NOTIZIE DI ATTUALITA'
Oggi, 22 Giugno, la Chiesa ricorda San Tommaso Moro, patrono dei politici PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Sabato 22 Giugno 2024 07:29

Tommaso Moro è il nome italiano con cui è ricordato Thomas More (7 febbraio 1478 - 6 luglio 1535), avvocato, scrittore e uomo politico inglese. More ha coniato il termine «utopia», indicando un'immaginaria isola dotata di una società ideale, di cui descrisse il sistema politico nella sua opera più famosa, «L'Utopia», del 1516. È ricordato soprattutto per il suo rifiuto alla rivendicazione di Enrico VIII di farsi capo supremo della Chiesa d'Inghilterra, una decisione che mise fine alla sua carriera politica conducendolo alla pena capitale con l'accusa di tradimento. Nel 1935, è proclamato santo da Papa Pio XI; dal 1980 è commemorato anche nel calendario dei santi della chiesa anglicana (il 6 luglio), assieme all'amico John Fisher, vescovo di Rochester, decapitato quindici giorni prima di Moro. Il 31 ottobre 2000 San Tommaso Moro venne dichiarato patrono degli statisti e dei politici da Papa Giovanni Paolo II.

Attenzione!!! La XII Domenica del Tempo Ordinario quest’anno va dai primi Vespri fino all’Ora Nona, ovvero questo formulario di Messa si può utilizzare solo sabato pomeriggio 22 e Domenica mattina 23, poiché nel pomeriggio della stessa Domenica 23 si entra nella solennità della Natività di San Giovanni Battista con i primi Vespri. Quindi nel pomeriggio della Domenica si celebrerà l’Eucaristia della vigilia della suddetta solennità, che peraltro ha un formulario proprio, diverso dall’Eucaristia del giorno 24.
 

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Prima lettura

Dal secondo libro delle Cronache        11,1-4.9-18.20


Avete ucciso Zaccarìa tra il santuario e l’altare.

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Salmo responsoriale

Rit. La bontà del Signore dura in eterno.           dal salmo 88

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              6, 24-34

Non preoccupatevi del domani.

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Meditiamo insieme

 

Sano, straordinario, equilibrato monito di Gesù che ci dice: "Non affannarti". Affanno, lo stress nella terminologia attuale, sopraggiunge quando la vita viene avvelenata dalla vita, dalle ansie organizzative, dalle paure, dal domani. I nostri padri vivevano in un certo clima fatalista, sapendo che la vita era già misurata fin dal giorno della nostra nascita. Per noi, uomini del terzo millennio, stracolmi di impegni e di affanni, di bisogni indotti e di paure, la complicazione della vita diventa sport nazionale e - il più delle volte - condanna a cui pochi privilegiati possono fuggire. Se, cioè, sono un pensionato o un giovane normale, senza casa di proprietà, con lavoro precario - perché solo lavori precari oggi vengono offerti - se, magari, ho una famiglia e poche esigenze, la vita diventa stentata, piena di trappole. E se facciamo parte di quella schiera eletta di coloro che non hanno ansie di lavoro, ecco i bisogni indotti: una macchina più grande, una stanza in più, una settimana di ferie in più che obbliga a guadagnare di più, a lavorare di più, ad essere - infine - scontenti, sempre. Gesù oggi ci dice: Dio ti conosce, Dio ha bisogno della tua sana incoscienza, fidati, affidati, accontentati di ciò che hai, la felicità non si compra, vali anche se non sei splendido, conti anche se non realizzi i sogni che i falsi profeti ti vendono. Che liberazione!

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Preghiamo insieme

 

Mediante il battesimo il Padre ci ha accolti nel suo grande disegno di salvezza. Supplichiamolo perché ci aiuti a vivere ogni giorno confidando nella sua provvidenza, dicendo: Signore, aumenta la nostra fede.

