i grani, che cadono ad uno ad uno, rinascono moltiplicati. Quanto fecondi siano stati Pietro e Paolo, questi due splendidi germogli del seme divino, lo attesta il numero immenso dei santi martiri, che, emuli del trionfo dei due apostoli, hanno circondato la nostra città  di schiere rivestite di porpora e circonfuse di viva luce. Essi l'hanno come coronata di un unico diadema formato da molte pietre preziose. San Leone Magno

  

 

Sabato 29 Giugno 2024

 

- Alle ore 9.30, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre benedice i sacri Palli, destinati ai 42 nuovi Arcivescovi Metropoliti (di questi, 6 sono italiani: Mons. Ciro Miniero, Arcivescovo di Taranto; Mons. Giorgio Ferretti, Arcivescovo di Foggia-Bovino; Mons. Biagio Colaianni, Arcivescovo di Campobasso-Boiano; Mons. Davide Carbonaro, Arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo; Mons. Riccardo Lamba, Arcivescovo di Udine e Mons. Gherardo Gambelli, Arcivescovo di Firenze), e celebra la Santa Messa della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo; è presente la Delegazione del Patriarcato Ecumenico guidata dal Metropolita di Calcedonia Emmanuel Adamakis. Ieri mattina la Delegazione è stata ricevuta in udienza dal Papa.

- Alle ore 12 Angelus recitato dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.  


 

 

Sabato 29 Giugno 2024


- A Messina, nella Chiesa di San Camillo, alle ore 18 il Vescovo Guglielmo presiede la Concelebrazione Eucaristica per la Professione Solenne di Fr. Gianluca Spalice.

Oggi, 28 Giugno, si celebra la memoria di Sant'Ireneo, vescovo, martire e dottore della Chiesa PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 28 Giugno 2024 07:49

Ireneo, discepolo di san Policarpo e, attraverso di lui, dell'apostolo san Giovanni, è una figura di primaria importanza nella storia della Chiesa. Originario dell'Asia, nato con molta probabilità a Smirne, approdò in Gallia e nel 177 succedette nella sede episcopale di Lione al novantenne vescovo san Potino, morto in seguito alle percosse ricevute durante la persecuzione contro i cristiani. Pochi giorni prima delle sommosse anticristiane, Ireneo era stato inviato a Roma dal suo vescovo per chiarire alcune questioni dottrinali. Tornato a Lione, appena sedata la bufera, fu chiamato a succedere al vescovo martire, in una Chiesa decimata dei suoi preti e di gran parte dei suoi fedeli. Si trovò a governare come unico vescovo la Chiesa dell'intera Gallia. Lui, greco, imparò le lingue dei barbari per evangelizzare le popolazioni celtiche e germaniche. E dove non arrivò la sua voce giunse la parola scritta. Nei suoi cinque libri Contro le eresie traspare non solo il grande apologista, ma anche il buon pastore preoccupato di qualche pecorella allo sbando che cerca di condurre all'ovile. Il 21 gennaio 2022 Papa Francesco lo ha proclamato dottore della Chiesa con il titolo di "doctor unitatis".

 MESSA DEL MATTINO

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re        25, 1-12

Giuda fu deportato dalla sua terra. 

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Salmo responsoriale

Rit. Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo.           dal salmo 136  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              8, 1-4

Se vuoi, puoi purificarmi
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 MESSA VESPERTINA DELLA VIGILIA DEI SANTI APOSTOLI  PIETRO e PAOLO

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Prima lettura

Dagli Atti degli Apostoli        3, 1-10

Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!

 

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Salmo responsoriale

Rit. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.           dal salmo 18  

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Seconda lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati        1, 11-20

Era uomo virtuoso e pieno di Spirito Santo e di fede. 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Giovanni              21, 15-19

Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore. 