Per il popolo di Dio, perché riconfermi il suo rifiuto agli idoli del denaro e del potere e mantenga viva la coscienza di essere chiamato alla santità. Preghiamo:

Per le autorità civili e i potenti del mondo, perché la ricerca del bene dell'uomo li spinga a realizzare una distribuzione più equa delle risorse. Preghiamo:

Per i poveri e i sofferenti, perché la memoria di Cristo, provvidenza di Dio, li aiuti a vivere le difficoltà quotidiane fiduciosi della benevolenza divina. Preghiamo:

Per i genitori e gli educatori, perché infondano nelle giovani generazioni il distacco dalle cose materiali e la volontà di possedere i beni spirituali. Preghiamo:

Per noi cristiani, perché vinciamo la continua tentazione del compromesso che il mondo ci propone, per servire in tutto Colui che è morto per i nostri peccati. Preghiamo:

O Dio, che nella passione dei martiri doni alla tua Chiesa la testimonianza suprema della fede, concedi anche a noi, per intercessione di san Tommaso Moro, la forza di esprimere con la vita il credo che professiamo. Amen.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro dei Giudici     (16, 4-6. 16-31)

Perfidia di Dalila e morte di Sansone

Seconda Lettura

Dal trattato «Sul Padre nostro» di san Cipriano, vescovo e martire       (Nn. 28-30; CSEL 3, 287-289)

Bisogna pregare non soltanto con le parole, ma anche con i fatti


Sabato della III settimana, ufficio della feria del tempo ordinario (fino all'Ora Nona). Primi Vespri della XII Domenica del tempo ordinario, antifona al Magnificat anno B.

Impegno di vita

Al risveglio e prima di addormentarmi, pregherò con fervore per diversi minuti, per elevare il mio cuore al Creatore di ogni bene, ringraziandolo sinceramente per i doni che mi concede.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè Dio sia davvero il primo e l'assoluto nella nostra vita, come lo fu per san Tommaso Moro, oggetto della nostra lode e del nostro amore, principio ispiratore della nostra condotta.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

San Tommaso Moro pose la propria attività pubblica al servizio della persona, specialmente se debole o povera; gestì le controversie sociali con squisito senso d’equità; tutelò la famiglia e la difese con strenuo impegno; promosse l’educazione integrale della gioventù. Il profondo distacco dagli onori e dalle ricchezze, l’umiltà serena e gioviale, l’equilibrata conoscenza della natura umana e della vanità del successo, la sicurezza di giudizio radicata nella fede, gli dettero quella fiduciosa fortezza interiore che lo sostenne nelle avversità e di fronte alla morte. La sua santità rifulse nel martirio, ma fu preparata da un’intera vita di lavoro nella dedizione a Dio e al prossimo. San Giovanni Paolo II

  

 

Sabato 22 Giugno 2024

 Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi;

- S.E. il Signor Ivan Soltanovsky, Ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede;

- S.E. Mons. Eugene Martin Nugent, Arcivescovo tit. di Domnach Sechnaill, Nunzio Apostolico in Kuwait, Qatar e Bahrein;

- Membri della Presidenza della Commissione degli Episcopati dell’Unione Europea (COMECE);

- Membri della Presidenza del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE);

- Membri del Comitato “Grand Départ Tour de France 2024”;

- Partecipanti al Convegno internazionale promosso dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice;

- S.E. il Signor Tharman Shanmugaratnam, Presidente della Repubblica di Singapore, con la Consorte, e Seguito.  

 

 

 

Sabato 22 Giugno 2024


- Alle ore 18 il Vescovo Guglielmo presiede l'Eucaristia nella Chiesa Madre di Cesarò e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

Oggi, 21 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Luigi Gonzaga, patrono dei giovani PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Venerdì 21 Giugno 2024 07:24

Figlio del marchese Ferrante Gonzaga, nato il 19 marzo del 1568, fin dall'infanzia il padre lo educò alle armi, tanto che a 5 anni già indossava una mini corazza ed un elmo e rischiò di rimanere schiacciato sparando un colpo con un cannone. Ma a 10 anni Luigi aveva deciso che la sua strada era un'altra: quella che attraverso l'umiltà, il voto di castità e una vita dedicata al prossimo l'avrebbe condotto a Dio. A 12 anni ricevette la prima comunione da san Carlo Borromeo, venuto in visita a Brescia. Decise poi di entrare nella compagnia di Gesù e per riuscirci dovette sostenere due anni di lotte contro il padre. Libero ormai di seguire Cristo, rinunciò al titolo e all'eredità ed entrò nel Collegio romano dei gesuiti, dedicandosi agli umili e agli ammalati, distinguendosi soprattutto durante l'epidemia di peste che colpì Roma nel 1590. In quell'occasione, trasportando sulle spalle un moribondo, rimase contagiato e morì. Era il 1591, aveva solo 23 anni. È sepolto a Roma nella chiesa di Sant'Ignazio di Campo Marzio.

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re        11,1-4.9-18.20

Unsero Ioas e acclamarono: Viva il re!.

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Salmo responsoriale

Rit. Il Signore ha scelto Sion, l’ha voluta per sua residenza.           dal salmo 131  

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             6, 19-23

Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
 

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Meditiamo insieme

 

Quale tesoro stiamo accumulando nella nostra vita? In chi o in che cosa facciamo affidamento? La crisi ci spaventa e per molti la mancanza di un lavoro uccide la speranza per il futuro. Stiamo vivendo le estreme conseguenze di una visione della vita e del profitto che hanno sacrificato l'uomo al denaro. Dobbiamo combattere per superare questa visione e tornare a fare del lavoro ciò che era nel progetto di Dio: l'opportunità di concludere l'opera della creazione. Detto questo, chiediamoci quale tesoro stiamo accumulando. Dedichiamo molto tempo e molte energie, giustamente, a condurre una vita sana ed equilibrata, ad occuparci del nostro corpo. Quanto investiamo nella nostra anima? Quanto nella ricerca di senso assecondando il desiderio di felicità che Dio ha piantato nel nostro cuore? Ogni minuto che dedichiamo all'interiorità, al silenzio, alla meditazione, alla preghiera viene capitalizzato per la realizzazione di ciò che siamo. Con uno sguardo trasparente e intenso, che sia davvero autentica manifestazione dell'anima, leggiamo la nostra vita come la straordinaria opportunità di trovare un tesoro inestimabile...

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Preghiamo insieme


La parola di Dio è luce sul nostro cammino, fondamento della nostra fede e alimento di comunione fraterna. Preghiamo insieme e diciamo: Per la tua bontà, ascoltaci, Signore.


Perché la forza dello Spirito ci indichi il retto uso dei beni terreni per vivere attenti ai beni del cielo. Preghiamo:

Perché l'esortazione di Cristo a seguirlo, trovi ascoltatori attenti e disponibili, e continui a suscitare nella Chiesa vocazioni alla vita contemplativa. Preghiamo:

Perché tutte le classi sociali lavorino per costruire una convivenza più giusta e pacifica, basata sul rispetto della dignità dell'uomo. Preghiamo:

Perché i ricchi e gli avidi comprendano che anche le più grandi ricchezze terrene si consumano, e che solo i beni del cielo sono incorruttibili. Preghiamo:

Perché i giovani rifiutino gli idoli mondani e, sostenuti dalla testimonianza della comunità cristiana, preferiscano sempre la società dell'essere a quella dell'avere. Preghiamo:

O Dio, principio e fonte di ogni bene, che in san Luigi Gonzaga hai unito in modo mirabile l’austerità e la purezza, fa’ che per i suoi meriti e le sue preghiere, se non lo abbiamo imitato nell’innocenza, lo seguiamo sulla via della penitenza evangelica. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro dei Giudici          (13, 1-25)

Annunzio della nascita di Sansone

Seconda Lettura


Dalla «Lettera alla madre» di san Luigi Gonzaga       (Acta SS., giugno, 5, 878)

Canterò senza fine le grazie del Signore


Venerdì della III settimana,
ufficio della memoria dal comune dei santi religiosi.

 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa contemplativa, m'interpello con tutta sincerità: dove sta andando il mio cuore? Che cosa reputo "tesoro", cioè realtà di primaria importanza per il mio vivere in questa giornata e in quelle che verranno?