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Meditiamo insieme

Stupisce, e non poco, l'ammonimento di Gesù, fatto qui e altrove, a non divulgare la notizia delle guarigioni, in questo caso strabiliante, dalle malattie. Gli studiosi lo chiamano "segreto messianico", ed è un po' il leit motiv del vangelo di Marco, presente anche qui in Matteo. Gesù non ama i protagonismi, non vuole essere scambiato per un guru o un guaritore, non ama la pubblicità, diffida dall'idolatria delle folle, dai deliri religiosi di tutti i tempi,. Anzi: Gesù, a dirla tutta, non ama neppure i miracoli, perché sa che sono manipolabili, male interpretabili. Ma la sua volontà di salvezza è totale, egli vuole guarire il lebbroso, ma, una volta guarito, gli chiede di seguire il consueto iter di riammissione nella comunità attraverso il potere religioso che Gesù, nelle parole e nei fatti, mette in radicale discussione. Gesù non è un anarchico, egli ama l'uomo, ne prova compassione, brama la salvezza per ogni persona ferita e piagata, va all'essenziale. Gesù cambia le regole dal di dentro, riportandole alla propria origine, alla verità di ciò che sono in origine. La guarigione è segno del Regno che avanza, della luce che prevale sulle tenebre, della fine di ogni ombra.

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Preghiamo insieme

 

Il Signore è venuto particolarmente per soccorrere i peccatori. coscienti della nostra debolezza, presentiamogli le necessità del nostro tempo e della nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo: Guida, Padre, il nostro cammino.Risana, o Padre, le nostre ferite.
 
 
La Chiesa ha ricevuto dal Signore il compito di essere madre e maestra: preghiamo affinché sia sempre pronta a medicare le ferite dell'uomo, per guarirlo dal peccato e guidarlo al bene.
 
I popoli del terzomondo sono ancora afflitti dalla piaga della lebbra: preghiamo affinché la giustizia e la carità costruiscano l'uguaglianza effettiva tra gli uomini.
 
Il mondo della medicina è in continuo progresso. preghiamo affinché la crescita della preparazione tecnica sia accompagnata dal rispetto e dall'amore verso gli ammalati.
 
Molti nostri fratelli soffrono di malattie incurabili: preghiamo affinché la benevolenza di Dio e le carità degli uomini ricolmi i loro cuori e li ripaghi di ogni sofferenza.
 
Spesso il peccato ci toglie pace e serenità: preghiamo affinché impariamo ad avvicinarci con più fiducia al Signore, fonte di perdono e di vita nuova.

O Dio, che al vescovo sant’Ireneo hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa nella verità e nella pace, fa’ che per sua intercessione ci rinnoviamo nella fede e nell’amore, e cerchiamo sempre ciò che promuove l’unità e la concordia.  

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal primo libro di Samuele     (25, 14-24a. 28-39)

Davide e Abigail

Seconda Lettura

Dal «Trattato contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo       (Lib. IV, 20, 5-7; SC 100, 640-642. 644-648)

L'uomo vivente è gloria di Dio; vita dell'uomo è la visione di Dio

Venerdì della IV settimana, ufficio della memoria dal comune di un martire (fino all'Ora Nona); antifona propria al Benedictus. Primi Vespri della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Compieta I della domenica con l'orazione Visita.

 


 Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, prenderò coscienza che il mio modo d'essere freddo, distaccato, risentito, pretenzioso, esigente con chi mi vive accanto è lebbra spirituale perché è mancanza di amore. E poi, con tanta lieta fiducia, mi appoggerò a Gesù che abita in me.  

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO 

Per quanti nella vita hanno commesso gravi errori, perché ritrovino le vie della verità e della giustizia e incontrino accoglienza e misericordia nella comunità cristiana.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero. Santa Teresa di Calcutta

 

  

 

Venerdì 28 Giugno 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione;

- Delegazione Ecumenica del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli;

- Partecipanti al Capitolo Generale della Società del Verbo Divino (Verbiti);

- Vescovi dell’Etiopia, in Visita “ad Limina Apostolorum”.

 


 

 

Venerdì 28 Giugno 2024


- Alle ore 18.30, nella Chiesa Madre di Gioiosa Marea, il Vescovo Guglielmo presiede la Santa Messa della vigilia dei Santi Pietro e Paolo e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

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