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

 

Perché i giovani, sull'esempio di san Luigi Gonzaga, rifiutino gli idoli mondani e, sostenuti dalla testimonianza della comunità cristiana, preferiscano sempre la società dell'essere a quella dell'avere.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Il benessere è necessario, ma oltre un certo limite diventa un ostacolo. Dietro la creazione di bisogni illimitati si nasconde una trappola. La soddisfazione dei bisogni materiali deve avere dei limiti, altrimenti degenera in culto della materia. È il rischio che stanno correndo gli europei, e che avrà effetti devastanti se non compiranno un cambiamento radicale. Gandhi

  

 

Venerdì 21 Giugno 2024
 

 Il Santo Padre Francesco riceve stamane in Udienza:

- S.E. la Signora Joyce Napier, Ambasciatore del Canada presso la Santa Sede, in occasione della Presentazione delle Lettere Credenziali;

- Em.mo Card. Mario Grech, Segretario Generale della Segreteria Generale del Sinodo; con l’Em.mo Card. Jean-Claude Hollerich, S.I., Arcivescovo di Luxembourg; il Reverendo Padre Giacomo Costa, S.I.; e il Reverendo Riccardo Battocchio;

- S.E. Mons. Leopoldo Girelli, Arcivescovo tit. di Capri, Nunzio Apostolico in India e in Nepal;

- il Reverendo Padre Julián María Gonzáles, Superiore Generale dei Fratelli di Gesù Misericordioso;

- Vescovi della Guinea, in Visita “ad Limina Apostolorum”.

 


 

 

Venerdì 21 Giugno 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE
 

Oggi, 20 Giugno, la Chiesa ricorda Sant'Ettore, martire PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Giovedì 20 Giugno 2024 07:38

Sappiamo che s. Ettore fu un martire al tempo di Diocleziano, probabilmente in Grecia, del resto non si trovano notizie nei testi più autorevoli, la sua festa è al 20 giugno, riportata in molti calendari, in alcune località è festeggiato il 23 dicembre.
La fortuna del nome, ancora oggi molto usato nel Nord Italia, specie in Lombardia e Trentino, più che al santo poco conosciuto, la si deve all’eroe omerico dell’Iliade, ucciso in una sfida a Troia da Achille, determinato a vendicare la morte dell’amico Patroclo, ucciso appunto da Ettore figlio di Priamo e strenuo difensore della città.
A diffondere ulteriormente il nome, contribuì l’ottocentesco popolare romanzo storico di Massimo d’Azeglio “Ettore Fieramosca”, condottiero di ventura, che guidò vittoriosamente la ‘Disfida di Barletta’ nel 1503 contro i cavalieri francesi.
Il nome deriva dal greco ‘Héktor’ latinizzato in Hèctor e significa ‘sostenitore’, ‘che trattiene fortemente’, ‘reggitore’ (del popolo). E’ in uso anche il femminile Ettorina.

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Prima lettura

Dal libro del Siracide       48, 1-14

Elìa fu assunto in un turbine di fuoco ed Elisèo fu ripieno del suo spirito.

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Salmo responsoriale

Rit.  Gioite, giusti, nel Signore.           dal salmo 96 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              6, 7-15

Voi dunque pregate così. 

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Meditiamo insieme

 Ecco, allora, la preghiera autentica, l'unica, la vera. La preghiera che riassume tutta la predicazione di Gesù, tutto lo svelamento dell'autentico volto di Dio, tutta la verità nascosta nei secoli e ora consegnata a noi discepoli! Dio che non è il giudice inquisitore, ma il Padre di tutti, che resta celato, per rispettare la nostra libertà, che rende santo il suo nome nelle nostre buone opere, che realizza il suo Regno nelle nostre comunità, che opera una continua volontà di bene e di salvezza. Dio è il Padre di tutti che provvede a ciò che ci è necessario, il pane e l'amore, che ci invita ad essere uomini e donne di perdono perché perdonati, che ci sostiene nel momento della prova, che non ci lascia soccombere al male. Cosa chiedere di più? Come chiederlo meglio? Non sprechiamo parole, ma facciamo nostra, intensamente, la preghiera, l'unica, che il Maestro Gesù ci ha consegnato in eredità, in Gesù riscopriamo il vero volto del Padre, esultiamo anche noi nello Spirito vedendo quante cose egli compie nelle nostre povere vite! E affidiamogli ancora e a ancora la nostra vita? Preghiera da meditare e da accogliere, il Padre Nostro resta il cuore della nostra invocazione: così san Francesco proponeva ai suoi fratelli "poverelli" di recitare spesso, durante il giorno questa preghiera; anche noi, oggi, lasciamo che il nome del Padre, il nome del nostro Dio, salga spesso alle nostre labbra, com'era abituato a fare il Maestro Gesù. Sia la preghiera dei figli la più amata, la più recitata, il cuore della nostra giornata, il faro delle nostre scelte, così che la nostra giornata sia piena della consapevolezza di essere figli prediletti del Padre.

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Preghiamo insieme

 


Il Padre che sta nei cieli conosce in profondità i nostri cuori e sa di quali cose abbiamo bisogno. Rivolgiamogli con fiducia la nostra preghiera, dicendo:
Si compia, Signore, la tua volontà.

Per la Chiesa, perché fedele al messaggio evangelico, si mantenga sempre pura e semplice, per celebrare la perenne liturgia di lode al Padre. Preghiamo:

Per i nostri pastori, perché siano uniti nell'ascolto della parola, concordi nella celebrazione dei sacramenti e zelanti nell'accrescere la comunione tra i fratelli. Preghiamo:

Per quanti hanno responsabilità educative e civili, perché con la loro opera promuovono la crescita integrale della persona, aperta a Dio e al prossimo. Preghiamo:

Per quanti nella vita hanno commesso gravi errori, perché ritrovino le vie della verità e della giustizia e incontrino accoglienza e misericordia nella comunità cristiana. Preghiamo:

Per noi qui riuniti, perché la preghiera semplice e gioiosa trovi spazio adeguato nelle nostre famiglie e accompagni l'impegno e il lavoro quotidiani. Preghiamo:

O Padre, che in ogni istante ci rinnovi il dono della vita, mantienici nella tua grazia, affinché sappiamo trasmettere al mondo intero la grandezza della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen. 

LITURGIA DELLE ORE - Volume II

 Prima Lettura

Dal libro dei Giudici     (8, 22-23. 32; 9, 1-15. 19-20)

Il popolo di Dio cerca di eleggersi un re

Seconda Lettura

Dal trattato sul «Padre nostro» di san Cipriano, vescovo e martire    (Nn. 18. 22; CSEL 3, 280-281, 283-284)

Dopo il cibo, si chiede il perdono del peccato
  


Giovedì della III settimana, ufficio della feria del tempo ordinario.


 

Impegno di vita

Oggi, nella mia pausa di meditazione, chiedo di uscire dalla ripetizione vuota di consapevolezza del Padre nostro. Capisco che se mi converto a una preghiera più consapevole, più viva d'amore, la preghiera converte la mia vita.


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè Dio sia davvero il primo e l'assoluto nella nostra vita, oggetto della nostra lode e del nostro amore, principio ispiratore della nostra condotta.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

Quando Cristo pronuncia le parole della sua preghiera, insegna non soltanto le parole, ma insegna che nel nostro colloquio col Padre deve esserci una totale sincerità e una piena apertura. La preghiera deve abbracciare tutto ciò che fa parte della nostra vita? Tutto deve trovare in essa la propria voce: tutto ciò che aggrava, ciò di cui ci vergogniamo; ciò che per sua natura ci separa da Dio. San Giovanni Paolo II

 

  

 

Giovedì 20 Giugno 2024

 

Il Santo Padre Francesco riceve questa mattina in Udienza:

- Em.mo Card. Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi;

- S.E. Mons. Jean-Marc Micas, P.S.S., Vescovo di Tarbes et Lourdes;

- S.E. Mons. Peter Liu Cheng-chung, Arcivescovo-Vescovo di Kaohsiung (Taiwan);

- Delegazione della Federazione Luterana Mondiale;

- Em.mo Card. Kevin Joseph Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita;

- Em.mo Card. Marc Ouellet, P.S.S.;

- Partecipanti all’Incontro promosso dalla Specola Vaticana.

  

 

Giovedì 20 Giugno 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 19 Giugno, la Chiesa celebra la memoria di San Romualdo, abate PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Mercoledì 19 Giugno 2024 07:29

Nobile, divenne eremita e dopo l'esperienza in Spagna, nei pressi di monastero sotto l'influenza di Cluny, iniziò una serie di peregrinazioni lungo l' Appennino con lo scopo di riformare monasteri ed eremi sul modello degli antichi cenobi dell'Oriente. La sua fama e il suo carisma lo misero più volte in contatto con i potenti, principi e prelati. Convertì Ottone III che lo nominò abate di Sant'Apollinare in Classe, carica che Romualdo rifiutò clamorosamente dopo un anno rifugiandosi a Montecassino dove portò il suo rigore ascetico. Riprese le sue peregrinazioni fondando numerosi eremi, l'ultimo dei quali fu Camaldoli. Questo nome deriva dal campo che un tale Maldolo aveva donato a Romualdo, in cerca di solitudine.

 

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Prima lettura

Dal secondo libro dei Re        2, 1.6-14

Apparve un carro di fuoco ed Elìa salì verso il cielo.

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Salmo responsoriale

Rit. Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.           dal salmo 30

 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo             6,1-6.16-18

Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
 

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Meditiamo insieme

Quante volte i nostri comportamenti derivano dal giudizio altrui! Quante volte nella giornata facciamo o diciamo delle cose ben attenti a come saremo giudicati da chi amiamo! È normale che sia così ma Gesù ci chiede, nella fede, nel rapporto con Dio, di assumere un atteggiamento completamente diverso, di praticare la giustizia, l'elemosina, la preghiera e il digiuno lontano dagli sguardi altrui, avendo in mente solo la presenza del Signore. Il nostro mondo non considera la discrezione e la sobrietà come valori: il Maestro ci ricorda che l'umiltà è essenziale per poter accedere al mondo di Dio, un'umiltà autentica, non depressa, la consapevolezza del proprio valore e dei propri limiti con asciuttezza e disincanto, senso dell'ironia e bonomia. Davanti a Dio non abbiamo bisogno di essere di maniera, diversi da quello che siamo. Possiamo essere noi stessi con tutti i nostri limiti, senza paura di apparire sgraditi ai suoi occhi. Lasciamo che questa Parola ci interroghi sul serio, facciamo il punto della situazione sulla nostra generosità, sulla preghiera personale, sul digiuno che è la rinuncia al superfluo e cambiamo dove c'è da cambiare...

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Preghiamo insieme


Il Signore predilige chi si rivolge a lui con umiltà e retta intenzione. Con questo spirito innalziamo al Padre la nostra supplica, dicendo: Soccorri il tuo popolo, Signore.

Per la Chiesa, perché sia sempre più comunità di preghiera e di fede limpida, maestra di umiltà e di carità fraterna. Preghiamo:

Per i religiosi che hanno abbracciato la vita contemplativa, perché vivano sempre con gioia e gratuità la loro vocazione. Preghiamo:

Per gli uomini in ricerca, perché il desiderio di autenticità e di verità li porti a scoprire Cristo Signore, uomo vero e perfetto. Preghiamo:

Per le persone anziane, perché trovino conforto e consolazione nella fede, che assicura la ricompensa di Dio al servo fedele. Preghiamo:

Per noi qui riuniti in assemblea, perché non cerchiamo la lode degli uomini, ma impariamo a vivere la carità e la penitenza come risposta all'amore di Dio. Preghiamo:

O Dio, che hai scelto san Romualdo per rinnovare nella tua Chiesa la vita eremitica, donaci la forza di rinnegare noi stessi per seguire Cristo sulla via della croce e salire con lui nella gloria del tuo regno.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro dei Giudici          (6, 33 - 7, 8. 16-22)

Gedeone vince con un piccolissimo esercito

Seconda Lettura


Dalla «Vita di san Romualdo» scritta da san Pier Damiani       (Cap. 31 e 69; PL 144, 982-983. 1005-1006)

Rinnegò se stesso e seguì Cristo


Mercoledì della III settimana,
ufficio della  memoria dal comune dei santi religiosi.

 

Impegno di vita

Eviterò ogni lamentela e giudizio continuando a operare quel bene che ho deciso di compiere nel cuore, certo della gioia che riceverò come ricompensa.

 

INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

 

Perché i giovani, sull'esempio di san Romualdo, rifiutino gli idoli mondani e, sostenuti dalla testimonianza della comunità cristiana, preferiscano sempre la società dell'essere a quella dell'avere.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO

 

Dobbiamo aver devozione a non metterci in vista... cerchiamo di compiere opere buone, le quali prima o poi parlano un linguaggio molto più efficace di quanto possiamo fare o dire noi per metterci in mostra e farci apprezzare. San Vincenzo de' Paoli

  

 

Mercoledì 19 Giugno 2024
 

 

- Alle ore 9 Udienza Generale tenuta dal Santo Padre Francesco in Piazza San Pietro.

- Si conclude oggi la Riunione del Consiglio dei Cardinali presieduta dal Santo Padre Francesco.

 


 

 

Mercoledì 19 Giugno 2024


NESSUN EVENTO DA SEGNALARE

Oggi, 18 Giugno, nella diocesi di Patti si celebra la memoria di San Calogero, eremita PDF Stampa
Scritto da Giancarlo D'Amico   
Martedì 18 Giugno 2024 07:30

Le notizie sulla sua vita sono così confuse tanto che si è pensato che potessero riferirsi a più santi con lo stesso nome. Con il nome Calogero che etimologicamente significa " bel vecchio " venivano infatti designate quelle persone che vivevano da eremiti. E Calogero è venerato in Sicilia presso Sciacca, nel monastero di Fregalà presso Messina, e in altre città. L'unica cosa sicura su di lui è l'esistenza in Sicilia di un santo eremita, con poteri taumaturgici. A Fragalà è stata scoperta alla testimonianza più antica legata al suo culto, alcune odi scritte nel IX secolo da un monaco di nome Sergio, da cui risulterebbe che Calogero proveniva da Cartagine e morì nei pressi di Lilibeo. le lezioni dell'Uffizio, stampate nel 1610, lo dicono invece proveniente da Costantinopoli ed eremita sul monte Gemmariano. Uno studioso contemporaneo sostiene che s. Calogero, perduti i compagni martirizzati dai Vandali, si recò dapprima a Palermo passando poi per Salemi, Termini Imerese, Fragalà, Lipari, Lentini, Agrigento, Naro e infine Sciacca; si spiegherebbe così le tante tradizioni e le diverse grotte abitate e attribuite ad un unico e medesimo santo.
C’è da aggiungere che le reliquie del santo, secondo un’altra tradizione, erano state successivamente trasferite in un monastero a tre km dalla grotta, nel 1490 furono traslate a Fragalà (Messina) dal monaco basiliano Urbano da Naso e poi nell’800 a Frazzanò (Messina), nella chiesa parrocchiale; qualche sua reliquia è custodita anche nel santuario di San Calogero, sorto vicino alla sua grotta sull’omonimo monte di Sciacca nel XVII secolo e che è meta di pellegrinaggi.
Ad ogni modo san Calogero è veneratissimo in tutta la Sicilia e in tutte le città sopra citate è onorato con suggestive processioni e celebrazioni, tipiche della religiosità intensa dei siciliani, quasi tutte si svolgono nel giorno della sua festa il 18 giugno.  

 

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Prima lettura

Dal primo libro dei Re       21, 17-29

Hai fatto peccare Israele.

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Salmo responsoriale

Rit.  Pietà di noi, Signore: abbiamo peccato.           dal salmo 50 

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Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo              5, 43-48

Amate i vostri nemici. 

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Meditiamo insieme

 

Se amiamo solo quelli che ci amano, cosa facciamo di così straordinario? Lo fanno anche i non credenti! La frase di Gesù, detta con un sorriso, ci mette davanti a tutta la fragilità della nostra poca fede. Quanto è liberante quest'annotazione! Quanto è vero quello che Gesù dice! Il rischio è che le nostre azioni, alla fine, siano solo dettate dal nostro buon carattere o dalla nostra buona educazione, dalla nostra linda immagine interiore, dalla nostra pigrizia (in fondo fare i buoni conviene, ci sono meno rischi di guai!). Gesù affonda la lama, scarnifica, segna. Ci chiede di più, di andare oltre. Di amare i nemici. Non potremo mai provare affetto per chi ci ha fatto del male, ovvio, ma augurargli la conversione, sì. E pregare per lui e per noi, certo. Siamo figli del Padre che fa piovere sui giusti e sui malvagi, e Gesù ci chiede di imitare questa benevolenza, questa compassione che suscita la conversione dei cuori. L'amore converte, non la guerra, né la forza, né la giustizia. Solo l'amore. Gesù stesso vivrà queste parole, nell'ora della croce, lui per primo indicherà la strada per i discepoli, vivendo fino in fondo le cose dette.

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Preghiamo insieme

 

La misericordia del Padre ha rimesso il nostro peccato e ci ha donato la grazia dello Spirito. Invochiamo il Signore perché ci aiuti a testimoniare ciò che abbiamo ricevuto, dicendo:
Venga il tuo regno, Signore.

Per il popolo di Dio, perché fedele alla povertà evangelica non persegua le ricchezze terrene, ma l'abbondanza della grazia divina. Preghiamo:

Per i cristiani, perché, superando la tentazione dell'egoismo e del benessere privato, si accorgano del fratello che vive nella povertà e nella sofferenza. Preghiamo:

Per chi governa gli stati, perché la ricerca del bene comune aiuti a vincere le divisioni e le differenze che ancora resistono fra i popoli. Preghiamo:

Per chi soffre a causa della fede, perché sull'esempio delle prime comunità riesca ad amare e a perdonare chi lo perseguita. Preghiamo:

Per noi qui riuniti, perché alla luce dell'insegnamento di Cristo impariamo a vivere nella carità e ad amare anche i nostri nemici. Preghiamo:

O Dio, che hai fatto dei tuoi santi provvido sostegno alla nostra debolezza perchè camminiamo sulla via del Vangelo, per l'intercessione di san Calogero concedi a noi che ci impegniamo in una vera vita cristiana. Amen.

LITURGIA DELLE ORE - Volume III

 Prima Lettura

Dal libro di Giosuè     (6, 1-6. 11-24a)

Vocazione di Gedeone

 

Seconda Lettura

Dalla «Spiegazione dell'Ecclesiaste» di san Gregorio di Agrigento, vescovo       (Lib. 10, 2; PG 98, 1138-1139)

Avvicinatevi al Signore e sarete illuminati


Martedì della III settimana, ufficio della memoria dal Proprio Regionale della Liturgia delle Ore (p. 203) e dal comune dei santi religiosi; antifone proprie al Benedictus e al Magnificat.

 

Impegno di vita

Troverò il modo di spendere una buona parola per quel collega, vicino o conoscente che mi sta antipatico, e rivolgerò per primo un saluto sincero e cordiale a chi da tempo non mi parla o non mi saluta. 


INTENZIONE DI PREGHIERA DEL GIORNO   

Perchè Dio sia davvero il primo e l'assoluto nella nostra vita, come lo fu per san Calogero, oggetto della nostra lode e del nostro amore, principio ispiratore della nostra condotta.

 

  MESSAGGIO DEL GIORNO  

L'amore tutto soffre, tutto sopporta: non vi è nulla di vile o di altezzoso nell'amore. L'amore non fomenta scismi, l'amore non si ribella, l'amore agisce sempre in tutta concordia; dall'amore furono condotti alla perfezione tutti gli eletti di Dio, e senza l'amore nulla a lui piace. San Clemente

 

  

 

Martedì 18 Giugno 2024

 Continua in Vaticano la riunione del Consiglio dei Cardinali alla presenza di Papa Francesco; i lavori si concluderanno domani.

 


 

 

Martedì 18 Giugno 2024


- Il Vescovo Guglielmo alle ore 18 celebra l'Eucaristia nella Chiesa Madonna di Czestochowa in Rocca di Capri Leone e amministra la Cresima ad un gruppo di giovani.

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